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ZINOCEP

GLAXOALLEN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefuroxima sodica 1,052 - 2,104 g pari a Cefuroxima 1 - 2 g.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente (im 1 g - ev 1 g): Acqua p.p.i. 4 - 10 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterici Beta-Lattamici-Cefalosporine.
INDICAZIONI:
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili e in particolare: infezioni dellebasse vie respiratorie, quali bronchiti acute e croniche, bronchiectasie infette, polmoniti batteriche, ascesso polmonare ed infezioni polmonari postoperatorie; infezioni otorinolaringologi-che, quali ad esempio sinusiti, otiti, tonsilliti e faringiti; infezioni urinarie, quali ad esempio pielonefriti acute e croniche, cistiti e batteriuria asintomatica; infezioni dei tessuti molli, qualiad esempio flemmoni, erisipela e ferite infette; infezioni ossee ed articolari, quali ad esempio osteomieliti ed artriti settiche; infezioni ostetriche e ginecologiche, quali ad esempio annessiti;gonorrea in caso di resistenza alla penicillina; altre infezioni, incluse setticemia, peritonite e meningite. Profilassi delle infezioni in chirurgia addominale, ortopedica, pelvica, cardiaca, polmo-nare, esofagea e vascolare, ove vi sia rischio di infezione postoperatoria.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Generalmentecontroindicato in gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Reazioni indesiderate alla Cefuroxima si sono verificate piuttosto raramente esono in genere di natura lieve e transitoria. Sono state riportate rare reazioni di ipersensibilita
`:
queste includono rash cutanei, orticaria, prurito, nefrite interstiziale, febbre da farmaco e, moltoraramente, anafilassi. Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (necrolisi esantemati-ca). L`uso prolungato dell`antibiotico puo` favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili, ad esempio della Candida, che richiede l`adozione di misure adeguate o l`eventuale interruzione deltrattamento. Disturbi gastrointestinali, inclusi, molto raramente, sintomi di colite pseudomembranosa, possono insorgere durante o dopo il trattamento. Le principali alterazioni dei parametriematologici segnalate in alcuni pazienti sono state la diminuzione della concentrazione di emoglobina, leucopenia, neutropenia, eosinofilia e trombocitopenia. Le cefalosporine tendono adessere assorbite sulla superficie delle membrane degli eritrociti e reagiscono con gli anticorpi specifici per le cefalosporine determinando positivita` del test di Coombs: cio` puo` interferire coni test di compatibilita` del sangue e molto raramente provocare anemia emolitica. Sebbene si siano verificati talvolta aumenti transitori degli enzimi epatici sierici e della bilirubina sierica, inparticolare in pazienti con preesistenti malattie epatiche, non vi e` evidenza di lesivita` a livello epatico. Si possono presentare variazioni dei test biochimici relativi alla funzionalita` renale: in-crementi della creatinina e/o dell`azotemia e riduzioni della clearance della creatinina. La funzionalita` del rene dovrebbe essere controllata a scopo precauzionale, in presenza di funzionalita`renale alterata. Si puo` avere dolore transitorio nella sede di iniezione dopo somministrazione, soprattutto con i dosaggi piu` elevati. Tuttavia cio` non necessariamente richiede l`interruzionedel trattamento. Occasionalmente l`iniezione endovenosa puo` causare tromboflebite.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Lo Zinocep e` ben tollerato, tuttavia non si puo` escludere una possibilereazione crociata di ipersensibilita` con le penicilline, specie per somministrazione parenterale. Pertanto va somministrato con cautela in pazienti in cui si sia manifestata una reazione anafi-lattica alle penicilline. L`insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento e se necessario l`adozione di una terapia adeguata (es.: Adrenalina,antistaminici o corticosteroidi). L`uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (Kanamicina, Streptomicina, Colistina, Viomicina, Polimixina, Neomicina, Gentamicina) o diureticipotenti (ad es. Furosemide) e` sconsigliabile: la funzionalita` renale deve essere assiduamente controllata in questi pazienti, negli anziani e nei pazienti con preesistenti alterazioni della funzio-ne renale. L`esperienza clinica ha dimostrato che e` improbabile che lo Zinocep causi problemi di questo tipo se somministrato al livello di dosaggio raccomandato. Come con altri regimi te-rapeutici utilizzati nel trattamento della meningite in un numero ristretto di pazienti pediatrici, trattati con Cefuroxima sodica, sono stati segnalati casi di diminuzione lieve o moderatadell`udito. Inoltre e` stata rilevata con Cefuroxima sodica iniettabile, come con altre terapie antibiotiche, persistenza di colture positive di H. influenzae nel liquido cerebrospinale a distanza di18-36 ore; tuttavia la rilevanza clinica di questo dato non e` nota. Virtualmente con tutti gli antibiotici ad ampio spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine) si sonoverificati casi di colite pseudomembranosa: di conseguenza e` importante considerarne la causa nei pazienti che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici. Tali forme di colite pos-sono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e puo` facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziatoche una tossina prodotta dal Clostridium difficile e` la principale causa della colite associata all`uso di antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevol-mente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi,elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi, la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento di sceltadella colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite.
AVVERTENZE SPECIALI:
GRAVIDANZA:
sebbene non esistano prove sperimentali di azioni embriopaticheo teratogeniche attribuibili alla Cefuroxima, come per tutti gli altri farmaci, nelle donne in stato
di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva ne-cessita`, sotto il diretto controllo del medico. A
LLATTAMENTO:
la Cefuroxima e` escreta nel lattematerno; e` necessaria quindi cautela in caso di somministrazione a donne in allattamento. Il
prodotto non interferisce con la capacita` di guida o l`uso di macchinari.
INTERAZIONI:
La Cefuroxima non interferisce con i test enzimatici per la glicosuria. Si possonoosservare lievi interferenze con i metodi basati sulla riduzione del rame (test di Benedict, di
Fehling, "Clinitest"). Cio` non dovrebbe tuttavia condurre a falsi positivi, come si osserva conaltre cefalosporine. Si raccomanda di usare i metodi della glucosio ossidasi o della esochinasi per la determinazione del glucosio ematico nei pazienti trattati con Cefuroxima. La Cefuroximanon interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.
POSOLOGIA:
Lo Zinocep va somministrato per via parenterale. La somministrazione del farmacoper via intramuscolare o endovenosa di norma non provoca manifestazioni di sorta nel punto di iniezione. Dosaggio: varia in rapporto alla gravita` del singolo caso e secondo il parere del me-dico. V
IA INTRAMUSCOLARE:
Adulti: 1,5 - 3 g/die (2-4 somministrazioni); Bambini: 30 - 100 mg/Kg/die (2-4 somministrazioni). Preparazione della sospensione: aggiungere al flacone il contenuto della fiala annessa: si ottiene una sospensione lattescente.
V IA ENDOVENOSA:
2-6 g/die.Preparazione della soluzione: aggiungere al flacone il contenuto della fiala solvente annessa o il volume desiderato di liquido infusionale: si ottiene una soluzione limpida di colore giallo. Perinfusione endovenosa di breve durata (fino a 30 minuti) si possono disciogliere 1,5 g di Cefuroxima in 50-100 ml di Acqua per preparazioni iniettabili. Queste soluzioni possono esseresomministrate direttamente in vena o attraverso il set infusionale in pazienti gia` in trattamento con soluzioni infusionali.
PROFILASSI CHIRURGICA:
il dosaggio abituale e` 1,5 g per via endovenosa
all`induzione dell`anestesia per interventi di chirurgia addominale, pelvica ed ortopedica. Questaposologia puo` essere integrata con 2 dosi da 750 mg per via intramuscolare 8 e 16 ore piu` tardi. Per interventi di chirurgia cardiaca, polmonare, esofagea e vascolare il dosaggio e` 1,5 gper via endovenosa all`induzione dell`anestesia, seguiti da 750 mg per via intramuscolare 3 volte al giorno nel corso delle successive 24-48 ore. Negli interventi di sostituzione delle articolazioni1,5 g di polvere di Cefuroxima possono essere addizionati a ciascuna confezione di cemento (polimetilmetacrilato) prima dell`aggiunta del monomero liquido. Come per altri antibiotici a pre-valente eliminazione renale, al fine di evitare fenomeni di accumulo, in caso di insufficienza funzionale di quest`organo, si raccomanda di seguire negli adulti gli schemi posologici sottoindicati: Clearance Creatinina (ml/min.) Dosaggio max giornaliero (mg/die)10 - 20 1500 minore di 10 750Nei pazienti sottoposti ad emodialisi va somministrata una dose addizionale di Cefuroxima di 750 mg per i.m. o e.v. dopo ciascuna dialisi. La Cefuroxima puo` inoltre essere aggiunta allesoluzioni per dialisi peritoneale (di solito 250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti sottoposti ad emodialisi artero-venosa continua o ad emofiltrazione ad alto flusso in unita` di terapia intensiva la dose indicata e` 750 mg due volte al giorno. Nei pazienti sottoposti ad emofil-trazione a basso flusso seguire le dosi sopraspecificate per il trattamento in caso di
insufficienza renale.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
INCOMPATIBILITA`:
e` consigliabile evitare la diluizione della Ce-furoxima in soluzioni contenenti sodio bicarbonato. La Cefuroxima non va mescolata nello stesso contenitore con antibiotici aminoglicosidici.
C OMPATIBILITA`:
1,5 g di Cefuroxima ricostituiticon 15 ml di Acqua p.p.i. possono essere addizionati a Metronidazolo iniettabile (500 mg/100 ml) ed entrambi i componenti mantengono la loro attivita` per 24 ore a temperatura inferiore a25-o C. 1,5 g di Cefuroxima sono compatibili con 1 g di Azlocillina (in 15 ml di solvente) e con 5 g di Azlocillina (in 50 ml di solvente); le soluzioni cosi` ottenute sono stabili per 24 ore a 4-o Co per 6 ore a temperatura inferiore a 25-o C. La Cefuroxima (5 mg/ml) puo` essere conservata per 24 ore a 25-o C in una soluzione di Xilitolo iniettabile al 5% o 10% p/v. La Cefuroxima e` com-patibile con soluzioni acquose contenenti fino all`1% di Lidocaina cloridrato. Inoltre e` compatibile con i liquidi infusionali di impiego piu` comune. La Cefuroxima e` stabile per 24 ore a 25-o Cnelle seguenti soluzioni iniettabili: Sodio cloruro 0,9% p/v; Destrosio 5%; Sodio cloruro 0,18% p/v e Destrosio 4%; Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,9%; Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,45%;Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,225%; Destrosio 10%; Zucchero invertito 10% in Acqua p.p.i.; Soluzione Ringer; Soluzione Ringer lattato; Sodio lattato M/6; Soluzione di Hartmann. La sta-bilita` della Cefuroxima in soluzione di Sodio cloruro 0,9% p/v e Destrosio 5% non e` influenzata dalla presenza di Idrocortisone sodio fosfato. La Cefuroxima si e` inoltre dimostrata compatibileper 24 ore a 25-o C in infusione endovenosa mescolata a: Eparina (10 e 50 unita`/ml) in Sodio cloruro 0,9%; Potassio cloruro (10 e 40 mEqL) in Sodio cloruro 0,9%.
SOVRADOSAGGIO:
Il sovradosaggio di cefalosporine puo` causare irritazione cerebrale producendoconvulsioni. I livelli sierici della Cefuroxima sono ridotti dalla dialisi.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Prima della ricostituzione, conservare i flaconi al riparodalla luce. Il prodotto in sospensione deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione con il volume indicato di solvente. Il prodotto in soluzione e` stabile per 5 ore se conservato atemperatura inferiore a 25-o C e 48 ore se conservato a 4-o C. Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, le condizioni di conserva-zione dopo ricostituzione sono sotto la responsabilita` dell`utilizzatore e normalmente non si dovrebbero superare le 24 ore tra 2 e 8-oC, a meno che la ricostituzione non avvenga in condizionidi asepsi controllata e validata.


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