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XAME


XAME

1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare e endovenoso.
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare.
Xame 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso.
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare e endovenoso.
Un flacone contiene:
Principio attivo: cefotaxime sodico 1,084 g (pari a 1 g di
cefotaxime)
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare.
Un flacone contiene:
Principio attivo: cefotaxime sodico 1,084 g (pari a 1 g di
cefotaxime)
Xame 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso.
Un flacone contiene:
Principio attivo: cefotaxime sodico 2,096 g (pari a 2 g di
cefotaxime)
Per gli eccipienti vedi punto 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramusc
endovenoso.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramusc
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenos
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di
accertata o presunta origine da germi Gram-negativi
"difficili" o da flora mista con presenza di Gram-negativi
resistenti ai piu` comuni antibiotici. In dette infezioni il
prodotto trova indicazione, in particolare, nei pazienti
defedati e/o immunodepressi. E` indicato inoltre nella
profilassi delle infezioni chirurgiche.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
La dose e la via di somministrazione vanno scelte a seconda
del tipo di infezione, della sua gravita`, del grado di
sensibilita` dell`agente patogeno, delle condizioni e del peso
corporeo del paziente.
La durata del trattamento con cefotaxime varia a seconda della
risposta terapeutica: la terapia dovrebbe comunque essere
continuata almeno fino a 3 giorni dopo lo sfebbramento.
Adulti: la posologia di base e` di 2 g al giorno (1 g ogni 12
ore) da somministrare per via intramuscolare o endovenosa e se
necessario, po essere aumentata a 3-4 g nei casi molto gravi
fino a 13 g per via endovenosa, riducendo opportunamente
l`intervallo tra la somministrazione a 8-6 ore.
Per quanto riguarda la somministrazione per via endovnosa
delle dosi piu` basse, si ricorre all`iniezione diretta da
eseguire in 3-5 minuti (nel caso sia gia` in corso infusione
venosa si puo` pinzettare il tubo circa 10 cm al di sopra
dell`ago ed iniettare il cefotaxime nel tubo al di sotto della
pinzettatura).
Alle dosi piu` elevate il cefotaxime puo` essere somministrato
per infusione endovenosa breve (20 minuti) dopo aver sciolto 2
g in 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili, soluzione
fisiologica isotonica o soluzione glucosata, oppure per
infusione endovenosa continua (50-60 minuti) dopo aver sciolto
2 g in 100 ml di solvente, plasmaexpander (Emagel o destrani).
Si raccomanda di non mescolare il cefotaxime con soluzioni di
sodio bicarbonato.
Allorche` si ricorra alal via endovenosa e` comunque
consigliabile iniziare la terapia somministrando il cefotaxime
direttamente in vena.
Pazienti particolarmente sensibili possono lamentare dolore
dopo l`iniezione intramuscolare; per il trattamento di questi
soggetti si consiglia l`impiego, fino a 2 volte al giorno, di
un solvente contenente lidocaina cloridrato soluzione 1%
(fatta eccezione per i soggetti ipersensibili alla lidocaina).
Questa soluzione va impiegata solo per via intramuscolare e
quindi si deve assolutamente evitare la somministrazione
endovasale.
Bambini: al di sotto dei 12 anni si possono somministrare 50-
100 mg/kg, da suddividere in 2-4 somministrazioni giornaliere.
In alcuni casi estremamante gravi ed in pericolo di vita sono
state raggiunte anche dosi di 200 mg/kg/die senza segni di
intolleranza.
Nel promaturo la posologia non dovrebbe superare i 50
mg/kg/die dato che la funzionalita` renale non e` ancora
pienamente sviluppata.
Il solvente contenente lidocaina cloridrato non va impiegato
nei bambini al di sotto dei 12 anni, nei quali la
somministrazione intramuscolare va effettuata con la soluzione
in sola acqua per preparazioni iniettabili.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita` alle cefalosporine o ad altre sostanze
strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Xame ricostituito con solvente contenente lidocaina non deve
mai essere utilizzato:
per via endovenosa;
nei bambini di eta` inferiore ai 30 mesi;
nei pazienti con anamnesi positiva di ipersensibilita` alal
lidocaina e ad altri anestetici locali di tipo amidico o al
cefotaxime sodico;
nei pazienti con disturbi del ritmo;
nei pazienti con scompenso cardiaco grave.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante
l`allattamento (v. par. 4.6).
4.4 Speciali avvertenze e precauzioni d`uso
Prima di iniziare la terapia con cefotaxime e` necessaria
accurata anamnesi al fine di evidenziare precedenti reazioni
di ipersensibilita` e cefotaxime, cefalosporine, penicillina
od altri farmaci. Prove cliniche e di laboratorio hanno
evidenziato parziela allergicita` crociata fra penicillina e
cefalosporine.
Alcuni pazienti hanno presentato reazioni gravi (inclusa
anafilassi) ad entrambi i farmaci. Il cefotaxime deve essere,
pertanto somministrato con cautela a quei pazienti che hanno
presentato reazioni di ipersensibilita` di tipo 1 alla
penicillina.
Ai pazienti che hanno presentato forme di allergia, specie ai
farmaci, si devono somministrare con cautela gli antibiotici,
compreso il cefotaxime.
In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia
ed istituire trattamento idoneo (amino vasopressorie,
antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi,
immediato trattamento con adrenalina o altre opportune misure
di emergenza.
Casi di colite pesudomembranosa sono stati descritti in
concomitanza all`uso di cefalosporine (e altri antibiotici a
largo spettro); e` importante prendere in cinsiderazione tale
diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante la
terapia. Il trattamento con antibiotici a largo spettro altera
la normale flora del colon e cio` puo` consentire la
crescita di clostridi.
Alcuni studi hano evidenziato che una tossina prodotta da
Clostridium difficile e` la causa principale della colite
associata alla terapia antibiotica.
Casi lievi di colite possono regredire con l`interruzione del
trattamento. Si consiglia la somministrazione di soluzioni di
elettroliti e di proteine quando si manifestano casi di colite
di media o grave entita`. Se la colite non regredisce con
l`interruzione del trattamento e se e` grave, bisogna
somministrare vancomicina per os, che rappresenta
l`antibiotico di scelta in caso di colite pseudomembranosa
causata da Clostridium difficile.
L`irritazione dei tessuti nel punto di iniezione endovenosa e`
rara; essa puo` essere evitata iniettando il farmaco molto
lentamente (3-5 minuti). La somministrazione delle
cefalosporine puo` interferire con alcune prove di
laboratorio, causando pseudopositivita` della glicosuria con i
metodi di Benedict, Fehling, "Clinitest", ma non con i metodi
enzimatici.
Le cefalosporine di III generazione, come altre betalattamine,
possono indurre resistenza microbica e tale evenienza e`
maggiore verso organismi opportunisti, specialmente
Enterobacteriaceae e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e
probabilmente associando tra loro piu beta -lattamine.
Sono state segnalate, in corso di trattamento con
cefalosporine, posotovota` dei tests di Coombs (talvolta
false).
Il cefotaxime deve essere prescritto con cautela in individui
con anamnesi positiva per malattie gastrointestinali,
particolarmente colite.
Poiche` la diminuzione della funzionalita` renale influisce in
maniera relativamente modesta sulla farmacocinetica del
cefotaxime, la riduzione della dose e` necessaria solo in caso
di marcata insufficienza renale. Nei pazienti con clearance
della creatinina minore di 5 ml(min. la dose di mantenimento
va dimezzata.
L`uso contemporaneo di farmaci nefrotossici richiede assiduo
controllo della funzione del rene.
Nei pazienti sottoposti a dieta iposodica e` opportuno
precisare che il contenuto in sodio del farmaco e` di 2,09
mmol/grammo.
4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Il cefotaxime non deve essere miscelato con antibiotici ed
altri farmaci.
L`impiego contemporaneo di amidoglicosidi, associazione che
"in vitro" da` origine ad effetto sinergico od almeno
additivo, puo` essere indicato in infezioni particolarmente
gravi: i due antibiotici vanno comunque somministrati in
siringhe separate; in questi casi e` raccomandato il controllo
costante della funzionalita` renale.
In corso di infezione da Pseudomonas aeruginosa puo` essere
indicato associare al cefotaxime un altro antibiotico
anch`esso attivo nei confronti di questo particolare agente
patogeno.
La somministrazione di alte dosi di cefotaxime,
contemporaneamente a saluretici ad alta efficacia
(furosemide), non ha finora dimostrato di influenzare la
funzionalita` renale. A scopo cautelativo si ricorda tuttavia
che la funzionalita` renale puo` essere compromessa dalal
contemporanea somministrazione di alte dosi di cefalosporine e
saluterici efficaci.
Il probenicid, somministrato per os e per breve tempo prima o
contemporaneamente al cefotaxime, usualmente rallenta il tasso
di escrezione dell`antibiotico e dei suoi metaboliti e
determina concentrazioni plasmatiche del farmaco e dei suoi
metaboliti piu` alte e piu` prolungate. Il volume di
distribuzione del farmaco non appare influenzato dalla
somministrazione concominante di probenicid per via orale.
4.6 Gravidanza ed allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima
infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva
necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
Il cefotaxime passa nel latte materno pertanto e` necessario
decidere e interrompere l`allattamento o il trattamento con il
medicinale, tenendo in considerazione l`importanza del farmaco
per la madre.
4.7 Effetti sulla capacita` di guidare e di usare macchinari
Il cefotaxime non interferisce sulla capacita` di guidare e
sull`uso di macchine.
4.8 Effetti indesiderati
Con le cefalosporine reazioni indesiderabili sono
essenzialmente limitate a disturbi gastrointestinali e,
occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilita`.
La possibilita` di comparsa di questi ultimi e` maggiore in
individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di
ipersensibilita` ed in quelli con precedenti anamnestici di
allergia, asma, febbre da fieno ed orticaria.
In corso di terapia con cefotaxime sono state segnalate le
seguenti reazioni:
Gastrointestinali: anoressia, glossite, nausea, vomito,
diarrea, piriso gastrica e dolori addominali. Il manifestarsi
di diarree gravi e prolungato e` stato messo in relazione con
l`impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza
si deve considerare la possibilita` di colite
pseudomembranosa. Nel caso che l`indagine coloscopica ne
confermi la diagnosi, l`antibiotico in uso deve essere
sospeso immediatamente e si deve instaurare trattamento con
vancomicina per os. I farmaci inibitori della peristalsi sono
controindicati.
Allergiche: anafilassi, lieve orticaria o rash cutaneo,
prurito, artralgia e febbre da farmaci.
Ematologiche: variazioni di alcuni parametri di laboratorio:
transitoria neutropenia. granulocitopenia, eosinofilia e,
molto raramente, agranulocitosi.
Epatiche: aumento transitorio delle transaminasi sieriche
(SGOT , SGPT), della fosfatasi alcalina e della bilirubina
totale.
Renali: transitorio aumento dell`azoto ureico e delel
concentrazioni sieriche di creatinina.
Locali: la somministrazione ev ha causato flebite e
tromboflebite e la somministrazione im ha causato dolore,
indurimento e fragilita` nella sede di iniezione.
Altre reazioni: cefalea, vertigini, senso di costrizione
toracica, vaginite da Candida, agitazione, confusione,
astenia, sudorazione notturna ed aumento dei livelli sierici
di latticodeidrogenasi.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a
trattamento con cefalosporine.
4.9 Sovradosaggio
Non sono note sindromi da sovradosaggio.
5. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta` farmacodinamiche
J01DA10 Antibatterici beta-lattamici, cefalosporine e sostanze
correlate.
Il cefotaxime e` un antibiotico a largo spettro,
particolarmente attivo anche in presenza di 2-lattaminasi
batteriche. Il cefotaxime e` attivo "in vitro" sia su batteri
Gram-negativi che Gram-positivi, sia aerobi che anaerobi.
5.2 Proprieta farmacocinetiche
Il cefotaxime non e` apprezzabilmente assorbito dal tratto
gastrointestinale, per cui deve essere somministrato per via
parenterale.
Dopo somministrazione im i picchi ematici sono raggiunti in
circa 30 minuti e corrispondono ai seguenti valori: 24
microg/ml dopo 1 g; 12 microg/ml dopo 500 mg; 5 microm/ml dopo
250 mg; l`emivita plasmatica media e` di 70-80 minuti.
Dopo somministrazione endovenosa diretta i picchi ematici
vengono raggiunti in 5-10 secondi e corrispondono ai seguenti
valori 214 microg/ml dopo 2 g; 110 mircog/ml dopo 1 g; 40
microg/ml dopo 500 mg, con emivita plasmatica media di 40
secondi.
Dopo somministrazione im e ev della dose abituale il
cefotaxime si distribuisce nei tessuti e nei liquidi corporei;
umore acqueo, secrezione bronchiale, saliva, orecchio medio,
tessuto osseo, bile, liquido ascitico, pleurico, prostatico, e
cefalorachidiano.
Il cefotaxime e` parzialmente metabolizzato nel fegato e a
desacefotaxime che ha attivita` antibatterica.
Il cefotaxime ed i suoi metaboliti sono escreti principalmente
nelel urine. Negli adulti con normale funzionalita` renale
circa il 40-60%, della dose singola im o ev e` escreto nelle
urine immodificato e circa il 24% e` escreto come
desacetilcefotaxime nelle 24 ore.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
La DL50 del cefotaxime somministrato per via ev, e` compresa,
nel topo e nel ratto, fra 9000 e 1000 mg/kg peso corporeo ed
e`, nel cane, superiore a 1500 mg/kg; per via i.p. e s.c. e`,
nel topo rispettivamente di 12060 e 18700 mg/kg, mentre per
via im nel ratto e` superiore a 7000 mg/kg.
La somministrazione per 6 mesi di dosi di cefotaxime fino a
350 mg/kg s.c. a ratti e im a cani non ha indotto variazioni
significative dei parametri esaminati.
Studi effettuati su ratti e su conigli hanno evidenziato che
il cefotaxime e` privo di effetti teratogeni; non sono stati
compromessi ne` l afertilita` ne` lo sviluppo pari- e post-
natale.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare e endovenoso: Acqua per preparazioni
iniettabili
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare: Acqua per preparazioni iniettabili,
lidocaina cloridrato
Xame 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso: Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 Incompatibilita`
Si raccomanda di non miscelare Xame con soluzioni di sodio
bicarbonato, con antibiotici e con altri farmaci.
6.3 Validita`
2 anni.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C, nella
confezione originale per riparare il prodotto dalla luce. Il
prodotto ricostituito (solubilizzazione del contenuto del
flacone con il contenuto della corrispondente fiala solvente)
deve essere utilizzato immediatamente. L`eventuale residuo
deve essere gettato.
Le soluzioni allestite incluse quelle diluite con tecnica
asettica con soluzioni perfusionali restano chimicamente
stabili per 24 ore a 2-8 gradi C e al riparo dalla luce, ma in
ottemperanza alle buone norme di pratica farmaceutica si
raccomanda di utilizzare le soluzioni, laddove e` possibile,
entro 3 ore dalal loro costituzione. Dopo l`uso va gettato
anche se utilizzato solo parzialmente. ?
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Flaconi in vetro tipo III incolore con tappo in gomma
tromobulitica con flip cao; fiale in vetro tipo I incolore.
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare e endovenoso: 1 flacone polvere da 1 g + 1
fiala solvente da 4 ml di acqua per preparazioni niettabili
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare: 1 flacone polvere da 1 g + 1 fiala
solvente con lidocaina cloridrato 1% da 4 ml
Xame 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso: 1 flacone polvere da 2 g + 1 fiala
solvente da 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili.
6.6 Istruzioni per l`uso
Apertura fiala solvente: Prelevare mediante siringa il
contenuto della fiala solvente e versarlo nel flaconcino di
polvere.
A solubilizzazione completa prelevare il contenuto del
flaconcino e procedere con l`iniezione.
Il prodotto sciolto fin dall`inizio, si presenta di tonalita`
gialla, cio` non pregiudica l`efficacia e la tollerabilita`
del farmaco.
Attenzione: la soluzione per uso intramuscolare non deve mai
essere impiegata per la somministrazione endovenosa.
7. TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A.
Via Licinio, 11 - 22036 ERBA (CO)
8. NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO E DATA
DI PRIMA COMMERCIALIZZAZIONE
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare e endovenoso: 1 flacone + 1 fiala solvente
4 ml AIC n. 035888015
Xame 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per
uso intramuscolare: 1 flacone + 1 fiala solvente 4 ml AIC n.
035888027
Xame 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile
per uso endovenoso: 1 flacone + 1 fiala solvente 10 ml AIC n.
035888039
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE
16.09.2004
10. DATA DI (PARZIALE) REVISIONE DEL TESTO
16.09.2004


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