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XALAZIN

FARMAC.CABERSpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Mesalazina.
ECCIPIENTI:
Compresse: lattosio, polivinilpirrolidone, carbossimetilcellulosa, carbossimetilcellu-losa sodica reticolata, magnesio stearato, copolimeri metacrilici, trietilcitrato, talco, ferro ossido rosso. Supposte: gliceridi semisintetici solidi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antinfiammatorio non steroideo.
INDICAZIONI:
Compresse gastroresistenti: colite ulcerosa e morbo di Crohn. Supposte: colite ul-cerosa a localizzazione rettale. E` indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia
nella prevenzione delle recidive.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso il principio attivo, i salicilati in genere, uno qualsiasidegli eccipienti. Non e` altresi` indicato in casi di preesistenti ulcere gastriche o duodenali. Nefropatie gravi. Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica. Bambini dieta` inferiore ai 2 anni. Evitare l`uso delle compresse nei bambini di eta` inferiore ai sei anni. Evitare l`uso del prodotto durante le ultime settimane di gravidanza.
EFFETTI INDESIDERATI:
Con le forme orali, sono stati segnalati raramente disturbi gastrointestinali(nausea, diarrea, dolori addominali) e cefalea in alcuni pazienti che gia` in precedenza non tolleravano la Sulfasalazina. Con le forme rettali, solo sporadicamente sono stati segnalati: nau-sea, diarrea, dolori addominali, cefalea ed eruzioni cutanee.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nelle fasi attive di grado severo, puo` essere consigliabile associare untrattamento cortisonico per via sistemica. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione dell`assunzione del farmaco, sia durante un tratta-mento di mantenimento inadeguato. In pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di una stenosi pilorica, si potra` talora avere una liberazione diMesalazina gia` nello stomaco, con possibile irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco. L`eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilita` comporta l`immediata interruzionedel trattamento. Prima di iniziare il trattamento, il paziente deve essere sottoposto alle indagini cliniche necessarie per precisare la diagnosi e le indicazioni terapeutiche. Nei pazienti con dan-no renale ed epatico e in soggetti sotto trattamento di ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi il prodotto va usato con cautela. Se ne evitera` invece l`uso in quelli con con-clamata insufficenza renale. L`uso prolungato del prodotto puo` dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
AVVERTENZE SPECIALI:
Nelle fasi attive di grado severo, puo` essere consigliabile l`associazione contrattamento cortisonico. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi
sia dopo la sospensione del trattamento con Xalazin sia durante un trattamento di mantenimen-to inadeguato. L`eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilita` comporta l`immediata interruzione del trattamento.
U SO IN CASO DI GRAVIDANZA O DURANTE L`ALLATTAMENTO:
in caso digravidanza accertata o presunta va somministrato solo in caso di assoluta necessita` e sotto stretto controllo medico; comunque l`uso del prodotto andra` evitato nelle ultime settimane digravidanza e durante l`allattamento. La Mesalazina non e` escreta nel latte materno.
INTERAZIONI:
Puo` essere potenziato l`effetto ipoglicemizzante delle sulfoniluree. Non si possonoescludere interazioni con cumarinici, metotressato, probenecid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina. E` possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidia livello gastrico. Per la forma orale, evitare l`associazione con lattulosio o con altri farmaci che abbassando il pH del colon possono ostacolare il rilascio di Mesalazina.
POSOLOGIA:
Lo schema posologico indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del Medico,e` il seguente: C
OMPRESSE:
Adulti: 1 compressa, 3 volte al giorno, sino a 5 compresse al giornonelle forme severe. S
UPPOSTE:
Adulti: in media 3 supposte al giorno, divise in 2 - 3 sommini-strazioni nella fase attiva; 1-2 supposte al giorno per la prevenzione delle recidive. Bambini: dosi
proporzionalmente ridotte a giudizio del Medico.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Compresse: in caso di primo trattamento e` opportuno raggiungerela posologia piena dopo qualche giorno di trattamento, incrementando gradualmente il dosaggio. Supposte: per ottenere un miglior effetto terapeutico e` importante che la supposta venga tenuta per almeno 30 minuti, o meglio, per piu` lunghi periodi (ad esempio, per tutta la notte).Tempo di somministrazione. Per le fasi attive, la durata del trattamento e` mediamente di 6-12
settimane per le compresse e 3-4 settimane per le supposte e puo` variare, a giudizio del Medico, in rapporto alla evoluzione clinica. Per evitare ricadute, e` raccomandabile adottare un trat-tamento di lunga durata, riducendo gradualmente la posologia adottata nella fase attiva della
malattia.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di ingestione di una dose eccessiva ricorrere al lavaggio gastrico ed allainfusione venosa di soluzioni elettrolitiche. Non e` noto alcun antidoto specifico.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Supposte: durante la stagione calda, puo` essere neces-sario immergere il contenitore delle supposte in acqua fredda per riconsolidare le supposte eventualmente divenute molli. Compresse: evitare l`esposizione alla luce solare diretta ed a fontidi calore.


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