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VUMON

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Teniposide.
ECCIPIENTI:
Alcool benzilico, N,N-dimetilacetamide, poliossietilenricinoleato, acido maleico, al-cool etilico assoluto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antineoplastici ed immunomodulatori. Derivati dalla podofillo-tossina.
INDICAZIONI:
Linfomi maligni generalizzati (fase III e IV); morbo di Hodgkin, reticolosarcoma, lin-fosarcoma. Tumori cerebrali: glioblastoma, astrocitoma, ependimoma. Tumori della vescica (in particolare le forme papillomatose).
CONTROINDICAZIONI:
E` controindicato in presenza di alterata emopoiesi, in particolare in seguitoa radioterapia o chemioterapia intensiva oppure come conseguenza di infiltrazione tumorale del
midollo. Tale condizione puo` essere evidenziata da leucopenia o trombocitopenia lieve o mar-cata. Non va somministrato per iniezione intracavitaria. Gravi alterazioni epatiche. Ipersensibilita` al farmaco.
EFFETTI INDESIDERATI:
Ematologici: l`effetto collaterale dose-limitante e` costituito dalla mielodepres-sione evidenziata da leuco e trombocitopenia dopo 7-14 giorni di trattamento. Di norma, il recupero del midollo osseo si raggiunge entro 2-3 settimane. La leucopenia e` piu` frequente e piu`severa che non la trombocitopenia. Si verifica anche anemia ed e` stata segnalata anemia immuno emolitica. La mielodepressione e` dose-dipendente e reversibile. In pazienti trattati conVumon, in associazione con altri agenti antineoplastici, si e` manifestata leucemia acuta non linfocitica. Gastrointestinali: nausea e vomito, controllabili normalmente con farmaci antiemetici.Stomatite/mucosite, anoressia, diarrea, dolore addominale e disfunzione epatica. Alopecia: soprattutto nei pazienti sottoposti a ripetuti cicli di terapia. Ipotensione: e` stata riportata morte im-provvisa, probabilmente dovuta ad aritmia ed ipotensione. Reazioni di ipersensibilita
` :
sono state riportate reazioni di tipo anafilattoide caratterizzate da tremori, febbre, tachicardia, bron-cospasmo, dispnea ed ipotensione durante o immediatamente dopo somministrazione di Vumon. Queste reazioni si possono verificare durante la somministrazione della prima dose e piu`comunemente in pazienti con tumori cerebrali o con neuroblastoma. Il rischio di queste reazioni puo` essere correlato a terapie ripetute ed all`accumulo del farmaco. Generalmente queste rea-zioni cessano con l`interruzione dell`infusione e con la somministrazione adeguata di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o di fluidi. Sono stati riportati anche: rossore, sudorazio-ne, ipertensione ed edema. Dermatologici: e` stata riportata orticaria, con o senza prurito. Neurotossicita
`:
in pazienti trattati con Vumon e vincristina e` stata riportata neurotossicita`, inclusiseveri casi di neuropatia, dovuta a interazione tra i due farmaci. In pazienti in terapia con dosi superiori a quelle raccomandate, e` stata osservata depressione del sistema nervoso centrale.Altri: sono stati riportati inoltre i seguenti effetti indesiderati: infezione, disfunzione renale, ipertensione, cefalea, confusione ed astenia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Si deve somministrare con cautela Vumon a pazienti con alterazioni delmidollo osseo da metastasi tumorali o insufficienza renale o epatica. In caso sia stato praticato
un precedente trattamento con altro citostatico o con radioterapia e` opportuno lasciar trascor-rere un certo intervallo per consentire la ripresa del midollo osseo. Nel caso che i globuli bianchi scendano a valori inferiori a 2.000 per mm3 e le piastrine a valori inferiori a 75.000 per mm3 iltrattamento deve essere sospeso fino a quando i suddetti valori non rientrino nella norma (generalmente dopo 10 giorni). Le infezioni batteriche debbono essere tenute sotto controllo primadi iniziare il trattamento con Vumon. Occorre accertarsi con la massima attenzione che durante la somministrazione, il catetere (per infusione) o la punta dell`ago (per iniezione) si trovino invena. La fuoriuscita del farmaco dalla vena puo` comportare irritazione tissutale. A seguito di somministrazione impropria, si possono verificare stravaso, necrosi e/o tromboflebite.
AVVERTENZE SPECIALI:
Vumon deve essere somministrato sotto controllo medico specialistico. Nondeve essere somministrato per via intrarteriale, intrapleurica o intraperitoneale. Il prodotto,
come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali ed immunosoppressori, ha dimostratoproprieta` cancerogena negli animali in particolari condizioni sperimentali. Si puo` verificare mielodepressione severa con possibile infezione o sanguinamento. Occorre effettuare regolarmen-te il controllo della crasi ematica compreso il conteggio delle piastrine ed i test delle funzionalita` epatica e renale. Si sono verificate reazioni anafilattiche, tali da compromettere la vita del pa-ziente, dopo la prima somministrazione di teniposide o a seguito di dosi ripetute.
USO IN PEDIATRIA:
Per la presenza di alcool benzilico, il prodotto non deve essere somministrato aibambini al di sotto dei due anni. Nei neonati l`alcool benzilico e` stato associato a tossicita`. A seguito di somministrazione di soluzioni contenenti alcool benzilico a bambini sottopeso, natipre-termine, sono stati riportati: sindrome associata a difficolta` respiratorie, ittero nucleare, acidosi metabolica, deterioramento neurologico, anomalie ematologiche e morte. In pazienti aiquali erano state somministrate dosi di Vumon superiori a quelle raccomandate, o pre-trattati con farmaci antiemetici, sono state osservate depressione del sistema nervoso centrale ed ipo-tensione.
USO IN GRAVIDANZA:
In gravidanza Vumon non deve essere somministrato ad esclusione di casi ec-cezionali, in cui occorre valutare con attenzione il potenziale beneficio del farmaco rispetto agli eventuali danni alla madre ed al nascituro. A tale proposito, si tenga presente che Vumon e` ri-sultato teratogeno ed embriotossico in ratti trattati con dosi equivalenti a quelle utilizzate in clinica. Non sono stati condotti studi clinici su donne in gravidanza. Se il prodotto vienesomministrato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, dovra` essere informata dei rischi potenziali per il feto. Le donne in eta` fertile dovranno essere infor-mate di evitare gravidanze. Vumon e` risultato mutageno in test effettuati in vitro. Non e` stato stabilito se teniposide viene escreto con il latte materno. Dato che molti farmaci sono escreticon il latte materno ed il potenziale di effetti indesiderati gravi da Vumon per i bambini in allattamento, si dovra` valutare se interrompere l`allattamento o la terapia con Vumon, considerandoattentamente l`importanza di quest`ultima per la madre.
INTERAZIONI:
L`impiego di Vumon e` generalmente attuato secondo schemi di polichemioterapia.In tali casi occorre valutare il potenziale sinergismo tossico dei farmaci specie a livello midollare. I prodotti anticonvulsivanti quali fenobarbitale e fenitoina aumentano la clearance mediadel teniposide provocando un abbassamento dell`esposizione sistemica alla dose di teniposide. Dosi maggiori possono essere necessarie per quei pazienti che sono in terapia con farmaci an-ticonvulsivanti. Tolbutamide, sodio salicilato e sulfametazolo hanno mostrato in vitro capacita` di rimuovere il teniposide dalle proteine del plasma. Data l`estrema forza con cui teniposide silega alle proteine, minime diminuizioni di questi legami possono portare ad aumenti sostanziali di farmaco libero, accrescendone di conseguenza sia gli effetti che la tossicita`.
POSOLOGIA:
La dose viene data per mg/m2 di superficie corporea calcolata in base al peso edall`altezza. M
ONOTERAPIA:
la seguente posologia viene a tutt`oggi impiegata nella pratica clinicanei casi in cui il Vumon e` usato come farmaco singolo: linfoma maligno e carcinoma della vescica. Trattamento iniziale: a) 30 mg/m2/die per 5 giorni consecutivi, seguiti da un intervallo di10 giorni in cui non si somministra il farmaco. Questo periodo di 15 giorni costituisce un ciclo. E` necessario fare 2 o 3 cicli di cura prima che si evidenzi un miglioramento. Questa posologia
e` stata impiegata con successo nel trattamento di linfomi maligni e carcinomi maligni. b) 40-50 mg/m
2 2 volte la settimana per un periodo di almeno 6-9 settimane. Nei pazienti con buona
riserva midollare questo dosaggio puo` essere somministrato sotto controllo 3 volte la settima-na. Tale posologia e` stata usata con successo in casi di linfoma maligno. Dose di mantenimento: una dose di 100 mg/m 2 ogni 10-14 giorni viene consigliata come dose di mantenimento.Questo mantenimento che deve essere continuato per diversi mesi, si e` dimostrato valido nei casi di linfomi maligni. Tumori cerebrali: la seguente posologia e` stata usata con successo neltrattamento di questi tumori: una singola dose settimanale di 100-130 mg/m
2 per infusione. Un
ciclo comprende 6-8 dosi seguito da due settimane nelle quali non viene effettuata nessuna te-rapia. L`efficacia del trattamento puo` essere valutata dopo un solo ciclo (6-8 settimane); in caso
di successo il trattamento dovra` essere continuato fino a quando si evidenzia diminuzione dellamassa tumorale. A
SSOCIAZIONI CHEMIOTERAPICHE:
Morbo di Hodgkin: viene consigliata la seguen-te posologia: ai pazienti trattati con procarbazina e prednisone si possono somministrare 40
mg/m2 di Vumon in 1 a, 4a, 8a, 11a e 14a giornata di trattamento, seguiti da un intervallo di 14giorni. D
URATA DEL TRATTAMENTO:
secondo prescrizione medica.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Il trattamento deve essere praticato dal medico specialista.Le soluzioni devono essere preparate e maneggiate con cautela. Se il prodotto viene a contatto
della pelle, lavare accuratamente la parte con acqua e sapone, se viene a contatto con le mu-cose, sciacquare abbondantemente con acqua. Dispositivi in plastica dura in ABS hanno mostrato segni di decomposizione al contatto con N,N-dimetilacetamide, uno dei solventicontenuti nel Vumon. Questo effetto non e` stato riportato con Vumon da solo o diluito. Per evitare il rilascio del plasticizzante DEHP dai contenitori in PVC, le soluzioni di Vumon dovrannoessere preparate in contenitori di vetro o poliolefinici. Le soluzioni di Vumon dovranno essere somministrate con set perfusionali non contenenti DEHP. Immediatamente prima della sommi-nistrazione, ogni fiala di Vumon da 5 ml contenente 50 mg di teniposide deve essere diluita con 50, 125, 250 o 500 ml di Destrosio al 5% o Cloruro di Sodio allo 0.9%. Tale diluizione porta adelle concentrazioni finali di teniposide pari a 1, 0.4, 0.2 e 0.1 mg/ml rispettivamente. La soluzione diluita dovra` essere poi somministrata per infusione endovenosa in non meno di 30 mi-nuti. Per ridurre la possibilita` di effetti ipotensivi, Vumon non dovra` essere somministrato per bolo iniettabile o per infusione rapida. Si dovra` prestare la massima attenzione affinche` l`apicedel catetere rimanga in vena durante la somministrazione, onde evitare stravaso e quindi possibile irritazione tissutale. Le soluzioni, preparate come sopra descritto, contenenti 0.1 mg, 0.2mg o 0.4 mg/ml di teniposide, sono stabili alla normale luce fluorescente per 24 ore nei raccomandati contenitori per soluzioni parenterali di vetro o poliolefinici. Le soluzioni di Vumon, aduna concentrazione finale di teniposide di 1 mg/ml, conservate a temperatura ambiente ed alla normale luce fluorescente sono meno stabili, e dovranno essere somministrate entro 4 ore dallapreparazione, in modo da ridurre la formazione di precipitati. Nota: Vumon, se diluito con modalita` e soluzioni diverse da quelle sopra descritte, puo` dare luogo a precipitati. Se cio` avviene,il prodotto non dovra` essere somministrato. Ugualmente, si sono avuti precipitati durante infusione prolungata di teniposide (24 ore) effettuata con diversi dispositivi. Tali infusioni ed i di-spositivi di somministrazione dovranno essere costantemente controllati. Le soluzioni di eparina possono causare precipitato di teniposide, per questa ragione prima e dopo sommini-strazione di Vumon, tutte le apparecchiature dovranno essere lavate con Destrosio al 5% o Cloruro di Sodio allo 0.9%. Le soluzioni di Vumon dovranno essere maneggiate con delicatezza inquanto un`eccessiva agitazione potrebbe dar luogo a precipitato. Nessun altro farmaco dovra` essere miscelato all`infusione di Vumon.
SOVRADOSAGGIO:
E` indispensabile il calcolo accurato della posologia di Vumon che usualmente e`indicata nei vari protocolli in mg/m
2 di superficie corporea. In caso di grave leuco e/o piastrinopenia devono essere adottate le misure del caso eventualmente con terapia sostitutiva di fra-zioni plasmatiche. In pazienti trattati con dosi di Vumon superiori a quelle raccomandate, o pretrattati con farmaci antiemetici, sono state osservate depressione del sistema nervoso centraleed ipotensione. Non esistono antidoti sperimentati per il sovradosaggio dovuto a Vumon. Le complicazioni da sovradosaggio sono secondarie alla mielodepressione.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Proteggere dalla luce. Evitare l`esposizione a intense sor-genti di calore.


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