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VINCRISTINAPHARMACIA

PHARMACIA & UPJOHN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Vincristina solfato.
ECCIPIENTI:
Mannitolo, acqua p.p.i.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antineoplastico-alcaloide della vinca e derivati.
INDICAZIONI:
In associazione ad altri agenti chemioterapici la vincristina e` indicata per il tratta-mento della leucemia acuta e dei linfomi maligni, tra i quali il morbo di Hodgkin, il linfosarcoma
e il reticolosarcoma.
CONTROINDICAZIONI:
Pazienti con nota ipersensibilita` agli alcaloidi della Vinca e/o al mannitolo;pazienti affetti dalla forma demielinizzante della sindrome di Charcot-Marie-Tooth, non devono
essere trattati con la vincristina; la vincristina non deve essere somministrata a pazienti che ri-cevono radioterapia che includa l`area epatica. Gravidanza e allattamento; infezioni batteriche in atto.
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti neuromuscolari: la neurotossicita` e` l`effetto collaterale piu` comune chepuo` limitare il dosaggio del farmaco. Gli effetti neuromuscolari si sviluppano generalmente secondo un ordine sequenziale, con disturbi iniziali a livello sensorio e parestesia. Col proseguiredella terapia, si possono manifestare dolori neuritici con difficolta` motorie. Disturbi neurologici pre-esistenti possono aggravarsi. Sono stati riportati casi di convulsioni, accompagnati da iper-tensione. Inoltre sono stati osservati casi di atassia, paralisi del piede, crampi, paralisi dei nervi cranici (che puo` provocare cefalee e dolori alla mascella), parestesia e mancanza di sensibilita`alle dita. Sistema Nervoso Centrale: sono stati riportati casi di depressione, agitazione, insonnia, allucinazioni ed episodi di vigilanza alterata. Ipersensibilita
`:
rari casi di reazioni di tipo aller-gico quali anafilassi, rash ed edema correlati al trattamento con la vincristina, sono stati osservati in pazienti sottoposti a trattamenti polichemioterapici comprendenti la vincristina.Mielosoppressione: Se il farmaco viene somministrato a dosi normali, raramente si verificano casi di leucopenia, anemia e trombocitopenia. Effetti gastrointestinali: Stitichezza e ileo parali-tico sono effetti indesiderati abbastanza comuni e frequentemente associati a crampi addominali. Fluidificanti delle feci, blandi lassativi e clismi possono essere utili in questi casi. Latemporanea sospensione del trattamento con la vincristina provoca la regressione dei disturbi dell`ileo. Occasionalmente si verificano episodi di nausea, vomito, diarrea, stomatite e ulcera-zioni orali. Effetti urogenitali: in alcuni pazienti in trattamento con la vincristina, soprattutto in quelli affetti da linfoma non-Hodgkin o leucemia, si puo` manifestare iperuricemia. In alcuni casipuo` insorgere nefropatia da acido urico. Si sono verificati episodi di poliuria, disuria e ritenzione urinaria per atonia vescicale. Effetti dermatologici: l`alopecia e` l`effetto collaterale piu` frequen-temente associato al trattamento con la vincristina. Si manifesta nel 20-70% dei pazienti ed e` reversibile alla sospensione del trattamento. Sono stati osservati anche rash e reazioni di foto-sensibilita`. Effetti endocrini: nei pazienti in trattamento con la vincristina e` stata osservata ipersecrezione dell`ormone diuretico. Effetti cardiovascolari: sono state osservate ipertensione eipotensione. In pazienti precedentemente sottoposti a irradiazione mediastinica, coronaropatia ed infarto del miocardio sono stati associati a trattamenti polichemioterapici comprendenti lavincristina. Non e` stato stabilito il nesso di causalita`.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Deve essere somministrata esclusivamente sotto il costante controllodi un medico esperto in terapie con agenti citotossici e solamente nel caso in cui i potenziali benefici del farmaco siano superiori ai possibili rischi. Devono essere disponibili attrezzatureadeguate per il trattamento di eventuali complicazioni. N
EFROTOSSICITA`:
A seguito di sommini-strazione di vincristina, sono stati riportati casi di nefropatie acute da acido urico. La vincristina
non oltrepassa in maniera adeguata la barriera ematoencefalica; quindi, nei casi in cui il sistemanervoso centrale e` interessato dal processo leucemico, puo` essere necessario ricorrere ad altri agenti chemioterapici o schemi di terapia alternativi.
NEUROTOSSICITA`:
Questo effetto collateraledella vincristina puo` essere aumentato dall`uso concomitante di altri agenti neurotossici, dalla terapia radiante del midollo spinale, da malattie neurologiche o nei pazienti anziani.
D ISTURBI EPATICI:
In caso di alterata funzionalita` epatica o di ittero, il dosaggio dovra` essere modificato,poiche` la vincristina viene metabolizzata a livello epatico ed escreta nella bile. D
ISTURBI RESPIRATORI:
Sindrome da sofferenza respiratoria e` stata riportata a seguito della somministrazione de-gli alcaloidi della Vinca, in combinazione con la mitomicina-C. L`insorgenza della dispnea puo`
avvenire da pochi minuti a parecchie ore dopo la somministrazione dell`alcaloide della Vinca epuo` manifestarsi sino a due settimane dopo l`ultima dose di mitomicina-C. Si puo` manifestare dispnea progressiva che richiede una terapia a lungo termine. Il trattamento con la vincristinadeve essere sospeso. Evitare la contaminazione accidentale degli occhi, dato che la vincristina e` altamente irritante e puo` causare ulcerazioni corneali.
AVVERTENZE SPECIALI:
SOMMINISTRAZIONE:
deve essere effettuata esclusivamente per via endovenosa.La vincristina non deve essere somministrata per via intramuscolare, sottocutanea o intratecale. LA SOMMINISTRAZIONE INTRATECALE DELLA VINCRISTINA SOLITAMENTE PROVOCA LA MORTE DEL PAZIENTE. La vincristina e` molto irritante e puo` causare gravi reazioni a seguito di stravaso del farmaco.Se cio` si verificasse, l`iniezione deve essere interrotta immediatamente e la parte rimanente del
farmaco deve essere iniettata in un`altra vena. Una infiltrazione locale con jaluronidasi e l`appli-cazione di impacchi caldi nella zona del versamento possono favorire il riassorbimento del farmaco e minimizzare il danno ai tessuti. Benche` a seguito di terapia con la vincristina laleucopenia sia poco probabile, sia il paziente che il medico dovranno attentamente controllare che non insorgano segni di complicazioni infettive. In caso si verifichino tali complicazioni, e`necessario riconsiderare la situazione prima di somministrare ulteriori dosi di vincristina. Carcinogenicita`, Mutagenicita` ed Effetti sulla fertilita
`:
prove di laboratorio condotte "in vivo" ed "invitro", non hanno dimostrato in modo definitivo il potere mutageno della vincristina. Nell`uomo non sono stati condotti studi per verificare gli effetti sulla fertilita`, a seguito dell`impiego di vin-cristina come singolo farmaco per il trattamento di patologie maligne. Evidenze cliniche indicano che in pazienti di entrambi i sessi in eta` postpuberale sottoposti a trattamentipolichemioterapici, comprendenti la vincristina, si possono manifestare azoospermia e amenorrea. In alcuni pazienti, ma non in tutti, tali eventi regrediscono molti mesi dopo il completa-mento della terapia chemioterapica. Quando lo stesso trattamento e` effettuato in pazienti in eta` prepuberale, e` molto meno probabile che l`azoospermia e l`amenorrea siano di tipo permanente.I pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico con la vincristina in associazione con farmaci antitumorali noti per essere carcinogenici, hanno sviluppato tumori secondari maligni. Non e`stato stabilito quale sia il ruolo svolto dalla vincristina nel determinare lo sviluppo di tali neoplasie. In uno studio di durata limitata, condotto somministrando la vincristina per via intraperito-neale a ratti e topi, non ci fu evidenza di carcinogenicita`. U
SO IN GRAVIDANZA:
se somministrataa donne in stato di gravidanza, la vincristina puo` determinare danno fetale. Le donne in eta` fertile
devono utilizzare adeguati metodi contraccettivi durante il trattamento e la somministrazionedella vincristina deve essere effettuata solo nei casi in cui i potenziali benefici superino i rischi di tale terapia. Se la terapia con la vincristina viene effettuata durante la gravidanza, o la pazienterimane gravida durante la terapia, la paziente deve essere avvertita dei potenziali rischi per il feto.
USO DURANTE L`ALLATTAMENTO:
Non essendo stato accertato se la vincristina venga escretaattraverso il latte materno, durante la terapia l`allattamento deve essere interrorro dalle pazienti.
INTERAZIONI:
L`allopurinolo puo` aumentare l`incidenza di depressione del midollo osseo, provo-cata da agenti citotossici. La neurotossicita` della vincristina si puo` sommare a quella di altri farmaci attivi a livello del sistema nervoso periferico. Poiche` i meccanismi delle normali difesedell`organismo possono essere soppresse dal trattamento con la vincristina, l`uso concomitante di vaccini a virus vivo puo` potenziare la replicazione del virus, puo` aumentare le reazioni av-verse del vaccino e/o puo` diminuire la risposta anticorpale del paziente al vaccino stesso. Anche la risposta anticorpale del paziente nel sopprimere il vaccino puo` essere ridotta. L`immu-nizzazione di tali pazienti deve essere effettuata con estrema precauzione, solo dopo un`accurata valutazione del quadro ematologico e con il consenso del medico che effettua la terapiacon la vincristina. L`intervallo di tempo che intercorre tra la sospensione del farmaco che determina l`immunosopressione e il ripristino della capacita` da parte del paziente a rispondere al vac-cino, dipende da parecchi fattori e si puo` stimare che esso varia da 3 mesi a 1 anno. E` stato riportato che la contemporanea somministrazione orale od endovenosa di fenitoina e combina-zioni di chemioterapia antineoplastica che includevano la vincristina riducono i livelli plasmatici dell`anticonvulsivante ed aumentano l`attivita` epilettica. L`aggiustamento del dosaggio dovrebbeessere basato sul monitoraggio dei livelli plasmatici. Il contributo della vincristina a questa interazione non e` certo. L`interazione puo` essere determinata da un ridotto assorbimento di feni-toina e da un aumento nel tasso del suo metabolismo ed eliminazione. Soluzioni di vincristina solfato e furosemide, determinano una precipitazione immediata.
POSOLOGIA:
La somministrazione deve essere effettuata esclusivamente per via endovenosa e,in genere, ad intervalli settimanali. Viene somministrata seguendo differenti schemi posologici
ed in combinazione con vari altri farmaci. Poiche` il range fra i livelli terapeutici e quelli tossici e`ristretto e la risposta e` variabile, il dosaggio deve sempre essere attentamente adattato alle esigenze individuali del paziente.
NEL BAMBINO:
1,5 - 2,0 mg/m2 di superficie corporea. Nei bambinidi peso corporeo inferiore a 10 kg, la dose e` di 0,05 mg/kg/settimana. N
ELL`ADULTO:
0,4 - 1,4mg/m 2 di superficie corporea.
C ASI IN CUI E` NECESSARIO MODIFICARE LO SCHEMA POSOLOGICO:
Pazienti con: ostruzione biliare; neuropatie pre-esistenti; disfuzioni epatiche e pazienti anziani. Neipazienti con valori di bilirubina diretta superiore a 3 mg/100 ml, la dose di vincristina deve essere immediatamente ridotta del 50%. Prima dell`iniezione, controllare la posizione dell`ago. Sesi evidenziasse gonfiore o si verificasse lo stravaso del farmaco, sospendere l`iniezione/infusione e somministrare la dose rimanente in un`altra zona e adottare adeguate terapie locali (infil-trazione con jaluronidasi o applicazione di impacchi caldo) per ridurre sia il danno ai tessuti che il rischio di cellulite. Quando impiegata in combinazione con la L-asparaginasi, la vincristinadeve essere somministrata 12-24 ore prima dell`enzima, al fine di ridurre la tossicita`. La vincristina non deve essere somministrata per via intramuscolare, sottocutanea o intratecale. Lasomministrazione intratecale della vincristina solitamente provoca la morte del paziente.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Deve essere maneggiata da personale addestrato, in un`areaappositamente designata (preferibilmente in una cappa a flusso laminare adeguata per trattare composti citotossici). Il personale dovra` indossare maschera e guanti di protezione e in casodi contatto accidentale della soluzione con pelle o mucose, l`area interessata deve essere immediatamente lavata con abbondante acqua e sapone. Si raccomanda che farmaci citotossici,quali la vincristina, non vengano maneggiati da personale femminile in stato di gravidanza. Si raccomanda l`uso di siringhe Luer-Lock. E` preferibile utilizzare aghi a foro largo per minimizzarela pressione e la possibile formazione di gas. Gli oggetti utilizzati per la preparazione di soluzioni di Vincristina o adibiti alla raccolta di rifiuti corporei, devono essere eliminati in sacchetti di po-litene con doppia chiusura ed inceneriti a 1100-oC. P
ROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI VERSAMENTO DELLA SOLUZIONE. In caso di versamento della soluzione, e` necessario limitare l`accesso nell`areainteressata. Il personale dovra` indossare due paia di guanti (gomma latex), una maschera respiratoria, un camice di protezione ed occhiali di sicurezza. Limitare lo spargimento della solu-zione rovesciata utilizzando materiale assorbente, ad esempio carta, segatura o ghiaia assorbente (per animali). E` possibile utilizzare anche una soluzione di sodio idrato al 5%. Il ma-teriale assorbente utilizzato ed eventuali altri scarti devono essere raccolti, messi in contenitori di plastica, sigillati ed etichettati in maniera appropriata. I rifiuti citotossici devono essere con-siderati pericolosi o tossici e muniti di etichetta riportante in modo chiaro la seguente dicitura: "rifiuti citotossici da incenerire a 1100-oC". I rifiuti devono essere inceneriti a 1100-oC per almeno1 secondo. Ripulire l`area dove si e` verificato il versamento con abbondante acqua.
SOVRADOSAGGIO:
Il sovradosaggio con la vincristina determina reazioni che principalmente rappre-sentano un peggioramento degli effetti collaterali, in quanto questi sono correlati alla dose. Poiche` non esiste uno specifico antidoto per la vincristina, il trattamento del sovradosaggio deveessere sintomatico e di supporto. Negli adulti possono manifestarsi sintomi da sovradosaggio dopo assunzioni di dosi singole di 3 mg/m2 o piu` elevate, mentre nei bambini di eta` inferiore a13 anni, a seguito di dosaggi di 3 o 4 mg/m
2. E` stato osservato che l`acido folinico esplica un
effetto protettivo sul topo normale trattato con la vincristina a dosi letali. Relazioni isolate sug-geriscono che l`acido folinico possa essere utile nel trattamento di pazienti che avevano ricevuto un sovradosaggio da vincristina. Lo schema posologico suggerito consiste nellasomministrazione di 15 mg di acido folinico per via endovenosa ogni 3 ore per 24 ore e quindi ogni 6 ore per almeno 48 ore. Sulla base di dati di farmacocinetica e` prevedibile che i livelli te-orici tissutali di vincristina rimangano significativamente elevati per almeno 72 ore. Il trattamento con acido folinico non elimina la necessita` di ricorrere a misure di supporto. La maggior partedella dose di vincristina somministrata per via endovenosa, viene escreta attraverso la bile dopo un rapido legame tissutale. Poiche` nel dialisato vengono riscontrate solo quantita` molto piccoledi farmaco, l`emodialisi non sembra essere utile in caso di sovradosaggio.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare in frigorifero a temperatura compresa fra +2-oe +8-oC. Non congelare. Proteggere dalla luce.


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