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VINCRISTINADBL

FAULDING FARMACEUTICI Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Vincristina solfato B.P.
ECCIPIENTI:
Mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaco antineoplastico. Alcaloide della vinca.
INDICAZIONI:
La vincristina viene utilizzata principalmente come componente dei diversi regimichemioterapici per il trattamento della leucemia acuta. Inoltre, essa e` stata utilizzata in abbinamento con altri farmaci oncolitici per il trattamento della malattia di Hodgkin e altre forme di lin-foma, il tumore di Wilms, il neuroblastoma e il rabdomiosarcoma.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso i componenti. La somministrazione intratecale disolfato di vincristina e` fatale. E` controindicato l`allattamento al seno durante il trattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
La somministrazione quotidiana di piccole dosi di vincristina solfato puo` con-durre ad un prolungamento degli effetti collaterali che, diversamente, avrebbero breve durata. Gli effetti collaterali della vincristina solfato sembrano essere correlati alla dose e, soprattuttonel caso della neurotossicita`, alla dose totale somministrata ed accumulata. Gli effetti collaterali piu` diffusi in tutti i gruppi di eta` sono risultati essere le neuropatie, che costituiscono spesso unmotivo di limitazione della dose. La neuropatia si puo` presentare sotto forma di dolore nevritico, parestesia, perdita di sensibilita` e debolezza perineale con conseguente incapacita` di deambu-lazione, zoppicamento. Emicrania e dolori alla mascella sono associati all`interessamento del nervo cranico. Non esistono farmaci o altre sostanze che possano prevenire od ovviare alla sin-tomatologia neuromuscolare indotta dalla vincristina. Si possono osservare effetti collaterali che interessano il sistema gastrointestinale, quali costipazione, crampi addominali, occlusioniintestinali, vomito e diarrea. Si consiglia l`uso profilattico di emollienti intestinali e di purganti blandi per evitare l`occlusione in seguito alla costipazione. Sono riportati rari casi di neuropatiedella vescica. L`alopecia reversibile viene riscontrata nel 20% dei casi trattati con vincristina e i pazienti devono essere avvertiti riguardo a tale possibilita`. Altri effetti collaterali denunciati daun ristretto numero di pazienti riguardano perdita di peso, poliuria, disuria e febbre.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
La vincristina solfato deve essere somministrata soltanto da mediciesperti nella chemioterapia citotossica. Essa non deve essere somministrata mediante iniezione intratecale, intramuscolare o sottocutanea. La vincristina e` un vescicante e puo` provocareuna grave reazione locale in caso di stravaso. Qualora cio` si verificasse, occorrera` sospendere immediatamente l`iniezione e la parte rimanente deve essere iniettata in un`altra vena. Per favo-rire il riassorbimento del farmaco e ridurre al minimo il disagio e la possibilita` di flogosi del tessuto sottocutaneo, e` possibile praticare una iniezione locale di jaluronidasi ed applicareimpacchi caldi. La comparsa di leucopenia e` meno probabile in seguito alla terapia con vincristina solfato, rispetto alla possibilita` che cio` avvenga con l`impiego di altri agenti oncolitici. Tut-tavia, dal momento che tale probabilita` esiste, sia il medico che il paziente dovranno prestare particolare attenzione al manifestarsi di eventuali infezioni complicanti. In caso di presenza dileucopenia o di complicazioni infettive occorrera` considerare attentamente l`opportunita` di somministrare la dose successiva di vincristina solfato. Nefropatia acuta da acido urico puo`manifestarsi nel corso di somministrazione di agenti oncolitici e si e` verificata anche con vincristina. Poiche` la vincristina supera scarsamente la barriera ematoencefalica, in caso di leu-cemia del sistema nervoso centrale puo` essere necessario ricorrere ad associazioni con altri farmaci o a vie di somministrazione diverse. Particolare attenzione deve essere prestata ai do-saggi ed agli effetti neurologici che possono manifestarsi quando la vincristina viene somministrata a pazienti con preesistenti malattie neuromuscolari e quando vengono impiegati altrifarmaci dotati di potenziale neurotossicita`. I pazienti anziani possono essere piu` sensibili agli effetti neurotossici della vincristina. L`eliminazione della vincristina solfato puo` essere ridotta inpresenza di disfunzione epatica o biliare e la dose dovra` essere ridotta in conseguenza. Occorre prestare attenzione ad evitare il contatto accidentale con gli occhi, poiche` la vincristina solfatoe` fortemente irritante e puo` provocare ulcerazione della cornea.
AVVERTENZE SPECIALI:
USO DURANTE LA GRAVIDANZA:
la sicurezza dell`impiego di vincristina solfato du-rante la gravidanza non e` stata stabilita. Il farmaco non deve essere utilizzato in donne che siano o possano diventare gravide, a meno che i vantaggi prevedibili non siano superiori al rischiopotenziale. U
SO DURANTE L`ALLATTAMENTO:
la vincristina solfato non deve essere utilizzata in don-ne che allattino al seno.
INTERAZIONI:
In pazienti in trattamento concomitante con allopurinolo si puo` notare un incre-mento di depressione indotta del midollo osseo; con isoniazide o piridossina si puo` verificare un aumento di neurotossicita`. Nefropatia da acido urico, che puo` manifestarsi nel corso di som-ministrazione di agenti oncolitici, si e` verificata anche con la vincristina. La neurotossicita` della vincristina solfato puo` sommarsi a quella di altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso pe-riferico. La vincristina solfato sembra aumentare l`assorbimento cellulare del metotressato da parte delle cellule maligne e tale principio e` stato applicato nella terapia con alte dosi di meto-tressato.
POSOLOGIA:
LEUCEMIA ACUTA:
Adulti: la posologia consigliata e` di 25-75 microgrammi/kg di pesocorporeo (1,4 mg/mq dell`area superficiale corporea) con iniezioni endovenose settimanali. Bambini: iniezioni endovenose settimanali, iniziando con 50 microgrammi/kg di peso corporeo(1,5-2,0 mg/mq di superficie corporea). La dose non deve essere aumentata all`ottenimento dell`effetto, essendo possibile mantenere la remissione anche con una dose ridotta.
A LTRI TUMORI:
25 microgrammi/kg di peso corporeo, mediante iniezione endovenosa settimanale fino alraggiungimento di una reazione, e 5-10 microgrammi/kg di peso corporeo per il successivo
mantenimento. La vincristina solfato viene somministrata per via endovenosa ad intervalli set-timanali. L`esatta posologia deve essere stabilita in base al peso corporeo. Occorre prestare la massima attenzione al calcolo della dose, poiche` il sovradosaggio puo` essere estremamentegrave o addirittura fatale. La dose non deve superare il livello che produce benefici terapeutici. In generale, le singole dosi non devono oltrepassare i 2 mg e prima e dopo la somministrazionedi ciascuna dose occorre procedere al conteggio dei globuli bianchi. La vincristina solfato iniettabile puo` essere iniettata durante un` infusione endovenosa oppure direttamente in vena, in unperiodo di tempo di circa un minuto. Occorre prestare attenzione ad evitare stravasi che potrebbero provocare ulcerazioni locali. Dato il ristretto margine tra livelli terapeutici e livelli tossici eper la variabilita` nelle risposte, il dosaggio deve essere sempre adattato individualmente.
SOVRADOSAGGIO:
Le reazioni negative alla vincristina solfato sono legate alla dose e risultano au-mentate in caso di sovradosaggio. Finora non e` stato trovato alcun antidoto per la vincristina solfato. Occorre prevedere una terapia di supporto per prevenire gli effetti collaterali derivantidall`ipersecrezione dell`ormone antidiuretico mediante la restrizione dell`assorbimento di liquidi e il possibile impiego di un diuretico adeguato. Puo` essere necessario il ricorso a prodotti an-ticonvulsivi, quali ad esempio il fenobarbitone, per controllare le crisi ed a purganti per prevenire le occlusioni intestinali. Si consiglia il monitoraggio cardiovascolare di routine, unitamente adun esame ematologico quotidiano per rilevare l`eventuale necessita` di trasfusioni. In caso di sovradosaggio e` stato utilizzato l`acido folinico; e` consigliabile praticare una iniezione endovenosanella quantita` di 15 mg ogni 3 ore per 24 ore, ed in seguito ogni 6 ore per almeno altre 24 ore.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare la siringa preriempita di soluzione iniettabileper via endovenosa in frigorifero (fra +2-o e + 8-oC), al riparo dalla luce. C
ONTAMINAZIONE. In casodi contatto con la pelle o con gli occhi, la zona interessata deve essere lavata abbondantemente
con acqua o una normale soluzione salina. Per curare la momentanea irritazione della pelle e`possibile utilizzare una crema blanda. In caso di contatto con gli occhi, si consiglia di consultare il medico. In caso di rovesciamento del prodotto, gli operatori devono indossare i guanti e rac-cogliere il materiale versato servendosi di una spugna tenuta sul luogo a tale scopo. Sciacquare la zona per due volte con acqua. Mettere le soluzioni e le spugne in un sacchetto di plastica esigillarlo. C
OMPATIBILITA`. Le diluizioni di vincristina solfato in glucosio preparazione iniettabile al5% ed in sodio cloruro preparazione iniettabile al 9% contengono ancora il 95% del contenuto
originale di vincristina solfato dopo 24 ore a temperatura ambiente ed esposte ad una luce fluo-rescente. La vincristina solfato non deve mai essere mescolata con altri farmaci.


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