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VEPESID

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Etoposide
ECCIPIENTI:
Acido citrico anidro, polietilenglicole 400, acqua depurata, glicerina. Rivestimento:glicerina, gelatina, titanio biossido, ossido di ferro rosso, sodio p-idrossibenzoato di etile, sodio
propilidrossibenzoato, acqua depurata.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori.
INDICAZIONI:
E` indicato per il trattamento di: carcinoma del polmone a piccole cellule; morbo diHodgkin; linfomi maligni (non Hodgkin); leucemia acuta non linfocitica.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` al farmaco o ai componenti della formulazione. E` controin-dicato in presenza di alterata emopoiesi in particolare in seguito a radioterapia o chemioterapia intensiva oppure come conseguenza di infiltrazione tumorale del midollo. Tale condizione puo`essere evidenziata da leucopenia o trombocitopenia lieve o marcata. Gravi alterazioni epatiche.
EFFETTI INDESIDERATI:
Tossicita` ematologia: la mielodepressione e` l`effetto limitante la dose, con na-dir dei granulociti che si manifesta tra il settimo ed il quattordicesimo giorno, e nadir delle piastrine tra il nono ed il sedicesimo giorno dalla somministrazione. Il recupero della funzionalita`midollare di solito si completa entro il ventesimo giorno, e non sono state evidenziate tossicita` cumulative. Leucopenia moderata e grave (quest`ultima caratterizzata da leucociti <1.000/mm
3) sono state osservate rispettivamente nel 60%-91% e nel 7%-17% dei pazienti trattati in
monoterapia con Vepesid. Trombocitopenia moderata e grave (quest`ultima caratterizzata dapiastrine <50.000/mm
3) sono state osservate rispettivamente nel 28%-41% e nel 4%-20% dello stesso gruppo di pazienti. In pazienti trattati con Vepesid, in associazione con altri agenti an-tineoplastici, si e` manifestata leucemia acuta preceduta o meno da una fase pre-leucemica.
Tossicita` gastrointestinale: Nausea e vomito, i principali effetti tossici di natura gastrointestina-le, sono stati osservati nel 31%-43% dei pazienti trattati con Vepesid per via endovenosa. Nausea e vomito generalmente possono essere controllati con la somministrazione di farmaciantiemetici. Anoressia e stomatite sono state osservate rispettivamente nel 10%-13% e nel 1%- 6% dei pazienti trattati con Vepesid per via endovenosa. Sono state anche descritte mucositi/esofagiti da moderate a gravi. Nell`1%-13% di questi pazienti e` stata osservata diarrea. Alopecia: Alopecia reversibile, talvolta fino a calvizie, e` stata osservata fino al 66% dei pazienti trattati.Reazioni allergiche: Nello 0,7%-2% dei pazienti, durante o immediatamente dopo la somministrazione di Vepesid per via endovenosa, sono state osservate reazioni anafilattoidi caratteriz-zate da: brividi, febbre, tachicardia, broncospasmo, dispnea e/o ipotensione. Tali reazioni sono avvenute in percentuale piu` elevata nei bambini trattati con Vepesid per via endovenosa. Le re-azioni anafilattoidi si sono manifestate molto raramente in pazienti trattati con Vepesid per via orale. Queste reazioni generalmente regrediscono prontamente con l`interruzione della sommi-nistrazione di Vepesid e con l`assunzione di agenti vasopressori, corticosteroidi, antistaminici o con liquidi. Sono state riportate reazioni acute fatali associate a broncospasmo. Sono statiriportati casi di ipertensione e/o "flushing". Generalmente i valori pressori tornano nella norma entro poche ore dall`interruzione della somministrazione. Reazioni anafilattoidi possono verifi-carsi con la prima dose di Vepesid. Apnea si e` presentata in pazienti che hanno ricevuto Vepesid per via endovenosa. Neuropatia: E` stato dimostrato che l`uso di Vepesid causa neuropatia pe-riferica nello 0,7% dei pazienti. E` probabile che l`associazione di Vepesid a vincristina solfato possa aumentare tale neuropatia. Altre tossicita
`:
Sono state raramente osservate le seguentireazioni: sonnolenza ed affaticamento, tossicita` epatica, alterazione del gusto, febbre, rash, pigmentazione cutanea, prurito, orticaria, dolore addominale, stipsi, disfagia, cecita` corticale tem-poranea. In un solo caso si e` osservata alterazione dermatologica simile a dermatite da irradiazione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In tutti i casi in cui e` opportuno l`impiego di Vepesid quale agente che-mioterapico, il medico deve valutare il beneficio dell`impiego del farmaco rispetto all`eventuale
rischio di reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse e` reversibile se evidenziateprontamente. In caso di gravi reazioni avverse, la dose somministrata deve essere ridotta fino a considerare, se necessario, l`interruzione della terapia, e devono essere prese opportune pre-cauzioni, secondo il giudizio del medico. La ripresa della terapia con Vepesid deve essere attentamente valutata, considerando il beneficio del trattamento e il rischio di nuovi episodi ditossicita`. C
ARCINOGENESI:
Non sono stati effettuati test di carcinogenicita` con Vepesid su animalida laboratorio. Dato il suo meccanismo di azione, esso puo` essere considerato probabilmente
cancerogeno nell`uomo. L`evenienza di leucemia acuta che puo` manifestarsi con o senza fasepre-leucemica, e` stata raramente riportata in pazienti trattati con Vepesid in associazione con altri agenti antineoplastici.
AVVERTENZE SPECIALI:
Sia durante che dopo terapia con Vepesid i pazienti devono essere attentana-mente controllati per la possibilita` di insorgenza di mielodepressione. La depressione midollare
e` il fattore tossicologico piu` significativo associato al Vepesid e che ne limita l`impiego. Per que-sto motivo all`inizio della terapia e dopo ogni successiva dose di Vepesid dovranno essere eseguiti i seguenti controlli: conta delle piastrine, emoglobina, conta leucocitaria con formula. Incaso di evenienza di mielosoppressione (leucociti inferiori a 2.000 per mm
3, neutrofili inferiori
a 500 per mm3 o piastrine inferiori a 50.000 per mm3) e` necessario interrompere il trattamentofino al ritorno alla norma dei sopraindicati valori. Il medico deve tener presente la possibilita` che
si manifestino reazioni anafilattiche, caratterizzate da brividi, febbre, tachicardia, broncospa-smo, dispnea ed ipotensione. La somministrazione di Vepesid deve essere interrotta immediatamente e deve essere seguita da trattamento sintomatico, che comprende la somministrazionedi agenti vasopressori, corticosteroidi, antistaminici e liquidi, secondo il giudizio del medico.
USO IN PEDIATRIA:
L`efficacia e la sicurezza nei bambini non sono note.
USO IN GRAVIDANZA:
Se somministrato a donne in stato di gravidanza puo` causare danno al feto. Sie` dimostrato teratogeno in topi e ratti. Non sono disponibili studi specifici e controllati su donne
gravide. Qualora il farmaco debba essere utilizzato in gravidanza o questo evento si verifichi du-rante la sua somministrazione, la paziente deve essere avvertita del potenziale rischio per il feto. Le donne in eta` fertile dovrebbero essere avvertite di evitare la gravidanza. Non ci sono dati ariprova che Vepesid passi nel latte materno. Deve essere considerata l`opportunita`, da parte del medico, di fare interrompere l`allattamento o la somministrazione del farmaco, valutando il be-neficio del farmaco per la madre in confronto al potenziale rischio di tossicita` per il bambino.
INTERAZIONI:
L`impiego di Vepesid e` generalmente attuato secondo schemi di polichemiotera-pia. In tali casi occorre valutare il potenziale sinergismo tossico dei farmaci specie a livello midollare. E` probabile che la neuropatia periferica talora (0,7%) osservata in corso di trattamentocon Vepesid, possa essere aggravata dalla contemporanea somministrazione di vincristina solfato.
POSOLOGIA:
La dose raccomandata di Vepesid, somministrato per via orale, e` di 100 - 200 mg/m
2/die per i primi cinque giorni, o di 200 mg/m2/die il 1-o, 3-o e 5-o giorno, con un intervallo di 3-
4 settimane tra un ciclo terapeutico e l`altro e in associazione ad altri farmaci specifici. Tali dosisi basano sulle dosi raccomandate di Vepesid somministrato per via endovenosa, tenendo in
considerazione che la biodisponibilita` di Vepesid capsule appare proporzionale alla dose som-ministrata. Una dose di 100 mg, somministrata per via orale, e` paragonabile ad una dose di 75
mg somministrata per via endovenosa; una dose di 400 mg somministata per via orale e` para-gonabile ad una dose di 200 mg somministrata per via endovenosa. Inoltre, al momento di prescrivere il farmaco, bisogna tenere in considerazione il fatto che la biodisponibilita` di Vepesid,somministrato per via orale, varia da paziente a paziente. A causa delle significative differenze interindividuali, possono essere necessari aggiustamenti di dosaggio per ottenere l`efficacia te-rapeutica desiderata. Il dosaggio dovrebbe essere modificato tenendo conto degli effetti mielodepressivi degli altri farmaci impiegati in associazione con Vepesid e degli effetti di precedentitrattamenti chemioterapici o radioterapici che possano aver compromesso la funzionalita` del midollo osseo.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Le capsule devono essere assunte a stomaco vuoto.
SOVRADOSAGGIO:
Dosi complessive comprese tra 2,4 g/m 2 e 3,5 g/m2 di Vepesid, somministratoper via endovenosa per un periodo di 3 giorni, hanno causato mucositi gravi e mielotossicita`.
Sono stati riportati casi di acidosi metabolica e di grave tossicita` epatica in pazienti ai quali sonostate somministrate dosi di Vepesid, per via endovenosa, superiori a quelle raccomandate.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Deve essere conservato a temperatura non superiore a25 -oC.


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