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VECLAM500 COMPRESSE

MALESCI SpA IST.FARMACOBIOL.
PRINCIPIO ATTIVO:
Claritromicina.
ECCIPIENTI:
Croscarmellosio sodico, cellulosa microcristallina, gel di silice, polivinilpirrolidone,acido stearico, magnesio stearato, talco. Rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, glicole propilenico, sorbitan monoleato, E-171, acido sorbico, vanillina, E-104.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico macrolide per uso orale.
INDICAZIONI:
Trattamento delle infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina. Infe-zioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti), dei seni paranasali. Infezioni del tratto respiratorio inferiore: bronchiti, polmoniti batteriche e polmoniti atipiche. Infezioni della pelle:impetigine, eresipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette. Infezioni micobatteriche, localizzate o diffuse, sostenute da Mycobacterium avium o Mycobacterium intracellulare. Infezioni localiz-zate dovute a Mycobacterium chelonae, fortuitum o kansasii. La claritromicina, in presenza di riduzione dell`acidita` gastrica, e` indicata nell`eradicazione dell`Helicobacter pylori, producendoun conseguente decremento della ricorrenza dell`ulcera peptica.
CONTROINDICAZIONI:
La claritromicina e` controindicata in pazienti con accertata ipersensibilita`verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in gravidanza, durante l`allattamento e nei pazienti con insufficienza epatica grave. E` controindi-cata la concomitante somministrazione di claritromicina e cisapride, pimozide e terfenadina.
EFFETTI COLLATERALI:
Dopo somministrazione orale di claritromicina, in studi clinici condotti supazienti adulti, sono stati riportati alcuni disturbi gastro-intestinali (es.: nausea, pirosi, dolore addominale, vomito e diarrea), cefalea e alterazioni del gusto. Come con gli altri macrolidi, an-che con l`uso di claritromicina, sono possibili disfunzioni epatiche con aumento delle transaminasi, sofferenza epatocellulare e/o epatite colostatica con o senza ittero. Dette manifestazionipossono essere anche severe ma reversibili con la sospensione del trattamento. Sono stati segnalati rarissimi casi di insufficienza epatica con esito fatale, quando cio` si e` verificato era associato a gravi patologie preesistenti e/o trattamenti concomitanti. Sono state segnalate, conl`uso di claritromicina, reazioni allergiche che vanno dall`orticaria al rash cutaneo, alla sindrome
di Stevens-Johnson. Sono riportati anche effetti transitori a carico del sistema nervoso, quali vertigini, acufeni, perdita dell`orientamento, spersonalizzazione, ansia, insonnia, confusione, al-lucinazioni e psicosi, anche se non e` stata mai stabilita una correlazione certa causa-effetto. In
seguito all`assunzione del prodotto sono stati segnalati alcuni casi di comparsa di granulocitopenia e perdita dell`udito, manifestazioni peraltro scomparse alla sospensione del trattamento.Altri effetti collaterali segnalati, con l`uso della forma in compresse, includono glossiti, stomatiti,
candidosi orale ed aumento dei livelli serici dei seguenti farmaci quando somministrati contemporaneamente quali: astemizolo, alcaloidi della segale, triazolam, midazolam, ciclosporina,warfarin, lovastatina, disopiramide, fenitoina e rifabutina. Come per altri macrolidi, raramente
sono stati riportati con claritromicina prolungamento dell`intervallo QT, tachicardia ventricolare e torsade de pointes. Come con altri antibiotici durante la terapia con claritromicina possonoinsorgere, raramente, superinfezioni da batteri resistenti o da miceti che richiedono l`interruzione del trattamento e l`adozione di idonee terapie. In pazienti affetti da AIDS o comunque immu-nocompromessi, trattati con alte dosi di claritromicina per lungo tempo, per infezioni micobatteriche, non e` sempre facile distinguere i possibili effetti collaterali associabili alla terapia antibiotica da quelli propri della malattia. Sono state riportate inoltre alterazioni del sensodell`olfatto di solito in concomitanza con l`alterazione del gusto. Sono stati segnalati casi di discolorazione dei denti in pazienti trattati con claritromicina. Tale fenomeno e` di solito reversibile con una pulizia dentale presso un dentista. Sono stati segnalati casi di ipoglicemia, alcuni deiquali verificatisi in pazienti in terapia concomitante con farmaci ipoglicemizzanti o insulina.
Sono stati riportati anche isolati casi di trombocitopenia. Sono stati riportati casi isolati di aumento della creatinina serica. Non e` stata comunque stabilita una correlazione con l`assunzionedella claritromicina.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Essendo la claritromicina metabolizzata ed escreta principalmente a li-vello epatico, particolare cautela dovra` essere posta nella somministrazione del farmaco a pazienti con funzionalita` epatica ridotta, nei soggetti con insufficienza renale di grado moderato osevero e negli anziani (oltre i 65 anni).Sono segnalati aumenti dei livelli di cisapride quando somministrata contemporaneamente a claritromicina. Cio` puo` causare un prolungato intervalloQT, aritmie cardiache inclusa la tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsade de pointes. Gli stessi effetti si sono osservati in pazienti in terapia concomitante claritromicina-pi-mozide.
AVVERTENZE:
E` necessario porre attenzione alla possibilita` di una resistenza crociata tra claritro-micina ed altri macrolidi, lincomicina e clindamicina. Poiche` la sicurezza del farmaco riguardo a questo particolare settore non e` ancora stata stabilita, ne e` controindicato l`utilizzo nelle donnein stato di gravidanza e durante l`allattamento. La claritromicina non influisce negativamente sulla capacita` di guidare autoveicoli e/o utilizzare macchinari. L`uso della maggior parte degliantibatterici, compresi i macrolidi, puo` provocare l`insorgenza di coliti pseudomembranose di grado lieve fino a molto grave.
INTERAZIONI:
Risultati di studi clinici hanno dimostrato che i livelli plasmatici di carbamazepinae teofillina possono subire un modesto ma statisticamente significativo aumento quando questi
farmaci sono somministrati contemporaneamente alla claritromicina; i pazienti che ricevonoquesta associazione debbono essere sorvegliati clinicamente, procedendo, se necessario, ad opportuni adattamenti posologici. Come con altri antibiotici macrolidi la somministrazione diclaritromicina in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci metabolizzati dal sistema del citocromo P450 (warfarin, alcaloidi della segale, triazolam, midazolam, lovastatina, di-sapiramide, fenitoina, ciclosporina e rifabutina) possono essere associati con l`aumento dei livelli sierici di questi farmaci. Raramente e` stata riscontrata rabdomiolisi in seguito alla con-temporanea somministrazione di claritromicina con HMG-CoA reduttasi inibitori (lovastatina e sinvastatina). Come con altri macrolidi e` possibile un`eventuale interazione con warfarin e ci-closporina. In letteratura e` riportato che i macrolidi alterano il metabolismo della terfenadina aumentandone i livelli che occasionalmente sono stati associati ad aritmie cardiache, qualiprolungato intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsade de pointes. Si sconsiglia quindi la somministrazione concomitante di claritromicina e terfedanina. Effetti si-mili sono stati associati con la somministrazione concomitante di astemizolo ed altri macrolidi. Pazienti in terapia con claritromicina e digossina hanno mostrato un aumento delle concentra-zioni sieriche di quest`ultima; pertanto e` necessario monitorare i livelli di digossina. Uno studio di farmacocinetica ha dimostrato che la contemporanea somministrazione di ritonavir ogni 8ore e claritromicina 500 mg ogni 12 ore conduce ad una marcata inibizione del metabolismo della claritromicina. Con la concomitante somministrazione di ritonavir, e` stato osservato:Cmax della claritromicina aumentata del 31%; Cmin aumentata del 182% ed AUC aumentata del 77%. E` stata notata una completa inibizione della formazione del 14OH claritromicina. Inconsiderazione della larga finestra terapeutica della claritromicina, in pazienti con funzione renale normale, non dovrebbero essere necessarie riduzioni del dosaggio. Comunque, in pazienti
con insufficienza renale deve essere considerato il seguente aggiustamento posologico: clea-rance della creatinina da 30 a 60 ml/minuto il dosaggio deve essere ridotto del 50% in pazienti nei quali la clearance della creatinina e` minore di 30 ml/minuto il dosaggio deve essere ridottodel 75%. Non somministrare contemporaneamente piu` di 1000 mg al giorno di claritromicina con ritonavir. La concomitante somministrazione di claritromicina e zidovudina in pazienti adulticon infezioni da HIV puo` determinare una riduzione della concentrazione di zidovudina allo steady state. Poiche` la claritromicina sembra interferire con l`assorbimento della zidovudina som-ministrata contemporaneamente per via orale, e` opportuno sfalsare le due somministrazioni. Tale interazione non compare nei pazienti pediatrici quando la claritromicina sia assunta nellaforma granulare contemporaneamente a zidovudina o didanosina.
POSOLOGIA:
Nei casi di infezioni gravi il dosaggio e` 500 mg ogni 12 ore. La somministrazionedeve essere proseguita, a seconda della gravita` dell`infezione, fino a 6-14 giorni. Nei pazienti con insufficienza renale in cui la clearance della creatinina e` inferiore a 30 ml/min, il dosaggiodeve essere ridotto della meta`. In tali pazienti la somministrazione non deve essere proseguita per oltre 14 giorni. Nei pazienti con infezioni da micobatteri, la dose di partenza e` 500 mg duevolte al giorno. Se in 3-4 settimane non si verificano miglioramenti clinici o evidenze batteriologiche la dose giornaliera puo` essere elevata a 1000 mg due volte al giorno. La claritromicinapuo` essere usata in combinazione con altri farmaci. Si raccomanda, nel trattamento di infezioni diffuse da MAC (Mycobacterium avium complex) in pazienti affetti da AIDS, di proseguire il trat-tamento fino all`ottenimento di risultati clinici o microbiologici e comunque a discrezione del medico curante. SCHEMA POSOLOGICO NELL`ERADICAZIONE DELL`HELICOBACTER PYLORI. Tripla terapia:claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con amoxicillina 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo 20 mg al giorno per un periodo compreso tra 7 e 10 giorni. Claritro-micina 500 mg due volte al giorno in associazione con lansoprazolo 30 mg due volte al giorno ed amoxicillina 1000 mg due volte al giorno per 10 giorni. Doppia terapia: claritromicina 500mg tre volte al giorno in associazione con omeprazolo 40 mg al giorno per 14 giorni, seguiti da omeprazolo 20 mg o 40 mg al giorno per ulteriori 14 giorni. Claritromicina 500 mg tre volte algiorno in associazione con lansoprazolo 60 mg al giorno per 14 giorni. Una ulteriore soppressione della secrezione acida puo` essere richiesta per la riduzione dell`ulcera. Claritromicina e`stata usata inoltre anche nei seguenti schemi terapeutici: claritromicina + tinidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromicina + metronidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromi-cina + tetraciclina, bismuto subsalicilato, e ranitidina claritromicina + amoxicillina e lansoprazolo; claritromicina + ranitidina bismuto citrato.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di assunzione di alte dosi di claritromicina si possono verificare disturbigastro-intestinali. Ad un sovradosaggio puo` conseguire una reazione sistemica che deve essere prontamente trattata mediante lavanda gastrica ed opportuna terapia di sostegno. Non risultache la claritromicina possa essere eliminata mediante emodialisi o dialisi peritoneale, pertanto occorre intervenire al piu` presto cercando di eliminare il farmaco non ancora assorbito agendocontemporaneamente con opportuna terapia sintomatica.


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