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URSOPROGE

PROGEFARM Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Acido Ursodesossicolico.
ECCIPIENTI:
Amido, magnesio stearato, silice colloidale, gelatina, titanio biossido, E 132.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Preparato a base di acidi biliari per la terapia biliare ed epatica.
INDICAZIONI:
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le formedi bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono gia` presenti calcoli radiotrasparenti; in par-ticolare calcoli colecistici in coleciste funzionante e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. ispepsie Biliari.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso uno dei componenti. E` pure controindicato nelle pa-zienti in stato di gravidanza. Ulcera gastrica o duodenale in fase attiva. Il trattamento e` controindicato nelle donne in stato di gravidanza, mentre nelle donne in eta` feconda potra` essereintrapreso tenendo presente pero` la necessita` di interromperlo in caso di gravidanza.
EFFETTI INDESIDERATI:
La tollerabilita` della sostanza alle dosi consigliate e` di norma buona. Solo oc-casionalmente sono state riscontrate irregolarita` dell`alvo che generalmente scompaiono proseguendo il trattamento.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni biliari, con gravialterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell`ileo, ileite regionale, etc.) e` consigliabile evitarel`uso dell`UDCA. Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, e` opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
AVVERTENZE SPECIALI:
Il presupposto per instaurare un trattamento calcololitico con Acido Ursode-sossicolico e` rappresentato dalla natura colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in
tal senso e` rappresentato dalla loro radiotrasparenza. I calcoli biliari che presentano piu` elevataprobabilita` di dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti funzionante. L`avvenuta desaturazione della bile in colesterolo rappresenta un utile elemento di previsione per un buonesito del trattamento ma non e` determinante, dato che la dissoluzione puo` avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi indipendente dallo stato di saturazione. Il trat-tamento e` controindicato nelle donne in stato di gravidanza, mentre nelle donne in eta` feconda potra` essere intrapreso tenendo presente pero` la necessita` di interromperlo in caso di gravidan-za. Non esistono dati secondo cui l`UDCA sia escreto nel latte umano, tuttavia per le pazienti che allattano occorre decidere se interrompere l`allattamento ed iniziare il trattamento o prose-guire l`allattamento evitando la somministrazione del farmaco. Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione dei calcoli biliari e` opportuno verificare l`efficacia del medicamento mediante esa-mi colecistografici o ecografici ogni sei mesi. Non e` previsto il trattamento di pazienti in eta` pediatrica.
INTERAZIONI:
Evitare l`associazione con sostanze che inibiscono l`assorbimento intestinale degliacidi biliari (come ad esempio la colestiramina) e con farmaci che aumentano l`eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare inoltrel`associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.
POSOLOGIA:
Nell`uso prolungato, per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia me-dia giornaliera e` di 5, 10 mg/kg; nella maggior parte dei casi, la posologia giornaliera risulta compresa fra 300 e 600 mg al giorno, per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento deicalcoli gia` presenti, la durata del trattamento deve essere ininterrotta per almeno 4, 6 mesi e fino anche a 12 o piu`, e deve essere proseguita per 3, 4 mesi dopo la scomparsa radiologicaod ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Nelle sindromi dispeptiche e nella terapia di mantenimento sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno. Ledosi possono essere modificate a giudizio del medico. Le caspule di gelatina dura vengono assunte per via orale dopo o durante i pasti o alla sera.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono conosciuti casi di sovradosaggio oltre i 4 g al giorno (dose questa ri-sultata ben tollerata). In caso di ingestione accidentale di Acido Ursodesossicolico in dosi altamente superiori, si suggerisce di porre in atto i normali provvedimenti consigliati nella patologiada intossicazione e di somministrare colestiramina, in quanto capace di chelare gli acidi biliari.


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