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URSOBIL300

IST.BIOLOG.CHEMIOTERAPICO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Acido Ursodesossicolico.
ECCIPIENTI:
Amido di mais, polivinilpirrolidone, talco, lattosio, magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Terapia dei calcoli biliari.
INDICAZIONI:
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le formecon bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per
realizzare condizioni idonee alla dissoluzione se sono gia` presenti calcoli radiotrasparenti, inparticolare calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. Dispepsie biliari. E` controindicato negli itteri ostruttivi, nelleepatopatie gravi, nonche` nei casi di ipersensibilita` individuale accertata verso la sostanza. La sostanza e` pure controindicato nelle pazienti in stato di gravidanza ed in presenza di ulcera ga-strica o duodenale in fase attiva.
EFFETTI INDESIDERATI:
Solo occasionalmente sono state riscontrate irregolarita` dell`alvo che general-mente scompaiono proseguendo il trattamento.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni biliari, con gravialterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell`ileo, ileite regionale ecc.) e` consigliabile evitarel`uso della sostanza. Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, e` opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Il presupposto per instaurareun trattamento calcololitico con acido ursodesossicolico e` rappresentato dalla natura colesterolica dei calcoli stessi: un indice attendibile in tal senso e` rappresentato dalla loro trasparenza.I calcoli biliari che presentano piu` elevata probabilita` di dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti funzionante: l`avvenuta desaturazione della bile in colesterolo rappresentaun utile elemento di previsione per un buon esito del trattamento, ma non e` determinante, dato che la dissoluzione puo` avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidiindipendente dallo stato di saturazione: nei pazienti in trattamento per la dissoluzione di calcoli biliari e` opportuno verificare l`efficacia del medicamento mediante esami colecistografici o eco-grafici ogni sei mesi. Il trattamento nelle donne in eta` feconda potra` essere intrapreso tenendo presente la necessita` di interromperlo in caso di gravidanza. Non esistono dati secondo cuil`acido ursodesossicolico sia secreto nel latte umano, tuttavia e` opportuno somministrarlo con prudenza durante l`allattamento. Qualora vengano iniziati trattamenti dissolutori a lungo termine,e` opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
INTERAZIONI:
Evitare l`associazione con sostanze che inibiscono l`assorbimento intestinale degliacidi biliari, come ad esempio la colestiramina, e con farmaci che aumentano l`eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare l`asso-ciazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.
POSOLOGIA:
Nell`uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile la posologia me-dia giornaliera e` di 5-10 mg/Kg in 2-3 somministrazioni; nella maggior parte dei casi la posologia giornaliera e` compresa fra 300 e 600 mg al giorno (dopo o durante i pasti e la sera); permantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli gia` presenti, la durata del trattamento deve essere almeno di 4-6 mesi, fino anche a 12 o piu`, ininterrottamente e deve essereproseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Nelle sindromi dispeptiche e nella terapia dimantenimento sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno, suddivise in 2-3 somministrazioni. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico. Nei pazienti in trattamento per la disso-luzione di calcoli biliari e` opportuno verificare l`efficacia del medicamento mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi. Non e` previsto il trattamento di pazienti in eta` pediatrica.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono conosciuti casi di sovradosaggio oltre 4 g al giorno (dose questa risul-tata ben tollerata). In caso di ingestione accidentale di acido ursodesossicolico in dosi altamente superiori, si suggerisce di porre in atto i normali provvedimenti consigliati per patologie daintossicazione e di somministrare colestiramina, in quanto capace di chelare gli acidi biliari.


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