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ULTIVA

GLAXOWELLCOME SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Ultiva
1:
Remifentanil cloridrato 1,1 mg pari a 1 mg di remintanil base. Ultiva
2:
Remifentanil cloridrato 2,2 mg pari a 2 mg di remintanil base. Ultiva
5:
Remifentanil cloridrato
5,5 mg pari a 5 mg di remintanil base.
ECCIPIENTI:
Glicina, acido cloridrico q.b. a pH 3.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anestetici oppioidi.
INDICAZIONI:
E` indicato, come agente analgesico, per l`uso durante l`induzione e/o il manteni-mento dell`anestesia generale.
CONTROINDICAZIONI:
E`controindicato per l`impiego epidurale ed intratecale in quanto nella for-mulazione e` presente glicina. E` controindicato in pazienti con ipersensibilita` accertata verso qualsiasi componente della preparazione ed altri analoghi del fentanil. E` controindicato per l`im-piego come unico agente per l`induzione dell`anestesia.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli eventi avversi piu` comunemente associati con l`impiego di remifentanilsono una diretta conseguenza dell`azione farmacologica agonista u-oppioide. L`incidenza complessiva riportata negli studi in tutte le fasi di anestesia controllata alle dosi raccomandate e` laseguente: Molto comune (>10%): Nausea, vomito, ipotensione, rigidita` muscolare Comune (1-10%): Brividi, bradicardia, depressione respiratoriaacuta, apnea
Non comune (0,1-0,9%): Ipossia, costipazione Rara (<0,1%): Sedazione Molto raramente, sono state riportate reazioni allergiche, inclusa l`anafilassi, in pazienti ai qualie` stato somministrato Ultiva congiuntamente ad uno o piu` farmaci anestetici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Deve essere somministrato esclusivamente in una struttura perfetta-mente equipaggiata per il monitoraggio e l`assistenza della funzione respiratoria e cardiovascolare e da personale specificamente qualificato per l`impiego di farmaci anestetici enell`individuazione e nel trattamento degli effetti avversi attesi per oppioidi potenti, inclusa la rianimazione respiratoria e cardiaca. L`operatore qualificato deve anche essere in grado di stabiliree di mantenere la pervieta` delle vie aeree e la ventilazione assistita. Rigidita` muscolare - prevenzione e trattamento. Alle dosi raccomandate, si puo` verificare rigidita` muscolare. Come conaltri oppioidi, l`incidenza di rigidita` muscolare e` correlata alla dose ed alla velocita` di somministrazione. Pertanto l`iniezione del farmaco in bolo lento deve essere somministrata in un periododi tempo non inferiore a 30 secondi. Il trattamento della rigidita` muscolare indotta da remifentanil deve avvenire tenendo conto delle condizioni cliniche del paziente con appropriate misuredi supporto. L`eccessiva rigidita` muscolare che si verifica durante l`induzione dell`anestesia deve essere trattata mediante la somministrazione di un agente bloccante neuromuscolare e/oulteriori farmaci ipnotici. La rigidita` muscolare osservata durante l`impiego di remifentanil come analgesico puo` essere trattata interrompendo la somministrazione di remifentanil o diminuen-done la dose/minuto. La risoluzione della rigidita` muscolare successiva all`interruzione dell`infusione di remifentanil si verifica entro qualche minuto. In alternativa puo` essere somministratoun oppioide antagonista, tuttavia questo puo` antagonizzare l`effetto analgesico del remifentanil od attenuarlo. Prevenzione e trattamento della depressione respiratoria. Come per tutti i farma-ci oppioidi ad elevata potenza l`analgesia profonda e` accompagnata da marcata depressione respiratoria. Pertanto remifentanil deve essere impiegato in strutture in grado di monitorare etrattare la depressione respiratoria. I pazienti con disfunzioni respiratorie devono essere seguiti con particolare cura. La comparsa di depressione respiratoria deve essere trattata in modo ap-propriato, compresa la riduzione della dose/minuto di infusione del 50% o l`interruzione temporanea dell`infusione stessa. A differenza degli altri fentanil analoghi, remifentanil non hamostrato di causare depressione respiratoria ricorrente anche dopo somministrazione prolungata. Tuttavia molti fattori possono interessare il periodo di risveglio post-operatorio, e` pertantoimportante assicurarsi che il paziente sia pienamente cosciente ed abbia raggiunto una adeguata ventilazione spontanea prima di lasciare l`area operatoria. Effetti cardiovascolari. A secondadel caso, l`ipotensione e la bradicardia possono essere trattate diminuendo la somministrazione di Ultiva o la dose di anestetici concomitanti, o soluzioni per somministrazione endovenosa,agenti vasopressori, o anticolinergici. I pazienti debilitati, ipovolemici, ipotesi ed anziani, possono essere piu` sensibili agli effetti cardiovascolari del remifentanil. Cessazione rapidadell`azione di Ultiva. Entro 5-10 minuti dall`interruzione della somministrazione, non e` presente attivita` oppioide residua a causa della cessazione molto rapida dell`azione di Ultiva. Pertanto,per quei pazienti sottoposti a procedure chirurgiche note per dar luogo generalmente a dolore post-operatorio, e` necessario somministrare analgesici alternativi prima di interrompere lasomministrazione di Ultiva. Si deve tener presente il tempo necessario affinche` l`analgesico a piu` lunga durata d`azione possa raggiungere il suo massimo effetto. La scelta dell`analgesicodeve essere appropriata al tipo di intervento cui e` stato sottoposto il paziente ed al livello di assistenza successiva al medesimo. Somministrazione involontaria. Ultiva puo` essere presente,nello spazio morto dei deflussori per la somministrazione endovenosa e/o dell`ago cannula, in una quantita` sufficiente a causare depressione respiratoria, apnea e/o rigidita` muscolare se talidispositivi vengono dilavati con soluzioni infusionali o altri farmaci. Tale eventualita` puo` essere evitata somministrando Ultiva in un set infusionale a rapido deflusso o per mezzo di un set in-fusionale dedicato che venga rimosso quando la somministrazione di Ultiva sia interrotta.
AVVERTENZE SPECIALI:
Dopo l`anestesia con remifentanil il paziente non deve guidare od operare sumacchinari. Il medico dovrebbe decidere quando queste attivita` possano essere riprese. E` consigliabile che il paziente sia accompagnato al momento del ritorno a casa e che siano evitatebevande alcoliche.
USO IN PEDIATRIA:
Non sono disponibili dati relativi all`impiego in bambini al di sotto dei 2 anni dieta`. Abuso di farmaco. Come per altri oppioidi remifentanil puo` produrre dipendenza.
USO IN GRAVIDANZA:
Non sono disponibili studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza.Ultiva deve essere impiegato in gravidanza solo se il beneficio atteso giustifica il rischio potenziale per il feto. Non e` noto se remifentanil sia escreto nel latte umano. Tuttavia, poiche` gli ana-loghi del fentanil vengono escreti nel latte umano e composti correlati al remifentanil sono stati trovati nel latte di ratti trattati con remifentanil, le madri che allattano devono essere informatedi interrompere l`allattamento al seno per le 24 ore successive alla somministrazione di remifentanil. Travaglio e parto: la sicurezza dell`impiego di remifentanil durante il travaglio o il partonon e` stata dimostrata. Remifentanil non deve essere usato durante il travaglio ed il parto cesareo in quanto e` noto che il remifentanil attraversa la barriera placentare e che gli analoghi delfentanil possono causare depressione respiratoria nel bambino.
INTERAZIONI:
Il remifentanil non viene metabolizzato dalle plasmacolinesterasi e pertanto non siprevedono interazioni con i farmaci metabolizzati da detti enzimi. Come con altri oppioidi, il remifentanil diminuisce le dosi di anestetici somministrati per via endovenosa od inalatoria e dibenzodiazepine richieste per l`anestesia. Se le dosi di farmaci ad attivita` deprimente il SNC,
somministrati in concomitanza, non sono ridotte, i pazienti possono andare incontro ad un au-mento dell`incidenza di effetti indesiderati associati a tali farmaci.
POSOLOGIA:
Ultiva deve essere somministrato esclusivamente in una struttura perfettamenteequipaggiata per il monitoraggio e l`assistenza della funzione respiratoria e cardiovascolare e da personale specificamente qualificato per l`impiego di farmaci anestetici e nell`individuazionee nel trattamento degli effetti avversi attesi per oppioidi potenti, inclusa la rianimazione respiratoria e cardiaca. L`operatore qualificato deve anche essere in grado di stabilire e di mantenerela pervieta` delle vie aeree e la ventilazione assistita. Tali requisiti sono necessari in particolare durante il periodo post-operatorio. Ultiva in infusione continua deve essere somministrato permezzo di un dispositivo di infusione calibrato in un set infusionale a rapido deflusso o per mezzo di un set infusionale dedicato. Tale set infusionale dovrebbe essere connesso, o posto vici-no, ad un ago cannula per ridurre lo spazio morto potenziale. Si deve prestare attenzione al fine di evitare l`ostruzione o il distacco del set infusionale e di rimuovere in modo adeguato il residuodi Ultiva presente nel set infusionale dopo l`uso. Ultiva deve essere somministrato solo per via endovenosa e non deve essere somministrato per via epidurale od intratecale. Ultiva e` stabileper 24 ore a temperatura ambiente dopo ricostituzione ed ulteriore diluizione a concentrazioni da 20 a 250 mcg/ml con uno dei seguenti liquidi infusionali di seguito specificati. La diluizioneraccomandata per l`anestesia generale e` 50 mcg/ml: Acqua per preparazioni iniettabili, Destrosio al 5%, Destrosio al 5% e Cloruro di Sodio allo 0,9%, Cloruro di Sodio allo 0,9%, Cloruro diSodio allo 0,45%. La somministrazione deve essere adattata sulla base della risposta individuale del paziente. La tabella seguente riassume le dosi iniziali di iniezione/infusione per minuto el`intervallo delle dosi: Linee guida di dosaggio per l`anestesia con Ultiva: Indicazione Iniezione bolo Infuzione continua Intervallo dosi (mcg/Kg) (mcg/Kg/min) Dose iniziale di infusioneInduzione anestesia 1 0,5 - 1 (da somministrarsiin non meno di 30 sec.)Mantenimento anestesia in pazienti ventilati:Ossido di azoto (66%) 0,5 - 1 0,4 0,1 - 2 Isoflurano (dose 0,5 - 1 0,25 0,05 - 2iniziale 0,5 MAC) Propofol (dose 0,5 - 1 0,25 0,05 - 2iniziale 100 mcg/Kg/min) Ultiva, quando iniettato in bolo lento al momento dell`induzione, deve essere somministrato durante un tempo non inferiore a 30 secondi. Remifentanil, impiegato alle dosi sopra raccoman-date, riduce significativamente la quantita` di farmaco ipnotico richiesto per mantenere
l`anestesia. Pertanto, l`isoflurano ed il propofol devono essere somministrati alle dosi sopra raccomandate al fine di evitare il raggiungimento di un`anestesia eccessivamente profonda. Nonsono disponibili dati relativi al dosaggio raccomandato nell`uso concomitante di remifentanil
con altri ipnotici. Induzione dell`anestesia
:
per l`induzione dell`anestesia, Ultiva deve essere somministrato con una dose standard di un agente ipnotico, quale propofol, tiopentale od iso-flurano. Ultiva puo` essere somministrato ad una dose di 0,5-1 mcg/kg al minuto con o senza
l`iniezione di un bolo iniziale lento di 1 mcg/kg somministrato in un tempo non inferiore a 30 secondi. Non e` necessaria l`iniezione di un bolo qualora si debba praticare l`intubazione endo-tracheale dopo 8-10 minuti dall`inizio dell`infusione di Ultiva. Mantenimento dell`anestesia in pazienti ventilati: successivamente all`intubazione endotracheale, la dose/minuto di Ultiva deve essere diminuita, secondo la tecnica anestetica impiegata, come indicato nella tabella prece-dente. A causa della rapida insorgenza e della breve durata dell`azione di Ultiva, la dose/minuto
durante l`anestesia puo` essere titolata in aumento secondo incrementi dal 25 al 100% o in diminuzione secondo decrementi dal 25 al 50%, ogni 2-5 minuti al fine di ottenere il livello desi-derato di risposta u-oppioide. A seguito di un`anestesia leggera possono essere somministrate
iniezioni in bolo supplementari ogni 2-5 minuti. Anestesia con ventilazione spontanea: e` probabile che durante l`anestesia con ventilazione spontanea si possa verificare depressione respira-toria. E` necessario prestare particolare attenzione nell`adattare la dose alle necessita` del
paziente e puo` essere richiesta la ventilazione assistita. La dose infusionale iniziale raccomandata per l`induzione ed il mantenimento dell`anestesia e` di 0,04 mcg/kg al minuto, con succes-siva titolazione fino al raggiungimento dell`effetto. E` stato studiato l`intervallo di dosi infusionali
compreso tra 0,025 e 0,1 mcg/kg al minuto. Non e` raccomandata l`iniezione in bolo. Linee guida per l`interruzione della somministrazione/continuazione nel periodo post-operatorio imme-diato: dopo l`interruzione della somministrazione, a causa della cessazione rapida dell`azione di
Ultiva, entro 5-10 minuti non sara` piu` presente attivita` oppioide residua. Pertanto, per quei pazienti sottoposti a procedure chirurgiche note per dar luogo generalmente a dolore post-opera-torio, e` necessario somministrare analgesici alternativi prima di interrompere la
somministrazione di Ultiva. Si deve tener presente il tempo necessario affinche` l`analgesico apiu` lunga durata d`azione possa raggiungere il suo massimo effetto. La scelta dell`analgesico deve essere appropriata al tipo di intervento cui e` stato sottoposto il paziente ed al livello di assistenza post-operatoria. Nel caso che non sia stata istituita un`analgesia a piu` lunga duratad`azione prima della fine dell`intervento chirurgico, puo` essere necessario continuare la somministrazione di Ultiva per mantenere l`analgesia durante il periodo post-operatorio immediato, fino a che l`analgesia a piu` lunga durata d`azione abbia raggiunto il suo massimo effetto. In pa-zienti ventilati, la dose infusionale dovrebbe continuare ad essere titolata fino al raggiungimento
dell`effetto. Nei pazienti con respirazione spontanea, il ritmo di infusione deve inizialmente essere ridotto a 0,1 mcg/kg al minuto. Successivamente il ritmo di infusione puo` essere aumen-tato o diminuito entro un massimo di 0,025 mcg/kg al minuto ogni 5 minuti, per mantenere in
equilibrio il livello di analgesia e la frequenza respiratoria del paziente. Ultiva deve essere somministrato esclusivamente in una struttura perfettamente equipaggiata per il monitoraggio e l`as-sistenza della funzione respiratoria e cardiovascolare, sotto l`attento controllo di personale
specificamente qualificato nell`individuazione e nel trattamento degli effetti respiratori di oppioidi potenti. L`impiego di iniezioni in bolo di Ultiva nel trattamento del dolore durante il periodo post-operatorio, non e` raccomandato in pazienti con respirazione spontanea. Medicazione concomitante: il remifentanil diminuisce le quantita` o le dosi di anestetici inalati, ipnotici e benzodiazepine richiesti per l`anestesia. L`uso concomitante di remifentanil ha consentito la riduzionedelle dosi fino al 75% dei seguenti agenti anestetici: isoflurano, tiopentale, propofol, temazepam. Bambini (2-12 anni di eta`): non esistono dati sufficienti per poter raccomandare una posologia. Anziani (oltre i 65 anni): la dose iniziale di remifentanil, somministrata a pazienti di eta`superiore a 65 anni, deve essere la meta` della dose raccomandata nell`adulto e verra` in seguito
titolata sulla base delle necessita` individuali del paziente; cio` in quanto in questi pazienti e` stato osservato un incremento della sensibilita` agli effetti farmacologici del remifentanil. Tale modifi-ca posologica si applica a tutte le fasi dell`anestesia, comprese l`induzione, il mantenimento e
l`analgesia post-operatoria immediata. Pazienti ASA III/
IV:
la somministrazione di Ultiva deve effettuarsi con cautela nei pazienti ASA III/IV, in quanto in tali pazienti gli effetti emodinamici dioppioidi potenti possono essere piu` pronunciati. Pertanto si raccomanda la riduzione del dosaggio iniziale e la successiva titolazione fino al raggiungimento dell`effetto. Pazienti obesi: si raccomanda che nei pazienti obesi il dosaggio di Ultiva venga ridotto e sia calcolato sulla base
del peso corporeo ideale, poiche` la clearance ed il volume di distribuzione di remifentanil si cor-rela in modo migliore con il peso corporeo ideale piuttosto che con quello reale. Pazienti con insufficienza renale: sulla base degli studi finora condotti non appare necessaria una modificadella posologia nei pazienti con insufficienza renale. Pazienti con insufficienza epatica
:
studi condotti in un limitato numero di pazienti con insufficienza epatica non rendono necessaria alcuna particolare raccomandazione posologica. Tuttavia, pazienti con grave insufficienza epati-ca possono essere leggermente piu` sensibili agli effetti di depressione respiratoria del
remifentanil. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati e la dose di remifentanil deve essere titolata secondo le necessita` individuali del paziente. Cardiochirurgia: l`esperienzaclinica con remifentanil nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca e` limitata agli interventi di
by-pass coronarico (CABG). In questi studi sono state utilizzate dosi iniziali di 1-3 mcg/Kg/minuto. Dosi di remifentanil di 2-3 mcg/Kg/minuto non aumentano in modo significativo l`effettoanalgesico in confronto alla dose di 1 mcg/Kg/minuto. La dose piu` efficace e sicura in cardiochirurgia non e` stata ancora adeguatamente definita. Neurochirurgia: esperienze cliniche limitate in pazienti sottoposti a neurochirurgia hanno mostrato che non e` necessaria alcunaparticolare raccomandazione posologica. Trattamento a lungo termine in Unita` di Terapia Intensiva: non sono disponibili dati relativi all`impiego di Ultiva a lungo termine (superiore a 24 ore) in Unita` di Terapia Intensiva.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Ultiva deve essere preparato per l`impiego intravenoso ag-giungendo, come appropriato, 1,2 o 5 ml di liquido diluente per ottenere una soluzione ricostituita con una concentrazione di approssimativamente 1 mg/ml di remifentanil. Dopo laricostituzione, Ultiva non deve essere somministrato senza ulteriore diluizione a concentrazioni da 20 a 250 mcg/ml con uno dei seguenti liquidi infusionali di seguito specificati. Per l`anestesiagenerale e` raccomandata la diluizione di 50 mcg/ml, tuttavia la diluizione dipende dalla capacita` tecnica del set infusionale e dalle previste necessita` del paziente. Acqua per preparazioni iniet-tabili. Destrosio al 5%. Destrosio al 5% e Cloruro di Sodio allo 0,9%. Cloruro di Sodio allo 0,9%. Cloruro di Sodio allo 0,45%. Ultiva e` compatibile con le seguenti soluzioni infusionali quandosomministrato in un catetere endovenoso in funzione: Ringer Lattato; Ringer Lattato e Destrosio al 5%. Ultiva e` compatibile con propofol quando somministrato in un catetere endovenoso infunzione. Le tabelle che seguono forniscono linee guida per i ritmi di infusione di Ultiva TABELLA 1 - Dosi infusionali di Ultiva (ml/kg/ora)
Velocita` di infusione(ml/kg/ora) Dosi infusionali per soluzioni con concentrazione di (mcg/Kg/min) 25 mg/ml 50 mg/ml 250 mg/ml
1 mg/40 ml 1 mg/20 ml 10 mg/40 ml 0,0125 0,03 0,015 non raccomandata0,025 0,06 0,03 non raccomandata
0,05 0,12 0,06 0,0120,075 0,18 0,09 0,018 0,1 0,24 0,12 0,024 0,15 0,36 0,18 0,0360,2 0,48 0,24 0,048
0,25 0,6 0,3 0,06 0,5 1,2 0,6 0,120,75 1,8 0,9 0,18
1,0 2,4 1,2 0,24 1,25 3,0 1,5 0,31,5 3,6 1,8 0,36
1,75 4,2 2,1 0,42 2,0 4,8 2,4 0,48
TABELLA 2 - Dosi infusionali (ml/ora) di Ultiva in soluzione alla concentrazione di 25 mcg/ml: Dosi infusionali Peso corporeo (kg) (mcg/Kg/min) 30 40 50 60 70 80 90 100 0,0125 0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3,0 0,025 1,8 2,4 3,0 3,6 4,2 4,8 5,4 6,00,05 3,6 4,8 6,0 7,2 8,4 9,6 10,8 12,0
0,075 5,4 7,2 9,0 10,8 12,6 14,4 16,2 18,0 0,01 7,2 9,6 12,0 14.4 16,8 19,2 21,6 24,00,15 10,8 14,4 18,0 21,6 25,2 28,8 32,4 36,0
0,2 14,4 19,2 24,0 28,8 33,6 38,4 43,2 48,0 TABELLA 3 - Dosi infusionali (ml/ora) di Ultiva in soluzione alla concentrazione di 50 mcg/ml: Dosi infusionali Peso corporeo (kg) (mcg/Kg/min) 30 40 50 60 70 80 90 100 0,025 0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3,00,05 1,8 2,4 3,0 3,6 4,2 4,8 5,4 6,0
0,075 2,7 3,6 4,5 5,4 6,3 7,2 8,1 9,0 0,1 3,6 4,8 6,0 7,2 8,4 9,6 10,8 12,00,15 5,4 7,2 9,0 10,8 12,6 14,4 16,2 18,0
0,2 7,2 9,6 12,0 14,4 16,8 19,2 21,6 24,0 0,25 9,0 12,0 15,0 18,0 21,0 24,0 27,0 30,00,5 18,0 24,0 30,0 36,0 42,0 48,0 54,0 60,0
0,75 27,0 36,0 45,0 54,0 63,0 72,0 81,0 90,0 1,0 36,0 48,0 60,0 72,0 84,0 96,0 108,0 120,01,25 45,0 60,0 75,0 90,0 105,0 120,0 135,0 150,0
1,5 54,0 72,0 90,0 108,0 126,0 144,0 162,0 180,0 1,75 63,0 84,0 105,0 126,0 147,0 168,0 189,0 210,0 2,0 72,0 96,0 120,0 144,0 168,0 192,0 216,0 240,0
TABELLA 4 - Dosi infusionali (ml/ora) di Ultiva in soluzione alla concentrazione di 250 mcg/ml Dosi infusionali Peso corporeo (kg) (mcg/Kg/min) 30 40 50 60 70 80 90 100 0,1 0,72 0,96 1,20 1,44 1,68 1,92 2,16 2,400,15 1,08 1,44 1,80 2,16 2,52 2,88 3,24 3,60
0,2 1,44 1,92 2,40 2,88 3,36 3,84 4,32 4,80 0,25 1,80 2,40 3,00 3,60 4,20 4,80 5,40 6,000,5 3,60 4,80 6,00 7,20 8,40 9,60 10,80 12,00
0,75 5,40 7,20 9,00 10,80 12,60 14,40 16,20 18,00 1,0 7,20 9,60 12,00 14,40 16,80 19,20 21,60 24,001,25 9,00 12,00 15,00 18,00 21,00 24,00 27,00 30,00
1,5 10,80 14,40 18,00 21,60 25,20 28,80 32,40 36,00 1,75 12,60 16,80 21,00 25,20 29,40 33,60 37,80 42,00
2,0 14,40 19,20 24,00 28,80 33,60 38,40 43,20 48,
00 SOVRADOSAGGIO:
Come con tutti gli analgesici oppioidi potenti, il sovradosaggio tende a manife-starsi come un ampliamento dell`azione farmacologica prevedibile del remifentanil. A causa della durata d`azione particolarmente breve di Ultiva, il potenziale di effetti deleteri conseguenti alsovradosaggio e` limitato al periodo di tempo immediatamente successivo alla somministrazione del farmaco. La risposta all`interruzione della somministrazione e` rapida con il ritorno al va-lore di base entro 10 minuti. In caso di sovradosaggio o di sospetto sovradosaggio, prendere i seguenti provvedimenti: interrompere la somministrazione di Ultiva, mantenere la pervieta` dellevie aeree, iniziare la ventilazione assistita o controllata con ossigeno e mantenere una adeguata funzione cardiovascolare. Se alla rigidita` muscolare si associa la depressione respiratoria, puo`essere richiesta la somministrazione di un bloccante neuromuscolare per facilitare la respirazione controllata o assistita. Possono essere impiegate soluzioni per via endovenosa ed agentivasopressori per il trattamento dell`ipotensione ed altre misure di supporto. La somministrazione per via endovenosa di un oppioide-antagonista come il naloxone puo` essere impiegata comeantidoto specifico per trattare la depressione respiratoria grave. E` improbabile che la depressione respiratoria seguente il sovradosaggio superi la durata di azione dell`oppioide antagonista.Conservare a temperatura inferiore o uguale a 25 -oC. La soluzione ricostituita e` chimicamente e fisicamente stabile per 24 ore a temperatura ambiente. Tuttavia Ultiva non contiene un con-servante antimicrobico e pertanto deve essere prestata attenzione per assicurare la sterilita` delle soluzioni preparate, il prodotto ricostituito deve essere prontamente utilizzato, ed ognimateriale non utilizzato deve essere eliminato. Ultiva deve essere somministrato esclusivamente con le soluzioni infusionali raccomandate.Non deve essere somministrato con soluzione Ringer Lattato o Ringer Lattato e Destrosio al 5%. Non deve essere somministrato con propofol nella medesima soluzione endovenosa. Lasomministrazione nel medesimo set infusionale con sangue/siero/plasma non e` raccomandata. Esterasi non specifiche presenti negli emoderivati possono dar luogo, per mezzo di idrolisidel remifentanil, al suo metabolita inattivo. Non deve essere addizionato ad altri agenti terapeutici prima della sua somministrazione.


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