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TRENTAL400

AVENTIS PHARMA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Pentossifillina
ECCIPIENTI:
Idrossietilcellulosa, talco. polivinilpirrolidone, idrossipropilmetilcellulosa, magnesiostearato, titanio biossido, alcooI benzilico, polietilenglicole 6000, E 127 a 589.198 mg.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
La pentossifillina e` farmacologicamente caratterizzata dallacapacita` di modificare le proprieta` reologiche del sangue; normalizza infatti le condizioni di perfusione riducendo la viscosita` ematica e ripristinando la dinamica degli scambi metabolici a li-vello della microcircolazione.
INDICAZIONI:
Disturbi dell`irrorazione periferica su base aterosclerotica (claudicatio intermittens,dolori a riposo), diabetica (angiopatia diabetica) e flogistica (endoangioite obliterante). Disturbi trofici (sindrome post-trombotica, ulcus cruris, gangrena, congelamenti) ed angioneuropatie(acrocianosi, morbo di Raynaud). Sequele da alterata irrorazione cerebrale, oculare ed auricolare.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` individuale accertata verso il prodotto. Infarto miocardico re-cente. Emorragie gravi.
EFFETTI INDESIDERATI:
Possono manifestarsi disturbi gastroenterici (oppressione gastrica. nausea,vomito, diarrea) cefalea o vertigini che in genere scompaiono praticando l`iniezione piu` lentamente o riducendo la velocita` di infusione; in singoli casi, tuttavia, potrebbe rendersi necessariosospendere il trattamento. Eccezionalmente sono state osservate reazioni di ipersensibilita`, quali manifestazioni cutanee (prurito, esantema, orticaria) od edema angioneurotico, comun-que rapidamente reversibili con la sospensione del trattamento. Molto raramente e soprattutto dopo dosi elevate di pentossifillina, sono stati segnalati flush cutaneo, tachicardia, anginapectoris ed ipotensione, che hanno richiesto la riduzione della posologia o la sospensione del trattamento. Pur non essendo stato dimostrato rapporto causale con l`impiego della pentossi-fillina, sono stati segnalati casi molto rari di emorragia (cutanea o delle mucose) in pazienti trattati con Trental 400 con e senza anticoagulanti od antiaggreganti piastrinici. Sono stati segnalatianche rari casi di trombocitopenia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
La posologia va opportunamente adeguata nei pazienti ipotesi o con la-bilita` circolatoria ed in caso di compromissione della funzionalita` renale (ad es. con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min la posologia va ridotta del 50-70 %). Se durante la terapiacon Trental 400 si manifesta emorragia della retina. il trattamento va sospeso. Sebbene in esperimenti su animali non sia stata evidenziata alcuna indicazione di effetti teratogeni del preparato,tuttavia, come per tutti i farmaci, si raccomanda di non usarlo durante la gravidanza.
INTERAZIONI:
In corso di trattamento con Trental 400 e` necessario adeguare la posologia deglieventuali farmaci antipertensivi somministrati contemporaneamente allo scopo di evitare sinergismo d`azione. Nei diabetici e` opportuno tenere presente la possibilita`, sebbene rara, di ridurreil fabbisogno insulinico o la posologia degli ipoglicemizzanti orali durante la terapia. L`uso contemporaneo di ketorolac-trometamina puo` aumentare il rischio di sanguinamento.
POSOLOGIA:
In genere la posologia e` di 1 compressa 2-3 volte al giorno. Questa posologia puo`essere variata a giudizio del medico, anche in rapporto ad eventuali terapie di mantenimento.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Le compresse vanno ingerite dopo i pasti con un po` di liquido e sen-za masticare. La somministrazione regolare ed il trattamento protratto sono determinanti per il successo terapeutico.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di intossicazione possono comparire vampate di calore, perdita di co-scienza, vomito a tipo fondo di caffe`, areflessia e convulsioni tonico-cloniche. Oltre a misure
generali per il trattamento dell`intossicazione deve essere dedicata particolare attenzione al con-trollo dei valori pressori. In caso di forte diminuzione della pressione arteriosa occorre infondere plasma-expander (attenzione ai segni di edema). Tenere libere le vie respiratorie. Diazepam incaso di convulsioni.


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