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TOBRAMICINAIBI

I.B.I.GIOVANNI LORENZINI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Tobramicina solfato 152,4 - 228,6 mg equivalente a tobramicina 100 - 150mg.
ECCIPIENTI:
Fenolo, sodio metabisolfito, sodio edetato, acqua ppi q.b. a 2 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico.
INDICAZIONI:
La tobramicina e` particolarmente indicata nella terapia delle infezioni delle vie uri-narie, del torrente circolatorio (setticemia), delle ossa, della pelle e dei tessuti molli, dell`apparato gastro-intestinale, del sistema nervoso centrale (meningite) e del tratto respiratorioinferiore, provocate da ceppi di microrganismi sensibili. E` considerato farmaco di 2-o impiego nelle infezioni da E. Coli e da stafilococco.
CONTROINDICAZIONI:
Tobramicina IBI e` controindicata in quei soggetti che hanno dimostratoun`ipersensibilita` verso il prodotto od uno dei suoi componenti, o ad altri aminoglicosidi. Gravidanza ed allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Mentre il rischio di effetti collaterali e` basso nei pazienti con normale funzio-nalita` renale, quando non si prolunga la durata della terapia e non si superano i dosaggi raccomandati, esso risulta maggiore negli anziani, nei pazienti con ridotta funzionalita` renale o incoloro che vengono trattati con dosaggi maggiori di quelli consigliati. Sono state riferite reazioni caratteristiche da antibiotici aminoglicosidici sulle branche vestibolari ed uditive dell`8-o nervo,quali vertigine, nistagmo, ronzio auricolare e diminuzione dell`udito. Sono state riferite aumento dell`azotemia e oliguria. Altri. Altre reazioni avverse probabilmente attribuibili alla tobramicinacomprendono: anemia, granulocitopenia, trombocitopenia, febbre, rash, prurito, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea, letargia, confusione mentale e disorientamento, dolore in seded`iniezione. Anomalie che possono essere riferite alla tobramicina comprendono: aumento delle transaminasi sieriche (SGOT-SGPT) e della deidrogenasi lattica, una diminuzione del calcio, delmagnesio, del sodio e potassio sierici, leucopenia, leucocitosi ed eosinofilia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
I pazienti trattati con tobramicina o con altri aminoglicosidi devono es-sere mantenuti sotto stretta osservazione medica, a causa dell`intrinseco potenziale nefro ed ototossico di questi antibiotici. L`interessamento dell`ottavo paio dei nervi cranici si puo` svilup-pare principalmente nei soggetti che hanno un`insufficienza renale, od anche nei soggetti ai quali l`aminoglicoside e` stato somministrato ai dosaggi piu` elevati e per una durata superiore aquella raccomandata. Altre manifestazioni neurotossiche comprendono intorpidimento, senso di formicolio cutaneo, scosse muscolari e convulsioni. Il rischio della perdita dell`udito indottada aminoglicosidi aumenta in proporzione diretta all`esposizione od agli alti picchi sierici od agli alti livelli sierici basali dell`aminoglicoside. I pazienti che vanno incontro al danno cocleare pos-sono non avere sintomi a carico dell`udito nel corso della terapia, ma questi possono manifestarsi e continuare ad evolvere dopo che la somministrazione del farmaco e` stata interrotta. Lemanifestazioni nefrotossiche raramente divengono manifeste nei primi giorni di terapia e sono generalmente reversibili. La funzionalita` renale e dell`ottavo paio di nervi cranici devono esserestrettamente monitorizzate nei pazienti in cui sia nota o si sospetti un`insufficienza renale od in coloro in cui, pur avendo all`inizio una funzionalita` normale, possono sviluppare segni d`interes-samento renale nel corso della terapia. Si consiglia di controllare periodicamente i picchi sierici ed i livelli sierici basali nel corso della terapia per evitare livelli potenzialmente tossici e garantirecontemporaneamente un dosaggio adeguato. L`esame delle urine deve essere eseguito per mettere in evidenza una eventuale diminuzione dei valori del peso specifico, un aumento dellaproteinuria, e della escrezione di cellule e di cilindri. L`azotemia, la creatininemia e la clearance creatininica devono essere misurate periodicamente. Se possibile si dovrebbero eseguire au-diogrammi in serie, particolarmente nei pazienti a rischio. Se si dovessero manifestare segni d`interessamento otovestibolare o renale la somministrazione del farmaco deve essere interrot-ta. La tobramicina deve essere somministrata con cautela nei prematuri e nell`eta` neonatale, per la immaturita` renale di questi soggetti ed il conseguente prolungamento dell`emivita del farma-co. L`uso concomitante o sequenziale di altri antibiotici neuro e nefrotossici (in particolare Amikacina, Streptomicina, Neomicina, Kanamicina, Gentamicina e Paromomicina), Cefaloridi-na, Viomicina, Polimixina B, Colistina, Cisplatino e Vancomicina deve essere evitato. Gli aminoglicosidi non vanno somministrati insieme a diuretici come la furosemide e l`acido etacrinico.Alcuni diuretici sono intrinsecamente ototossici e somministrati per via endovenosa possono potenziare la tossicita` degli aminoglicosidi alterando la concentrazione degli antibiotici nel sieroe nei tessuti. Il prodotto contiene metabisolfito di sodio: tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Gliaminoglicosidi possono causare danno al feto se somministrati durante la gravidanza. Nella donna in stato di gravidanza e durante l`allattamento il prodotto e` controindicato in quanto puo`essere ototossico per il feto e per il neonato. La tobramicina non ha effetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine. Monitoraggio dei livelli sierici. Durante la terapia i picchi ed i livellisierici basali debbono essere monitorizzati particolarmente nei soggetti con insufficienza renale. Si debbono evitare picchi sierici superiori ai 12 mcg/ml che si prolunghino nel tempo. Livellisierici basali che tendono ad aumentare superando i 2 mcg/ml possono essere indicativi di un accumulo tissutale. Questa tendenza all`accumulo, l`eta` avanzata, e il dosaggio totale possonocontribuire all`ototossicita` ed alla nefrotossicita`. In via indicativa i livelli ematici possono essere determinati dopo la seconda o terza dose e successivamente, ad intervalli di 3-4 giorni durantela terapia, o piu` frequentemente in caso di alterazioni della funzionalita` renale. In tale maniera e` possibile controllare le dosi di mantenimento particolarmente nei soggetti gravemente ammalaticon funzionalita` renale in progressivo deterioramento, od in quelli infetti con microrganismi scarsamente sensibili od in coloro che ricevono i piu` alti dosaggi. Soggetti ustionati. Nei pa-zienti con ustioni estese, la farmacocinetica degli aminoglicosidi e` modificata. In questi pazienti e` opportuno monitorizzare i livelli ematici della tobramicina, per calcolare il dosaggio necessa-rio. Soggetti anestetizzati. Apnea secondaria o prolungata puo` verificarsi somministrando tobramicina a pazienti anestetizzati con agenti che provocano un blocco neuromuscolare comesuccinilcolina, tubocurarina, decametonio, o dosi massive di sangue citrato. L`eventuale blocco neuromuscolare puo` essere risolto con la somministrazione di sali di calcio.
INTERAZIONI:
Deve essere evitata la somministrazione contemporanea di diuretici potenti qualifurosemide ed acido etacrinico per la loro potenziale ototossicita`. L`associazione della tobramicina con altri farmaci potenzialmente ototossici e nefrotossici quali la streptomicina, la kanami-cina, la gentamicina, la cefaloridina, la polimixina B e la colistina puo` dar luogo ad una sommazione della tossicita`.
POSOLOGIA:
La tobramicina puo` essere somministrata intramuscolo ed endovena. Sommini-strazione intramuscolare: A
DULTI:
nei pazienti con funzione renale normale il dosaggio consi-gliato di tobramicina e` di 1 mg/kg ogni otto ore. La durata abituale del trattamento e` di 7-10
giorni. Dosi fino a 5 mg/kg al giorno possono essere richieste da pazienti con infezioni moltogravi. Questo dosaggio dovra` essere ridotto a 3 mg/kg al giorno non appena possibile. B
AMBINI:
da 3 a 5 mg/kg al giorno divisi in dosi uguali ogni 8-12 ore.
N EONATI:
2 mg/kg ogni 12 ore, persoggetti di peso variabile da 1.500 a 2.500 gr. Somministrazione endovenosa: si raccomanda
la somministrazione endovenosa della tobramicina quando quella intramuscolare non e` possibile. La concentrazione non dovrebbe abitualmente superare 1 mg di tobramicina per ml(0,1%). La durata della somministrazione dovrebbe essere di 1-2 ore. Il dosaggio endovenoso e` uguale a quello intramuscolare. Non si consigliano associazioni estemporanee di tobramicinaad altri farmaci. Nei pazienti con funzione renale ridotta la posologia deve essere adattata al grado di compromissione. Compatibilita`. La tobramicina e` compatibile con la maggior parte deiliquidi per e.v. correntemente usati ma non e` compatibile con le soluzioni di eparina e puo` interagire chimicamente con i composti beta-lattamici. La tobramicina e` incompatibile con le solu-zioni per infusione contenenti alcool, con il sargramostin e con la clindamicina fosfato se diluiti con glucosio soluzione iniettabile. La tobramicina e` fisicamente incompatibile con la carbeni-cillina. Non mescolare con altri farmaci nella medesima siringa o linea intravenosa.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di superdosaggio o di reazioni tossiche, una emodialisi o una dialisi pe-ritoneale ridurra` i livelli sierici.


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