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TICLOPROGE

PROGEFARM Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Ticlopidina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, amido di mais, silice precipitata, stearato di magnesio,idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, polietilenglicole 6000, lattosio polvere F.U., polivinilpirrolidone K 30.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antitrombotico.
INDICAZIONI:
Il prodotto e` indicato nella prevenzione secondaria di eventi ischemici occlusivi ce-rebro e cardiovascolari in pazienti a rischio trombotico (arteriopatia obliterante periferica, pregresso infarto del miocardio, pregressi attacchi ischemici transitori ricorrenti, ictus cerebraleischemico, angina instabile). In pazienti con pregresso infarto miocardico e con pregressi attacchi ischemici transitori l`uso della ticlopidina dovrebbe essere riservato a quei pazienti chenon tollerano l`acido acetilsalicilico (ASA) o nei quali l`ASA e` risultato inefficace. Il prodotto e` inoltre indicato: nella prevenzione della riocclusione dei by-pass aorto-coronarici, nella circola-zione extra-corporea, nell`emodialisi e nella trombosi della vena centrale della retina. Condizioni d`impiego: I medici sono invitati ad usare il prodotto solo nei casi relativi alle patologie sopraindicate eseguendo i controlli indicati.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso uno dei componenti. Il farmaco e` controindicato neisoggetti che presentino od abbiano presentato leucopenia, piastrinopenia od agranulocitosi. Diatesi emorragiche (pregresse od in atto) ed ematopatie che comportano un allungamento deltempo di sanguinamento. Lesioni organiche suscettibili di sanguinamento (ulcere dell`apparato gastrointestinale, varici esofagee, ecc.) Accidenti vascolari cerebrali emorragici in fase acuta.Epatopatie gravi. In qualche caso e` stata segnalata durante il trattamento con ticlopidina, la comparsa di leucopenia od agranulocitosi, talvolta anche ad esito irreversibile; pertanto il far-maco deve essere impiegato solo nei casi in cui esso e` insostituibile. Va categoricamente escluso l`impiego della ticlopidina nella prevenzione primaria nei soggetti clinicamente sani.Deve essere evitata l`associazione con altri farmaci potenzialmente mielotossici. E` sconsigliato l`uso del prodotto in gravidanza e durante l`allattamento.
REAZIONI SECONDARIE:
Sono stati osservati, in corso di trattamento con ticlopidina: Manifestazioni emorragiche. Turbe della crasi ematica: leucopenia, piastrinopenia, agranulocitosi, aplasia mi-dollare (particolarmente gravi nei soggetti anziani). Disturbi gastrointestinali (nausea, gastralgia, diarrea). Aumento delle transaminasi e, raramente, ittero colestatico (e` pertanto consigliabile eseguire durante il trattamento periodici controlli della funzionalita` epatica). Eru-zioni cutanee su base allegica, reversibili con l`interruzione del trattamento. Vertigini. Porpora
trombotica trombocitopenica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` necessario, prima di iniziare la terapia, ed ogni 15 giorni durante i pri-mi tre mesi di trattamento, effettuare un controllo quindicinale della crasi ematica, con particolare riguardo alla conta dei globuli bianchi e delle piastrine. Prima di un intervento chirurgico dielezione sospendere il trattamento per una settimana (tranne nei casi in cui non sia espressamente richiesta un`attivita` antitrombotica) in considerazione del rischio emorragico indotto dalfarmaco; dopo la sospensione della terapia e` consigliabile valutare l`eventuale persistenza dell`effetto sull`emostasi (tempo di sanguinamento) prima di procedere all`intervento. In caso diestrazione dentaria, informare il medico del trattamento in corso.
AVVERTENZE:
Poiche` la ticlopidina induce un allungamento del tempo di sanguinamento, la sua as-sociazione con antinfiammatorinon non steroidei (acido acetilsalicilico ecc.) con anticoagulanti (eparina, anti-vitamina K, ecc), con altri antiaggreganti piastrinici deve essere evitata. Qualoradurante il trattamento insorgano faringite, ulcerazioni della mucosa buccale, angina, febbre, sanguinamenti od ematomi, deve essere immediatamente sospesa l`assunzione del farmaco ed informato il medico curante; l`eventuale ripresa della terapia e` subordinata all`esito di un con-trollo urgente della crasi ematica ed alla valutazione clinica.
INTERAZIONI:
L`associazione con antinfiammatori non steroidei (acido acetilsalicilico, ecc.) conanticoagulanti (eparina, anti-vitamina K, ecc.) con altri antiaggreganti piastrinici deve essere evitata. Deve inoltre essere evitata l`associazione con altri farmaci potenzialmente mielotossici.
POSOLOGIA:
La posologia consigliata per la terapia a lungo termine e` di 1 o 2 compresse al gior-no, da assumersi durante i pasti.


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