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SUGUAN

HOECHSTPHARMA SpA
CONCESSIONARIO:
AVENTIS PHARMA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Strato bianco: glibenclamide 2,5 mg. Strato giallo: fenformina cloridrato 25 mg.
ECCIPIENTI:
Lattosio, amido di mais, gel di idrossido di alluminio, estere dell`acido montanico con etandiolo, acido silicico colloidale, talco, magnesio stearato ed E 110 come lacca di alluminio a 185 mg.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ipoglicemizzante orale che esplica effetto terapeutico attraverso due diversi meccanismi d`azione: quello della glibenclamide, una sulfanilurea che agisce principalmente stimolando la secrezione insulinica da parte delle cellule del pancreas a cio` preposte; quello della fenformina una biguanide che a livello periferico favorisce l`attivita` dell`insulina circolante e migliora l`utilizzazione del glucosio da parte dei tessuti. Con Suguan si realizza sinergismo farmacologico, ossia: sollecitazione alla produzione di insulina endogena e migliora l`utilizzazione dell`attivita` dell`insulina prodotta con una migliore metabolizzazione cellulare del glucosio; il tutto a dosi inferiori a quelle necessarie per il trattamento con i singoli componenti e con il conseguente miglioramento della loro tollerabilita`.
INDICAZIONI:
Diabete mellito dell`eta` matura (diabete dell`adulto e senile) specie nei casi di resistenza primaria o secondaria alle sulfaniluree e di insulino-resistenza.
CONTROINDICAZIONI:
Le associazioni sulfaniluree+biguanidi sono controindicate nel diabete insulino-dipendente, chetoacidosico, latente, sospetto, nel coma e precoma diabetico, negli stati prediabetici, in gravidanza, in caso di funzionalita` renale o epatica gravemente compromessa, nell`insufficienza surrenalica, nelle affezioni cardiocircolatorie gravi, nell`alcoolismo cronico e nei diabetici con precedenti di acidosi lattica. Livello sierico della creatinina superiore a 12 mg/ l. In corso di trattamento con diuretici o con agenti antipertensivi suscettibili di provocare alterazione della funzione renale o quando viene praticata una urografia endovenosa. Regimi fortemente ipocalorici e, soprattutto, stati di. digiuno. Gravi malattie distrofiche. Emorragie acute gravi. Shock. Gangrena.
EFFETTI INDESIDERATI:
Possono talvolta manifestarsi intolleranze gastroenteriche, quali nausea, anoressia, gastralgie, vomito o diarrea. Possono raramente aversi manifestazioni allergiche cutanee che sono pero` transitorie ed in genere scompaiono con il proseguimento della terapia. In pazienti che presentino fattori predisponenti quali insufficienza renale e collasso cardiocircolatorio si puo` manifestare acidosi lattica, che puo` decorrere in modo grave se non si interrompe il trattamento con fenformina e non si adottano misure adeguate. Sono stati riferiti casi con alti livelli ematici di acido lattico, aumento del rapporto lattato/piruvato, abbassamento del pH ematico, iperazotemia che, eccezionalmente, hanno avuto un decorso sfavorevole. L`acidosi lattica puo` essere favorita dalla contemporanea assunzione di alcool. Fenomeni ipoglicemici possono manifestarsi, sebbene raramente, soprattutto in soggetti debilitati, in eta` avanzata, in caso di sforzi tisici inconsueti, di alimentazione irregolare o assunzione di bevande alcooliche, di compromissione della funzionalita` renale e/o epatica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il paziente deve attenersi rigorosamente alle prescrizioni mediche circa la posologia e la modalita` di assunzione, nonche` per quanto concerne il concomitante regime dietetico e l`attivita` fisica. Esso deve essere istruito a riconoscere i primi sintomi dell`acidosi lattica (nausea, vomito, chetonuria) e dell`ipoglicemia (cefalea e irritabilita`) onde poter avvertire tempestivamente il medico. Per la presenza della sulfanilurea l`uso del prodotto deve essere limitato ai pazienti con diabete mellito sintomatico insorto in eta` adulta e non chetogenico che non possa essere controllato con la dieta, e nei quali la somministrazione di insulina non e` indicata. In caso di manifestazioni ipoglicemiche somministrare carboidrati; nei casi piu` gravi, che raramente possono arrivare fino alla perdita della conoscenza, e` necessario effettuare un`infusione lenta i.v. di soluzione glucosata. In concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie infettive e febbrili puo` rendersi necessario instaurare temporaneamente la terapia insulinica per mantenere un adeguato controllo metabolico. Test di funzionalita` renale, quali la determinazione della creatinina nel siero, devono essere effettuati prima dell`inizio del trattamento e, poi, ogni due mesi nel primo semestre di cura; successivamente ogni semestre.
INTERAZIONI:
E` opportuno tener presente la possibilita` di reazioni antabuse simili dopo l`ingestione di bevande alcooliche. L`azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puo` essere aumentata dal dicumarolo e derivati, dagli inibitori della monoaminossidasi. dai sulfamidici, dal fenilbutazone e derivati, dal cloramfenicolo, dalla ciclofosfamide, dal probenecid, dal feniramidolo e dai salicilati; essa puo` essere invece diminuita dall`adrenalina, dai corticosteroidi, dai contraccettivi orali e dai diuretici tiazidici. Cautela deve essere anche posta nel somministrare contemporaneamente beta bloccanti. Occorre inoltre considerare che la componente fenformina cloridrato presente nel prodotto, puo` potenziare l`azione degli anticoagulanti.
POSOLOGIA:
Ai pazienti non equilibrati con la sola dieta si somministra in genere 1/2 compressa al giorno; si aumentera` di 1/2 compressa per volta, a seconda della variazione glicemica, fino ad un massimo di 3 compresse al giorno. Ai pazienti resistenti ad altri ipoglicemizzanti orali ed ai pazienti non strettamente insulino-dipendenti, in cui si devono sostituire piccole dosi di insulina, dopo aver sospeso il trattamento precedente per almeno 24 ore si somministrano 2 compresse al giorno; si aumentera` di 1/2 compressa al giorno fino al raggiungimento dell`equilibrio metabolico. La dose di 100 mg pro die di fenformina non deve mai essere superata. Le compresse devono essere ingerite con un po` di liquido e senza masticare.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio o di dosaggio improprio del farmaco, per la presenza della sulfanilurea possono aversi fenomeni ipoglicemici anche accentuati, la cui insorgenza si manifesta con sintomi quali cefalea, confusione mentale, fame imperiosa, senso di venir meno, sudorazione intensa, pallore e tachicardia. Il trattamento delle crisi ipoglicemiche va attuato somministrando immediatamente carboidrati per os se il paziente e` cosciente; se il paziente e` in stato di incoscienza somministrare glucosio i.v. in soluzione concentrata ed adottare le eventuali altre misure del caso (ad esempio glucagone, glicocorticoidi); successivamente continuare il trattamento con l`infusione lenta di soluzione glucosata, tenendo sotto costante controllo la glicemia. Per la presenza della biguanide puo` manifestarsi acidosi lattica. In questo caso, oltre al trattamento dell`eventuale patologia di base (scompenso cardiaco, insufficienza epatica, nefropatia) si richiede la correzione dello stato di shock, infusione di insulina con glucosio e sodio bicarbonato. Si potra` ricorrere all`emodialisi nei casi piu` gravi. Si puo` ottenere l`eliminazione del farmaco ingerito mediante lavanda gastrica e somministrazione di carbone medicinale.


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