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SUCRATE

LISAPHARMA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Sucralfato (D.C.I.).
ECCIPIENTI:
Polietilenglicole 1500, carbossimetilcellulosa sodica, magnesio stearato, olio di rici-no idrogenato, cellulosa microgranulare.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiulcera peptica.
INDICAZIONI:
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche,gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
CONTROINDICAZIONI:
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetraciclineper evitare la formazione di sali complessi con conseguente inattivazione dell`antibiotico. Potendo inoltre alterare la biodisponibilita` di altri farmaci si consiglia di interrompere un intervallodi almeno due ore tra l`assunzione del prodotto e quella di altro farmaco. Ipersensibilita` accertata.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti secondari dell`uso clinico del prodotto sono lievi e normalmente nonconducono alla sospensione della terapia. L`effetto piu` frequente e` la costipazione. Altri effetti
meno comunemente riportati sono: disturbi gastroenterici, secchezza delle fauci, rush, prurito,vertigini, insonnia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Usare con cautela evitando trattamenti prolungati in pazienti con insuf-ficienza renale. Poiche` non esistono studi ben controllati su donne gravide, in caso di gravidanza deve essere usato solo se strettamente necessario. Non e` noto se il Sucralfato vieneeliminato attraverso il latte umano, comunque la somministrazione del prodotto durante l`allattamento deve essere effettuata con cautela. Il Sucralfato non determina effetti che possono in-fluire sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine. Non vi sono speciali precauzioni d`uso.
INTERAZIONI:
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetracicline, feni-toina e digoxina. Somministrare a distanza di due ore per evitare ogni problema di interazioni.
POSOLOGIA:
Una compressa o una bustina quattro volte al giorno, a stomaco vuoto, un`ora primadei pasti e prima di coricarsi.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono noti dati relativi a sovradosaggio nell`uomo. Le prove di tossicita` acutanell`animale, usando dosi sino a 12 g/Kg di peso corporeo, non hanno permesso di determinare una dose letale.


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