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SOLUMEDROL

PHARMACIA & UPJOHN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Metilprednisolone sodio succinato 53,03 - 165,72 - 662,88 - 1325,77 -2651,5 mg equivalenti a 40 - 125 - 500 - 1000 - 2000 mg di metilprednisolone.
ECCIPIENTI:
Sodio bifosfato, sodio fosfato, alcool benzilico, acqua per iniettabili, lattosio monoi-drato (solo Solu-Medrol 40 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Corticosteroide ad azione antinfiammatoria e immunosop-pressiva.
INDICAZIONI:
1) DISORDINI ENDOCRINI. Insufficienza adrenocorticale acuta (l`idrocortisone o il cor-tisone sono i farmaci di scelta: l`aggiunta di mineralcorticoidi puo` essere necessaria, soprattutto quando vengono usati gli analoghi sintetici). 2) MALATTIE DEL COLLAGENE. Durante una riacutiz-zazione o come terapia di mantenimento in particolari casi di Lupus eritematosus sistemico. 3) ALTERAZIONI DERMATOLOGICHE. Pemfigo. Eritema multiforme grave (Sindrome di Stevens-John-son). Dermatite esfoliativa. 4) S
TATI ALLERGICI. Controllo di condizioni allergiche gravi o inabili-tanti non rispondenti alla terapia tradizionale, in caso di: Asma bronchiale. Dermatite da
contatto. Malattia da siero. Reazioni di ipersensibilita` ai farmaci. Edema angioneurotico, ortica-ria, shock anafilattico (in aggiunta all`adrenalina). 5) M
ALATTIE GASTROINTESTINALI. Colite ulcerosa(terapia sistemica o come clistere ritentivo o a goccia per far superare al paziente una fase particolarmente critica della malattia), ileite segmentaria. 6) STATI EDEMATOSI. Per indurre la diuresio la remissione della proteinuria nella sindrome nefrosica senza uremia o di tipo idiopatico o dovute a lupus eritematosus sistemico. 7) SISTEMA NERVOSO CENTRALE. Edema cerebrale da tu-more primario o metastatico e/o associato a terapia chirurgica o radiante, o trauma cranico. Riacutizzazioni della sclerosi multipla. Lesioni acute del midollo spinale. Il trattamento deve ini-ziare entro 8 ore dal verificarsi del trauma. 8) A
FFEZIONI NEOPLASTICHE. Trattamento palliativo di:leucemie e linfomi negli adulti, leucemia acuta dell`infanzia. Terapia palliativa dei tumori in fase
molto avanzata. Solu-Medrol puo` anche essere usato nelle seguenti condizioni: A) NEURODERMITE GENERALIZZATA; B) FEBBRE REUMATICA ACUTA; C)
SHOCK GRAVE:
EMORRAGICO, TRAUMATICO, CHIRURGICO. Nei casi di shock grave, l`uso di Solu-Medrol endovena puo` aiutare nel ripristino dellasituazione emodinamica. La terapia corticosteroidea non deve essere considerata come sostituzione dei metodi standard per combattere lo shock ma esperienze recenti indicano che l`usoconcomitante di dosi massive di corticosteroidi insieme ad altre misure terapeutiche, puo` aumentare l`indice di sopravvivenza. D)
USTIONI ESOFAGEE:
in caso di ustioni esofagee dovute adingestione di agenti caustici, la terapia corticosteroidea ha diminuito l`incidenza di aderenze e di morbilita`. Per esplicare la loro azione i corticosteroidi devono essere somministrati entro 48ore dalla avvenuta ustione. Uno steroide a rapida azione come Solu-Medrol puo` essere somministrato insieme a fluidi e antibiotici, quale trattamento iniziale. Dopo esofagoscopia la som-ministrazione del farmaco puo` essere interrotta in pazienti che non presentano ustioni. Il trattamento di quei pazienti con danno esofageo dovrebbe continuare con Depo-Medrol (metil-prednisolone acetato) o Medrol compresse (metilprednisolone) se tollerato, piu` antibiotici e drenaggio. E) PREVENZIONE DELLA NAUSEA E DEL VOMITO ASSOCIATI A CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE. F) TERAPIA ADIUVANTE DELLE GRAVI PNEUMOPATIE DA PNEUMOCYSTIS CARINII IN SOGGETTI AFFETTI DAA.I.D.S. La somministrazione deve essere effettuata entro 24 ore dall`inizio del trattamento antimicrobico.
CONTROINDICAZIONI:
Infezioni micotiche sistemiche. Ipersensibilita` ai componenti.
EFFETTI INDESIDERATI:
L`insorgenza di effetti collaterali e` in rapporto al dosaggio e alla durata del trat-tamento, e` necessario quindi valutare attentamente tali fattori in ogni singolo paziente. In corso
di terapia corticosteroidea, specialmente se intensa e prolungata, possono insorgere alcuni frai seguenti effetti: Alterazioni del bilancio idroelettrolitico, in particolare ritenzione di sodio e perdita di potassio, che in rari casi ed in pazienti predisposti possono condurre all`ipertensione edall`insufficienza cardiaca congestizia. Alterazioni muscoloscheletriche quali osteoporosi, miopatia, debolezza muscolare, fragilita` ossea. Fratture patologiche e da compressione vertebrale.Rotture dei tendini. Sono stati segnalati alcuni casi di necrosi asettica della testa del femore e dell`omero. Complicazioni a carico dell`apparato gastrointestinale che possono arrivare fino allacomparsa o alla attivazione di un`ulcera peptica, di un`esofagite, di una pancreatite. Alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilita` della cute, pe-tecchie, ecchimosi, eritema facciale, aumento della sudorazione. Alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea ed aumento della pressione endocranica, convulsioni. Alterazioni psichichequali euforia, insonnia, cambiamento di personalita`, gravi depressioni fino a manifestazioni francamente psicotiche. Disendocrinie, quali irregolarita` mestruali. Disturbi della crescita neibambini. Aspetto simil cushingoide. Interferenza con la funzionalita` dell`asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress. Diminuita tolleranza ai glucidi e possibile manifestazionedi un diabete mellito latente nonche` aumentata necessita` di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici. Complicazioni oftalmiche quali cataratte posteriori subcapsulari ed aumentata pressione in-traoculare, glaucoma, esoftalmo. Negativizzazione del bilancio dell`azoto. Inoltre, in seguito a somministrazione parenterale di corticosteroidi si sono osservati: iperpigmentazione o ipopig-mentazione, atrofia della cute e degli annessi cutanei, ascessi sterili, reazioni anafilattiche con o senza collasso circolatorio, arresto cardiaco o broncospasmo, orticaria, nausea e vomito,aritmie cardiache, ipotensione o ipertensione arteriosa.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`insufficienza surrenalica secondaria indotta dal farmaco puo` essereminimizzata mediante una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di insufficienza relativa puo` persistere per mesi dopo l`interruzione della terapia; pertanto, se il paziente e` soggetto acondizioni di stress durante questo periodo, si deve adottare una idonea terapia ormonale. Poiche` la secrezione mineralcorticoide puo` essere alterata, somministrare in associazione sali e/o farmaci ad attivita` mineralcorticoide. In corso di terapia si suggerisce di ridurre gradualmente la posologia allo scopo di trovare la piu` bassa dose di mantenimento. Una instabilita` emotivapreesistente o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi, che in tal caso vanno somministrati solo nei casi di effettiva necessita` e sotto stretta sorveglianza. L`aci-do acetilsalicilico deve essere usato con cautela in corso di terapia corticosteroidea nei pazienti con ipoprotrombinemia. Gli steroidi devono essere usati con cautela in caso di coliti ulcerosenon specifiche se vi e` pericolo di perforazione; di ascessi o di altra infezione piogena; diverticoliti; anastomosi intestinali recenti; ulcera peptica latente o attiva; insufficienza renale; iperten-sione; osteoporosi e miastenia grave. I dati emersi da uno studio clinico condotto negli U.S.A. per valutare l`efficacia di Solu-Medrol nello shock settico hanno messo in evidenza una mag-giore incidenza di mortalita` nei pazienti con elevati valori di creatinina sierica all`inizio del trattamento, come pure nei pazienti che hanno sviluppato un`infezione secondaria dopo l`inizio deltrattamento. La somministrazione di corticosteroidi puo` ridurre o abolire la risposta ai test cutanei. Nei pazienti in terapia corticosteroidea sottoposti a particolari stress e` indispensabile unadattamento della dose a seconda dell`entita` della condizione stressante. I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infe-zioni intercorrenti; valutare l`opportunita` di istituire un`adeguata terapia antibiotica. In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un`alterazione del bilancio elet-trolitico, e` opportuno ridurre l`apporto di sodio ed aumentare quello di potassio. Tutti i corticosteroidi aumentano l`escrezione di calcio. Durante il trattamento corticosteroideo i pazienti nondevono essere vaccinati contro il vaiolo. Non effettuare altri procedimenti di immunizzazione in pazienti sotto terapia corticosteroidea, particolarmente a dosi elevate, a causa dei rischi possi-bili di complicazioni neurologiche e di una diminuita risposta anticorpale. Poiche` si sono avuti rari casi di reazioni anafilattoidi in pazienti sottoposti a terapia parenterale con corticosteroidi,devono essere prese le opportune precauzioni prima della somministrazione, particolarmente quando il paziente risulti all`anamnesi allergico ai medicamenti. Esistono segnalazioni di aritmiecardiache e/o collassi circolatori a seguito di somministrazioni rapide di dosi elevate (superiori a 500 mg) per via endovenosa di Solu-Medrol. Queste reazioni sono apparse soprattutto in sog-getti che avevano subito trapianti renali e pare siano dovute in qualche caso alla velocita` di somministrazione, ad es. quando la dose viene somministrata in tempo inferiore ai 10 minuti. L`usodi Solu-Medrol in questa condizione patologica non e` tra le indicazioni elencate, tuttavia i medici devono essere informati di questa evenienza.
AVVERTENZE SPECIALI:
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINE. Qualora con l`uso diglucocorticoidi si manifestassero euforia o turbe dell`umore e` opportuno evitare tali attivita`. U
SO IN CASO DI GRAVIDANZA E D`ALLATTAMENTO. Non esistendo dati clinici sugli effetti della terapia cor-ticosteroidea sulla riproduzione, nella donna in stato di gravidanza accertata o presunta, l`uso
dei corticosteroidi deve esser riservato ai casi di effettiva necessita` sotto il controllo diretto delmedico. Qualora fosse improrogabile il trattamento prolungato o ad alte dosi con corticosteroidi durante la gravidanza, il neonato dovra` essere attentamente controllato per escludere la presen-za di iposurrenalismo. I corticosteroidi vengono escreti nel latte materno, pertanto l`allattamento deve essere interrotto durante la terapia corticosteroidea. USO NEI BAMBINI. Particolare attenzionedeve essere riservata allo sviluppo corporeo di neonati e bambini sottoposti a prolungata terapia a base di corticosteroidi. Per la presenza di alcool benzilico, il prodotto non deve essere som-ministrato ai bambini al di sotto dei 2 anni. U
SO IN PAZIENTI PARTICOLARI. Nei pazienti ipotiroidei oaffetti da cirrosi epatica la risposta ai corticosteroidi puo` aumentare. Inoltre questi farmaci vanno usati con estrema cautela in pazienti con herpes simplex oculare a causa di una possibileperforazione corneale. L`impiego di Solu-Medrol nella tubercolosi attiva va limitato a quei casi di malattia fulminante o disseminata in cui il corticosteroide e` usato per il trattamento della ma-lattia sotto un opportuno regime antitubercolare. Se i corticosteroidi sono somministrati in pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, e` necessaria una strettasorveglianza in quanto si puo` verificare una riattivazione della malattia in particolare nei pazienti immunocompromessi nei quali deve essere valutata l`opportunita` di una terapia antitubercolare.In questi pazienti deve inoltre essere considerata la possibilita` di attivazione di altre infezioni latenti. Durante una terapia prolungata, deve essere istituita una copertura chemioprofilattica.
INTERAZIONI:
Gli effetti del metilprednisolone possono essere ridotti dalla contemporeanea as-sunzione di rifampicina o di antiepilettici, come ad esempio i barbiturici o la fenitoina. Per contro, l`assunzione concomitante di troleandomicina, eritromicina o ketoconazolo puo` aumentaregli effetti del farmaco. L`effetto del metilprednisolone puo` essere aumentato anche dalla somministrazione di metotrexate, mentre metilprednisolone e ciclosporina A inibiscono il reciprocometabolismo. Sono stati segnalati anche casi di convulsioni in corso di trattamento con ciclosporina e metilprednisolone ad alte dosi. L`assunzione contemporanea di metilprednisolone esalicilati vede l`efficacia di questi ultimi diminuita, e possono verificarsi, a volte, casi di salicismo all`interruzione della terapia steroidea. Il metilprednisolone, inoltre, puo` far precipitare crisimiasteniche in presenza di farmaci anticolinesterasici (neostigmina, piridostigmina). In caso di somministrazione contemporanea di farmaci anticoagulanti l`azione di questi ultimi puo` risultareaumentata o ridotta. E` pertanto consigliabile, in questi casi, aggiustare il dosaggio in base alla risposta clinica. L`azione glucomineralcorticoide del metilprednisolone, e in particolare l`effettodi ritenzione del sodio e di perdita del potassio, possono ridurre l`efficacia di una preesistente terapia antiipertensiva o potenziare la tossicita` dei diuretici o della digossina. Anche la rispostaagli agenti ipoglicemizzanti (orali o insulina) risulta ridotta nei pazienti diabetici. Diminuendo la risposta immunitaria, il metilprednisolone puo` aumentare gli effetti indesiderati dei vaccini vi-venti, fino ad arrivare allo sviluppo di malattie dovute alla disseminazione virale. La risposta anticorpale ai vaccini uccisi, invece, puo` risultare ridotta. Il metilprednisolone, infine, riducel`efficacia a livello neuromuscolare del pancuronio, puo` determinare la necessita` di un aggiustamento della dose nei soggetti in trattamento con psicofarmaci (ansiolitici e antipsicotici), au-menta la risposta agli agenti simpaticomimetici (come ad esempio il salbutamolo) e puo` modificare i livelli ematici di teofillina.
POSOLOGIA:
Quando e` richiesto un trattamento ad alte dosi, la dose raccomandata di Solu-Me-drol (metilprednisolone sodio succinato) e` di 30 mg/kg somministrata per via endovenosa in
un intervallo di tempo di almeno 30 minuti. Questa dose puo` essere ripetuta ogni 4-6 ore perun periodo di 48 ore. La dose iniziale dovrebbe essere somministrata per via endovenosa nell`arco di piu` minuti. In generale, la terapia con corticosteroidi a dosi elevate deve essere con-tinuata solo sino a che la condizione del paziente si sia stabilizzata; generalmente non oltre le 48-72 ore. Sebbene gli effetti collaterali associati alla terapia con corticoidi a dose elevata perbreve termine siano rari, si puo` verificare un`ulcera peptica. Puo` essere indicata una terapia antiacida profilattica. Quando e` richiesto un trattamento mediante la somministrazione di boli en-dovenosi di Solu-Medrol per stati patologici in riacutizzazione e/o non piu` responsivi alla terapia standard, quali quelli sottoelencati, i dosaggi consigliati sono i seguenti:
S CLEROSI MULTIPLA:
1g/die e.v. per 3 giorni o per 5 giorni. S
TATI EDEMATOSI (GLOMERULONEFRITE, NEFRITE LUPICA): 30 mg/kg e.v. a giorni alterni o 1 g/die e.v. per 3, 5 o 7 giorni. Tali schemi possono essere ripetuti qualora non si fosse notato un miglioramento entro la settimana successiva alla fine del trattamen-to, o qualora le condizioni del paziente lo suggerissero. L
ESIONI ACUTE DEL MIDOLLO SPINALE:
somministrare 30 mg/kg di metilprednisolone sodio succinato in bolo venoso nell`arco di 15
minuti, seguito da un intervallo di 45 minuti e quindi da un`infusione di mantenimento di 5,4 mg/kg per ora durante le successive 23 ore. Per la pompa d`infusione dovrebbe essere utilizzato un sito endovenoso distinto. Il trattamento deve iniziare entro 8 ore dal verificarsi del trauma.
T ERAPIA PALLIATIVA NEL TUMORE IN FASE MOLTO AVANZATA:
125 mg/die e.v. fino a 8 settimane, hannodimostrato di migliorare significativamente dolore, nausea/vomito, anoressia, astenia ed ansia.
NELLA PREVENZIONE DELLA NAUSEA E DEL VOMITO ASSOCIATI A CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE SONO CONSIGLIATI I SEGUENTI SCHEMI POSOLOGICI:
nella chemioterapia da lieve a moderatamente emetizzante,somministrare: 125-250 mg di metilprednisolone sodio succinato da solo o associato ad una
fenotiazina clorurata un`ora prima della chemioterapia, seguito da una seconda dose di metil-prednisolone sodio succinato al momento della chemioterapia, e da una dose finale di metilprednisolone sodio succinato da somministrarsi prima che il paziente venga dimesso pergarantire una copertura antiemetica prolungata dopo che il paziente ha lasciato l`ospedale nella chemioterapia altamente emetizzante, somministrare: 250 mg di metilprednisolone sodio suc-cinato + 1-2,5 mg di droperidolo o 1,5-2 mg/kg di metoclopramide un`ora prima della chemioterapia. Una seconda dose di metilprednisolone sodio succinato somministrata al momentodella chemioterapia. Una dose finale di metilprednisolone sodio succinato da somministrarsi prima che il paziente venga dimesso per garantire una copertura antiemetica prolungata dopoche il paziente ha lasciato l`ospedale. T
ERAPIA ADIUVANTE DELLA POLMONITE DA PNEUMOCYSTIS CARINII GRAVE NEI PAZIENTI CON A.I.D.S.: 0,5 mg/kg ogni 6 ore per un periodo di 10 giorni. La som-ministrazione deve avvenire entro 24 ore dall`inizio della terapia antimicrobica. Nelle altre
indicazioni la dose iniziale puo` variare da 10 a 40 mg di metilprednisolone a seconda della con-dizione clinica da trattare. Dosi piu` elevate possono essere richieste per il trattamento a breve termine di condizioni acute e gravi. La dose iniziale dovrebbe essere somministrata per via en-dovenosa nell`arco di piu` minuti. Le dosi successive possono essere somministrate per via endovenosa o intramuscolare ad intervalli determinati sulla base della risposta del paziente e dellesue condizioni cliniche. La terapia corticosteroidea e` una terapia adiuvante e non sostitutiva della terapia convenzionale. La dose puo` essere ridotta nei neonati e nei bambini, ma deve esseredeterminata soprattutto in funzione della gravita` delle condizioni e della risposta del paziente piuttosto che dalla sua eta` e dal suo peso. Essa non dovrebbe essere inferiore a 0,5 mg/kg/die.Il dosaggio deve essere diminuito gradualmente quando il farmaco e` stato somministrato per piu` giorni. Qualora, durante il trattamento di una malattia cronica, fosse notato un periodo diremissione spontanea il farmaco dovrebbe essere sospeso. Solu-Medrol puo` essere somministrato mediante iniezione endovenosa o intramuscolare o per fleboclisi. Per il trattamento ini-ziale di emergenza, la via di somministrazione preferita e` quella endovenosa.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
FLACONE A DOPPIA CAMERA. 1) Premere a fondo il tappo perimmettere il solvente nel comparto inferiore del flacone contenente il liofilizzato. 2) Agitare il flacone fino a completa soluzione. Impiegare entro 48 ore dalla preparazione. 3) Togliere il coper-chietto di plastica che protegge la parte centrale del tappo di gomma e sterilizzare opportunamente. 4) Inserire l`ago direttamente attraverso il centro del tappo finche` la punta siaappena visibile. Capovolgere il flacone e aspirare il contenuto. F
LACONE CON SOLVENTE STERILE A PARTE. Rimuovere la capsula protettiva del flacone e procedere nel modo usuale. Per iniezioniintramuscolari e endovenose, non e` necessaria una ulteriore diluizione: per le fleboclisi con
Solu-Medrol, impiegare un volume da 100 a 1000 ml (mai inferiore a 100 ml) di soluzione glu-cosata al 5% o di soluzione fisiologica o di soluzione glucosata al 5% in soluzione fisiologica (se il paziente non e` a dieta iposodica) e diluire Solu-Medrol in questa soluzione.
SOVRADOSAGGIO:
Nel caso si manifestassero sintomi da sovradosaggio acuto, consistenti in arit-mie cardiache e/o collasso cardiocircolatorio, instaurare i provvedimenti del caso.
STABILITA`:
Una volta portato in soluzione, Solu-Medrol deve essere usato entro 48 ore.
INCOMPATIBILITA`:
Poiche` la compatibilita` e la sterilita` del metilprednisolone sodio succinato in so-luzione per somministrazione endovenosa con altri farmaci dipendono da vari fattori (pH finale
delle soluzioni, concentrazione, temperatura, ecc.), si consiglia, ove possibile, di somministrareSolu-Medrol separatamente.


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