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SAMILSTIN

LPBIST.FARMACEUTICO SpA
CONCESSIONARIO:
MIPHARM SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Fiale: 1 ml contiene: octreotide 0,05 mg - 0,10 mg - 0,50 mg. Flacone mul-tidose: 1 ml contiene: octreotide 0,2 mg
ECCIPIENTI:
Acido lattico, fenolo (solo flacone multidose), mannitolo, sodio bicarbonato, acquaper preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Inibitore dell`ormone della crescita, delle cellule endocrine delsistema APUD, della secrezione di enzimi pancreatici e della secrezione intestinale di acqua e di elettroliti.
INDICAZIONI:
Trattamento delle sindromi da tumori endocrini gastroenteropancreatici, in partico-lare: carcinoidi (sindrome del carcinoide); VIPomi; glucagonomi; gastrinomi/sindrome di Zollinger-Ellison (eventualmente in associazione con farmaci anti-H2, con o senza antiacidi);insulinomi (per la prevenzione delle crisi ipoglicemiche pre-intervento e terapia di mantenimento); GRFomi. Per il trattamento sintomatico e la riduzione dei livelli plasmatici di GH e Somato-medina-C nei casi di acromegalia non adeguatamente controllati con terapia chirurgica, radiante o farmacologica (con dopamino-agonisti). Il trattamento con Samilstin e` anche indica-to nei pazienti acromegalici in cui l`intervento chirurgico sia controindicato o comunque non accettato o nei pazienti precedentemente sottoposti a radioterapia, in attesa che quest`ultimointervento raggiunga la massima efficacia. Trattamento profilattico delle complicazioni postoperatorie conseguenti ad interventi sul pancreas. Trattamento coadiuvante delle fistole pan-creatiche. Trattamento della diarrea refrattaria severa correlata ad immunodeficienza. Trattamento d`urgenza e protezione dalle recidive precoci dell`emorragia da varici esofagee in pazienticirrotici. Samilstin e` da utilizzarsi in associazione al trattamento endoscopico.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` ai componenti del prodotto o alla somatostatina. Gravidanza.Allattamento. Eta` pediatrica.
EFFETTI INDESIDERATI:
I principali effetti indesiderati consistono in disturbi localizzati al sito di iniezio-ne o in manifestazioni generali a carico dell`apparato gastroenterico. Generalmente gli effetti locali consistono in dolore, a volte di tipo puntiforme, formicolii e bruciore nel sito di iniezioneaccompagnati da arrossamento e gonfiore di breve durata (generalmente meno di 15 minuti). Tale sintomatologia puo` essere attenuata somministrando il farmaco a temperatura ambiente,o riducendo il volume somministrato (con l`uso di una formulazione piu` concentrata). Gli effetti indesiderati a carico dell`apparato gastrointestinale si manifestano in genere con anoressia,nausea, vomito, crampi addominali, meteorismo, flatulenza, feci molli, diarrea e steatorrea. Anche in presenza di quest`ultimo sintomo non sono mai state dimostrate, durante trattamenti alungo termine, sindromi da malassorbimento con i conseguenti deficit nutrizionali. In rari casi gli effetti indesiderati a carico dell`apparato gastroenterico assumono le caratteristiche di un`oc-clusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica e conseguente reazione di difesa addominale. L`incidenza degli effetti indesiderati acarico dell`apparato gastroenterico puo` essere ridotta somministrando Samilstin lontano dai pasti (nell`intervallo fra un pasto e l`altro o al momento di coricarsi). L`uso prolungato di Samilstinpuo` dar luogo alla formazione di calcoli biliari. Samilstin inibisce la produzione di insulina; e` quindi teoricamente possibile una conseguente alterazione della risposta glicemica post-pran-diale. Uno stato di iperglicemia persistente e` stato osservato comunque molto raramente, durante trattamenti cronici. Sono stati descritti i seguenti casi isolati di alterazione dellafunzionalita` del fegato e delle vie biliari: epatite acuta senza colestasi (la normalizzazione delle transaminasi e` stata osservata alla sospensione di Samilstin); progressivo aumento delle con-centrazioni plasmatiche di bilirubina, fosfatasi alcalina, gamma-GT e piu` raramente di transaminasi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Poiche` i tumori ipofisari secernenti GH possono talvolta espandersicausando serie complicazioni (es.: alterazioni del campo visivo), e` necessario che tutti i pazienti siano attentamente controllati. In caso di espansione del tumore dovrebbe essere valutata lapossibilita` di altre misure terapeutiche. Poiche` sono stati riportati casi di formazione di calcoli biliari nel 10 - 20% dei pazienti trattati cronicamente con Samilstin, e` opportuno eseguire inda-gini ecografiche della colecisti prima e durante la terapia con Samilstin, a intervalli di 6 - 12 mesi. In rari casi, nel trattamento dei tumori endocrini gastroenteropancreatici, e` stata descrittaun`improvvisa perdita di efficacia, caratterizzata da una recrudescenza dei sintomi caratteristici della malattia. Nei pazienti con insulinomi e` possibile che Samilstin produca un aggravamentoe un prolungamento degli episodi di ipoglicemia, in quanto il farmaco e` dotato di una maggiore attivita` inibitoria della secrezione di GH e glucagone che non dell`insulina. I pazienti con insuli-nomi devono quindi essere attentamente seguiti, in particolare nel caso di variazioni posologiche. Eventuali variazioni della glicemia possono essere controllate somministrando dosi minoriad intervalli piu` brevi. Nel caso di diabete mellito insulino-dipendente e` possibile che in taluni casi si rilevi la necessita` di ridurre la posologia di insulina. Poiche` durante l`episodio emorragicoil paziente cirrotico puo` presentare squilibri glicemici o, in caso di diabete concomitante, modificazioni del fabbisogno di insulina, i livelli glicemici vanno attentamente controllati.
AVVERTENZE SPECIALI:
L`uso dell`octreotide e` controindicato in gravidanza e durante l`allattamento.Non sono state rilevate alterazioni di tipo psicofisico che possano alterare la capacita` di guidare
e di impiegare macchinari.
INTERAZIONI:
Samilstin riduce l`assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cime-tidina. La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilita` della bromocriptina.
POSOLOGIA:
TUMORI GASTROENTEROPANCREATICI ENDOCRINI:
la posologia viene stabilita in base allarisposta clinica, alle variazioni delle concentrazioni plasmatiche dei peptidi di origine tumorale
(o, in caso di tumori carcinoidi, delle concentrazioni urinarie di 5HIAA) e alla tollerabilita`; e` op-portuno iniziare con una dose di 0,05 mg per 1 o 2 volte al giorno, per via sottocutanea, e aumentare gradatamente la posologia fino a 0,2 mg per 3 volte al giorno. In alcuni casi e`necessario ricorrere a dosaggi superiori. Le dosi di mantenimento sono estremamente variabili e comunque devono essere adattate al singolo paziente. Si raccomanda di somministrare il pro-dotto per via sottocutanea. Tuttavia nelle situazioni in cui sia necessaria una risposta rapida (per esempio crisi carcinoide) si puo` somministrare Samilstin per via endovenosa, controllando lafrequenza cardiaca. La somministrazione endovenosa deve essere effettuata da parte di un medico.
ACROMEGALIA:
Inizialmente 0,05 - 0,1 mg ogni 8 - 12 ore per via sottocutanea. Eventualivariazioni posologiche devono essere stabilite in base a controlli mensili della concentrazione plasmatica di GH, della sintomatologia clinica e della tollerabilita`. Nella maggioranza dei pazientila dose ottimale giornaliera e` di 0,2 - 0,3 mg. Si consiglia di non superare la dose massima di 1,5 mg al giorno. Se entro 3 mesi di trattamento con Samilstin non si ottiene una consistenteriduzione dei livelli di GH e un miglioramento dei sintomi clinici, e` opportuno prendere in considerazione la sospensione della terapia. TRATTAMENTO PROFILATTICO DELLE COMPLICAZIONI POST-
OPERATORIE CONSEGUENTI AD INTERVENTI SUL PANCREAS:
0,1 mg 3 volte al giorno per via sottocutaneanel periodo peri e post-operatorio, cominciando almeno un`ora prima dell`intervento e proseguendo sino alla settima giornata post-operatoria compresa. T RATTAMENTO COADIUVANTE DELLE
FISTOLE PANCREATICHE:
0,1 mg 3 volte al giorno per via sottocutanea sino alla chiusura della fi-stola, se essa puo` avvenire spontaneamente, o sino alla terapia chirurgica definitiva. D
IARREA REFRATTARIA SEVERA CORRELATA AD IMMUNODEFICIENZA:
si consiglia di iniziare la terapia con 0,1 mg3 volte al giorno, per via sottocutanea. La dose puo` essere aumentata progressivamente sino
a 0,25 mg 3 volte al giorno, in base alla risposta clinica e alla tollerabilita`. Se con la sommini-strazione di 0,25 mg 3 volte al giorno per una settimana non si ottiene alcun miglioramento, e` opportuno prendere in considerazione la sospensione del farmaco.
EMORRAGIA DA VARICI ESOFAGEE:
25 mcg/h in infusione venosa continua per 5 giorni. Samilstin puo` essere somministratain soluzione fisiologica. Nel paziente cirrotico Samilstin e` stata usata in infusione venosa continua fino a 50 mcg/h. Nel paziente anziano non sono stati descritti particolari problemi di tolle-rabilita` ne` regimi posologici differenti da quelli precedentemente indicati. Note: I pazienti che desiderano effettuare da soli le iniezioni sottocutanee devono farsi dare le spiegazioni necessa-rie da un medico o da un`infermiera. Per una migliore tollerabilita` locale e` opportuno somministrare il preparato a temperatura ambiente e non effettuare, in tempi ravvicinati, ripetute iniezioniin zone circoscritte. Nel caso di utilizzo dei flaconi multidose e` opportuno non effettuare piu` di 10 prelievi di farmaco dallo stesso flacone per evitare fenomeni di contaminazione.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono state descritte reazioni di particolare gravita` in caso di sovradosaggioacuto. La dose piu` alta, riportata in letteratura, somministrata in un soggetto adulto e` di 1 mg
somministrato per bolo endovenoso. In questo caso sono stati osservati i seguenti sintomi:bradicardia di breve durata, vasodilatazione localizzata al viso, crampi addominali, diarrea, nausea e sensazione di vuoto allo stomaco; questi sintomi sono completamente scomparsi entro24 ore dall`inizio del trattamento. Un paziente e` stato accidentalmente trattato con un`infusione continua di 0,25 mg/h per 48 ore consecutive (invece della dose prevista di 0,025 mg/h). Inquesto caso non sono stati osservati effetti collaterali. Il trattamento delle eventuali conseguenze da sovradosaggio e` di tipo sintomatico.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Per lunghi periodi di conservazione sia le fiale che i flaconimultidose devono essere tenuti ad una temperatura tra 2-o e 8-oC, al riparo dalla luce. Durante
l`uso quotidiano e` possibile la conservazione a temperatura ambiente per un periodo di 2 setti-mane. Flacone multidose: non congelare.


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