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REUPROFENINIETTABILE

TERAPEUTICO M.R. Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Ketoprofene.
ECCIPIENTI:
Sodio idrato 10 mg, acido citrico 3,5 mg, glicocolla 80 mg. Fiala di solvente: acquaper preparazioni iniettabili 2,5 ml
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Preparato a base di Ketoprofene (acido 2-(3-benzoilfenil)-pro-pionico), composto non steroideo ad azione antiflogistica, analgesica e antipiretica.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto in corso di affezioni in-fiammatorie dell`apparato muscolo scheletrico.
CONTROINDICAZIONI:
In corso di terapia diuretica intensiva; nell`ulcera peptica, dispepsia croni-ca, gastrite; grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinopenia, in soggetti con emorragie in atto e diatesi emorragica; in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizzal`azione. Ipersensibilita` al Ketoprofene. Esiste la possibilita` di ipersensibilita` crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei; pertanto il Ketoprofene non deveessere somministrato ai pazienti nei quali acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei abbiano provocato sintomi di asma, rinite, orticaria. La somministrazone di Keto-profene, anche se sperimentalmente non ha fatto osservare tossicita` embriofetale per posologie rapportabili a quelle previste per l`uso clinico, non e` consigliabile in gravidanza, durantel`allattamento e nell`infanzia. Le supposte non devono essere somministrate a pazienti con disturbi emorroidari o che siano stati recentemente affetti da proctite.
EFFETTI COLLATERALI:
Come per altri antiinfiammatori non steroidei si possono riscontrare distur-bi, di solito transitori, a carico del tratto gastroenterico quali: gastralgia, nausea, vomito, diarrea
e flatulenza. Solo eccezionalmente sono state segnalate emorragie gastrointestinali, disuriatransitoria, astenia, cefalea, sensazione di vertigine ed esantema cutaneo.
AVVERTENZE:
Il prodotto, come tutti i farmaci antiinfiammatori non steroidei, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologi-che, il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni e se ne impone l`esclusione dall`uso
allorche` nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi, eta` avanzata. L`uso del farma-co in prossimita` del parto determina il ritardo del parto stesso, inoltre, se somministrato in tale
periodo, puo` provocare alterazioni della emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. Poiche` il legame proteico del Ketoprofene e` elevato, puo`essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere
somministrati contemporaneamente. Per l`interazione del farmaco con il metabolismo dell`acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti puo` insorgere crisi di broncospasmo ed even-tualmente shock ed altri fenomeni allergici. Questo farmaco non puo` essere considerato un
semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico. Inoltre superato l`episodio doloroso acuto e` prudente passare all`impiego di preparazioni per usonon parenterale che pur dando qualitativamente gli stessi effetti collaterali, sono meno inclini a
indurre reazioni gravi. L`eventuale impiego del farmaco per periodi piu` prolungati e` consentito solo negli ospedali e case di cura.
POSOLOGIA:
1-2 fiale liofilizzate al di per via intramuscolare. Per rompere la fiala basta una leg-gera pressione delle dita in corrispondenza della prerottura alla base del collo. La soluzione
deve essere usata immediatamente e le inezioni devono essere eseguite secondo rigorose nor-me di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essee attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare una eventuale riduzione del dosag-gio sopra indicato.


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