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REDUXADE


REDUXADE

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
REDUXADE 10 mg capsule rigide
REDUXADE 15 mg capsule rigide
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Una capsula di REDUXADE 10 mg contiene 10 mg di sibutramina
cloridrato monoidrato (equivalente a 8,37 mg di sibutramina). Una
capsula di REDUXADE 15 mg contiene 15 mg di sibutramina cloridrato
monoidrato (equivalente a 12,55 mg di sibutramina). Per gli
eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. FORMA FARMACEUTICA
10 mg Capsula rigida con corpo giallo e testa blu.
15 mg Capsula rigida con corpo bianco e testa blu.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni Terapeutiche
REDUXADE 10 mg/15 mg e` indicato quale terapia integrativa
nell`ambito di un programma per la riduzione e il controllo del
peso corporeo in:
- pazienti con obesita` e con indice di massa corporea (BMI), pari
o superiore a 30 kg/mq - pazienti in sovrappeso con BMI pari o
superiore a 27 kg/mq, in associazione ad altri fattori di rischio
correlati all`obesita`, quali diabete di tipo 2 o dislipidemia.
NOTA:
REDUXADE puo`essere prescritto esclusivamente a pazienti che
non hanno risposto adeguatamente ad un appropriato regime
dietetico per la riduzione del peso corporeo, ossia a pazienti che
hanno difficolta` a raggiungere o mantenere una perdita di peso
maggiore 5% in 3 mesi. Il trattamento con REDUXADE 10 mg/15 mg
dovrebbe essere inquadrato solo come parte integrante di un
programma terapeutico a lungo termine mirato alla riduzione del
peso corporeo, sotto il controllo di un medico con esperienza nel
trattamento dell`obesita`. Un corretto approccio al trattamento
dell`obesita` dovrebbe comprendere sia modificazioni delle
abitudini alimentari e comportamentali, sia un aumento
dell`attivita` fisica. Qeusto approccio terapeutico integrato e`
essenziale per un cambiamento duraturo delle abitudini alimentari
e dello stile di vita, condizione fondamentale per poter mantenere
a lungo termine la riduzione ponderale ottenuta, una volta
terminato il trattamento con REDUXADE. I pazienti dovrebbero
modificare il loro stile di vita mentre sono in trattamento con
REDUXADE in modo tale da riuscire a mantenere il loro peso anche
dopo l`interruzione del trattamento farmacologico. I pazienti
dovrebbero essere informati del fatto che, se non si attengono a
tali indicazioni, possono riacquistare peso.
Anche dopo l`interruzione del trattamento con REDUXADE, e`
auspicabile un monitoraggio continuo del paziente da parte del
medico.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
ADULTI:
La dose iniziale e` di 1 capsula di REDUXADE 10 mg una
volta al giorno, al mattino; la capsula va ingerita intera con una
quantita` sufficiente di liquido (ad esempio un bicchiere di
acqua), in presenza o meno di cibo. Nei pazienti che non
rispondono adeguatamente a REDUXADE 10 mg (indicativamente una
riduzione ponderale inferiore a 2 kg dopo 4 settimane di
trattamento), la dose puo` essere aumentata ad 1 capsuladiREDUXADE
15 mg una volta al giorno, a condizione che REDUXADE 10 mgsiastato
ben tollerato. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti
che non hanno risposto in modo adeguato a REDUXADE 15 mg
(indicativamente una riduzione ponderale inferiore a 2 kg dopo 4
settimane di trattamento). I pazienti non-responder sono esposti
ad un rischio maggiore di effetti indesiderati (vedi paragrafo 4.8
"Effetti indesiderati").
DURATA DEL TRATTAMENTO:
Il trattamento deve essere interrotto nei
pazienti che non hanno risposto adeguatamente alla terapia ossia
nei casi in cui il calo ponderale si stabilizza ad un valore
inferiore al 5% del loro peso corporeo iniziale oppure nei casi in
cui il calo ponderale ottenuto dopo 3 mesi dall`inizio del
trattamento sia stato inferiore al 5% del peso iniziale. Non si
dovrebbe proseguire con il trattamento nei pazienti che, dopo aver
gia` ottenuto una riduzione del peso, riacquistino 3 o piu` Kg. In
pazienti con condizioni patologiche associate, si raccomanda di
continuare il trattamento con REDUXADE 10 mg / 15 mg solo se puo`
essere dimostrato che il calo ponderale indotto e` associato ad
altri benefici clinici, quali il miglioramento del profilo
lipidico nei pazienti con dislipidemia o il controllo glicemico
del diabete di tipo 2. REDUXADE 10 mg / 15 mg dovrebbe essere
somministrato solo per periodi fino ad un anno. I dati per un uso
superiore ad un anno sono limitati.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita` nota a sibutramina cloridrato monoidrato o ad
un altro componente del prodotto. Obesita` da cause organiche.
Storia di disturbi maggiori del comportamento alimentare. Malattie
psichiatriche (Sibutramina ha dimostrato una potenziale attivita`
antidepressiva negli studi animali e, pertanto, non si puo`
escludere che sibutramina possa indurre un episodio maniacale in
pazienti bipolari). Sindrome di Gilles de la Tourette. Uso
concomitante, o eventuale uso nelle due settimane precedenti, di
inibitori delle monoaminossidasi o altri farmaci ad azione
centrale per il trattamento di disturbi psichiatrici (ad esempio
antidepressivi ed antipsicotici) o per la riduzione del peso
corporeo o triptofano per disturbi del sonno. Anamnesi di
coronaropatia, insufficienza cardiaca congestizia, tachicardia,
arteriopatia occlusiva, aritmia o patologie cerebrovascolari
(ictus o TIA). Ipertensione non adeguatamente controllata
(maggiore 145/90 mmHg; vedi paragrafo 4.4 "Speciali avvertenze e
precauzioni per l`uso". Ipertiroidismo. Insufficienza epatica
grave. Insufficienza renale grave. Ipertrofia prostatica benigna
con ritenzione urinaria. Feocromocitoma. Glaucoma ad angolo
stretto. Storia di abuso di droghe, farmaci o alcool. Gravidanza o
allattamento (vedi paragrafo 4.6 "Gravidanza e allattamento").
Bambini e giovani di eta` inferiore ai 18 anni, in quanto non sono
disponibili sufficienti dati al riguardo. Pazienti di eta`
superiore ai 65 anni, in quanto non sono disponibili sufficienti
dati al riguardo.
4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l`uso.
AVVERTENZE:
In tutti i pazienti in terapia con REDUXADE 10 mg/15
mg, e` opportuno monitorare la pressione arteriosa e la frequenza
cardiaca, poiche` sibutramina ha causato in alcuni pazienti
aumenti della pressione arteriosa clinicamente rilevanti. Nel
corso dei primi tre mesi di trattamento, tali parametri dovrebbero
essere controllati ogni 2 settimane, tra il quarto e il sesto mese
dovrebbero essere controllati una volta al mese ed, in seguito,
regolarmente ad intervalli di tre mesi al massimo. Il trattamento
dovrebbe essere interrotto nei pazienti nei quali si sia
verificato un aumento, in due visite successive, della frequenza
cardiaca a riposo maggiore/uguale 10 bpm o della pressione
sistolica/diastolica maggiore/uguale 10 mmHg. Nei pazienti
ipertesi con pressione arteriosa adeguatamente controllata, se la
pressione arteriosa supera il valore di 145/90 mmHg in due
misurazioni consecutive, il trattamento dovrebbe essere interrotto
(vedi paragrafo 4.8 Effetti indesiderati, alterazioni a carico del
sistema cardiovascolare). Nei pazienti con sindrome da apnea nel
sonno dovrebbe essere usata particolare attenzione nel
monitoraggio della pressione arteriosa.
- Sebbene sibutramina non sia stata correlata ad ipertensione
polmonare primitiva, come considerazione generale riguardante i
farmaci contro l`obesita` e` importante che nel corso dei
controlli periodici si presti attenzione all`eventuale insorgere
di sintomi quali dispnea progressiva, dolore toracico ed edema
alle caviglie. Nell`eventualita` che tali sintomi si
presentassero, e` opportuno consigliare al paziente di consultare
immediatamente il medico.
- REDUXADE 10 mg /15 mg dovrebbe essere somministrato con cautela
nei pazienti con epilessia.
- In pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata
trattati con sibutramina, e` stato osservato un aumento dei
livelli plasmatici del farmaco. Sebbene non siano stati riportati
eventi avversi, in questi pazienti REDUXADE 10 mg /15 mg dovrebbe
essere usato con cautela.
Sebbene attraverso l`emuntorio renale vengano eliminati solo
metaboliti inattivi, REDUXADE 10 mg / 15 mg dovrebbe essere
somministrato con cautela nei pazienti con insufficienza renale
da lieve a moderata.
- REDUXADE 10 mg/15 mg dovrebbe essere utilizzato con cautela nei
pazienti con storia familiare di tic motori o verbali.
- Le donne in eta` fertile,in corso di trattamento con REDUXADE 10
mg / 15 mg dovrebbero impiegare adeguati metodi anticoncezionali.
- Con i farmaci che agiscono sul SNC, esiste la possibilita` di
abuso. Tuttavia, i dati clinici disponibili non hanno mostrato
alcuna evidenza di abuso con sibutramina.
- Esistono opinioni generali secondo cui certi farmaci anti-
obesita` sono associati ad un aumento del rischio di valvulopatia
cardiaca. Tuttavia, i dati clinici non mostrano alcuna evidenza di
una aumentata incidenza in seguito all`impiego di sibutramina.
- Il farmaco e` controindicato nei pazienti con storia di disturbi
maggiori del comportamento alimentare quali anoressia nervosa e
bulimia nervosa. Non sono disponibili dati con sibutramina nel
trattamento di pazienti con disturbo di alimentazione frenetica
(compulsiva).
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di
interazione.
Sibutramina ed i suoi metaboliti attivi sono eliminati per via
metabolica epatica; l`enzima principalmente coinvolto e` il
CYP3A4; possono inoltre contribuire gli enzimi CYP2C9 e CYP1A2.
Dovrebbe essere usata cautela nel somministrare REDUXADE 10 mg /15
mg in associazione a farmaci che interagiscono con l`attivita`
dell`enzima CYP3A4 (vedi paragrafo 5.2 Proprieta`
farmacocinetiche). Tra gli agenti inibitori del CYP3A4 sono
inclusi ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina,
troleandomicina e ciclosporina. In uno studio di interazione, la
somministrazione concomitante di ketoconazolo o di eritromicina
con sibutramina ha causato un aumento delle concentrazioni
plasmatiche (AUC) dei metaboliti attivi di sibutramina (23% o 10%
rispettivamente). La frequenza cardiaca media e` aumentata fino a
2,5 battiti al minuto in piu` rispetto al gruppo trattato
solamente con sibutramina.
Rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale e
desametazone stimolano l`attivita` dell`enzina CYP3A4 e possono
quindi accelerare il metabolismo della sibutramina, anche se
questo non e` stato studiato a livello sperimentale. L`uso
concomitante di piu` farmaci, ognuno dei quali aumenti i livelli
plasmatici di serotonina a livello cerebrale, puo` dare origine a
gravi interazioni. Questo fenomeno viene denominato "sindrome da
serotonina" e si puo` presentare, in rari casi, in seguito all`uso
concomitante di un inibitore selettivo del "reuptake" di
serotonina [ISRS] in associazione a certi farmaci contro
l`emicrania (come sumatriptan, diidroergotamina), o in
associazione a certi oppioidi (come pentazocina, petidina,
fentanile, destrometorfano) oppure nel caso in cui due ISRS
vengano somministrati contemporaneamente. Dato che sibutramina
inibisce il "reuptake" di serotonina (tra gli altri effetti),
REDUXADE 10 mg / 15 mg non dovrebbe essere somministrato in
associazione ad altri farmaci che aumentino anch`essi il livello
di serotonina. L`uso concomitante di REDUXADE 10 mg/ 15 mg con
altri farmaci che possono indurre un aumento della pressione
arteriosa o della frequenza cardiaca non e` stato valutato in
maniera sistematica. A questa classe appartengono alcuni agenti
per il trattamento della tosse, del raffreddore e delle allergie
(ad esempio efedrina e pseudoefedrina) ed alcuni decongestionanti
(ad esempio xilometazolina). Va usata cautela nel prescrivere
REDUXADE 10 mg / 15 mg a pazienti che utilizzano questi medicinali
REDUXADE 10 mg / 15 mg non modifica l`efficacia degli
anticoncenzionati orali. A dosi singole, sibutramina,
somministrata in associazione ad alcool, non ha causato ulteriori
alterazioni delle abilita` cognitive e psicomotorie. Tuttavia, in
linea generale, il consumo di alcool non e` compatibile con le
misure dietetiche raccomandate. Non sono disponibili dati sull`uso
concomitante di REDUXADE 10 mg / 15 mg con orlistat.Devono
trascorrere due settimane tra l`interruzione del trattamento con
sibutramina e l`inizio del trattamento con inibitori delle
monoaminossidasi.
4.6 Gravidanza e allattamento
USO DURANTE LA GRAVIDANZA
Sibutramina non dovrebbe essere usata durante la gravidanza. Si
considera generalmente inappropriato l`uso di farnmaci per la
riduzione del peso corporeo durante la gravidanza, quindi le donne
potenzialmente fertili dovrebbero usare un adeguato metodo
anticoncezionale mentre assumono sibutramina e informare il
proprio medico se si trovano in stato di gravidanza o intendono
intraprendere una gravidanza durante la terapia. Non sono stati
condotti studi controllati con REDUXADE nelle donne in gravidanza
Studi condotti nel coniglio hanno mostrato effetti sulla
riproduzione a dosaggi tossici per la madre (vedi paragrafo 5.3
"Dati preclinici di sicurezza"). Non e` noto se vi sia
un`attinenza di questi risultati con la specie umana.
USO DURANTE L`ALLATTAMENTO:
non e` noto se sibutramina venga
secreta nel latte materno e, pertanto, la somministrazione di
REDUXADE 10 mg / 15 mg durante l`allattamento e` controinicata.
4.7 Effetti sulla capacita` di guidare veicoli e sull`uso di
macchine
Sebbene nei volontari sani la sibutramina non abbia causato
alcuna alterazioni delle abilita` cognitive o psicomotorie,
qualsiasi farmaco ad azione centrale puo` alterare le capacita` di
giudizio, di pensiero o motorie. Pertanto, e` opportuno avvertire
il paziente che, in corso di trattamento con REDUXADE 10 mg /15 mg
la capacita` di guidare un veicolo, di utilizzare macchinari o di
lavorare in condizioni potenzialmente pericolose puo` risultare
ridotta.
4.8 Effetti indesiderati
La maggior parte degli effetti collaterali si sono verificati
all`inizio del trattamento (durante le prime 4 settimane). La
loro gravita` e frequenza sono diminuite nel tempo. In generale
non sono stati gravi, non hanno comportato l`interruzione del
trattamento e sono risultati reversibili. Gli effetti collaterali
vengono riportati qui di seguito, suddivisi per apparato/sistema
(molto frequente maggiore 10%, frequente 1-10%).
------------------------------------------------------------------
APPARATO/SISTEMA INCIDENZA EFFETTI INDESIDERATI
------------------------------------------------------------------
Sistema cardiovascolare Frequente Tachicardia
(vedi "Alterazioni a Palpitazioni
carico del sistema Aumento della pres-
cardiovascolare") sione arteriosa/
ipertensione
Vasodilatazione
(arrossamento con
sensazione di calo-
re)
------------------------------------------------------------------
Apparato gastrointestinale Molto frequente Perdita di appetito
Stipsi
---------------------------------------
Frequente Nausea
Aggravamento delle
emorroidi
------------------------------------------------------------------
Sistema nervoso centrale Molto frequente Secchezza delle fauci
Insonnia
---------------------------------------
Frequente Leggero stordimento
Parestesia
Cefalea
Ansia
------------------------------------------------------------------
Cute Frequente Sudorazione
------------------------------------------------------------------
Organi sensoriali Frequente Alterazione del
gusto
------------------------------------------------------------------
Gli eventi avversi elencati di seguito, clinicamente rilevanti, si
riferiscono a singoli casi verificatisi in corso di trattamento
con sibutramina. Nefrite intestiziale acuta. Glomerulonefrite
mesangiocapillare. Porpora di Henoch-Schonlein. Convulsioni.
Trombocitopenia. Aumento reversibile degli enzimi epatici.
Attacco psicotico acuto dopo trattamento, in un paziente con
disturbo schizoaffettivo, probabilmente presente gia` prima del
trattamento.
Raramente sono stati osservati sintomi quali cefalea e aumento
dell`appetito. Non esiste alcuna evidenza di una sindrome da
sospensione del trattamento o da astinenza, ne` di variazioni
d`umore in seguito all`interruzione della terapia. Sono stati
riferiti rari casi di visione offuscata dalla farmacovigilanza
post-marketing.
ALTERAZIONI A CARICO DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE.
E` stato osservato un aumento medio di 2-3 mmHg della pressione
sistolica e diastolica a riposo ed un incremento medio della
frequenza cardiaca di 3-7 battiti al minuto. Non si puo` escludere
che, in casi isolati, si possano verificare incrementi della
pressione arteriosa e della frequenza cardiaca superiori a quelli
indicati. Un eventuale aumento clinicamente rilevante della
pressione arteriosa e della frequenza cardiaca tende a verificarsi
nella fase iniziale del trattamento (nelle prime 4-12 settimane).
In questi casi il trattamento dovrebbe essere interrotto (vedi
paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precuazioni per l`uso). Per
quanto riguarda l`uso di REDUXADE 10 mg / 15 mg in pazienti con
ipertensione arteriosa, si faccia riferimento al paragrafo 4.3
controindicazioni e 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per
l`uso.
4.9 Sovradosabbio
L`esperienza sul sovradosaggio di sibutramina e` limitata. Non
esistono specifiche misure terapeutiche da raccomandarsi ne` un
antidoto specifico. Il trattamento consiste nell`adottare le
misure generali indicate nella gestione di casi di sovradosaggio,
ossia assicurare le pervieta` delle vie espiratorie, monitorate
le funzioni cardiovascolari, nonche` misure generali sintomatiche
e di supporto. La somministrazione precoce di carbone vegetale
attivo puo` ritardare l`assorbimento della sibutramina. Puo`
inoltre risultare utile una lavanda gastrica. Nei pazienti con
pressione arteriosa elevata o con tachicardia puo` essere indicato
l`impiego prudente di beta-bloccanti. Nell`uomo sono stati
riportati episodi isolati di sovradosaggio (inclusa l`ingestione
accidentale da bambini di circa 18 mesi), in cui erano stati
ingeriti fino a 500 mg di sibutramina cloridrato monoidrato. In un
paziente che aveva assunto 500 mg di sibutramina cloridrato
monoidrato e` stata osservata una frequenza cardiaca di 160
battiti al minuto. Fatta eccezione per un singolo caso di
intossicazione multipla da farmaci con alcool (in cui il paziente
e` deceduto, possibilmente per inalazione del vomito), non si sono
verificate complicazioni ed i soggetti hanno raggiunto un recupero
completo.
5. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta` farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci antiobesita`, codice
ATC:
AO8AA10. Sibutramina produce i suoi effetti terapeutici
prevalentemente attraverso i suoi ammino metaboliti attivi primari
e secondari (metabolita 1 e metabolita 2) che inibiscono il
"reuptake" di noradrenalina, serotonina (5-idrossitriptamina, 5-
HT) e dopamina. Nel tessuto cerebrale umano, i metaboliti 1 e 2
sono circa 3 volte piu` potenti in vitro come inibitori del
reuptake di noradrenalina e serotonina che del reuptake di
dopamina. I campioni di plasma prelevati da volontari trattati con
sibutramina hanno mostrato una significativa inibizione del
reuptake sia di noradrenalina (73%) che di serotonina (54%)
mentre una inibizione non significativa del reuptake di dopamina
(16%). Sibutramina e i suoi metaboliti non stimolano il rilascio
delle monoammine, ne` inibiscono le monoamminossidasi. Essi non
possiedono alcuna affinita` per una vasta gamma di recettori per i
neurotrasmettitori, inclusi serotoninergici (5-HT1, 5-HT1A, 5-
HT1B, 5-HT2A, 5-HT2C), adrenergici (beta1, beta2, beta3, alfa1,
alfa2) dopaminergici (D1, D2) muscarinici, istaminergici (H1),
recettori per le benzodiazepine e NMDA. In modelli animali in cui
si utilizzavano ratti normopeso e ratti obesi, sibutramina ha
indotto una riduzione dell`accrescimento ponderale. Sembra che
cio` sia da attribuirsi all`effetto di sibutramina
sull`assunzione di cibo, ossia ad un aumento del senso di
sazieta`; tuttavia e` probabile che alla perdita di peso
contribuisca anche un incremento della termogenesi. Come e` stato
dimostrato, tali meccanismi d`azione vengono mediati attraverso
l`inibizione del reuptake di serotonina e di noradrenalina. Negli
studi clinici, REDUXADE ha dimostrato di produrre una perdita` di
peso grazie ad un aumento del senso di sazieta`. Sono inoltre
disponibili dati che dimostrano un effetto termogenico di REDUXADE
che si esplica attraverso un`attenuazione della normale riduzione
del metabolismo a riposo durante la perdita di peso. Il calo
ponderale indotto da REDUXADE e` accompagnato da modificazioni
favorevoli dei lipidi sierici e del controllo glicemico
rispettivamente nei pazienti con dislipidemia e diabete di tipo 2.
Nei pazienti obesi con diabete mellito di tipo 2 la perdita di
peso e` stata associata ad una riduzione dello 0,6% (unita`)
della HbA1c. Analogamente, nei pazienti obesi con dislipidemia, la
perdita di peso e` stata associata ad aumenti del colesterolo HDL
del 12-22% e riduzioni dei trigliceridi del 9-21%.
5.2 Proprieta` farmacocinetiche
Sibutramina e` bene assorbita e sottoposta ad ampio processo
metabolico di primo passaggio. Dopo somministrazione di una
singola dose orale di 20 mg di sibutramina cloridrato monoidrato,
il picco plasmatico (1max) e` stato raggiunto in 1,2 ore.
L`emivita del composto originario e` di 1,1 ore. Il Tmax dei
metaboliti farmacologicamente attivi 1 e 2 viene raggiunto in tre
ore con emivita di eliminazione rispettivamente di 14 e 16 ore.
Per dosaggi compresi tra 10 e 30 mg, e` stata dimostrata una
cinetica lineare. I tempi di emivita di eliminazione non variano
in funzione della dose somministrata, mentre le concentrazioni
plasmatiche aumentano in maniera proporzionale alla dose. Con dosi
ripetute, lo steady-state dei metaboliti 1 e 2 viene raggiunto
entro 4 giorni, con una concentrazione circa raddoppiata. Le
proprieta` farmacocinetiche di sibutramina e dei suoi metaboliti
si sono rivelate simili negli obesi e nei soggetti normopeso. I
dati disponibili fino ad oggi sebbene limitati, non hanno
evidenziato differenze clinicamente rilevanti nella
farmacocinetica del sesso maschile rispetto al sesso femminile. Il
profilo farmacocinetico osservato in soggetti anziani sani (eta`
media 70 anni) e` simile a quello rilevato nei soggetti giovani
sani. In soggetti con insufficienza epatica moderata, si e`
osservato che, in seguito alla somministrazione di una dose
singola di sibutramina, la biodisponibilita` dei metaboliti attivi
e` maggiore del 24%. Il legame alle proteine plasmatiche di
sibutramina e dei suoi metaboliti 1 e 2 risulta essere
rispettivamente di circa il 97%, il 94% e il 94%. Il metabolismo
epatico e` la principale via di eliminazione di sibutramina e dei
suoi metaboliti attivi 1 e 2. Altri metaboliti (inattivi) vengono
eliminati principalmente attraverso le urine, con un rapporto
urine:feci di
10:
1. Studi condotti in vitro su microsomi epatici
suggeriscono che il CYP3A4 sia l`isoenzima del citocromo P450
maggiormente responsabile del metabolismo di sibutramina. Sempre
dati in vitro escludono un`affinita` per il CYP2D6, un`enzima a
bassa capacita` coinvolto in interazioni farmacocinetiche con
diversi farmaci. Ulteriori studi in vitro rivelano che la
sibutramina non esercita alcun effetto significativo
sull`attivita` dei maggiori isoenzimi P450, tra cui anche il
CYP3A4. E` stato dimostrato (IN VITRO) che gli enzimi CYP450
coinvolti nell`ulteriore metabolismo del metabolita 2 sono CYP3A4
e CYP2C9. Sebbene al momento non ci siano dati a riguardo, e`
probabile che l`enzima CYP3A4 sia coinvolto anche nell`ulteriore
metabolismo del metabolita 1.
5.3 Dati preclinici di sicurezza.
La tossicita` di sibutramina, osservata dopo somministrazione
singola in studi sperimentali condotti negli animali, e` stata in
linea generale il risultato di effetti farmacodinamici esasperati.
Il trattamento a lungo termine e` stato invece associato solamente
a lievi variazioni patologiche e ad alterazioni secondarie o
specie-correlate. Di conseguenza,e` improbabile che tali effetti
possano destare preoccupazione nel caso di un corretto impiego
clinico di sibutramina. Sono stati condotti studi di riproduzione
nel ratto e nel coniglio. Uno studio condotto nel coniglio ha
dimostrato un`incidenza leggermente superiore di anomalie
cardiovascolari fetali nel gruppo di trattamento rispetto al
gruppo di controllo, mentre un secondo studio ha dimostrato
un`incidenza inferiore rispetto al gruppo di controllo. Inoltre,
in quest`ultimo studio, a differenza del primo, nel gruppo di
trattamento si e` avuto un numero leggermente superiore di feti
con due anomalie minori (una sottilissima ossificazione tra l`osso
mascellare e zigomatico, e minime differenze nella spaziatura
delle radici di alcune piccole arterie dell`arco aortico). Non e`
noto se vi sia un`attinenza di questi risultati con la specie
umana. L`uso della sibutramina nelle donne in gravidanza non e`
stato sperimentato. In un esteso programma di test sulla
tossicita` a livello genetico, non e` stato evidenziato alcun
effetto mutageno indotto da sibutramina. Studi nei roditori hanno
dimostrato che sibutramina non ha alcun potenziale cancerogenico
di rilevanza per l`uomo.
6. INFORMAZIONI FARMACETUICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Contenuto della capsula: lattosio monoidrato, magnesio
stearato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra.
Capsula (10 mg); indaco carminio (E 132), biossido di titanio (E
171), gelatina, sodio laurilsolfato, chinolina gialla (E 104).
Capsula (15 mg): indaco carminio (E 132), biossido di titanio (E
171), gelatina, sodio laurilsolfato, inchiostro di stampa:
dimeticone, ossidi e idrossidi di ferro (E 172), gomma lacca,
lecitina di soia (E 322), biossido di titanio (E 171).
6.2 Incompatibilita`
Nessuna
6.3 Periodo di validita`
3 anni.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare sopra i 25 gradi C. Conservare nella confezione
originaria; tenere il blister nell`astuccio di cartone.
6.5 Natura e contenuto della confezione.
REDUXADE 10 mg / 15 mg, capsule confezionate in blister di
PVC/PVDC. Confezione calendario contenente 28 capsule (4
settimane). Confezione calendario contenente 56 capsule (8
settimane). Confezione calendario contenente 98 capsule (14
settimane). Confezione ospedaliera (calendario) contenente 280
(28x10) capsule. Confezioni da 30, 60, 90 e 120 capsule.
6.6 Istruzioni per l`uso e la manipolazione
Nessuna.
7. TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO
KNOLL
8. NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO
REDUXADE 10 mg capsule rigide - AIC N.
REDUXADE 15 mg capsule rigide - AIC N.
9. REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile
una sola volta.
10. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE
-----------
11. TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
Non pertinente.
12. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Novembre 2000.
*2001*


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