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RAPILYSIN

ROCHE SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
10 U di reteplase.
ECCIPIENTI:
Flacone: acido tranexamico, bifosfato potassico, acido fosforico, saccarosio, poli-sorbato 80. Siringa pre-riempita: acqua per preparazioni iniettabili
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Reteplase (attivatore ricombinante del plasminogeno) e` un far-maco finalizzato a dissolvere i coaguli di sangue e cosi` favorire il ripristino del flusso di sangue nei vasi occlusi (=trombolisi).
INDICAZIONI:
Terapia trombolitica dell`infarto miocardico acuto (IMA) entro 12 ore dalla compar-sa dei sintomi (dissoluzione dei coaguli di sangue che hanno provocato un infarto miocardico
acuto per ostruzione delle arterie coronariche)
CONTROINDICAZIONI:
Poiche` la terapia trombolitica aumenta il rischio di sanguinamento, e` con-troindicato nelle situazioni seguenti: predisposizione all`emorragia; somministrazione contemporanea di sostanze in grado di prevenire la coagulazione del sangue (anticoagulanti orali comead esempio warfarin, cumarinici). Presenza di tumore al cervello, malformazione arterovenosa e/o dilatazione della parete vasale (aneurisma); presenza di neoplasie con aumentato rischio disanguinamento; anamnesi positiva per accidente cerebrovascolare (ad es. ictus); recente (<10 giorni) massaggio cardiaco esterno vigoroso e prolungato; elevata pressione arteriosagrave, non controllata (ipertensione); presenza di ulcera nello stomaco o nel duodeno; varici esofagee (frequentemente associate a cirrosi epatica); grave insufficienza epatica o renale; in-fiammazione acuta del pancreas o del pericardio (membrana fibrosa che circonda il cuore), infiammazione batterica dell`endocardio (rivestimento interno del cuore); disturbi alla retinacausati dal diabete, o altre situazioni a livello oculare predisponenti il sanguinamento; entro un periodo di tre mesi da: episodi di sanguinamento clinicamente rilevanti, traumi gravi, interventichirurgici importanti (ad es. impianto di bypass coronarico, trauma o intervento chirurgico intracranico o intraspinale), parto cesareo, biopsia d`organo o precedente puntura di vasi noncomprimibili.
EFFETTI INDESIDERATI:
Emorragia (sanguinamento). La reazione avversa piu` frequente associata altrattamento con Rapilysin 10 U e` rappresentata da fenomeni emorragici, prevalentemente in sede di iniezione, occasionalmente nel tratto gastrointestinale (stomaco, intestino), a livellogengivale o tratto urogenitale; raramente e` stata osservata emorragia emopericardiale, retroperitoneale, cerebrale, sottocutanea, oculare e nasale (ognuna in meno dell` 1% dei casi). Lapressione arteriosa sistolica superiore a 160 mmHg prima della trombolisi con reteplase e` stata associata ad un maggior rischio di emorragia cerebrale. Solo raramente sono state necessarietrasfusioni di sangue. Morte od invalidita` permanente si osservano frequentemente in pazienti che hanno subito un infarto (incluso sanguinamento intracranico) o altri episodi di grave san-guinamento. Cardiovascolari. Come con altri agenti trombolitici, sono stati occasionalmente osservati disturbi rilevanti del ritmo cardiaco ed ipotensione che sono conseguenza dell`infartocardiaco e possono o non possono essere attribuiti alla trombolisi. Inoltre sono stati osservati angina ricorrente, ipotensione, insuffienza cardiaca, edema polmonare, aritmie, arresto cardia-co, shock cardiogeno, reinfarto e raramente rigurgito mitrale, embolia polmonare o altra embolia sistemica e insufficienza settale ventricolare. Questi eventi cardiovascolari possonocomportare pericolo per la vita e possono causare morte. Sistema Nervoso. Come con altri agenti trombolitici, in casi isolati sono stati riportati eventi correlati al sistema nervoso (ad es,crisi epilettica, disturbi del linguaggio, confusione). Possono costituire situazioni predisponenti o facilitanti episodi ischemici o emorragici cerebrovascolari. Ipersensibilita`. Come con altriagenti trombolitici, sono state riportate raramente reazioni di ipersensibilita`. In casi isolati sono state osservate gravi reazioni anafilattiche/anafilattoidi. Per quanto riguarda reteplase, i dati di-sponibili non indicano un`origine anticorpo-mediata per queste reazioni.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
SANGUINAMENTO. La complicanza piu` comune incontrata durante la te-rapia con Rapilysin 10 U e` il sanguinamento. Particolare attenzione deve essere posta a tutti i potenziali siti di emorragia (ad. es. le sedi di iniezione arteriosa e venosa). Il trattamento con-comitante con eparina puo` contribuire al sanguinamento. Nelle seguenti condizioni i rischi della terapia con reteplase possono essere aumentati e devono essere attentamente valutati rispettoai benefici attesi: disturbi vascolari cerebrali; pressione arteriosa sistolica > 160 mmHg prima del trattamento; recente sanguinamento gastrointestinale o urogenitale (nei 10 giorni preceden-ti); elevata probabilita` di trombi a livello delle cavita` sinistre del cuore (ad esempio in presenza di stenosi mitralica con fibrillazione atriale); tromboflebite settica (infiammazione di una venaassociata alla formazione di un trombo) o fistola arterovenosa occlusa in sede gravemente infetta; eta` avanzata, ossia sopra i 75 anni; qualsiasi altra condizione nella quale l`insorgenza difenomeni emorragici costituisca un serio pericolo o possa essere difficilmente controllabile per la sua particolare sede. Ad oggi non sono disponibili dati sufficienti su pazienti con pressionearteriosa diastolica superiore a 100 mmHg prima del trattamento con Rapilysin 10 U. A
RITMIE( RITMO CARDIACO ANORMALE). La terapia trombolitica puo` essere associata all`insorgenza di arit-mie; di conseguenza devono essere prese adeguate precauzioni per il trattamento di queste ultime. R I-SOMMINISTRAZIONE. Al momento non sono disponibili dati clinici relativi alla ri-somministrazione di Rapilysin 10 U. Tuttavia non e` stata osservata formazione di anticorpi verso la molecola reteplase.
USO IN PEDIATRIA:
Non sono state valutate la sicurezza e l`efficacia nei bambini quindi il trattamento dei bambini e` sconsigliato.
USO IN GRAVIDANZA:
Non vi sono esperienze con Rapilysin 10 U nelle donne in gravidanza. Ad ec-cezione di situazioni con pericolo di vita Rapilysin 10 U non deve essere usato nelle donne in
gravidanza. Non e` noto se Rapilysin 10 U sia escreto nel latte materno. Il latte materno non do-vrebbe essere utilizzato per almeno le prime 24 ore dalla terapia trombolitica.
INTERAZIONI:
L`eparina e altre sostanze in grado di prevenire la coagulazione del sangue (anti-coagulanti) cosi` come i farmaci che modificano la funzionalita` piastrinica (ad es. aspirina) possono incrementare il rischio di emorragia se somministrati prima, durante o dopo la terapia conRapilysin 10 U. Per informazioni sulle incompatibilita` del prodotto vedi la sezione: dose raccomandata e modalita` di somministrazione.
POSOLOGIA:
E` di norma somministrato in ambiente ospedaliero. Il farmaco e` fornito sotto formadi polvere per soluzione iniettabile. Il principio attivo viene ricostituito con il solvente contenuto
nella siringa acclusa. La soluzione ricostituita deve essere utilizzata immediatamente. Dopo laricostituzione e` necessario effettuare un controllo visivo della soluzione. Iniettare solo soluzioni limpide e incolori. Se la soluzione non fosse limpida e incolore non deve essere utilizzata. Laterapia con Rapilysin 10 U deve essere iniziata il piu` presto possibile dalla comparsa dei sintomi correlati con infarto miocardico acuto. Rapilysin 10 U viene somministrato como bolo di 10 Useguito, a 30 minuti, da un secondo bolo di 10 U (doppio bolo). Ciascun bolo deve essere somministrato lentamente in non piu` di 2 minuti. Assicurarsi che l`iniezione non avvenga, per errore,fuori vena.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Procedere sempre in condizioni asettiche. Rimuovere il cap-puccio protettivo a strappo dal flacone di Rapilysin 10 U e pulire la chiusura in gomma con un batuffolo imbevuto di alcool. Aprire la confezione contenente lo spinotto di ricostituzione; rimuovere entrambi i cappucci protettivi dallo spinotto di ricostituzione. Inserire lo spinotto nelflacone di Rapilysin 10 U attraverso la chiusura in gomma. Prendere la siringa da 10 ml dalla confezione. Rimuovere il cappuccio protettivo dalla siringa. Collegare la siringa allo spinotto diricostituzione e trasferire i 10 ml di solvente nel flacone di Rapilysin 10 U. Con lo spinotto di ricostituzione e la siringa ancora collegati al flacone, capovolgere delicatamente il flacone perdissolvere la polvere di Rapilysin 10 U. La preparazione ricostituita si presenta come soluzione limpida e incolore. Se la soluzione non fosse limpida e incolore non deve essere utilizzata. Epa-rina e Rapilysin sono incompatibili se associati nella stessa soluzione. Possono esistere altre incompatibilita`. Non aggiungere nessun altro farmaco alla soluzione da iniettare. Aspirare la so-luzione ricostituita di Rapilysin 10 U nella siringa. La piccola quantita` di soluzione che puo` rimanere nel flacone e` compensata dal sovradosaggio del prodotto ricostituito. Staccare lasiringa dallo spinotto di ricostituzione e montare l`ago sterile fornito. La dose e` ora pronta per la somministrazione endovenosa.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio puo` essere maggiore il rischio di emorragia.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
La polvere per soluzione iniettabile deve essere protetta,durante la conservazione prolungata, dall` esposizione alla luce.
STABILITA`:
La soluzione, una volta ricostituita secondo le istruzioni, deve essere utilizzata imme-diatamente.
INCOMPATIBILITA`:
Eparina e Rapilysin sono incompatibili se associati nella stessa soluzione. Pos-sono esserci anche altre incompatibilita`. Non aggiungere nessun altro farmaco alla soluzione da iniettare. Iniettare Rapilysin preferibilmente attraverso un accesso venoso che dovra` essereutilizzato solo per l`iniezione di Rapilysin. Non iniettare nessun altro farmaco attraverso l`accesso venoso riservato a Rapilysin, ne` contemporaneamente, ne` prima o dopo l`iniezione di Rapi-lysin. Cio` si estende a tutti i farmaci, inclusi eparina e acido acetilsalicilico, che dovrebbero essere somministrati prima e dopo l`iniezione di Rapilysin per ridurre il rischio di riocclusioni.Nei pazienti in cui deve essere utilizzato lo stesso accesso, quest`ultimo (incluso il deflussore a Y) deve essere completamente lavato con soluzione di cloruro di sodio allo 0.9% o di destro-sio al 5%, sia prima che dopo l`iniezione di Rapilysin. Secondo le istruzioni del medico, al fine di ridurre il rischio di riocclusione (ritrombosi) devono essere somministrate eparina (in genere5000 U.I. iniettata in bolo seguita da una infusione di 1000 U.I. per ora iniziando dopo il secondo bolo di reteplase) ed aspirina (dose iniziale di 250 - 350 mg seguita da 75 - 150 mg/die) primae successivamente alla somministrazione di Rapilysin 10 U.


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