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QUESTRAN

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Colestiramina pari a anidro 4 g .
ECCIPIENTI:
Kelcoloid, acido citrico anidro, aroma imitazione di arancia, xantan gum, aspartame,biossido di silicio, colorante E 104 (giallo di chinolina).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti. Sequestrantidegli acidi biliari.
INDICAZIONI:
QUESTRAN e` indicato: in pazienti con ipercolesterolemie primarie, con ipercole-sterolemia associata ad ipertrigliceridemia quando la prima rappresenta il maggior problema terapeutico, in tutti i casi che non rispondono al solo trattamento dietetico; in pazienti conostruzione parziale delle vie biliari: per il sollievo del prurito associato all`ostruzione. Questran puo` essere utile, inoltre, per diminuire i livelli di colesterolo in pazienti con ipercolesterolemiaed ipertrigliceridemia, ma non e` indicato qualora l`alterazione primaria sia la sola ipertrigliceridemia.
CONTROINDICAZIONI:
E` controindicato nei pazienti con ostruzione completa delle vie biliari nonpotendo esplicare alcuna attivita` se la bile non viene secreta nell`intestino. E` anche controindicato in quei soggetti che dimostrino, o abbiano dimostrato in precedenza, ipersensibilita` a qual-cuno dei suoi componenti. Fenilchetonuria: il prodotto contiene 16,8 mg di fenilalanina ogni 4 g di colestiramina anidro.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni secondarie piu` comuni sono limitate al tratto gastrointestinale. Lastipsi e` il fenomeno che ricorre piu` frequentemente. Fattori predisponenti sono il dosaggio molto elevato e l`eta` avanzata (oltre 60 anni). Molti casi di stipsi sono blandi, transitori e facilmentecontrollabili con le terapie convenzionali. In alcuni pazienti potrebbe richiedersi la riduzione temporanea del dosaggio e, nei casi piu` resistenti l`interruzione del trattamento, onde prevenire fe-nomeni di occlusione intestinale o di aggravamento di disturbi emorroidali. In pazienti con evidenza clinica di malattia coronarica si dovranno evitare i problemi connessi con una gravecostipazione. Altre reazioni secondarie meno frequenti sono: dolore e distensione addominale, flatulenza, nausea, vomito, diarrea, pirosi, anoressia, dispepsia e steatorrea, pancreatite, ten-denza al sanguinamento dovuto a ipoprotrombinemia (deficit di Vitamina K), deficit di Vitamina A (riduzione del visus durante la notte) e Vitamina D, acidosi ipercloremica nei bambini edosteoporosi. Irritazioni ed eruzioni cutanee, della lingua e della zona perianale. In pazienti in terapia con colestiramina sono stati ritrovati piccoli agglomerati calcifici nelle biliari, con calcifi-cazione della colecisti. Comunque, questo potrebbe non essere correlato all`uso del farmaco bensi` ad un danno epatico preesistente. Altri effetti indesiderati, non necessariamente correlatial farmaco, sono: gastrointestinali: sanguinamento rettale, feci scure, sanguinamento emorroidale e/o di ulcere gastroduodenali, disfagia, singhiozzo, riacutizzazione di ulcera peptica, alte-razione del gusto, pancreatite, dolore rettale, diverticolite, eruttazione, acidosi ipercloremica. Modificazioni dei test di laboratorio: anormalita` della funzionalita` epatica. Ematologici: aumentoo diminuzione del tempo di protrombina, ecchimosi, anemia. Ipersensibilita
`:
orticaria, asma, broncospasmo. Apparato muscolo-scheletrico: lombalgia, dolore muscolare ed articolare, ar-trite. Neurologici: cefalea, ansia, vertigini, disturbi dell`equilibrio, astenia, tinnito, sincope, sonnolenza, nevralgia femorale, parestesia. Oculari: uveite. Renali: ematuria, disuria, diuresi.Varie:calo ed aumento ponderale, aumento della libido, edema, sanguinamento delle gengive, carie.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare il trattamento e` consigliabile accertarsi dell`esistenzadi eventuali ipercolesterolemie secondarie a: ipotiroidismo, diabete mellito, sindrome nefrosica, disproteinemia ed ostruzione delle vie epatiche, ed istituire le opportune terapie. Inoltre, primadi iniziare il trattamento, e` bene ricorrere ad un appropriato regime dietetico, al controllo del peso corporeo, ed al trattamento di eventuali altri disordini che possano causare ipercolestero-lemia. Si possono ottenere risultati apprezzabili fin dal primo mese di terapia; per mantenere i risultati conseguiti occorre continuare il trattamento. Il cronico uso puo` interferire con la dige-stione, l`assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili (Vit. A, D, K, K1) e provocare un aumento della tendenza all`emorragia dovuta all`ipoprotrombinemia da deficit di Vit. K. Questotipo di sintomatologia risponde prontamente alla somministrazione parenterale di Vit. K, e le recidive possono essere prevenute dalla assunzione orale di Vit. K da assumersi almeno 1 oraprima o 4-6 ore dopo la somministrazione di colestiramina. Nei casi di somministrazione prolungata e` opportuno considerare una adeguata integrazione di Vit. A e D. Dopo lunghi periodi disomministrazioni e` stata inoltre osservata riduzione del folato sierico o eritrocitario. In questi casi e` necessario valutare la possibilita` di somministrare acido folico. Elevate quantita` di cole-stiramina possono portare ad acidosi ipercloremica particolarmente nei bambini e piccoli pazienti. Il farmaco puo` aumentare l`escrezione urinaria di calcio e quindi, anche per la possibileinterferenza con l`assorbimento della Vit. D, puo` aumentare il rischio di osteoporosi. I
NFORMAZIONI PER IL PAZIENTE:
in caso di eventuale stato di gravidanza informare il medico. Questran nondeve essere assunto come polvere secca. Bere abbondanti quantita` di liquidi e mescolare ogni
dose con almeno 60-80 ml di liquido.
TEST DI LABORATORIO:
periodici test di laboratorio consen-tiranno di stabilire le variazioni dei livelli sierici di colesterolo in funzione dei quali potra` essere opportunamente variato lo schema posologico. I livelli sierici dei trigliceridi potrano ugualmenteessere controllati per accertare eventuali mutamenti significativi.
AVVERTENZE SPECIALI:
L`ipercolesterolemico, in qualunque momento, puo` essere soggetto a mani-festazioni quali: xantomi, arteriti, tromboflebiti, infarti del miocardio, ischemie miocardiche, edemi, uveiti, parestesie, claudicazioni, dolori muscolari, dispnea, vertigini, sonnolenza, fatica-bilita`. Tali manifestazioni possono insorgere anche in corso di terapia, e non sono correlabili con l`assunzione del farmaco. Per la presenza di aspartame il prodotto e` controindicato nei fe-nilchetonurici.
USO IN GRAVIDANZA:
Da non usare in caso di gravidanza accertata o presunta. Anche se Questrannon e` assorbito in circolo e non vi sono, quindi, i presupposti per eventuali danni fetali, non sono stati eseguiti studi controllati su donne in gravidanza. Per la nota interferenza sull`assor-bimento delle vitamine liposolubili, Questran puo` essere nocivo al feto anche nel caso vengano contemporaneamente somministrati supplementi vitaminici. Occorre avere molta prudenza nelsomministrare Questran durante l`allattamento. L`interferenza sull`assorbimento delle vitamine liposolubili nella madre potrebbe avere effetti anche sul lattante.
INTERAZIONI:
Puo` ritardare o ridurre l`assorbimento di alcuni farmaci (fenibutazone, warfarin,clorotiazide, tetracicline, fenobarbital, preparati a base di tiroide e tiroxina e la digitale). E` pertanto consigliabile somministrare questi farmaci 1 ora prima dell`assunzione, oppure 4-6 oredopo. In caso di trattamento discontinuo o di sospensione del trattamento con colestiramina considerare il rischio nei pazienti che assumono farmaci tossici come ad esempio la digitale,in quanto si verificherebbe un aumento dell`assorbimento della digitale stessa. Particolari precauzioni dovrebbero essere previste in caso di uso contemporaneo di colestiramina ed antico-agulanti orali. Inoltre, puo` interferire con i farmaci (es.: estrogeni) che come gli acidi biliari sono soggetti a circolo entero-epatico.
POSOLOGIA:
ADULTI:
la dose consigliata per gli adulti varia da 1 a 6 buste al giorno prima dei pa-sti. La posologia ottimale sara` stabilita a giudizio del medico e secondo la gravita` dei casi. Nel
trattamento del prurito associato all`ostruzione parziale delle vie biliari la dose e` di 1-2 bustine
al giorno.
BAMBINI:
occorre cautela in quanto un dosaggio preciso nei bambini non e` stato per-fettamente stabilito. La posologia dovra` essere determinata caso per caso tenendo presente che non sono ancora conosciuti gli effetti a lungo termine del prodotto in pediatria. Per ridurregli effetti indesiderati gastrointestinali e` utile cominciare la terapia nei bambini con 1 sola dose giornaliera di Questran. Si procedera` quindi all`incremento posologico ogni 5/6 giorni fino alraggiungimento dell`effetto terapeutico desiderato. Dovrebbero essere sempre considerati i possibili effetti della colestiramina sull`assorbimento di vitamine ed elettroliti.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Unire, in un bicchiere, acqua, latte interamente scremato osucco di frutta con il contenuto di una bustina. Agitare bene con un cucchiaino. Attendere 10
minuti prima di bere, per consentire alla polvere di assorbire l`acqua ed ottenere cosi` una so-spensione omogenea.
SOVRADOSAGGIO:
Qualora dovessero presentarsi casi di sovradosaggio il rischio maggiore sarebbecostituito da possibile ostruzione del tratto intestinale. In questi casi la terapia da instaurare sara` determinata dalla localizzazione, il grado di questa potenziale ostruzione e la presenza o assen-za di normale motilita`.


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