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QUANIL

TEOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Meprobamato
ECCIPIENTI:
Metilcellutosa, amido di mais, magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ansiolitico.
INDICAZIONI:
Trattamento dell`ansia a breve termine e come coadiuvante negli stati morbosi ac-compagnati da ansia.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso il meprobamato o composti correlati; porfiria acuta in-termittente; miastenia. Non usare in caso di gravidanza presunta o durante il primo trimestre di gravidanza; nell`ulteriore periodo il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettivanecessita` e sotto il diretto controllo del medico. Il preparato inoltre non deve essere utilizzato durante l`allattamento al seno e nei bambini di eta` inferiore a 6 anni.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sistema nervoso centrale: sonnolenza, atassia, vertigini, afasia, cefalea, aste-nia, parestesie, turbe dell`accomodazione, euforia, iperstimolazione, eccitamento paradosso.
Apparato gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea. Apparato cardiovascolare: palpitazioni, ta-chicardia, aritmie, modificazioni transitorie nell`ECG, crisi ipotensive o sincopali. Reazioni allergiche o idiosincrasiche: le reazioni piu` lievi sono rappresentate da eruzioni pruriginose di tipoorticarie o maculopapulose che possono essere generalizzate o limitate alle pieghe cutanee. Si possono ancora verificare: porpora, petecchie, ecchimosi, leucopenia, eosinofilia, edemi peri-ferici, adenopatie, febbre, eritema fisso da medicamenti. Puo` esistere ipersensibilita` crociata con prodotti correlati al meprobamato. Le reazioni piu` gravi, peraltro piu` rare, includono iperpi-ressia, edema angioneurotico, broncospasmo, oliguria ed anuria. Si sono verificate anche anafilassi, dermatiti esfoliative, sindrome di Stevens-Johnson. dermatiti bollose. Apparatoemopoietico: agranulocitosi, anemia aplastica, porpora trombocitopenica, anche se non e` stata dimostrata una sicura correlazione causale con l`uso del farmaco.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Con l`uso del meprobamato sono stati descritti casi di dipendenza psi-chica e fisica. L`intossicazione cronica provocata dall`ingestione protratta di dosi solitamente
superiori alla nonna si manifesta con atassia. afasia e vertigini. L`improvvisa sospensione delfarmaco dopo uso prolungato o abuso di esso puo` portare alla recidiva dei sintomi preesistenti quali ansia, insonnia, anoressia, o a reazioni d`astinenza quali vomito, tremori, spasmi musco-lari, atassia, stati confusionali, allucinazioni e raramente attacchi convulsi. Quando l`iperdosaggio si e` protratto per settimane o mesi la dose dovrebbe essere ridotta gradualmente. Si devesomministrare la dose minima efficace specie negli anziani e nei soggetti debilitati in modo da prevenire la possibilita` di effetti sedativi troppo spiccati. Il meprobamato e` metabolizzato nel fe-gato ed escreto dai reni e per evitare un suo eccessivo accumulo si deve porre particolare attenzione nella sua somministrazione ai pazienti affetti da epatopatie o disturbi renali di variogenere. Il farmaco deve essere prescritto con cautela e a piccole dosi nei pazienti con tendenze suicide. Il meprobamato puo` occasionalmente provocare accessi negli epilettici.
AVVERTENZE:
Poiche` il farmaco puo` influire sui tempi di reazione necessari all`espletamento di attivita` pericolose, di cio` debbono essere avvertiti coloro che potrebbero condurre autoveicoli omacchine industriali o attendere ad operazioni che richiedono integrita` del grado di vigilanza. E`
sconsigliabile l`assunzione di alcool durante la terapia.
INTERAZIONI:
L`associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza daparte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
POSOLOGIA:
In media si raccomandano dosi una compressa tre volte al giorno, eventualmenteintegrate da una quarta dose, 1 ora prima di coricarsi. P
ER BAMBINI DI ETA` INFERIORE AI 12 ANNI:
meta` dose. A seconda della risposta clinica tali dosi possono essere opportunamente variate
in piu` o in meno.
SOVRADOSAGGIO:
Casi di morte sono stati riportati con l`ingestione di un dosaggio di 12 g di me-probamato e casi di sopravvivenza con l`ingestione di un dosaggio di 40 g. In.caso di ingestione
di dosi eccessive, si presenta rapidamente il sonno e la pressione del sangue, il ritmo del polsoe della respirazione scendono ai livelli di base. Qualsiasi farmaco rimasto nello stomaco deve essere rimosso e deve essere effettuata una terapia sintomatica. Se la respirazione o la pres-sione del sangue dovessero essere compromesse, devono essere fomiti con prudenza (come indicato) assistenza respiratoria, stimolanti del sistema nervoso centrale e agenti pressori. ilmeprobamato viene metabolizzato nel fegato ed escreto dai reni. La diuresi, la diuresi osmotica (mannitolo), la dialisi peritoneale e l`emodialisi sono state usate con successo. E` necessario unattento monitoraggio delle urine e si dovrebbe usare cautela per evitare un`iperidratazione. Casi di ricadute e di morte, dopo un`iniziale ripresa, sono stati attribuiti ad un Incompleto svuotamen-to gastrico e ad assorbimento ritardato. Il meprobamato puo` essere misurato nei fluidi biologici con due metodi: colorimetrico e gas-cromatografico.


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