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PROTROMPLEXTIM 3

BAXTER SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Fattore II (Protrombina) 200 - 500 unita` (*), Fattore IX 200 - 500 unita` (*),Fattore X (Fattore di Stuart Prower) 200 - 500 unita` (*). (*) 1 unita` corrisponde alla attivita` del
rispettivo fattore in 1 ml di plasma umano fresco normale
ECCIPIENTI:
Flacone da
200 UI:
eparina non piu` di 30 U.I., sodio citrato 2H2O 80 mg, sodio clo-ruro 160 mg. Flacone da
500 UI:
eparina non piu` di 75 U.I., sodio citrato 2H2O 80 mg, sodio
cloruro 160 mg.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Concentrato di fattori della coagulazione.
INDICAZIONI:
Trattamento di tutte le insufficienze emostatiche legate a deficit congenito o acqui-sito dei fattori II, IX e X, quali: epatopatie parenchimali con compromissioni della sintesi o aumentato consumo dei fattori emocoagulativi; prevenzione delle emorragie dopo biopsia epatica;sindromi emorragiche neonatali, particolarmente nei prematuri, da carenza di fattori K dipendenti, o conseguenti a trattamento con anticoagulanti nella madre; trattamento correttivo dellaemostasi dopo somministrazione di anticoagulanti dicumarolici; trattamento di preparazione negli interventi chirurgici in pazienti epatopatici. Mediante l`infusione di adatte dosi di Protrom-plex Tim 3 e` possibile ottenere un sufficiente aumento dei fattori II, IX e X in circolo entro un breve periodo di tempo e creare cosi` le condizioni per una normale emostasi. Nei casi di alte-razioni acquisite del processo di coagulazione con contemporanea riduzione dei fattori II, IX e X, puo` essere utile somministrare per via endovenosa anche vitamina K1,che e` necessaria perla sintesi epatica di questi fattori della coagulazione. Tuttavia, e` bene mettere in evidenza che la vitamina K1,al contrario del Protromplex Tim 3, diviene attiva soltanto alcune ore dopo la som-ministrazione endovenosa. Il controllo dell`effetto della terapia sostitutiva puo` essere eseguito con semplici tests di laboratorio. L`attivita` dei fattori II e X viene determinata mediante il tempodi protrombina (test di Quick), il Thrombotest o il Normotest. L`attivita` del fattore IX viene determinata dal tempo di tromboplastina parziale (PTT).
CONTROINDICAZIONI:
Coagulopatia da consumo (DIC) e/o iperfibrinolisi senza previa interruzionedi tali processi.
EFFETTI COLLATERALI:
Sebbene assai rari ed in genere di lievissima entita`, essi devono pur tuttaviaessere tenuti presenti. Possono presentarsi le seguenti manifestazioni: reazioni allergiche: i derivati plasmatici umani possono talvolta provocare qualsiasi tipo di forme allergiche, dalla lieveorticaria transitoria allo shock anafilattico. In questi casi si consiglia di interrompere immediatamente la somministrazione. Le reazioni allergiche devono essere trattate con antistaminici ecorticosteroidi. Lo shock anafilattico dovra` essere immediatamente trattato con la terapia adeguata. Il polso e la pressione del sangue devono essere controllati ripetutamente. Si potra` somministrare destrosio al 5% in quei pazienti che mostrino tachicardia e/o ipotensione. Allo statoattuale delle conoscenze scientifiche e tecnologiche non e` possibile escludere con assoluta
certezza il rischio di trasmissione di virus (sia conosciuti o ad oggi sconosciuti) per mezzo di concentrati ottenuti da plasma umano. Nel corso di studi clinici condotti con il Protromplex Tim3 trattato secondo il metodo in oggetto, non e` stata riscontrata alcuna infezione da epatite B o
NANB. La trasmissione del virus HIV e` esclusa con assoluta certezza. L`uso terapeutico di sangue intero o di concentrati dei fattori della coagulazione puo` provocare la comparsa in circolodi un inibitore. E` impossibile prevedere se e quando tale inibitore si manifesti; esso non dipende
dalla quantita` o dal tipo di concentrato somministrato o dalla frequenza delle infusioni. Secondo le esperienze attuali i corticosteroidi e gli immuno-soppressori non mostrano apprezzabile effi-cacia verso tali inibitori.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nei pazienti affetti da coagulopatie da consumo (DIC), la tendenzaall`ipercoagulabilita` dovra` essere corretta mediante la somministrazione di eparina prima dell`infusione di Protromplex Tim 3.
AVVERTENZE:
Il Protromplex Tim 3 e` ottenuto da un pool di plasma di donatori selezionati costan-temente controllati per accertarne l`idoneita` alla donazione. Per la produzione del Protromplex
Tim 3 sono utilizzate esclusivamente unita` di plasma provenienti da Centri di Plasmaferesi au-torizzati e controllate per i valori delle GPT, per l`assenza dell`antigene HBs e per l`assenza degli anticorpi anti-HIV e anti-HCV. Durante il processo di produzione il Protromplex Tim 3 e` sottoposto ad un termotrattamento specifico a vapore (10 ore a 60-oC ed 1 ora a 80-oC) atto a ridurreulteriormente il potenziale rischio di trasmissione di infezioni virali. In campioni di Protromplex
Tim 3 contaminati con quantita` note di HIV, questo metodo di inattivazione virale ha neutralizzato almeno 106 unita` infettanti di HIV in vitro/ml in 3 ore. La determinazione del titolo di HIV e`stata effettuata mediante incubazione con cellule HT-H9 e susseguente dosaggio della transcriptasi inversa nel surnatante delle cellule. In conformita` alle raccomandazioni del CPMP ed alle normative emanate dalla competente Autorita` Sanitaria, questo preparato e` stato prodottoda un pool di plasma umano ottenuto esclusivamente da singole donazioni risultate negative
alla ricerca di anticorpi anti-HCV. Studi clinici devono ancora dimostrare se prodotti finiti derivanti da tale plasma screenato risultino effettivamente piu` sicuri per quanto concerne il rischiodi trasmissione di virus o di agenti patogeni molecolari rispetto ai prodotti derivati da plasma
ottenuto da donazioni non screenate per la presenza di anticorpi anti-HCV.
USO IN GRAVIDANZA:
L`innocuita` del Protromplex Tim 3 somministrato durante la gravidanza non e`stata dimostrata nell`ambito di studi clinici controllati. Di conseguenza, durante la gravidanza e
il periodo di allattamento deve essere somministrato solo se ritenuto necessario.
INTERAZIONI:
Ad oggi non si conoscono interazioni farmacologiche con altri medicinali.
POSOLOGIA:
Per il dosaggio e` possibile proporre soltanto indicazioni generali in quanto che i li-velli plasmatici dei fattori della coagulazione necessari per una emostasi efficiente variano da
paziente a paziente ed a seconda delle condizioni cliniche. Si raccomanda di somministrare ele-vate dosi iniziali allo scopo di ottenere un rapido aumento dei fattori della coagulazione carenti nel plasma del paziente. Tenendo conto del periodo di emivita in vivo dei fattori (fattore II ap-pross. 50-60 ore; fattore IX appross. 12-30 ore; fattore X appross. 40-60 ore) si raccomanda di ripetere la somministrazione ad intervalli di 6-12 ore circa. Le prove di controllo della coagu-lazione devono essere eseguite ad intervalli regolari. Il tempo di protrombina e` indicativo per i fattori II e X, il tempo di tromboplastina parziale per il fattore IX. Il Protromplex Tim 3 offre il van-taggio di determinare con la somministrazione di un ridotto volume di liquido e basso contenuto proteico, un`alta concentrazione di fattori della coagulazione (II, IX, X) nel circolo, e quindi si pre-sta ottimamente nel trattamento dei neonati o dei pazienti con ipertensione arteriosa. Gli epatopazienti con carenza dei fattori del complesso protrombinico che devono essere sottoposti adintervento chirurgico, biopsia o splenoportografia, dovranno essere trattati in modo da mantenere il valore Normotest al di sopra del 50% per alcuni giorni. RICOSTITUZIONE DEL LIOFILIZZATO. Illiofilizzato deve essere ricostituito soltanto immediatamente prima della somministrazione. Un eventuale residuo non deve essere riutilizzato. Riscaldare il flacone contenente il solvente (20ml) a temperatura ambiente (non oltre i 37-oC). Togliere i dischetti protettivi dai flaconi del liofilizzato e del solvente e disinfettare i tappi di gomma dei due flaconi. Le due estremita` dell`agodi trasferimento sono protette da due cappucci in plastica congiunti da un punto di saldatura. Ruotare uno dei cappucci per rompere il punto di saldatura, liberare l`ago ed inserirlo nel tappo
di gomma del flacone del solvente. Togliere l`altro cappuccio dell`ago di trasferimento avendocura di non toccare l`ago. Capovolgere il flacone del solvente ed introdurre l`estremita` libera dell`ago di trasferimento fino a meta` della sua lunghezza nel tappo di gomma del flacone delliofilizzato. Poiche` il flacone con la sostanza liofilizzata e` sottovuoto, il solvente verra` aspirato all`interno. Separare il flacone del solvente, con l`ago inserito, dal flacone del liofilizzato ed agi-tare leggermente quest`ultimo per favorirne il discioglimento. Dopo il completo discioglimento della sostanza liofilizzata inserire l`ago da sfiato; la schiuma eventualmente formatasi si dissol-vera` rapidamente. Togliere l`ago da sfiato. I
NIEZIONE. Ruotare il cappuccio protettivo dell`ago fil-tro per rompere la saldatura e toglierlo. Applicare l`ago filtro alla siringa monouso ed aspirare
la soluzione nella siringa. Togliere l`ago filtro ed applicare alla siringa l`ago per iniezione (o l`agoa farfalla). Somministrare la soluzione lentamente (non oltre 2 ml/min.) per via endovenosa. Qualora la soluzione venga somministrata con set da infusione, e` indispensabile che esso siamunito di filtro.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Il prodotto ricostituito deve essere somministrato per via endoveno-sa.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Validita
`:
18 mesi. Conservare a temperatura tra +2-oC e+8-oC. Per evitare eventuali contaminazioni batteriche i residui del prodotto devono essere opportunamente eliminati. Evitare il congelamento.


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