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PRENT

BAYERSpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Acebutololo cloridrato 221,6 - 443,2 mg corrispondenti a 200 - 400 mg diacebutololo.
ECCIPIENTI:
Amido di mais, polivinilpirrolidone, cellulosa microgranulare, magnesio stearato,idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, polietilenglicole 4000, menta essenza, mentolo, gomma arabica, glucosio monoidrato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Beta-bloccante selettivo, non associato, indicato nel tratta-mento di cardiopatie a diversa eziologia.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa di qualsiasi tipo e gravita`. Terapia precoce e di mantenimen-to di coronaropatie (cardiopatia coronarica, specie angina pectoris, insufficienza coronarica cronica, stati postinfartuali). Sindrome cardiaca ipercinetica. Disturbi del ritmo cardiaco di di-verso tipo, in particolare tachicardia parossistica sopraventricolare, extrasistoli ventricolari e sopraventricolari, fibrillazione atriale, flutter atriale.
CONTROINDICAZIONI:
Non va somministrato nei seguenti casi: ipersensibilita` individuale accerta-ta verso il prodotto; scompenso acuto di circolo e shock cardiogeno, ipotensione. In presenza
di valori pressori ridotti (100/60 mmHg o meno) la somministrazione va effettuata con partico-lare cautela; blocco AV oltre il 1-o grado; blocco seno-atriale, sick-sinus sindrome; bradicardia pronunciata (f.c. inferiore a 50 battiti/min.); grave insufficienza renale o epatica; disturbi circo-latori periferici all`ultimo stadio, asma bronchiale.
EFFETTI INDESIDERATI:
Occasionalmente possono verificarsi i seguenti effetti collaterali nel corso deltrattamento: vertigine, cefalea, sudorazione, stanchezza, disturbi del sonno, depressione, incubi, allucinazioni, disturbi gastrointestinali (perdita di appetito, nausea, vomito, conati di vomi-to,stipsi, diarrea), sete, reazioni di ipersensibilita` (es. reazioni cutanee), aggravamento di una esistente insufficienza cardiaca, rallentamento dell`attivita` cardiaca (bradicardia), disturbi dellaconduzione AV (blocco cardiaco), riduzione indesiderabile della PA, crampi muscolari (polpaccio), miastenia, formicolio (parestesia), sensazione di freddo alle mani e ai piedi, ridotta lacri-mazione (importante in chi porta lenti a contatto). Nell`ipoglicemia diabetica la possibilita` che un trattamento con Prent possa ritardare la normalizzazione della situazione e mascherare il pol-so accelerato sintomatico deve essere presa in debita considerazione. Durante trattamento con acebutololo sono spesso individuabili anticorpi antinucleari (ANA). Nei pazienti con ANA sononecessari regolari controlli clinici dei parametri di laboratorio. In casi isolati, generalmente nei trattamenti a lungo termine e con dosi elevate, possono osservarsi reazioni cutanee (es. pruri-to), muscolari e articolari (sindrome lupus eritematoso simile); queste reazioni sono reversibili e scompaiono con la sospensione della terapia. In pazienti con morbo di Raynaud (vasospasmialle dita delle mani e dei piedi) i sintomi possono risultare intensificati in casi isolati. In pazienti con claudicatio intermittens i sintomi possono temporaneamente peggiorare all`inizio del tratta-mento. In pazienti con tendenza a reazioni broncospastiche (es.in caso di bronchite asmatica) si puo` osservare dispnea dovuta ad aumento delle resistenze nelle vie respiratorie.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Valgono in linea di massima le stesse precauzioni in uso per tutti i far-maci ad azione beta-bloccante, in particolare nelle seguenti condizioni: bradicardie; segni di insufficienza cardiaca (si consiglia la contemporanea digitalizzazione e l`impiego di diuretici primadi iniziare la terapia con Prent). Particolare attenzione va posta nel trattamento di diabetici con forti oscillazioni della glicemia, nei digiuni prolungati e in pazienti con acidosi metaboliche. Gliinibitori della monoaminossidasi (IMAO) non vanno somministrati contemporaneamente a Prent. Pazienti con tumore della porzione midollare della ghiandola surrenale (feocromocitoma)non vanno trattati con Prent se non dopo alfa-bloccaggio. La comparsa eventuale di bradicardia spiccata o di ipotensione grave osservata con altri beta-bloccanti, richiede l`interruzione del trat-tamento e misure idonee. Durante la gravidanza i beta-bloccanti devono essere usati solo in caso di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo medico: in via precauzionale non va som-ministrato durante il primo trimestre di gravidanza; inoltre va interrotto circa 4 settimane prima del parto e non va somministrato durante l`allattamento.
AVVERTENZE:
Il trattamento richiede un regolare controllo medico. La capacita` di guidare o di azionare macchinari puo` essere alterata a seconda della risposta individuale, specie all`inizio deltrattamento, quando si cambia medicamento e in associazione con alcolici.
INTERAZIONI:
L`effetto antiipertensivo puo` essere potenziato da altri farmaci ipotensivi. In casodi trattamento concomitante e reserpina, metildopa, clonidina, guanetidina e guanfenacina, si puo` notare bradicardia, nonche` un eccessivo abbassamento di pressione. Qualora si debba in-terrompere un trattamento contemporaneo con clonidina, una graduale sospensione di Prent dovra` precedere di alcuni giorni la sospensione pure graduale di clonidina. In caso di uso con-comitante di Prent e cimetidina, l`effetto ipotensivo puo` risultare potenziato. L`uso concomitante di Prent e nifedipina puo` pure causare una maggiore riduzione pressoria. In linea di massima e`sconsigliabile la somministrazione contemporanea di calcioantagonisti tipo verapamil e diltiazem o altri farmaci antiaritmici; nel caso tale somministrazione fosse ritenuta indispensabile e`opportuna un`attenta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica dei pazienti in trattamento, in quanto potrebbero verificarsi riduzioni indesiderate della pressione arteriosa (ipotensione), ral-lentata attivita` cardiaca (bradicardia) e altri disturbi del ritmo cardiaco. In particolare durante trattamento con Prent va interrotta ogni somministrazione endovenosa di calcioantagonisti eantiaritmici. Qualora con l`uso simultaneo di farmaci antidiabetici si dovesse osservare ipoglicemia, si dovrebbe tener conto della possibilita` che Prent abbia a ritardare la normalizzazionedella situazione e mascherare il polso accelerato sintomatico. Dovranno quindi effettuarsi regolari controlli della glicemia. Particolare attenzione va prestata all`azione cardiaca ugualmenteorientata (azione inotropa negativa) dei betabloccanti e dei narcotici in anestesia. Se possibile, Prent non va sospeso, persino prima di interventi programmati.
POSOLOGIA:
Le compresse vanno deglutite intere con poco liquido, preferibilmente prima dei pa-sti. La dose e la durata del trattamento vanno stabilite individualmente in base alla entita` dell`effetto terapeutico o eventualmente alla frequenza del polso. Come per tutti i beta-bloccanti, e`buona norma non interrompere bruscamente la somministrazione di Prent, ma ridurre gradualmente la dose.Salvo diversa prescrizione medica, si suggeriscono le seguenti dosi orientative:Ipertensione arteriosa e angina pectoris: inizialmente 400 mg al di` (1 compressa al mattino oppure 1/2 compressa mattina e sera). In genere questa dose si rivela sufficiente anche qualedose di mantenimento. Nel caso non si ottenga il pieno effetto terapeutico, la dose puo` essere aumentata a 600 mg (1 + 1/2 cpr) o ad 800 mg (2 cpr). In casi particolari e` possibile incre-mentare la dose totale giornaliera a 1200 mg da assumere frazionata la mattina e la sera. Poiche` l`uso contemporaneo di preparati antiipertensivi puo` potenziare l`azione ipotensiva di Prent, siconsiglia, se del caso, di ridurre il dosaggio dell`antiipertensivo. Alterazioni del ritmo cardiaco: la dose media richiesta nei disturbi del ritmo cardiaco di lieve entita` e` di 400-600 mg/die (2-3cpr da 200 mg o 2-3 x 1/2 cpr da 400 al giorno); se necessario la dose puo` essere aumentata a 800 mg/die. In presenza di alterata funzionalita` renale ed epatica il dosaggio va stabilito conattenzione.
SOVRADOSAGGIO:
L`iperdosaggio puo` tradursi in una attivita` cardiaca rallentata (bradicardia) e di-sturbi della conduzione con eventuale insufficienza cardiaca, vasocostrizione periferica e broncospasmo. Questi sintomi possono svilupparsi pienamente solo dopo parecchie ore. In tali casiil trattamento con acebutololo va interrotto.Se necessario si possono adottare le seguenti misure terapeutiche: inizialmente circa 1 mg di atropina e.v., se necessario seguito da orciprena-lina solfato, iniziando con 0,5 mg iniettati lentamente e.v. fino allo stabilirsi dell`effetto; se necessario, anche glucagone. In aggiunta possono essere presi in considerazione: trattamentocon pacemaker, ventilazione meccanica, ossigeno, emodialisi e dialisi peritoneale.


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