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PREMARIN

WYETHLEDERLE SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Estrogeni coniugati naturali.
ECCIPIENTI:
Lattosio, metilcellulosa 15 cps, magnesio stearato, Shellac polvere, glicole polietile-nico 20.000, gliceril monooleato, calcio solfato anidro, saccarosio, cellulosa microcristallina,
cera carnauba, titanio biossido, Opalux green AS 1501 (solo cpr 0,3 mg), Opalux maroon AS3910 (solo cpr 0,625 mg), E110 (solo cpr 1,25 mg), E104 (solo cpr 1,25 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Estrogeni coniugati naturali
INDICAZIONI:
Sintomi vasomotori da moderati a gravi associati a deficienza estrogenica. Preven-zione e trattamento dell`osteoporosi associata a deficienza estrogenica. Vaginite atrofica e uretrite atrofica. Ipoestrogenismo femminile. Ipersensibilita` verso uno o piu` dei componenti diPremarin o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Cancro mammario sospetto o accertato. Accertato o sospetto carcinoma endometriale o altre neoplasieestrogeno-dipendenti. Endometriosi. Gravidanza accertata o presunta e allattamento. Emorragie genitali anomale non diagnosticate. Tromboflebiti, trombosi o processi tromboembolici inatto o nell`anamnesi. Gravi malattie renali, epatiche o cardiache.
EFFETTI INDESIDERATI:
I seguenti effetti collaterali sono stati riportati durante la terapia estrogenica:Apparato Urogenitale: emorragie da rottura, spotting, modificazione del flusso mestruale, amenorrea. Apparato Cardiocircolatorio: tromboembolia venosa, embolia polmonare, tromboflebi-te, esacerbazioni delle vene varicose, aumento della pressione sanguigna. Ghiandole Mammarie: dolorabilita` al tatto, ingrossamento, secrezione mammaria. Apparato Digerente:nausea, vomito, crampi addominali, gonfiore, ittero colestatico, pancreatite. Cute: cloasma o melasma, che puo` persistere dopo la fine della terapia; alopecia; rash, in casi isolati allergia dacontatto, prurito generalizzato. Apparato Oculare: alterazioni della curvatura corneale, intolleranza alle lenti a contatto. Sistema Nervoso Centrale: cefalea, emicrania, vertigini, corea. AltriEffetti: aumento o perdita di peso; aggravamento della porfiria; edema; modificazioni della libido, reazioni anafilattoidi, specie in pazienti con precedenti di allergie o disturbi allergici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva (HRT), oltread eseguire una visita generale e ginecologica, dovrebbe essere valutata l`anamnesi personale
e familiare della paziente, alla luce delle controindicazioni e delle avvertenze speciali e precau-zioni per l`uso. Durante il trattamento sono raccomandati controlli specialistici periodici la cui natura e frequenza va adattata alla paziente e vanno condotte ripetute visite del seno e/o mam-mografia in linea con i programmi di controllo consigliati per le donne sane, modificati secondo le necessita` cliniche individuali. Prima e periodicamente durante la terapia, la paziente deve es-sere sottoposta ad un completo esame fisico, comprendente oltre l`esame delle mammelle anche la determinazione della pressione arteriosa e l`esame degli organi addominali e pelvici. E`opportuno inoltre eseguire uno striscio di Papanicolau. Alcune pazienti possono sviluppare manifestazioni indesiderate dovute ad eccessiva stimolazione estrogenica, come anormale o ec-cessivo sanguinamento uterino, mastodinia, ecc. In caso di anormali sanguinamenti vaginali adeguate misure diagnostiche, compresi se necessario prelievi endometriali, devono essere ef-fettuate per scartare l`eventualita` di formazioni maligne. Laddove non viene trovata una causa patologica del sanguinamento vaginale anormale, una riduzione del dosaggio o una terapia ci-clica possono essere indicate. Fibromi uterini preesistenti possono aumentare di grandezza durante l`uso degli estrogeni. Non ci sono prove adeguate che gli estrogeni siano efficaci neltrattamento di sintomi nervosi o di depressione che possono verificarsi durante la menopausa; gli estrogeni quindi, non dovrebbero essere usati per trattare queste condizioni. Se possibile, laterapia estrogenica deve essere interrotta almeno quattro settimane prima di un intervento chirurgico, se questo e` associato ad un aumentato rischio di tromboembolia, oppure durante pe-riodi di prolungata immobilizzazione. Poiche` gli estrogeni possono determinare ritenzione idrica, e` necessario seguire attentamente quelle patologie che possono essere influenzate dacio`, come per esempio asma, epilessia, emicrania, disfunzioni cardiache o renali. Gli estrogeni possono essere scarsamente metabolizzati in pazienti con insufficiente funzione epatica e de-vono essere somministrati con cautela in tali pazienti. L`uso prolungato degli estrogeni puo` alterare il metabolismo del calcio e del fosforo trasferendoli dal compartimento plasmatico altessuto osseo. Gli estrogeni dovrebbero essere usati con cautela in pazienti con disfunzioni del metabolismo osseo non legate a carenza estrogenica. La terapia estrogenica puo` essere asso-ciata a massivi aumenti dei trigliceridi nel plasma conducendo a pancreatiti o ad altre complicazioni in pazienti con difetti familiari del metabolismo lipoproteico. La ricomparsa dei flussimestruali durante la terapia sostitutiva estrogenica nelle donne in post-menopausa non e` indicativa di fertilita`. Il Premarin non e` un contraccettivo. Le donne in eta` fertile, che desideranoadottare un metodo contraccettivo, devono usare metodi contraccettivi non-ormonali durante la terapia con Premarin. Poiche` nelle donne in menopausa con utero intatto una terapia prolun-gata con estrogeni potrebbe aumentare il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma, e` necessario adottare una terapia sequenziale con progestinici in modo da proteggere l`endometrio.
AVVERTENZE SPECIALI:
I dosaggi di Premarin utilizzati non devono eccedere le dosi raccomandate. E`stato osservato che gli estrogeni somministrati senza l`aggiunta di un progestinico in donne con
utero, possono aumentare il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale. Questo rischiosembra dipendere sia dalla durata del trattamento che dal dosaggio dell`estrogeno. Studi clinici hanno indicato un ridotto rischio di cancro endometriale quando un progestinico e` sommini-strato con la terapia estrogenica sostitutiva. Durante la terapia con Premarin la paziente deve sottoporsi a controllo medico almeno su base annuale. Attualmente i dati clinici disponibili (de-rivati dalla valutazione dei dati emersi da cinquantuno studi epidemiologici) suggeriscono che nelle donne in postmenopausa che si sottopongano o si siano sottoposte a terapia ormonalesostitutiva (HRT), vi sia un aumento da lieve a moderato della probabilita` di diagnosi di cancro mammario. Cio` puo` essere dovuto sia ad una diagnosi precoce nelle pazienti trattate, che adun reale effetto della HRT, che alla combinazione di ambedue. La probabilita` di porre diagnosi di cancro mammario aumenta con la durata del trattamento e sembra ritornare al valore inizialedopo cinque anni dalla sospensione della HRT. Il cancro mammario diagnosticato in pazienti che usino o abbiano usato recentemente HRT sembrerebbe di natura meno invasiva di quellotrovato in donne non trattate. Nelle donne di eta` compresa tra i cinquanta e i settanta anni, che non usano HRT, viene diagnosticato il cancro mammario a circa quarantacinque soggetti ognimille, con un aumento legato all`eta`. E` stato stimato che nelle donne che fanno uso di HRT, per almeno cinque anni, il numero di casi supplementari di diagnosi di cancro mammario sara` tradue e dodici per ogni mille soggetti, cio` in relazione all`eta` in cui le pazienti iniziano il trattamento e alla durata dello stesso. E` importante che il medico discuta l`aumento di probabilita` di diagno-si di cancro mammario con la paziente candidata a terapia a lungo termine, valutandolo in relazione ai benefici della HRT. Si raccomandano regolari controlli mammari e l`autoesame dellamammella. Un aumentato rischio di affezioni della cistifellea e` stato riportato in donne in postmenopausa in trattamento estrogenico. E` consigliabile tenere conto che: il prodotto va usatosotto la stretta sorveglianza del medico; in alcuni studi epidemiologici, donne in terapia estrogeno-sostitutiva sola o combinata con progestinici, hanno mostrato un`aumentato rischio ditromboflebite e/o malattia tromboembolica, benche` non sia stato definitivamente stabilito un
rapporto causale con la terapia estrogenica. Il medico deve essere consapevole della possibilita`di disturbi trombotici (comprendenti tromboflebite, trombosi della retina, embolia cerebrale e polmonare) durante la terapia ormonale sostitutiva ed essere attento alle primissime manifesta-zioni di questi disturbi (emicrania o cefalea intensa, turbe della coscienza o della motilita` volontaria, afasia, turbe del visus, dispnea, ecc.). Se uno qualsiasi di questi si manifestasse o vifosse il sospetto, la terapia ormonale sostitutiva deve essere immediatamente interrotta. Le pazienti con fattori di rischio per disturbi trombotici devono essere tenute sotto stretto controllo.In caso di eccessiva emorragia vaginale consultare il proprio medico onde individuare un`eventuale causa organica. Poiche` alcuni tests di funzionalita` epatica od endocrina possono essereinfluenzati dalla terapia estrogenica, e` preferibile effettuare tali dosaggi dopo che la somministrazione di estrogeni sia stata sospesa per un ciclo. Dovrebbero essere strettamente control-late le pazienti con storia familiare di neoplasie e quelle che soffrano o abbiano sofferto delle patologie che seguono: colestasi ricorrente o prurito insistente durante la gravidanza; alterazionidella funzionalita` epatica; insufficienza renale o cardiaca; noduli al seno o mastopatia fibrocistica; epilessia; asma; otospongiosi; diabete mellito; sclerosi multipla; lupus eritematoso sistemi-co. E` prudente interrompere immediatamente la terapia nei casi di: emicrania e frequenti mal di testa, rari prima dell`inizio della terapia; disturbi visivi di ogni tipo; traumi (per tutta la duratadel periodo di convalescenza); ittero colestatico. Poiche` gli estrogeni possono influenzare il metabolismo dei carboidrati, si raccomanda di sorvegliare attentamente le pazienti diabetiche interapia associata.
USO IN GRAVIDANZA:
Gli estrogeni non devono essere usati durante la gravidanza. La terapia estro-genica durante la gravidanza e` associata ad un aumentato rischio di malformazioni congenite degli organi riproduttivi del feto di sesso maschile e femminile, a un aumentato rischio di ade-nosi vaginale, displasia a cellule squamose della cervice uterina e cancro vaginale successivamente nella vita. Durante la gravidanza non esiste nessuna indicazione a supporto di una terapiaestrogenica. Gli estrogeni sono inefficaci per la prevenzione o il trattamento della minaccia d`aborto o dell`aborto abituale. Non somministrare durante l`allattamento.
INTERAZIONI:
E` stato osservato che la rifampicina, se assunta concomitantemente agli estroge-ni, diminuisce l`attivita` di questi ultimi. Questo effetto e` stato attribuito ad un aumentato metabolismo degli estrogeni, presumibilmente attraverso l`induzione degli enzimi microsomialiepatici. Altri farmaci che possono diminuire l`effetto degli estrogeni e dei progestinici sono i barbiturici, l`idantoina, la carbamazepina, il meprobamato ed il fenilbutazone. Gli estrogeni possonoridurre l`azione degli anticoagulanti orali ed antidiabetici. Il medico dovrebbe essere informato, in ogni caso, di una eventuale terapia concomitante con altri farmaci.
POSOLOGIA:
La somministrazione di Premarin puo` essere continuativa (cioe` senza alcuna inter-ruzione nella terapia) o ciclica (tre settimane di terapia e una settimana di pausa). Deve essere
scelta la dose piu` bassa efficace. Dosaggi usuali: sintomi vasomotori, vaginite atrofica ed ure-trite atrofica associate a deficienza estrogenica: 0,3 mg -1,25 mg al giorno. Donne con carenza estrogenica in trattamento per queste condizioni devono essere controllate ad intervalli regolari(3-6 mesi). Osteoporosi: 0,625 mg al giorno. Questo dosaggio e` richiesto per la preservazione della massa ossea. Ipoestrogenismo femminile: 0,3 mg - 1,25 mg al giorno. I dosaggi vannoadattati a seconda della gravita` dei sintomi e della risposta endometriale. Dosi di 0,15 mg sono state utilizzate nelle ragazze e sono associate alla comparsa dello sviluppo dei caratteri sessualisecondari. Il dosaggio dovrebbe essere individualizzato per raggiungere una risposta ottimale della paziente.
SOVRADOSAGGIO:
Sono stati riportati numerosi episodi di ingestione da parte di bambini di alte dosidi contraccettivi orali contenenti estrogeni che indicano come non vi sia l`insorgenza di gravi
episodi tossici acuti. L`iperdosaggio da estrogeni puo` causare nausea e, nelle donne, tensionemammaria e/o insorgenza di sanguinamenti vaginali e/o ritenzione di liquidi ed edema.


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