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PLENDIL

ASTRAZENECA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Felodipina.
ECCIPIENTI:
Olio di ricino idrogenato 40 poliossilato; idrossipropilcellulosa; propilgallato; metili-drossipropilcellulosa; alluminio silicato; cellulosa microcristallina; lattosio; sodio stearilfumarato; polietilenglicole; titanio biossido; ferro ossido giallo; ferro ossido rosso; cera carnauba.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Derivato diidropiridinico ad attivita` antiipertensiva e antiangi-nosa.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa. Angina pectoris.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso il medicamento. Gravidanza accertata o presun-ta. Allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati sono in generale transitori e di lieve entita`. La felodipinapuo` causare, come altri vasodilatatori, vampate, cefalea, palpitazioni, vertigini, affaticabilita`, disturbi gastrici, poliuria, eruzioni cutanee. Queste reazioni che appaiono solitamente all`inizio deltrattamento o quando si aumenti la dose somministrata, sono generalmente transitorie e diminuiscono di intensita` con il passare del tempo. In alcuni pazienti, anche la felodipina, come glialtri diidropiridinici, puo` causare edema malleolare a causa della vasodilatazione precapillare, comparsa o esacerbazione di dolori toracici. In alcuni casi si e` osservata iperplasia gengivale.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Bisogna porre particolare attenzione nei soggetti con insufficienza epa-tica poiche` l`effetto ipotensivo potrebbe essere aumentato.
INTERAZIONI:
Le concentrazioni plasmatiche di digossina aumentano durante la simultaneasomministrazione di felodipina; puo` rendersi quindi necessario ridurre i dosaggi di digossina in caso di trattamento contemporaneo con i due farmaci. La concomitante assunzione di induttorifarmaco-metabolici, come fenitoina, carbamazepina o barbiturici, determina una pronunciata diminuzione dei livelli plasmatici di felodipina. La cimetidina aumenta del 50% i livelli plasmaticidella felodipina. L`elevato grado di legame alle proteine plasmatiche non sembra modificare la frazione libera di altri farmaci estesamente legati, quali il warfarin.
POSOLOGIA:
La felodipina puo` essere impiegata in monoterapia o in associazione con un beta-bloccante. La dose deve essere aggiustata individualmente. La dose consigliata e` di una compressa di Plendil 10 (10 mg) al giorno. Alcuni pazienti possono essere ben controllati con unasingola somministrazione giornaliera di una compressa di Plendil 5 (5 mg). Non e` in genere necessario somministrare dosi giornaliere superiori a 20 mg. La dose dovrebbe essere ridotta neipazienti con funzionalita` epatica gravemente alterata. La compressa deve essere inghiottita intera e non deve essere spezzata, schiacciata o masticata.
SOVRADOSAGGIO:
SINTOMI:
il sovradosaggio puo` causare eccessiva vasodilatazione periferica, conipotensione marcata e talvolta bradicardia. T
RATTAMENTO:
se compare grave ipotensione, deveessere istituito un trattamento sintomatico. Porre il paziente supino con gli arti inferiori elevati.
In caso di bradicardia, somministrare 0,5-1 mg di atropina per via endovenosa. Se cio` non do-vesse bastare, aumentare la volemia mediante infusione di soluzioni fisiologiche (saline, di glucosio o di destrano). Se le misure sovradescritte dovessero essere insufficienti, si possonosomministrare farmaci simpaticomimetici con effetto prevalentemente alfa1 - stimolante.


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