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PIPERONIL

LUSOFARMACO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Pipamperone bicloridrato 96 mg pari a 80 mg di base.
ECCIPIENTI:
Lattosio, amido di mais, amido di patate, silice precipitata, acido stearico, talco.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaco psicolettico antipsicotico appartenente alla classedei derivati del butirrofenone.
INDICAZIONI:
Disturbi caratteriali dei bambini, degli anziani con arteriosclerosi cerebrale, dei va-sculopatici, degli alcoolisti, degli epilettici, degli psicotici e dei ritardati. Sindromi paranoiche e schizofreniche. Insonnie e disturbi del ritmo sonno-veglia.
CONTROINDICAZIONI:
Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall`alcool o da altre sostanzeattive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson. Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a malattie del sistema nervoso centrale (emiplegia,sclerosi a placche, ecc.) Gravidanza accertata o presunta, allattamento, bambini nel primo biennio di vita.
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti sul S.N.C.: Reazioni extrapiramidali: reazioni neuromuscolari di tipo ex-trapiramidale compaiono frequentemente, spesso durante i primi giorni di trattamento. Si tratta
generalmente di sintomi parkinsonsimili per lo piu` modesti e reversibili. Meno frequentementesi puo` avere: irrequietezza motoria, distonia, acatisia, iperreflessia, opistotono, crisi oculogire. Generalmente la comparsa e la gravita` di questi sintomi sono in relazione alla dose e richiedonola somministrazione di farmaci antiparkinson o, piu` raramente, la sospensione del Piperonil. Discinesie persistenti tardive: raramente e specialmente in pazienti anziani trattati a lungo condosi elevate, possono comparire le seguenti discinesie motorie, persistenti nel tempo: movimenti ritmici involontari di lingua, faccia, bocca o mandibola (ad esempio protrusione della lin-gua, gonfiamento delle guance, masticazione) e talora anche delle estremita`. Tale sindrome non ha una terapia specifica, richiede la sospensione del trattamento ed e` generalmente prece-duta da fini movimenti vermicolari della lingua. Altri effetti sul S.N.C.
:
insonnia, irrequietezza, ansieta`, euforia, agitazione, sonnolenza, depressione, letargia, cefalea, confusione, vertigini, at-tacchi epilettici ed esacerbazioni di sintomi psicotici. Effetti cardiovascolari: tachicardia e ipotensione. Effetti ematologici
:
sono stati segnalati casi di lieve e transitoria leucopenia, dileucocitosi, di modesta oligoemia e di tendenza alla linfomonocitosi. Effetti sul fegato: segnalati, ma senza una dimostrata relazione causale, casi di insufficienza epatica e/o di ittero. Rea-zioni dermatologiche: manifestazioni maculopapulari ed acneiformi, casi di fotosensibilita` e di alopecia. Disturbi endocrini: comparsa di lattazione, ingorghi mammari e mastalgia, irregolarita`mestruali, ginecomastia, impotenza, aumento della libido, iperglicemia e ipoglicemia. Effetti gastrointestinali: anoressia, stipsi o diarrea, ipersalivazione, dispepsia, nausea e vomito. Reazionivegetative: bocca arida, turbe visive, ritenzione urinaria, sudorazione. Effetti respiratori: laringo e broncospasmo, aumento della profondita` del respiro.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Con l`impiego di alcuni neurolettici maggiori, incluso il Piperonil, e` statasegnalata la comparsa di casi di broncopolmonite, favoriti probabilmente dalla disidratazione
per ridotta sensazione di sete, dalla emoconcentrazione e dalla ridotta ventilazione polmonare;la comparsa di tali sintomi, specie nell`anziano, richiede pronta ed adeguata terapia. eve essere somministrato con prudenza ai seguenti tipi di pazienti: ardiopatici gravi, per possibile transito-ria ipotensione arteriosa e/o comparsa di dolore anginoso, (non usare in tal caso adrenalina in quanto il Piperonil puo` bloccarne l`attivita` ipertensiva con ulteriore riduzione paradossa dellapressione) e comunque in soggetti anziani o depressi; in trattamento anticonvulsivante; con allergie note o con una storia di reazioni allergiche a farmaci, o con affezioni leucopenizzanti; du-rante la terapia anticoagulante, per la segnalazione di un caso isolato di interferenza con gli effetti del fenindione; durante la fase maniacale delle psicosi cicliche, per la possibilita` di un ra-pido cambiamento dell`umore verso la depressione. In caso di contemporanea terapia antiparkinson, essa deve essere proseguita dopo la sospensione del Piperonil, che ha un piu` lungotempo di eliminazione.
AVVERTENZE SPECIALI:
In corso di trattamento con farmaci antipsicotici e` stato riportato un comples-so di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita` muscolare, acinesia, disturbi vegetativi(irregolarita` del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardie, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento dellaS.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell`istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare curadeve essere posta nel ridurre l`ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere atten-tamente monitorato. Il farmaco deve essere somministrato sotto il controllo del medico psichiatra.
INTERAZIONI:
L`associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza daparte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Il Piperonil, in particolare,
potenzia gli effetti di anestetici ed analgesici e l`azione depressiva sul sistema nervoso centraledei barbiturici. Esso, tuttavia, non modifica l`azione anticonvulsivante dei barbiturici e degli altri farmaci antiepilettici, le cui dosi pertanto non vanno modificate; e` anzi possibile una riduzionedella soglia convulsiva. Gli effetti extrapiramidali del prodotto possono essere aggravati dalla piperazina e potenziati dagli IMAO. Il prodotto stesso puo` potenziare i farmaci ad azione depres-siva sul S.N.C.: alcool, del quale e` consigliabile non fare uso durante i trattamenti ansiolitici, sedativi-ipnotici, antistaminici, anestetici generali, analgesici, stupefacenti. Analogamente puo`essere potenziata l`azione di farmaci anticolinergici (per esempio spasmolitici atropinici); viceversa la risposta all`insulina e agli ipoglicemizzanti orali puo` essere diminuita cosi` come quelladella levodopa e degli amfetaminici. A causa della sua azione ipotensiva e cardiodepressiva puo` risultare esaltata l`attivita` dei beta bloccanti e della metildopa; altrettanto, con diversi meccani-smi, puo` avvenire con il glutammato di litio e con gli anticoagulanti orali. L`associazione di Piperonil con anticolinergici, compresi quelli utilizzati nella terapia del morbo di Parkinson, puo`determinare un aumento della pressione endooculare.
POSOLOGIA:
1-6 compresse (80-480 mg) al di`. La somministrazione deve essere frazionata, aseconda del dosaggio, da 1 a 4 volte, distribuite ad intervalli regolari durante la giornata. Nei disturbi del ritmo sonno-veglia il prodotto deve essere somministrato in un`unica dose di 1/2 o1 compressa (40-80 mg), alcune ore prima del presumibile verificarsi del sonno fisiologico (ore 17 circa). Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dalmedico, che dovra` valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
SOVRADOSAGGIO:
Principalmente intense reazioni extrapiramidali, ipotensione arteriosa e sedazionecui puo` far seguito uno stato comatoso con depressione respiratoria ed ipotensione arteriosa grave. Per il trattamento di tali manifestazioni si deve praticare la lavanda gastrica o l`induzionedel vomito e quindi una terapia a base di amfetamina o levodopa, alla quale puo` far seguito una terapia di sostegno: respirazione artificiale o meccanica, intubazione o tracheotomia, infusionevenosa di plasma o di altri liquidi, ipertensivi come la noradrenalina (non l`adrenalina), farmaci antiparkinson.


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