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PIPEDAC

TEOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Acido Pipemidico pari a anidro 400 mg.
ECCIPIENTI:
Talco; sodio carbossimetilamido; magnesio stearato; amido. Capsula contenitrice:gelatina, titanio biossido (F171).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antisettico, antimicrobico delle vie genito-urinarie.
INDICAZIONI:
Infezioni delle vie genito-urinarie sostenute da germi gram negativi e gram positivisensibili, acute o croniche o conseguenti ad interventi strumentali o chirurgici.
CONTROINDICAZIONI:
Nell`infanzia ed in caso di ipersensibilita` individuale accertata verso il pro-dotto.
EFFETTI COLLATERALI:
Possono occasionalmente insorgere nausea e dolori epigastrici che non ri-chiedono di norma la sospensione del trattamento. Tali manifestazioni insorgono nel 2% dei soggetti trattati e si attenuano comunque somministrando il farmaco a stomaco pieno. Ancora piu` rare le eruzioni cutanee di tipo esantematico od orticarioide; in tal caso puo` rendersi consi-gliabile l`interruzione del trattamento e l`istituzione di una terapia idonea. Eccezionalmente si
possono osservare manifestazioni neurosensoriali e psichiche con vertigine e disturbi dell`equilibrio in soggetti anziani:
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In corso di terapia con Pipedac puo` risultare temporaneamente aumen-tata la sensibilita` della pelle ai raggi solari. Si sconsiglia pertanto di esporre il corpo al sole o a
lampade abbronzanti durante il trattamento. Nelle donne in stato di gravidanza accertata o pre-sunta il prodotto deve essere somministrato nei casi di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
Nella letteratura non sono state segnalate interazioni con altri farmaci.
POSOLOGIA:
Adulti: 800 mg di acido pipemidico (2 capsule da 400 mg) in dosi frazionate nell`ar-co della giornata da assumere a stomaco pieno. La posologia puo` essere variata secondo il
giudizio del medico che stabilira` la durata del trattamento in funzione dell`intensita` dell`affezione.
SOVRADOSAGGIO:
Non esistono nella letteratura esperienze specifiche in tal senso. In ogni caso e`consigliabile ricorrere, in caso di ingestione massima alla gastrolisi.


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