A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > P > PENSTAPHO





PENSTAPHO

BRISTOL-MYERSSQUIBB SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Sodio oxacillina 1100 mg pari ad oxacillina 1 g.
ECCIPIENTI:
Sodio fosfato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antimicrobici generali per uso sistemico. Penicilline resistentialle beta-lattamasi.
INDICAZIONI:
Trova la sua indicazione nelle infezioni causate da germi Gram-positivi, quali il Di-plococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes e Staphylococcus aureus, compresi anche i ceppi di Staphylococcus aureus produttori di penicillinasi. Nelle infezioni delle vie respiratorie:polmoniti, bronchiti, infezioni dell`orecchio, del naso e della gola. Nelle infezioni della pelle e dei tessuti molli: foruncolosi, ulcerazioni settiche, infezioni da ferite, celluliti ed ascessi. Nelle oste-omieliti, infezioni del tratto genito-urinario, batteriemie ed enterocoliti stafilococciche. Nota: debbono essere condotti dei test batteriologici per determinare il microorganismo responsabilee la sua sensibilita` a Penstapho.
CONTROINDICAZIONI:
In pratica l`uso di questo farmaco puo` trovare una controindicazione solonei soggetti con precedenti di gravi reazioni allergiche.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni a questo farmaco sono infrequenti e consistono principalmente ineruzioni cutanee, prurito, orticaria, eosinofilia, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea) febbre e, solo eccezionalmente, fenomeni anafilattici. Si sono avuti rari esempi di un mo-derato aumento delle transaminasi (SGOT) ma il significato di questo fatto non e` conosciuto. Si e` verificato un caso eccezionale di disfunzione epatocellulare reversibile che e` stato interpre-tato come una reazione di ipersensibilita`. Infrequenti sono le reazioni secondarie a carico dell`apparato emolinfopoietico che possono manifestarsi con anemia, trombocitopenia, porpo-ra, eosinofilia, leucopenia ed agrunolocitosi. Tali rezioni sono in genere reversibili con l`interruzione della terapia e ritenute, anche esse, espressione di ipersensibilita`. Molto raramente sonostate descritte ambliopia, neuropatie e nefropatie. Sono state riportate lesioni del cavo orale come glossiti e stomatiti, moniliasi orale e rettale.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Le infezioni causate da streptococchi betaemolitici dovrebbero esseretrattate per almeno 10 giorni al fine di prevenire l`insorgenza di febbri reumatiche o di glomerulonefriti. Come con altre penicilline, nei soggetti ipersensibili e` possibile, sebbene raro, il verifi-carsi di una allergia al farmaco. Puo` esistere allergenicita` crociata tra penicilline e cefalosporine. Prima della somministrazione e` quindi utile indagare attentamente se vi sianoprecedenti di reazioni alla penicillina o ad altri allergeni. Qualora nel corso della terapia si manifestino episodi di ipersensibilita` alla oxacillina sodica, e` opportuno interrompere il trattamentoe somministrare i farmaci abitualmente indicati in tale evenienza (antistaminici, vasocostrittori e/o cortisonici). La possibilita` di insorgenza di un fenomeno allergenico, in pazienti che abbianodimostrato ipersensibilita` alla penicillina, deve essere tuttavia attentamente valutata in relazione alla prognosi, quando ci si proponga di iniziare o di interrompere il trattamento. L`uso prolungatodi penicilline, cosi` come di altri antibiotici, puo` favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi funghi, che richiede l`adozione di adeguate misure terapeutiche. Come per ogni far-maco altamente efficace e` opportuno controllare periodicamente la funzionalita` renale, epatica ed ematopoietica.
AVVERTENZE SPECIALI:
GRAVIDANZA - USO PEDIATRICO . Nelle donne in stato di gravidanza e nella pri-missima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita` sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
Le penicilline sono in grado di interferire con l`efficacia dei contraccettivi orali. L`in-cidenza dell`insuccesso dei contraccettivi orali non e` nota ma probabilmente e` molto bassa.
POSOLOGIA:
Per infezioni leggere o moderatamente gravi delle vie aeree superiori o per quellelocalizzate nella pelle e nei tessuti molli: Adulti o bambini dal peso di kg 40 in poi: da 250 a 500 mg ogni 4-6 ore. Bambini di peso inferiore ai 40 kg: 50 mg/kg/die in dosi egualmente suddiviseogni 6 ore. Nelle infezioni piu` gravi come quelle delle vie aeree inferiori o variamente localizzate: Adulti o bambini dal peso di 40 kg in poi: 1 g o piu` a giudizio del medico, ogni 4-6 ore. Bambinidal peso inferiore ai 40 kg: 100 mg/kg/die in dosi egualmente suddivise ogni 4-6 ore.
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
MODALITA` PER LA PREPARAZIONE ED USO DELLA SOLUZIONE INIETTABILE. Per ricostituire il flacone aggiungere acqua per preparazioni iniettabili nelle seguenti pro-porzioni: 2 ml alle fiale da 250 mg; 3 ml alle fiale da 500 mg e 5 ml a quelle da 1 g. Agitare bene
fino ad ottenere una soluzione limpida. La soluzione cosi` ricostituita e` stabile per tre giorni atemperatura ambiente o per una settimana in frigorifero. I
NIEZIONE INTRAMUSCOLARE:
la soluzionedi cui sopra va iniettata profondamente e lentamente.
I NIEZIONE ENDOVENOSA:
la soluzione ricosti-tuita come sopra va ulteriormente diluita in egual volume di acqua per preparazioni iniettabili ed
iniettata per endovena lentamente.
PER FLEBOCLISI:
la soluzione, ricostituita come sopra, va suc-cessivamente diluita in soluzione per fleboclisi. In tali condizioni l`antibiotico rimarra` stabile per almeno 6 ore.
SOVRADOSAGGIO:
Le penicilline esercitano scarsa tossicita` diretta La quantita` massima di penicil-lina che puo` essere somministrata per via parenterale senza che compaiano effetti tossici diretti
deve ancora essere delimitata.
STABILITA`:
La soluzione per uso parenterale, una volta ricostituita, e` stabile per tre giorni a temperatura ambiente o per una settimana in frigorifero.


©MedicineLab.net