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PARSILID

CRINOSIND.FARMACOBIOLOG. SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Ticlopidina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, amido di mais, acido stearico, polividone, acido citrico,magnesio stearato. Rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, polietilenglicole
8000 CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antitrombotico - antiaggregante piastrinico.
INDICAZIONI:
La ticlopidina e` indicata nella prevenzione secondaria di eventi ischemici occlusivicerebro e cardiovascolari in pazienti a rischio trombotico (arteriopatia obliterante periferica,
pregresso infarto del miocardio, pregressi attacchi ischemici transitori ricorrenti, ictus cerebra-le ischemico, angina instabile). In pazienti con pregresso infarto miocardico e con pregressi attacchi ischemici transitori l`uso della ticlopidina dovrebbe essere riservato a quei pazienti chenon tollerano l`acido acetilsalicilico (ASA) o nei quali l`ASA e` risultato inefficace. La ticlopidina e` inoltre indicata: nella prevenzione della riocclusione dei by-pass aorto-coronarici, nella circo-lazione extra-corporea, nella emodialisi e nella trombosi della vena centrale della retina. Condizioni d`impiego: I medici sono invitati ad usare il prodotto solo nei casi relativi alla patologiasopra indicata eseguendo i controlli indicati.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso la ticlopidina. Il farmaco e` controindicato nei sog-getti che presentino od abbiano presentato leucopenia, piastrinopenia od agranulocitosi. Diatesi emorragiche (pregresse o in atto) ed emopatie che comportano un allungamento del tempo disanguinamento. Lesioni organiche suscettibili di sanguinamento (ulcere dell`apparato gastrointestinale, varici esofagee, ecc.). Accidenti vascolari cerebrali emorragici in fase acuta. Epa-topatie gravi. In qualche caso e` stata segnalata, durante il trattamento con ticlopidina, la comparsa di leucopenia od agranulocitosi, talvolta anche ad esito irreversibile; pertanto il far-maco deve essere impiegato solo nei casi in cui esso e` insostituibile. Va categoricamente escluso l`impiego della ticlopidina nella prevenzione primaria nei soggetti clinicamente sani. E`sconsigliato l`uso del prodotto in gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sono stati osservati, in corso di trattamento con ticlopidina: manifestazioniemorragiche; turbe della crasi ematica: leucopenia, piastrinopenia, agranulocitosi, aplasia midollare (particolarmente gravi nei soggetti anziani); disturbi gastrointestinali (nausea, gastralgie,diarrea); aumento delle transaminasi e, raramente, ittero colostatico (e` pertanto consigliabile eseguire durante il trattamento periodici controlli della funzione epatica); eruzioni cutanee subase allergica, reversibili con l`interruzione del trattamento; vertigini; porpora trombotica trombocitopenica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` necessario prima di iniziare la terapia ed ogni 15 giorni durante i primitre mesi di trattamento, effettuare un controllo della crasi ematica, con particolare riguardo alla
conta dei globuli bianchi e delle piastrine. Prima di un intervento chirurgico di elezione sospen-dere il trattamento per una settimana (tranne nei casi in cui non sia espressamente richiesta una attivita` antitrombotica) in considerazione del rischio emorragico indotto dal farmaco; dopola sospensione della terapia e` consigliabile valutare l`eventuale persistenza dell`effetto sull`emostasi (tempo di sanguinamento) prima di procedere all`intervento. In caso di estrazione dentaria,informare il medico del trattamento in corso.
AVVERTENZE:
Qualora durante il trattamento insorgano faringite, ulcerazioni della mucosa buccale, angina, febbre, sanguinamenti od ematomi, deve essere immediatamente sospesa l`assunzionedel farmaco ed informato il medico curante; l`eventuale ripresa della terapia e` subordinata
all`esito di un controllo urgente della crasi ematica ed alla valutazione clinica.
INTERAZIONI:
Poiche` la ticlopidina induce un allungamento del tempo di sanguinamento, la suaassociazione con antiinfiammatori non steroidei (acido acetilsalicilico, ecc.), con anticoagulanti
(eparina, anti-vitamina K, ecc.), con altri antiaggreganti piastrinici deve essere evitata. Deve es-sere evitata inoltre l`associazione con altri farmaci potenzialmente mielotossici.
POSOLOGIA:
La posologia consigliata per la terapia a lungo termine e` di 1 o 2 compresse al gior-no da assumersi durante i pasti.
SOVRADOSAGGIO:
A tutt`oggi non sono stati segnalati casi di sovradosaggio del farmaco. In caso diassunzione accidentale di dosi elevate del prodotto e` consigliabile la messa in atto delle misure terapeutiche urgenti indicate per le intossicazioni accidentali (gastrolusi, ecc.).


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