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PANTECTA40

ABBOTT SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Pantoprazolo sodico sesquidrato 45,1 mg (equivalente a pantoprazolo 40mg).
ECCIPIENTI:
Sodio carbonato anidro, mannitolo (=0.0036 BU), polivinilpirrolidone insolubile, po-livinilpirrolidone K90, calcio stearato, idrossipropilmetilcellulosa 2910, polivinilpirrolidone K25, titanio biossido E 171, ossido di ferro giallo E 172, glicole propilenico, poli(etilacrilato, acidometacrilico)
1:
1, polisorbato 80, sodio laurilsolfato, trietilcitrato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiulcera - inibitore selettivo della pompa protonica/benzimi-dazolo sostituito.
INDICAZIONI:
Ulcera duodenale, ulcera gastrica, esofagite da reflusso di grado moderato e se-vero. Note: non e` indicato per disturbi gastrointestinali lievi, come si puo` verificare nella dispepsia nervosa. Prima della terapia, e` necessario escludere l`eventuale natura maligna di unaulcera gastrica o di una malattia esofagea dato che il trattamento con Pantecta puo`, alleviando la sintomatologia, ritardare la diagnosi. La diagnosi dell`esofagite da reflusso dovrebbe essereconfermata dall`esame endoscopico.
CONTROINDICAZIONI:
Non deve essere impiegato: in pazienti con compromessa funzionalita` epa-tica; in caso di ipersensibilita` individuale accertata verso uno dei suoi componenti. In gravidanza e durante l`allattamento, dovrebbe essere utilizzato solo a seguito di precisa indicazione delmedico, non essendo sino ad oggi disponibili dati sulla sua sicurezza d`impiego in queste condizioni nell`uomo. Gli studi nell`animale non hanno evidenziato effetti teratogeni o tossici per ilfeto. In uno studio sull`animale, si e` rilevata l`escrezione nel latte materno di piccole quantita` della dose somministrata. Ad oggi non sono disponibili esperienze cliniche nei bambini.
EFFETTI INDESIDERATI:
Il trattamento puo` occasionalmente provocare cefalea o diarrea. Si sono avuterare segnalazioni di nausea, dolori all`addome superiore, flatulenza, episodi di rash cutanei, prurito e vertigini. In casi isolati si sono manifestati edema, febbre, insorgenza di depressione edisturbi visivi (offuscamento della visione).
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Non sono noti effetti sulla capacita` di guida e sull`uso di mac-chine.
INTERAZIONI:
Alterazioni dell`assorbimento si potrebbero osservare nel caso di assunzione con-comitante di farmaci il cui assorbimento e` pH-dipendente, come ad esempio Ketoconazolo. Pantecta viene metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non si puo`escludere una interazione con altri farmaci che siano metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia non si sono osservate interazioni clinicamente significative in tests speci-fici impiegando alcuni di tali farmaci, precisamente diazepam, nifedipina, warfarin, teofillina, fenitoina, digossina e un contraccettivo orale. Parimenti non sono state osservate interazioni conantiacidi somministrati contemporaneamente.
POSOLOGIA:
Salvo diversa prescrizione medica, la dose orale raccomandata per il trattamento diulcera duodenale e gastrica, e di esofagite da reflusso e` normalmente di una compressa gastroresistente al giorno. Nei pazienti anziani e nei pazienti con ridotta funzionalita` renale, non sidovrebbe superare la dose giornaliera di 40 mg.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Le compresse gastroresistenti non devono essere ne` frantumate ne`masticate, ma vanno deglutite intere con un po` di acqua al mattino prima o durante la colazione. Nella maggior parte dei pazienti la risoluzione della sintomatologia si verifica rapidamente.Nell`ulcera duodenale la cicatrizzazione della lesione si ottiene generalmente entro due settimane. Un trattamento di quattro settimane e` normalmente richiesto in presenza di ulcera gastricae di esofagite da reflusso. Se tali periodi non sono sufficienti, la durata del trattamento puo` essere prolungata a 4 settimane (ulcera duodenale) o a 8 settimane (ulcera gastrica, esofagite dareflusso). La durata della terapia non dovrebbe superare le otto settimane, poiche` non si ha sufficiente esperienza con trattamenti a lungo termine nell`uomo.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono noti sintomi da sovradosaggio nell`uomo. La somministrazione di dosifino a 240 mg e.v. e` stata ben tollerata. In caso di intossicazione il trattamento e` sintomatico.
L`emodialisi non influenza l`esposizione al farmaco.


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