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PANTAFLUX

PANTAFARM Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Flucloxacillina sodica monoidrata cristallina 1,088 g pari a 1 g di Flucloxacil-lina acida.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, polivinilpirrolidone, magnesio stearato, sodio carbossimetilamido.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico resistente alle beta-lattamasi.
INDICAZIONI:
Il prodotto e` somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili allaFlucloxacillina; per la sua azione, bloccando le beta-lattamasi, potenzia l`azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro, quali: l`Amoxicillina, l`Ampicillina, etc. Le infezioni sono,pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlatedal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilita` verso altri componenti del prodotto. Generalmente controindicato in gravidanza.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le eventuali reazioni sfavorevoli con l`impiego delle penicilline in genere, sonoessenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilita` soggettiva, quali eruzioni
cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria. In via eccezionale, so-prattutto a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni anafilattici anche di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportunemisure di emergenza. L`insorgenza di tali effetti indesiderati e` piu` frequente in soggetti con una storia di ipersensibilita` verso allergeni multipli, di asma, "febbre da fieno", orticaria. Piu` rara-mente possono essere osservati altri effetti indesiderati: apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L`eventuale com-parsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomembranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenzatardiva e decorso prolungato: osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinfilia, neutropenia, agranulocitosi, pia-strinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l`interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita`, talora subase autoimmune (neutropenia, anemia emolitica). La neutropenia e` stata piu` frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e per periodi di tempoprolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da "rash" ed eusinofilia costituisce segnale d`allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucoci-taria durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell`azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale. Sistema ner-voso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati, in pazienti con insufficienza renale, e` stata osservata encefalopatia metabolica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Reazioni di ipersensibilita` e di anafilassi gravi sono state riportate per lo piu` a seguito di impiego parenterale di penicillina, molto piu` raramente a seguito di sommi-nistrazione orale. L`insorgere di tali reazioni e` comunque piu` frequente in soggetti con anamnesi
di ipersensibilita` soggettiva verso allergeni multipli di asma, febbre da fieno ed orticaria. E` quindinecessario, prima di iniziare una terapia, accertare l`esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita` alle penicilline, alle cefalosposrine o ad altre sostanze in grado di causare al-lergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presen-za di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza. Insufficienza renale: l`eliminazione della flucloxacillina e` ritardata in presenza di insufficienza re-nale. Si raccomanda, pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto) una dose massima di 2 g nelle 24 ore inun`unica somministrazione.
AVVERTENZE SPECIALI:
L`impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo nel trattamentodella gonorrea puo` mascherare i sintomi di una infezione leutica in incubazione. In tal caso e` opportuno sottoporre il paziente anche ad analisi per diagnosticare la lue. L`impiego prolungatodi penicilline, cosi` come di altri antibiotici, puo` favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili (incluso funghi), che richiede l`adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsidi diarree gravi e prolungate e` messo in relazione con l`impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilita` di colite pseudomembranosa. Nel caso chel`indagine coloscopica ne confermi la diagnosi, l`antibiotico in uso deve essere immediatamente sospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale. I farmaci inibitoridella peristalsi sono in questi casi controindicati. Il trattamento con penicilline puo` determinare false positivita` del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (rattivo di Feheling, di Benedict e"Clintest"). Puo` esistere allergia incrociata tra Penicilline e Cefalosporine e tra Flucloxacillina e Penicillina G. La somministrazione di flucloxacillina sodica puo` dar luogo, talora a disturbi elet-trolitici (ipernatremia), specialmente in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale.
USO IN GRAVIDANZA:
Gravidanza: sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non ab-biano dimostrato alcun effetto di tossicita` fetale, il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxacillina non puo` essere escluso; pertanto l`uso di Pantaflux in gravidanza e` da riservarsi al giudizio del medico in casi di effettiva necessita`. Allattamen-to: poiche` Pantaflux passa nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se
rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l`allatta-mento evitando la somministrazione del medicinale.
INTERAZIONI:
Il probenecid riduce l`eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto alla contem-poranea somministrazione di Pantaflux con probenecid determina un aumento persistente del livello di Pantaflux nel sangue; la somministrazione di Pantaflux, come per le altre penicilline,puo` diminuire l`efficacia degli anticoncezionali orali; l`associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo` dar luogo a effetti sinergici.
POSOLOGIA:
ADULTI:
una compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico. BAMBINI (8-14 ANNI):mezza compressa ogni 8 ore, secondo giudizio medico. Per ottenere un tasso sierico massimo
si raccomanda di prendere Pantaflux mezz`ora prima dei pasti, perche` la presenza di cibo nellostomaco riduce l`assorbimento del farmaco. In caso di gravi disturbi gastrointestinali con vomito e/o diarrea, non e` garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono note in letteratura segnalazioni di effetti tossici da iperdosaggio da Pan-taflux. In caso di ingestione di dosi eccessive del farmaco, gli interventi di emergenza dovranno
essere rivolti a contrastare i sintomi che si possono presentare.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Da conservare in luogo fresco e asciutto.


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