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OLPRESS


OLPRESS

1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
OLPRESS 10 mg compresse rivestite con film
OLPRESS 20 mg compresse rivestite con film
OLPRESS 40 mg compresse rivestite con film
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Ogni compressa contiene 10 mg di olmesartan medoxomil
Ogni compressa contiene 20 mg di olmesartan medoxomil
Ogni compressa contiene 40 mg di olmesartan medoxomil
Per gli eccipienti, vedere 6.1
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Compressa rivestita con film.
OLPRESS 10 mg e 20 mg: compresse rivestite con film, di colore
bianco, di forma rotonda con impressa su di un lato,
rispettivamente, la sigla C13 e C14
OLPRESS 40 mg: compresse rivestite con film, di colore bianco, di
forma ovale con impressa su di un lato la sigla C15
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Trattamento dell`ipertensione arteriosa essenziale.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
ADULTI
La dose iniziale raccomandata di olmesartan medoxomil e` di 10 mg
una volta al giorno. Nei pazienti per i quali questo dosaggio non
garantisca un adeguato controllo pressorio, la dose di olmesartan
medoxomil puo` essere aumentata a 20 mg una volta al giorno come
dose ottimale. Se e` richiesta un`ulteriore riduzione dei valori
pressori, la dose di olmesartan medoxomil puo` essere
ulteriormente aumentata fino a un massimo di 40 mg al giorno o
puo` essere associata terapia con idroclorotiazide.
L`effetto antiipertensivo di olmesartan medoxomil e`
sostanzialmente raggiunto entro 2 settimane dall`inizio della
terapia e raggiunge il livello massimo entro circa 8 settimane
dall`inizio del trattamento. Questi dati devono essere tenuti in
considerazione nel pianificare un aggiustamento posologico per
qualsiasi paziente.
Per una migliore compliance, si raccomanda di assumere le
compresse di OLPRESS ogni giorno approssimativamente alla stessa
ora, indifferentemente a digiuno o a stomaco pieno, ad esempio a
colazione.
ANZIANI
La dose massima di olmesartan medoxomil in pazienti in eta`
avanzata e` di 20 mg una volta al giorno, a causa della limitata
esperienza clinica con dosaggi maggiori in questo gruppo di
pazienti (vedi 5.2).
ALTERATA FUNZIONALITA` RENALE
Il dosaggio massimo nei pazienti con compromissione renale lieve o
moderata (clearance della creatinina compresa tra 20 e 60 mL/min)
e` di 20 mg di olmesartan medoxomil una volta al giorno, a causa
della limitata esperienza clinica con dosaggi maggiori in questo
gruppo di pazienti. L`uso di olmesartan medoxomil in pazienti con
grave compromissione della funzionalita` renale (clearance della
creatinina inferiore a 20 mL/min) e` sconsigliato, a causa della
limitata esperienza clinica in questo gruppo di pazienti (vedi
5.2).
ALTERATA FUNZIONALITA` EPATICA
L`uso di olmesartan medoxomil e` sconsigliato in pazienti con
compromissione della funzionalita` epatica, a causa della limitata
esperienza clinica in questo gruppo di pazienti (vedi 4.4, 5.2).
BAMBINI E ADOLESCENTI
La tollerabilita` e l`efficacia di olmesartan medoxomil non sono
state determinate in bambini e adolescenti di eta` inferiore a 18
anni.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` al principio attivo o a qualsiasi altro
componente del prodotto (vedi 6.1).
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedi 4.6).
Allattamento (vedi 4.6).
Ostruzione biliare (vedi 5.2).
4.4)
AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D`IMPIEGO:

DEPLEZIONE DEL VOLUME INTRAVASCOLARE:
Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da
dosi elevate di diuretici, ridotto apporto sodico con la dieta,
diarrea o vomito, puo` verificarsi ipotensione sintomatica,
specialmente dopo la prima dose. Tali condizioni dvono essere
corrette prima di iniziare il trattamento con OLPRESS.
ALTRE CONDIZIONI LEGATE ALLA STIMOLAZIONE DEL SISTEMA RENINA-
ANGIOTENSINA-
ALDOSTERONE:
Nei pazienti il cui tono vascolare e la cui funzionalita` renale
dipendano principalmente dall`attivita` del sistema renina-
angiotensina-aldosterone (ad esempio, pazienti con grave
insufficienza cardiaca congestizia o affetti da malattie renali,
inclusa la stenosi dell`arteria renale), il trattamento con altri
farmaci che intervengano su questo sistema e` stato associato a
ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, in rari casi,
insufficienza renale acuta. La possibilita` di effetti simili non
puo` essere esclusa con gli antagonisti del recettore
dell`angiotensina II.
IPERTENSIONE RENOVASCOLARE:
Nei pazienti con stenosi bilaterale dell`arteria renale, o stenosi
dell`arteria afferente al singolo rene funzionante, trattati con
farmaci che intervengano sul sistema renina-angiotensina-
aldosterone, esiste un rischio accentuato di grave ipotensione e
insufficienza renale.
ALTERATA FUNZIONALITA` RENALE E TRAPIANTO RENALE:
Se si somministra olmesartan medoxomil a pazienti con
compromissione della funzionalita` renale, si raccomanda il
controllo periodico dei livelli sierici di potassio e di
creatinina. L`uso di olmesartan medoxomil e` sconsigliato in
pazienti con grave compromissione della funzionalita` renale
(clearance della creatinina inferiore a 20 mL/min) (vedi 4.2,
5.2). Non esiste esperienza di somministrazione di OLPRESS in
pazienti sottoposti di recente a trapianto renale o in pazienti
con insufficienza renale allo stadio terminale (clearance della
creatinina minore 12 mL/min).
ALTERATA FUNZIONALITA` EPATICA:
Vi e` al momento limitata esperienza in pazienti con alterata
funzionalita` epatica lieve o moderata e nessuna esperienza in
pazienti con alterazione grave della funzionalita` epatica,
pertanto l`uso di olmesartan medoxomil e` sconsigliato in questi
gruppi di pazienti (vedi 4.2, 5.2).
IPERPOTASSEMIA:
Come con altri antagonisti dell`angiotensina II e ACE inibitori,
durante il trattamento con olmesartan medoxomil puo` manifestarsi
iperpotassemia, soprattutto in presenza di alterata funzionalita`
renale e/o di insufficienza cardiaca (vedi 4.5). Nei pazienti a
rischio deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli
sierici di potassio.
LITIO:
Come con altri antagonisti dell`angiotensina II, e` sconsigliata
l`associazione di litio ed olmesartan medoxomil (vedi 4.5).
STENOSI DELLA VALVOLA AORTICA O MITRALE; MIOCARDIOPATIA
IPERTROFICA OSTRUTTIVA:
Come con gli altri vasodilatatori, si
raccomanda particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi
della valvola aortica o mitrale o da miocardiopatia ipertrofica
ostruttiva.
ALDOSTERONISMO PRIMARIO:
I pazienti con aldosteronismo primario non rispondono generalmente
ai farmaci antiipertensivi che agiscano mediante l`inibizione del
sistema renina-angiotensina. Pertanto, l`uso do OLPRESS e`
sconsigliato nel trattamento di questi pazienti.
DIFFERENZE ETNICHE:
Come con tutti gli altri antagonisti dell`angiotensina II,
l`effetto antiipertensivo di OLPRESS puo` essere inferiore nei
pazienti di colore, probabilmente a causa della maggiore
prevalenza di bassi livelli di renina nella popolazione ipertesa
di colore.
ALTRO:
Come con ogni agente antiipertensivo, un`eccessiva diminuzione dei
valori pressori in pazienti con cardiopatia ischemica o patologia
cerebrovascolare ischemica potrebbe causare infarto miocardico o
ictus.
4.5)
INTERAZIONE CON ALTRI FARMACI E ALTRE FORME D`INTERAZIONE:
EFFETTI DI ALTRI MEDICINALI SU OLMESARTAN MEDOXOMIL
INTEGRATORI DI POTASSIO E DIURETICI RISPARMIATORI DI POTASSIO:
L`esperienza clinica indica che l`uso di altri farmaci che
agiscano sul sistema renina-angiotensina in associazione con
diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio,
sostituti del sale contenenti potassio o altri farmaci in grado di
determinare un aumento dei livelli del potassio sierico (ad
esempio l`eparina) puo` causare un aumento del potassio sierico
(vedi 4.4). tale uso concomitante e` pertanto sconsigliato.
ALTRI FARMACI ANTIIPERTENSIVI:
L`effetto ipotensivo causato da olmesartan medoxomil puo` essere
potenziato dall`uso concomitante di altri farmaci antiipertensivi.
FARMACI ANTIINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS)
I FANS (compresi l`acido acetilsalicilico a dosi maggiori 3 g/die
ed i COX-2 inibitori) e gli antagonisti del recettore
dell`angiotensina II possono agire in modo sinergico riducendo la
filtrazione glomerulare. Il rischio dell`uso concomitante di FANS
ed antagonisti dell`angiotensina II consiste nell`insorgenza di
insufficienza renale acuta. Si raccomanda di monitorare la
funzionalita` renale all`inizio del trattamento e di idratare
regolarmente il paziente.
Inoltre, il trattamento concomitante puo` ridurre l`effetto
antiipertensivo degli antagonisti del recettore dell`angiotensina
II, portando ad una loro parziale perdita di efficacia.
ALTRI FARMACI
Dopo trattamento con antiacidi (magnesio alluminio idrossido), e`
stata osservata una modesta riduzione della biodisponibilita` di
olmesartan. La somministrazione concomitante di warfarina e
digossina non ha effetto sulla farmacocinetica di olmesartan.
EFFETTI DI OLMESARTAN MEDOXOMIL SU ALTRI MEDICINALI
LITIO:
Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e della
sua tossicita` sono stati riportati durante la somministrazione di
litio in associazione con inibitori dell`enzima di conversione
dell`angiotensina e antagonisti dell`angiotensina II. Pertanto
l`uso di olmesartan medoxomil e di litio in associazione e`
sconsigliato (vedi 4.4). Se l`uso di tale associazione fosse
ritenuto necessario, si raccomanda un attento controllo dei
livelli sierici di litio.
ALTRI FARMACI:
Nel corso di studi clinici specifici condotti in volontari sani
sono stati studiati warfarina, digossina, un antiacido (magnesio
alluminio idrossido), idroclorotiazide e pravastatina. Non sono
state osservate interazioni cliniche rilevanti e, in particolare,
olmesartan medoxomil non ha presentato effetti significativi sulla
farmacocinetica o la farmacodinamica della warfarina o sulla
farmacocinetica della digossina.
Olmesartan non possiede effetti inibitori clinicamente rilevanti
sugli enzimi 1A1/2, 2A6, 2C8/9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 del citocromo
P450 umano in vitro, mentre gli effetti di induzione sul citocromo
P450 del ratto sono minimi o assenti. Pertanto, non sono stati
condotti studi di interazioni in vivo con gli inibitori e gli
induttori enzimatici noti del citocromo P450, e non sono da
attendersi interazioni clinicamente rilevanti tra olmesartan e
farmaci metabolizzati dai succitati enzimi del citocromo P450.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
USO IN GRAVIDANZA (VEDI 4.3):
Non sono disponibili dati sull`uso di olmesartan medoxomil in
corso di gravidanza. Tuttavia, la somministrazione durante il
secondo ed il terzo trimestre di gravidanza di farmaci che
agiscano direttamente sul sistema renina-angiotensina e` associata
a danni fetali e neonatali (ipotensione, disfunzione renale,
oliguria e/o anuria, oligoidramnios, ipoplasia cranica,
rallentamento dello sviluppo intrauterino, ipoplasia polmonare,
malformazioni facciali, contrattura degli arti) e persino la
morte.
Pertanto, come per tutti i farmaci di questa classe, olmesartan
medoxomil e` controindicato durante il secondo ed il terzo
trimestre di gravidanza. Inoltre, olmesartan medoxomil non deve
essere somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. Se
lo stato di gravidanza inizia durante il trattamento, olmesartan
medoxomil deve essere sospeso appena possibile.
USO DURANTE L`ALLATTAMENTO (VEDI 4.3):
Olmesartan e` escreto nel latte materno dei ratti, ma non e` noto
se lo stesso avvenga nel latte umano. Le madri non devono
allattare al seno durante il trattamento con olmesartan medoxomil.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINARI:
L`effetto di OLPRESS sulla capacita` di guidare non e` stato
studiato in modo specifico. In caso di guida di autoveicoli o uso
di macchinari, i pazienti che seguono una terapia antiipertensiva
dovranno tenere in considerazione la possibilita` del manifestarsi
di capogiri o sintomi di affaticamento.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Esperienza post-marketing
Dopo la commercializzazione sono state riportate le seguenti
reazioni avverse. Sono state elencate per classi di organi e
sistemi e classificate per frequenza adoperando la seguente
convenzione: molto comune (uguale o superiore al 10%; comune
(compresa tra 1% e 10%); non comune (compresa tra 0,1% e 1%); rara
(compresa tra 0,01% e 0,1%), molto rara (inferiore allo 0,01%)
comprese segnalazioni isolate.
CLASSI DI ORGANI E MOLTO RARE
SISTEMI
Disturbi del sangue e del sistema Trombocitopenia
linfatico
Disturbi del sistema nervoso Capogiro, cefalea
Disturbi respiratori, toracici e Tosse
mediastinici
Disturbi gastrointestinali Dolore addominale, nausea,
vomito
Disturbi cutanei e del tessuto Prurito, esantema, rash.
sottocutaneo Condizioni allergiche come
edema angioneurotico,
dermatite allergica, edema
del viso e orticaria
Disturbi del tessuto muscolo- Crampi muscolari, mialgia
scheletrico e del tessuto
connettivo
Disturbi urinari e renali Insufficienza renale acuta
e insufficienza renale
(v. anche sotto Indagini di
laboratorio)
Disturbi generali e nella Condizioni asteniche come
sede di somministrazione affaticabilita`, letargia,
malessere, astenia
Indagini di laboratorio Test di funzionalita`
renale anomali come
ipercratininemia e
iperazotemia.
Aumento degli enzimi
epatici
STUDI CLINICI
Negli studi in monoterapia controllati con placebo in doppio
cieco, l`incidenza complessiva di eventi avversi in corso di
trattamento e` stata del 42,4% con olmesartan medoxomil e del
40,9% con placebo.
In studi in monoterapia controllati con placebo, l`unica reazione
avversa da farmaci inequivocabilmente correlata al trattamento e`
stato il capogiro (2,5% di incidenza con l`olmesartan medoxomil e
0,9% con il placebo).
Nel trattamento a lungo termine (2 anni) con olmesartan medoxomil
10-20 mg una volta al di`, l`incidenza delle sospensioni dovute ad
eventi avversi e` stata del 3,7%.
I seguenti eventi avversi sono stati riportati in tutti i trial
clinici relativi ad olmesartan medoxomil (inclusi i trial verso
controllo attivo e verso placebo), indipendentemente dal rapporto
di causalita` o dall`incidenza relativa al placebo.
Essi sono elencati per sistema e classificati per frequenza
adoperando la convenzione sopra riportata:
SISTEMA NERVOSO CENTRALE:
Comune: capogiro
Non comune: vertigini
DISTURBI CARDIOVASCOLARI:
Raro: ipotensione
Non comune: angina pectoris
APPARATO RESPIRATORIO:
Comune: bronchite, tosse, faringite, rinite
APPARATO GASTROINTESTINALE:
Comune: dolori addominali, diarrea, dispepsia, gastroenterite,
nausea
CUTE E ANNESSI:
Non comune: eruzione cutanea
APPARATO MUSCOLO-
SCHELETRICO:
Comune: artrite, lombalgia, dolori scheletrici
APPARATO URINARIO:
Comune: ematuria, infezione del tratto urinario
DISTURBI GENERALI:
Comune: dolore toracico, affaticamento, sintomi di tipo
influenzale, edema periferico, dolore.
PARAMETRI CHIMICO-
CLINICI:
Negli studi in monoterapia, controllati con placebo, l`incidenza
nel gruppo olmesartan era superiore rispetto al placebo per quanto
riguarda l`ipertrigliceridemia (2,0% rispetto al 1,1%) e per
l`aumento della creatinfosfochinari (1,3% rispetto a 0,7%).
Gli eventi avversi a carico dei parametri di laboratorio,
segnalati in tutti i trial relativi ad olmesartan medoxomil
(inclusi i trial non controllati con placebo), indipendentemente
dal rapporto di causalita` o dall`incidenza relativa al placebo,
hanno riguardato:
DISTURBI NUTRIZIONALI E DEL METABOLISMO:
Comune: aumento della creatinfosfochinari, ipetrigliceridemia,
iperuricemia
Raro: iperpotassiemia
DISTURBI EPATOBILIARI:
Comune: aumento degli enzimi epatici.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Sono disponibili solo dati limitati riguardanti il sovradosaggio
nell`uomo. L`effetto piu` probabile causato da un sovradosaggio e`
l`ipotensione. In caso di sovradosaggio, il paziente dovra` essere
attentamente controllato e il trattamento dovra` essere
sintomatico e di supporto.
Non sono disponibili dati sulla dializzabilita` di olmesartan.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antagonisti dell`angiotensina II, codice
ATC:
C09CA08.
Olmesartan medoxomil e` un potente antagonista selettivo del
recettore dell`angiotensina II (tipo AT1) efficace per via orale.
Il suo effetto e` di bloccare tutte le attivita` dell`angiotensina
II mediate dal recettore AT1, indipentemente dall`origine e dalla
via di sintesi dell`angiotensina II. L`antagonismo selettivo del
recettore dell`angiotensina II (AT1) produce un aumento dei
livelli plasmatici di renina e delle concentrazioni di
angiotensina I e II e una diminuzione delle concentrazioni
plasmatiche di aldosterone.
L`angiotensina II e` il principale ormone vasoattivo del sistema
renina-angiotensina-aldosterone e riveste un ruolo significativo
nella fisiopatologia dell`ipertensione mediante il recettore di
tipo 1 (AT1).
Nei casi di ipertensione, olmesartan medoxomil determina una
riduzione a lungo termine, dose-dipendente, della pressione
arteriosa. Non sono riportati casi di ipotensione da rebound
all`interruzione della terapia.
La somministrazione di olmesartan medoxomil una volta al giorno
assicura un`efficace e costante riduzione della pressione
arteriosa nelle 24 ore di intervallo tra una dose e quella
successiva. A parita` di dosaggio complessivo, la
monosomministrazione giornaliera ha prodotto gli stessi risultati
nella diminuzione della pressione arteriosa rispetto alla
somministrazione del farmaco due volte al giorno.
Con un trattamento continuato, la riduzione massima della
pressione arteriosa viene raggiunta entro le 8 settimane
successive all`inizio della terapia, sebbene una sostanziale
diminuzione della pressione arteriosa venga gia` osservata dopo 2
settimane di trattamento. Se utilizzato in associazione con
idroclorotiazide, si registra un`ulteriore diminuzione della
pressione arteriosa e la co-somministrazione e` ben tollerata.
Non sono al momento noti gli effetti di olmesartan sulla
mortalita` e sulla morbilita`.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
ASSORBIMENTO E DISTRIBUZIONE
Olmesartan medoxomil e` un pro-farmaco rapidamente convertito in
un metabolita farmacologicamente attivo, olmesartan, dalle
esterasi nella mucosa intestinale e nella circolazione portale
durante l`assorbimento dal tratto gastrointestinale. Non vi e`
traccia di olmesartan medoxomil intatto o della catena laterale
medoxomil intatta nel plasma o negli escreti. La biodisponibilita`
assoluta media di olmesartan, nella formulazione in compresse, e`
stata del 25,6%.
Il picco medio di concentrazione plasmatica (Cmax) di olmesartan
viene raggiunto in media entro circa 2 ore dalla somministrazione
per via orale di olmesartan medoxomil; le concentrazioni
plasmatiche di olmesartan aumentano in modo approssimativamente
lineare all`aumentare della dose orale singola fino a circa 80 mg.
La somministrazione di cibo ha effetti minimi sulla
biodisponibilita` di olmesartan e`, pertanto, olmesartan medoxomil
puo` essere somministrato a digiuno o stomaco pieno.
Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nella
farmacocinetica di olmesartan dipendenti dal sesso del paziente.
Olmesartan si lega fortemente alla proteine plasmatiche (99,7%),
ma la possibilita` di interazioni clinicamente significative da
spiazzamento del legame proteico tra olmesartan ed altri farmaci
ad elevato legame cosomministrati e` bassa (come confermato
dall`assenza di un`interazione clinicamente significativa tra
olmesartan medoxomil e warfarina). Il legame di olmesartan con le
cellule ematiche e` trascurabile. Il volume di distribuzione medio
dopo somministrazione endovenosa e` di limitata entita` (16-29 L).
METABOLISMO ED ELIMINAZIONE
La clearance plasmatica totale e` risultata pari a 1,3 L/h (CV
19%), relativamente ridotta se confrontata al flusso epatico (ca.
90 L/h). Dopo assunzione di una singola dose per via orale di
olmesartan medoxomil marcato con 14C, il 10-16% della
radioattivita` somministrata e` stata eliminata con le urine (in
gran parte entro le 24 ore successive alla somministrazione),
mentre la restante radioattivita` e` stata eliminata con le feci.
In base a una biodisponibilita` sistemica del 25,6%, si puo`
calcolare che l`olmesartan assorbito venga eliminato per
escrezione renale (per circa il 40%) e epatobiliare (per circa il
60%). Tutta la radioattivita` recuperata e` stata identificata
come olmesartan. Nessun altro metabolita significativo e` stato
identificato. Il circolo enteroepatico di olmesartan e` minimo.
Poiche` una grande quantita` di olmesartan e` eliminata per via
biliare, l`uso in pazienti con ostruzione biliare e`
controindicato (vedi 4.3).
L`emivita di eliminazione terminale di olmesartan varia tra le 10
e le 15 ore dopo somministrazioni ripetute per via orale. Lo stato
di equilibrio e` stato raggiunto dopo le prime somministrazioni e
nessun ulteriore accumulo e` stato rilevato dopo 14 giorni di
somministrazione ripetuta. La clearance renale e` stata di circa
0,5-0,7 L/h ed e` risultata indipendente dalla dose.
FARMACOCINETICA IN GRUPPI SPECIALI DI PAZIENTI
ANZIANI:
Nei pazienti ipertesi, l`AUC allo stato di equilibrio e` risultata
maggiore di circa il 35% nei pazienti anziani (tra i 65 e i 75
anni) e di circa il 44% in pazienti molto anziani (maggiore/uguale
75 anni) rispetto a pazienti piu` giovani (vedi 4.2).
ALTERATA FUNZIONALITA` RENALE:
Nei casi di compromissione renale, l`AUC allo stato di equilibrio
e` risultata maggiore del 62%, 82% e 179% rispettivamente nei
pazienti con compromissione renale lieve, moderata e grave,
rispetto a soggetti con funzionalita` renale normale (vedi 4.2,
4.4).
ALTERATA FUNZIONALITA` EPATICA:
Dopo somministrazione orale singola, i valori di AUC di olmesartan
sono risultati maggiori del 6% e del 65%, rispettivamente, in
pazienti con compromissione epatica lieve e moderata rispetto a
soggetti con funzionalita` epatica normale. La frazione libera di
olmesartan a due ore dalla somministrazione era 0,26% nei soggetti
sani, 0,34% nei pazienti con alterata funzionalita` epatica lieve
e 0,41% in quelli con alterazione moderata della funzionalita`
epatica. Olmesartan medoxomil non e` stato studiato nei pazienti
con alterazione della funzionalita` epatica grave (vedi 4.2, 4.4).
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Negli studi di tossicita` cronica condotti su ratti e cani,
olmesartan medoxomil ha mostrato effetti analoghi ad altri ACE-
inibitori e antagonisti del recettore
AT1:
aumento dell`azoto
ureico (BUN) e della creatinina (per alterazioni funzionali del
rene causate dal blocco del recettore AT1); riduzione ponderale
del cuore; riduzione dei parametri eritocitrari (eritrociti,
emoglobina, ematocrito); indicazioni istologiche di danno renale
(lesioni rigenerative dell`epitelio renale, ispessimento della
membrana basale, dilatazione dei tubuli). Tali effetti avversi
causati dall`azione farmacologica di olmesartan medoxomil si sono
verificati anche durante i trial preclinici su altri ACE-inibitori
e antagonisti del recettore AT1 e possono essere ridotti dalla
simultanea somministrazione di cloruro di sodio.
In entrambe le specie, sono stati osservati aumento dell`attivita`
della renina plasmatica e ipertrofia/iperplasia delle cellule
iuxtaglomerulari renali. Tali variazioni, che rappresentano un
effetto tipico della classe degli ACE-inibitori e di altri
antagonisti del recettore AT1, non sembrano avere rilevanza
clinica.
Come altri antagonisti del recettore AT1, olmesartan medoxomil
determina un aumento dell`incidenza delle rotture cromosomiche in
colture cellulari in vitro. Non sono stati osservati effetti
rilevanti in numerosi studi in vivo nei quali olmesartan medoxomil
e` stato somministrato a dosaggi orali molto elevati fino a 2000
mg/kg. I dati complessivi dei test di genotossicita` suggeriscono
che molto difficilmente olmesartan manifesti effetti genotossici
nelle condizioni di impiego clinico.
Olmesartan medoxomil non e` risultato carcinogeno, ne` nei ratti
in studi di 2 anni, ne` in topi studiati in due studi di
carcinogenicita` di 6 mesi che utilizzavano modelli transgenici.
Negli studi di riproduzione sui ratti, olmesartan medoxomil non ha
compromesso la fertilita` e non vi e` stata indicazione di effetti
teratogeni. Analogamente ad altri antagonisti dell`angiotensina
II, la sopravvivenza della prole e` stata ridotta in seguito
all`esposizione a olmesartan medoxomil ed e` stata osservata una
dilatazione della pelvi renale in seguito all`esposizione delle
femmine durante le ultime fasi della gravidanza e durante
l`allattamento. Analogamente ad altri agenti antiipertensivi,
olmesartan medoxomil ha mostrato un potenziale tossico maggiore
nei conigli che nei ratti in stato di gravidanza. Tuttavia, non
sono state riscontrate indicazioni di effetti fetotossici.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
ELENCO DEGLI ECCIPIENTI:
NUCLEO DELLA COMPRESSA
Cellulosa microcristallina
Lattosio monoidrato
Idrossipropilcellulosa
Magnesio stearato
RIVESTIMENTO
Titanio diossido (E171)
Talco
Ipromellosa
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non pertinente.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
3 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE:
Blister di poliamide laminata/alluminio/polivinil
cloruro/alluminio.
Le confezioni contengono 14, 28, 56, 98 o 10x28 compresse
rivestite con film.
Le confezioni con blister preintagliato per dose singola
contengono 10, 50 o 500 compresse rivestite con film.
E` possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`IMPIEGO E LA MANIPOLAZIONE:
Nessuna.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
MENARINI
8)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
----------------------------------------------------
9) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
-----------------------------------------------------------
Novembre 2004
10) DATA DI REVISIONE (PARZIALE)
DEL TESTO:
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(GIOFIL NOVEMBRE 2004)


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