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OCTAPLAS

I.S.I. SpA
CONCESSIONARIO:
FARMA BIAGINI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Proteine plasmatiche umane 9-12 g / 200 mL.
ECCIPIENTI:
Sodio citrato diidrato, sodio diidrogenofosfato, glicina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Plasma umano con attivita` coagulante per il trattamento di di-sturbi della coagulazione.
INDICAZIONI:
Le indicazioni sono identiche a quelle del plasma fresco congelato (PFC): - deficitcombinati di fattori della coagulazione come coagulopatie da consumo, ad esempio coagulazione intravascolare disseminata (CID), o coagulopatia dovuta a grave insufficienza epatica o trasfusioni massive; deficit isolati di fattori della coagulazione, ad esempio deficit di fattore V ofattore XI, in caso di non disponibilita` del concentrato dello specifico fattore; terapia sostitutiva
nei deficit di fattori della coagulazione quando situazioni di emergenza, quali ad esempio emor-ragie, non consentano una precisa diagnosi di laboratorio o quando non sia disponibile il concentrato dello specifico fattore; rapida risoluzione dell`effetto degli anticoagulanti orali (tipocumarina o indanedione) quando l`azione della vitamina K e` insufficiente per riduzione della funzionalita` epatica o in situazioni di emergenza; Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), so-litamente in associazione a plasmaferesi in procedure di plasmaferesi intensive, Octaplas dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per correggere anomalie coagulative durante leemorragie gravi.
CONTROINDICAZIONI:
Le controindicazioni di Octaplas sono identiche a quelle del PFC. Controin-dicazione assolute: deficit di IgA con presenza documentata di anticorpi anti-IgA. Controindicazioni relative: deficit di IgA; allergia a proteine plasmatiche; precedenti reazioni note a PFC;scompenso cardiaco latente o manifesto; edema polmonare; ctaplas non deve essere utilizzato come plasma expander in pazienti in cui non sia stata documentata alcuna carenza di fattoridella coagulazione; Octaplas non deve essere usato in caso di emorragia causata da malattia di von Willebrand (vWD) o altri deficit coagulativi quando siano disponibili i concentrati degli specifici fattori.
EFFETTI INDESIDERATI:
Nel corso di studi clinici effettuati con Octaplas sono stati riportati i seguentieffetti collaterali: manifestazioni cutanee (rash, rash eritematoso e orticaria); sensazione di freddo/brividi con o senza febbre; febbre isolata; nausea con o senza vomito; edema locale; mani-festazioni polmonari; ipocalcemia; reazioni anafilattoidi. Le reazioni avverse sotto elencate sono notoriamente associate alla somministrazione di PFC e possono percio` verificarsi anche conOctaplas: - Sono comuni reazioni allergiche acute lievi (ad esempio orticaria, febbre, brividi, nausea, vomito, dolore addominale o dorso-lombare) per ipersensibilita` alle proteine infuse (>1/100); - Sono rare reazioni allergiche acute gravi (anafilattiche o anafilattoidi, caratterizzateper esempio da arrossamento cutaneo, ipotensione, dolore sottosternale, broncospasmo, dispnea, e collasso cardio-respiratorio) dovute ad ipersensiblita` alle proteine infuse o ad anticorpianti-IgA (<1/1000); - Velocita` di infusione elevate possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicita` dei citrati (caduta del livello plasmatico del calcio ionizzato) spe-cialmente in pazienti con disordini della funzione epatica; - Sintomi attribuibili a tossicita` dei citrati (come affaticamento, parestesie, tremori e ipocalcemia), sono meno comuni nel corso diprocedure di plasmaferesi (1/100 - 1/1000); - Raramente (<1/1000) l`incompatibilita` tra anticorpi presenti nel PFC e antigeni eritrocitari del ricevente puo` risultare in reazioni emolitiche trasfusionali di tipo immediato o ritardato; percio` la somministrazione di Octaplas deve esserebasata sulla compatibilita` di gruppo ABO. Come conseguenza della corretta indicazione in etichetta del gruppo ABO, dell`effetto di diluizione del pool e dell`esecuzione del test per la presenzadi alloanticorpi irregolari nel prodotto finito, la possibilita` di avere reazioni emolitiche trasfusionali di tipo immediato o ritardato dopo infusione di Octaplas e` stata ridotta; - Raramente (<1/1000) possono essere presenti anticorpi anti-leucociti ad elevata attivita` i quali, a seguito dell`aggregazione leucocitaria nei vasi polmonari, possono provocare un danno polmonare acu-to, una sindrome nota come malattia polmonare acuta da trasfusione caratterizzata da brividi, febbre, tosse non produttiva e dispnea; in conseguenza dell`effetto di diluizione del pool, la pos-sibilita` di avere una malattia polmonare acuta da trasfusione e` stata ridotta; - Raramente (<1/ 1000) possono essere presenti specifici anticorpi anti-piastrine ad elevata attivita` che possonoindurre una porpora passiva post-trasfusionale (PTP) caratterizzata da dispnea, rash, febbre, porpora generalizzata e trombocitopenia marcata; in conseguenza dell`effetto di diluizione delpool, la possibilita` di avere una porpora passiva post-trasfusionale e` stata ridotta. - Octaplas non contiene emazie, leucociti e piastrine; reazioni avverse (per esempio febbre ed immunizza-zione) note in seguito all`uso di derivati del sangue contenenti tali cellule non si verificano a seguito dell`infusione di Octaplas; - L`infusione di Octaplas puo` dare origine ad anticorpi anti-fattori della coagulazione. MISURE DI EMERGENZA PER REAZIONI AVVERSE. In base al tipo e alla gravita` dellereazioni avverse, l`infusione puo` essere interrotta e si devono applicare appropriate misure di
rianimazione, come definito dalle linee guida generali per la terapia dello shock:
Le linee guida sotto riportate si applicano alle reazioni avverse specificamente associate adOctaplas:
sintomi clinici misure di emergenza - sintomi soggettivi (nausea, etc.) ridurre la velocita` di infusione o interrompere la somministrazione fino a risoluzione
- segni cutanei (rossore, orticaria, etc.) interrompere l`infusione; somministrare antiistami-nici - tachicardia, moderata riduzione della pressione arteriosa (sistolica inferiore a 90 mm Hg)
interrompere l`infusione; glucocorticoidi e.v.
- dispnea, shock interrompere l`infusione; somministrare adrenalina
0,1-0,5 mg s.c. o i.m., alte dosi di glucocorticoidi e.v., ossigeno, volume expander; eventualmente
aumentare la diuresi con furosemide in caso di normovolemia; controllare l`equilibrio acido-base ed elettrolitico, correggerli se necessario
- shock normovolemico persistente somministrare dopamina fino ad un massimo di 10 ug/kg/min, eventualmente in associazione con
noradrenalina - arresto cardiaco o respiratorio rianimazione
sintomi clinici misure di emergenza - tossicita` da citrati (caduta livello plasmatico calcio ionizzato)
ridurre la velocita` di infusione o interrompere l`infusione fino a risoluzione, somministrare calcio gluconato 10% e.v. alla dose di 10 ml/l di Octaplas infuso
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il principio attivo di Octaplas (proteine plasmatiche umane) e` costituitoda tutti i normali componenti del plasma quali albumina, immunoglobuline ed altre globuline, fattori della coagulazione, fattori del complemento e loro inibitori. Il contenuto e la distribuzionedelle proteine plasmatiche in Octaplas sono comparabili a quelli del plasma fresco congelato (PFC), cioe` 45-60 mg/ml. I valori di attivita` coagulante sono vicini ai valori corrispondenti delPFC umano normale e ogni fattore e` presente alla concentrazione minima di 0,5 UI/ml. Comunque, come risultato del trattamento solvente-detergente (SD) e della purificazione, il contenutoin lipidi e lipoproteine e` ridotto. Cio` non ha alcun riflesso sulle indicazioni di Octaplas. I
STRUZIONI PER LO SCONGELAMENTO DELLA SACCA E L`USO DI OCTAPLAS. Scongelare mantenendo l`involucroesterno in bagnomaria con buona circolazione a + 30-oC - +37-oC. E` importante fare in modo
che l`acqua non contamini il sito di apertura della sacca. La temperatura nel bagnomaria nondeve mai superare i 37-oC e non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 30-oC. Far raggiungere al contenuto della sacca una temperatura di circa 37-oC prima di infondere. La temperatura diOctaplas non deve essere superiore a 37-oC. Lo scongelo non dovrebbe richiedere piu` di 30 minuti. Rimuovere l`involucro esterno e controllare che la sacca non presenti perdite o rotture. Nonagitare. Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi. La conservazione di Octaplas per piu` di un`ora dopo lo scongelamento puo` risultare in una perdita di attivita` dei fattori dellacoagulazione. Per assicurare la migliore resa in fattori della coagulazione, Octaplas deve essere usato immediatamente, e comunque entro un`ora dallo scongelamento. Octaplas scongelato dapiu` di un`ora non deve essere utilizzato per correggere deficit di fattori della coagulazione, specialmente dei fattori labili. Il prodotto scongelato non deve essere ricongelato. Il prodotto nonutilizzato deve essere eliminato.
AVVERTENZE SPECIALI:
Quando si somministrano prodotti medicinali preparati da plasma o sangueumano, non si puo` totalmente escludere il rischio di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Cio` si applica anche a patogeni di origine al momento ignota. Per ridurre ilrischio di trasmissione di agenti infettivi, vengono applicati severi controlli nella selezione dei donatori (secondo i criteri di selezione dei donatori Europei e nazionali) e nei test di screeningper gli anticorpi anti-HIV1/2 e anti-HCV, HBsAg e ALT; il plasma pool e` inoltre controllato e risulta non reattivo per la presenza di HCV-RNA ed HAV-RNA, mediante tecniche di amplificazio-ne genica. Il pool plasmatico ed il prodotto finito sono testati per la presenza di anticorpi antiHIV1/2 e anti-HCV, HbsAg. Inoltre, il processo di produzione prevede uno step di inattivazionevirale mediante trattamento con solvente-detergente (SD). Tale trattamento e` efficace nei confronti di virus ad envelope lipidico, quali HIV, HBV ed HCV. Il trattamento SD non e` efficace con-tro virus ad envelope non lipidico quali il parvovirus B19 e l`HAV. Percio` il rischio di trasmissione di tale gruppo di virus, sia quelli gia` identificati ma di cui non si conosce ancora la possibilita` ditrasmissione con il plasma, sia quelli non ancora identificati, puo` essere maggiore di quello legato al PFC da singolo donatore, in quanto il pool plasmatico viene formato prima di ulteriorilavorazioni. Octaplas e` prodotto da plasma contenente un livello minimo di anticorpi specifici neutralizzanti l`HAV. Anche gli anticorpi anti-parvovirus B19 dovrebbero essere neutralizzanti,ma la possibilita` di trasmissione non puo` essere totalmente esclusa. La trasmissione del parvovirus B19 durante la gravidanza puo` causare idrope fetale con conseguente perdita del feto,e puo` precipitare crisi aplastiche in pazienti immunocompromessi o con disordini ematologici sottostanti. In tali casi Octaplas dovrebbe essere somministrato soltanto a quei pazienti in cuie` strettamente necessario. Il possibile rischio di trasmissione di parvovirus B19 dovrebbe essere valutato contro il beneficio dell`inattivazione di virus ad envelope lipidico, quali HIV1/2,HCV, HBV, dovuto al trattamento SD. Per quei pazienti che ricevono regolarmente prodotti derivato da sangue o plasma umano si dovrebbe prendere in considerazione appropriate vaccina-zioni (per esempio contro HAV ed HBV). La somministrazione di Octaplas deve essere basata sulla compatibilita` di gruppo ABO. In casi di emergenza, Octaplas gruppo AB puo` essere con-siderato come plasma universale, dato che puo` essere somministrato a qualunque paziente. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministra-zione. In caso di shock o reazione anafilattica, l`infusione deve essere interrotta immediatamente. Il paziente dovrebbe essere trattato seguendo le linee guida per la terapia dello shock.G
RAVIDANZA E ALLATTAMENTO. La sicurezza di utilizzo di Octaplas in gravidanza non e` stata stabi-lita in studi clinici controllati. Il prodotto dovrebbe pertanto essere somministrato in gravidanza
o durante l`allattamento soltanto se chiaramente indicato. Per il potenziale rischio di trasmissio-ne di parvovirus B19, vedi quanto gia` detto piu` sopra. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI. Dopo un`infusione ambulatoriale con Octaplas, il paziente dovrebbe esseretenuto a riposo per un`ora. Non ci sono indicazioni del fatto che Octaplas possa alterare la capacita` di guidare o usare macchinari.
INTERAZIONI:
Durante gli studi clinici, Octaplas e` stato somministrato in associazione con varimedicamenti, e non sono state identificate interazioni. Le incompatibilita` sono identiche a quelle
per il
PFC:
- Octaplas non deve essere miscelato con altri farmaci dato per la possibilita` di inat-tivazione o precipitazione. Il prodotto puo` essere mescolato con globuli rossi e piastrine. - Per evitare la formazione di coaguli, soluzioni contenenti calcio non devono essere somministratetramite la stessa linea. - Sono sconosciute interazioni con altri farmaci.
POSOLOGIA:
Il dosaggio dipende dalla situazione clinica e individuale e dalle patologie di base,ma 12-15 ml di Octaplas/Kg di peso corporeo (per un incremento del fattore carente di circa il 25%) rappresentano una dose di attacco generalmente accettata. E` importante monitorare larisposta, sia dal punto di vista clinico sia mediante misurazioni del tempo di protrombina (TP), tempo di tromboplastina parziale (TPP), e/o il dosaggio di specifici fattori della coagulazione.D
OSAGGIO PER DEFICIT DI FATTORI DELLA COAGULAZIONE:
Un effetto emostatico adeguato in emorra-gie di grado lieve e moderato o chirurgia minore in pazienti con deficit di fattori della coagulazione si ottiene normalmente dopo infusione di 5-20 ml di Octaplas/Kg di peso corporeo (perun incremento del fattore carente del 10-33%). Nel caso di emorragie gravi o chirurgia maggiore, e` necessario consultare un esperto ematologo.
DOSAGGIO PER PTT ED EMORRAGIE IN PROCEDURE INTENSIVE DI PLASMAFERESI:
In pazienti con PTT l`intero volume plasmatico dovrebbe esseresostituito con Octaplas. In caso di emorragie gravi durante procedure intensive di plasmaferesi
e` necessario consultare un esperto ematologo. La somministrazione di Octaplas deve esserebasata sulla compatibilita` di gruppo ABO. In casi di emergenza, Octaplas gruppo AB puo` essere considerato come plasma universale. Octaplas deve essere somministrato per infusione endo-venosa immediatamente, e comunque entro un`ora dallo scongelamento, come gia` descritto utilizzando un set per infusione con filtro. E` necessario operare in asepsi per tutta la duratadell`infusione. A causa del rischio di tossicita` del citrato, la velocita` di infusione non deve superare le 0,020-0,025 mmoli di citrato/Kg di peso corporeo/minuto. Gli effetti tossici del citratopossono essere ridotti al minimo somministrando calcio gluconato in un`altra vena.
- reazione emolitica da trasfusione interrompere l`infusione; aumentare la diuresi (mantenere il flusso urinario sopra i 100 ml/ora
negli adulti per almeno 18-24 ore) somministrando per via endovenosa elettroliti e mannitolo (per esempio mannitolo al 15% 125 ml/ora) o
furosemide, sodio bicarbonato, dialisi in caso di anuria; se del caso, provvedere al trattamento sin-tomatico dello shock.
SOVRADOSAGGIO:
Dosaggi o velocita` di infusione elevati possono indurre ipervolemia, edema pol-monare e/o scompenso cardiaco. Elevate velocita` di infusione possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicita` dei citrati (caduta nel livello plasmatico del calcioionizzato), specialmente in pazienti con disturbi della funzionalita` epatica.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Trasportare e conservare a temperatura inferiore o ugualea -30-oC ed al riparo dalla luce.


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