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NORMITIL

CHIESIFARMACEUTICI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Desipramina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Amido di mais, lattosio, gomma arabica, amido pregelatinizzato, magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antidepressivo triciclico.
INDICAZIONI:
Trattamento della depressione di qualsiasi forma e gravita`, su cui agisce in modorapido e potente. Trova quindi indicazione nelle depressioni endogene; psicosi maniaco-depressive; depressioni psicoreattive e neurotiche; depressioni dovute a processi involutivi, nelclimaterio, nell`eta` senile; stati distimici depressivi a carattere ipocondriaco e ciclico degli schizofrenici.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` specifica gia` nota; sono stati riferiti casi di allergicita` cro-ciata con altri farmaci a struttura chimica analoga. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Miastenia
grave. Gravidanza. Periodo di recupero post-infartuale. Epatopatie gravi. Onde evitare manife-stazioni anche gravi, fino alle convulsioni, al coma ed all`exitus, il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitori della monoaminoossidasi, ne` prima che siano tra-scorse almeno due settimane dall`interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. Nel caso che necessiti un intervento chirurgico, occorre interrompere la somministrazione al-meno 5 giorni prima. Poiche` non e` stata stabilita l`efficacia e la sicurezza della desipramina nei bambini, l`uso del prodotto e` controindicato nei soggetti al di sotto di 12 anni.
EFFETTI INDESIDERATI:
E` da tenere presente che l`esperienza effettuata con vari timolettici ed antide-pressivi triciclici, considerata nel suo complesso e con particolare riguardo ai farmaci di questo
gruppo di uso piu` antico e sui quali si dispone quindi di una maggiore quantita` di informazione,ha evidenziato una serie di effetti collaterali, alcuni segnalati piu` comunemente, altri solo occasionalmente con l`uso di questo o di quel farmaco spesso somministrato in dosi molto elevatee talora senza che si sia potuta accertare la sicurezza del nesso. Gli effetti collaterali di piu` comune osservazione sono quelli collegati con le proprieta` anticolinergiche di detti farmaci e quel-li a carico del s.n.c.: secchezza delle fauci, disturbi dell`accomodazione, midriasi, stipsi, astenia, tachicardia, palpitazioni, vertigini, ronzii, cefalea, sonnolenza. A seguito dell`uso di dosielevate sono stati riferiti tremori lievi o gravi e persistenti, atassia, incoordinazione motoria, parestesie, neuropatie periferiche, manifestazioni allergiche con eruzioni cutanee, fotosensibiliz-zazione, edema del volto o della lingua e, eccezionalmente, ginecomastia nell`uomo, galattorrea nella donna. Slittamenti di stati depressivi verso stati di eccitazione sono stati segnalati in sog-getti paranoici o subdeliranti, specie se anziani, con stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia. Le manifestazioni psicotiche possono essere trattate con fenotiazinici senzasostanziale pregiudizio del trattamento antidepressivo. Tuttavia nei soggetti depressi e` bene tenere presente la possibilita` di suicidio. In casi rari sono state osservate turbe dell`EEG. Anchese con l`uso di qualche farmaco del gruppo sono stati occasionalmente segnalati per lo piu` in sede di sovradosaggio, i seguenti sintomi non si sono potuti collocare in un sicuro rapporto dicausa ed effetto con il trattamento antidepressivo: disturbi a carico dell`apparato digerente quali nausea, vomito, stomatite, adeniti sublinguali o parotidee, diarrea, dolori addominali, ittero(l`osservazione di variazioni importanti dei tassi delle transaminasi deve indurre pero` alla interruzione del trattamento); agranulocitosi, porpora trombocitopenica, ritenzione urinaria, ileo pa-ralitico; alopecia, alterazioni della libido, variazioni del peso corporeo o dei livelli glicemici; a carico dell`apparato cardiovascolare, specie nei soggetti anziani, alterazioni dell`ECG, bloccocardiaco, infarto miocardico, ictus.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In tutti i casi seguenti e cioe` in soggetti con anamnesi di epilessia o difatti convulsivi, nei cardiopazienti specie se anziani, nell`arteriosclerosi cerebrale, nei pazienti con una storia di ritenzione urinaria o di ostruzione intestinale o di stenosi pilorica, nei nefro- edepatopazienti gravi, negli ipertiroidei ed in coloro che sono in corso di trattamento con ormoni tiroidei, la condotta della terapia deve essere improntata a particolare cautela. La brusca inter-ruzione del trattamento con il farmaco puo` provocare una sintomatologia caratterizzata essenzialmente da una ricaduta con malessere, nausea, cefalea, mialgia che, peraltro, non e` statariferita a dipendenza. Da non usare in caso di gravidanza accertata o presunta. Da usare sotto il diretto controllo del medico.
AVVERTENZE SPECIALI:
L`uso del prodotto puo` interferire negativamente con i tempi di reazione disoggetti che per la loro attivita` necessitano di integrita` e di vigilanza.
INTERAZIONI:
L`uso di alcool durante il trattamento dovrebbe essere evitato perche` il farmacopuo potenziarne gli effetti. L`associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesieffetti indesiderabili da interazione. L`azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopa e della reserpina puo` essere bloccata.
POSOLOGIA:
Sono possibili due schemi di trattamento, uno a bassi dosaggi, il secondo a dosipiu` elevate. La scelta dell`uno o dell`altro dipende dalle condizioni somatiche del malato, dall`intensita` della sintomatologia depressiva, dall`insorgenza di effetti collaterali.
TRATTAMENTO A BASSI DOSAGGI:
iniziare con 10 mg al giorno; raggiungere in 3-4 giorni una dose media di 75 mg algiorno con punte massime di 100 mg. Tale dose deve essere mantenuta per almeno tre settimane, per poter ottenere una risposta sicura dal paziente.
TRATTAMENTO A DOSI PIU` ELEVATE:
ini-ziare con 25 mg al giorno; raggiungere in 3-6 giorni la dose media di 100-150 mg al giorno, arrivando eventualmente a dosaggi giornalieri attorno ai 200 mg; ridurre gradualmente tale dosedurante il periodo di mantenimento, stabilizzandola intorno ai 100 mg al giorno. Tale dose di mantenimento deve essere continuata per almeno tre settimane. Questi dosaggi sono da usarsipreferibilmente in malati ricoverati. Nel trattamento di pazienti anziani e negli adolescenti la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra` valutare una eventuale ridu-zione dei dosaggi sopra indicati.


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