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NIFEDIPINAHEXAN

HEXAN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Nifedipina.
ECCIPIENTI:
Capsule: glicole polietilenico, glicerina, sodio saccarinato, mentolo, gelatina, ferroossido (E172). Compresse: polisorbato, amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, polietilenglicole, poliidrossi-propilmetilcellulosa, titanio ossido (E171), ferroossido (E172).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Calcio-antagonista.
INDICAZIONI:
NIFEDIPINA HEXAN 10 MG (CAPSULE): trattamento della cardiopatia ischemica: anginapectoris cronica-stabile (angina da sforzo); angina pectoris vasospastica (angina di Prinzmetal,
angina variante). Trattamento dell`ipertensione arteriosa. Trattamento delle crisi ipertensive.Trattamento della Sindrome di Raynaud (primaria e secondaria). N
IFEDIPINA HEXAN 20 MG (COMPRESSE A CESSIONE REGOLATA): trattamento della cardiopatia ischemica: angina pectoris cronica-stabile (angina da sforzo). Trattamento dell`ipertensione arteriosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota al principio attivo o ad altri componenti della formula-zione. Gravidanza accertata o presunta e in corso di allattamento. Shock cardiovascolare. Marcata stenosi aortica. Terapia concomitante con rifampicina (in quanto l`induzione enzimaticanon consente di ottenere livelli plasmatici efficaci di nifedipina). La nifedipina nella formulazione a rilascio immediato (10 mg) e` controindicata nell`angina instabile e dopo infarto recente (peralmeno 4 settimane dall`infarto miocardico).
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati della nifedipina sono, in genere, transitori e di lieve entita`e sono da attribuire alla sua azione vasodilatatrice; raramente si rende necessario ricorrere alla sospensione del trattamento o ad un adeguamento posologico. NIFEDIPINA HEXAN 10 MG (CAPSULE): Effetti indesiderati che si possono manifestare in piu` dell`1% dei pazienti sono: astenia(stanchezza), vasodilatazione (vampate, sensazione di calore), edema periferico (gonfiore alle
estremita`), giramento di testa, cefalea. Effetti indesiderati che si possono manifestare in menodell`1% dei pazienti sono: sintomatologia pseudo-anginosa, dolore toracico, ipotensione, palpitazione, tachicardia, stipsi, diarrea, nausea, nervosismo, prurito, rash (esantema), alterazionedella vista. Effetti indesiderati che si possono manifestare in casi sporadici sono: reazione allergica, sincope, mialgia (dolore muscolare), tremore, vertigine, dispnea (difficolta` nel respiro),aumento dell`escrezione urinaria giornaliera, iperplasia (rigonfiamento) gengivale, disturbi gastroenterici, alterazione degli indici di funzionalita` epatica, agranulocitosi, porpora, iperglicemia,parestesia (formicolio), ginecomastia, dermatite fotosensibile, orticaria. N
IFEDIPINA HEXAN 20 MG( COMPRESSE A CESSIONE REGOLATA): Effetti indesiderati che si possono manifestare in piu` dell`1%dei pazienti sono: astenia (stanchezza), vasodilatazione (arrossamento, vampate di calore),
palpitazioni, nausea, edema periferico, capogiro, cefalea. Effetti indesiderati che si possonomanifestare in meno dell`1% dei pazienti sono: sintomatologia simil-anginosa, dolore toracico, ipotensione, tachicardia, sincope, stipsi, diarrea, mialgia, irritabilita`, parestesia, tremore, verti-gine, prurito, rash (esantema, eritema), alterazione della vista, dispnea, aumento dell`escrezione urinaria giornaliera. Effetti indesiderati che si possono manifestare in casi sporadici sono:iperglicemia, disturbi gastroenterici (sensazione di ingombro gastroenterico), alterazione degli indici di funzionalita` epatica (aumento delle transaminasi, colestasi intraepatica), orticaria, der-matite fotosensibile, porpora, iperplasia gengivale, agranulocitosi, ginecomastia, eritromelalgia, dermatite esfoliativa. Sono stati occasionalmente segnalati anche: anemia, leucopenia, trom-bocitopenia, epatite, aumento della fosfatasi alcalina, LDH, disturbi della sfera sessuale, ipotensione, pirosi gastrica, flatulenza, crampi intestinali, insonnia, congestione nasale, mal di gola,tosse, asma, rigidita` ed infiammazioni articolari, sudorazione, brivido, febbre. Altre formulazioni di nifedipina: reazione allerrgica (reazione anafilattica) Nei pazienti dializzati con ipertensionemaligna ed ipovolemia si puo` verificare un importante caduta dei valori pressori a causa della vasodilatazione periferica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Per gli effetti della nifedipina sulle resistenze vascolari periferiche e` rac-comandabile prudenza in caso di marcata ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90
mmHg) ed e` necessario controllare attentamente la pressione arteriosa all`inizio della terapia efino a quando non sia stata raggiunta la posologia di mantenimento. Per lo stesso motivo la nifedipina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca, stenosi aorticae in quelli in trattamento con beta-bloccanti o farmaci ipotensivi. La nifedipina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica e in corso di gravidanza. In situazioni diemergenza ipertensiva, quali ad esempio l`eclampsia, il farmaco deve essere utilizzato sotto la responsabilita` e lo stretto controllo del medico. Si raccomanda particolare cautela quando sisomministra nifedipina in associazione a solfato di magnesio per via endovenosa, a causa di una possibile eccessiva caduta pressoria. Nei pazienti con funzionalita` epatica compromessapuo` rendersi necessario un accurato controllo e, nei casi gravi, una riduzione del dosaggio.
AVVERTENZE SPECIALI:
Il principio attivo, nella formulazione a rilascio immediato (10 mg), puo` indurreun`eccessiva caduta pressoria con tachicardia riflessa che potrebbe dare luogo a complicanze cardiovascolari. Come con altre sostanze vasoattive molto raramente puo`, inoltre, manifestarsiangina pectoris, in particolare all`inizio del trattamento. In tale evenienza deve essere consultato il medico curante. In casi isolati e` stata riportata l`insorgenza di infarto miocardico, sebbene nonsia stato possibile distinguere tali episodi dal corso naturale della malattia di base. Esistono alcune segnalazioni relative all`aumento di mortalita` e morbilita` nel trattamento della cardiopatiaischemica specialmente con dosaggi superiori a 60 mg/die. Il trattamento con nifedipina nella formulazione a breve durata d`azione puo` aggravare l`angina pectoris. Non esistono prove chel`uso della nifedipina a rilascio immediato sia efficace nella prevenzione secondaria dell`infarto miocardico. La comparsa di edema periferico in pazienti affetti da insufficienza cardiaca con-gestizia rende necessaria la differenziazione degli edemi dovuti alla nifedipina da quelli conseguenti a un peggioramento della funzionalita` ventricolare sinistra. La nifedipina e` controindicatain corso di gravidanza, avvertire il proprio medico dell`intenzione di avere un figlio. Non esistono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. La nifedipina passa nel latte materno.Poiche` non esistono dati sui possibili effetti sul neonato, qualora dovesse rendersi necessario un trattamento con nifedipina durante questo periodo l`allattamento dovrebbe essere interrotto.La nifedipina si e` dimostrata in grado di provocare effetti teratogeni nel ratto e nel coniglio comprese le anomalie digitali. Tali anomalie digitali sono, verosimilmente, il risultato della compro-missione del flusso ematico uterino. La somministrazione del principio attivo ha comportato una varieta` di effetti tossici a carico dell`embrione, della placenta e del feto, come scarso svi-luppo fetale (ratto, topo e coniglio), ridotte dimensioni placentari ed ipotrofia dei villi coriali (scimmia), morte degli embrioni e dei feti (ratto, topo e coniglio) e prolungamento della gesta-zione/ridotta sopravvivenza neonatale (ratto, non valutati in altre specie). Tutti i dosaggi associati ad effetti teratogeni, embriotossici e fetotossici erano tossici per l`organismo materno e,comunque, risultavano di molte volte superiori alla posologia massima indicata per l`impiego umano. In casi singoli di fertilizzazione in vitro, i calcio-antagonisti come la nifedipina sono statiassociati ad alterazioni biochimiche reversibili in corrispondenza della parte apicale dello spermatozoo, con possibile alterazione funzionale dello sperma. Nei casi di ripetuto insuccesso del-la fertilizzazione in vitro, non riconducibili ad altri motivi, i calcio-antagonisti come la nifedipina
dovrebbero essere considerati una possibile causa. Durante il trattamento di pazienti diabeticio a rischio diabetico, la glicemia deve essere accuratamente controllata; se compare iperglicemia la terapia deve essere sospesa. Nei pazienti sotto dialisi, affetti da ipertensione maligna einsufficienza renale irreversibile con ipovolemia, occorre prestare attenzione in quanto si puo` verificare un notevole calo pressorio a causa della vasodilatazione. Le reazioni al farmaco, chevariano da individuo ad individuo, possono compromettere la capacita` di guidare o di usare macchinari. Cio` si riferisce particolarmente all`inizio del trattamento, al cambio del farmaco edin relazione all`assunzione di bevande alcoliche.
INTERAZIONI:
L`effetto di nifedipina sulla pressione arteriosa puo` essere potenziato da quello dialtri farmaci antipertensivi. Qualora si associa beta-bloccanti, il paziente dovrebbe essere accuratamente sorvegliato poiche` potrebbe manifestarsi ipotensione di grado elevato. E` anchenoto che in casi isolati si e` verificato un peggioramento dell`angina e dell`insufficienza cardiaca. La contemporanea somministrazione di nifedipina e di digossina puo` condurre ad un aumentodei livelli plasmatici di digossina, legata ad una riduzione della sua clearance. A scopo precauzionale il paziente dovrebbe percio` essere controllato per rilevare l`eventuale comparsa di sin-tomi da sovradosaggio di digossina e, se necessario, per aggiustare il dosaggio di digossina sulla base dei suoi livelli plasmatici. La concomitante somministrazione di nifedipina con agentiipotensivi (metildopa, idralazina, captopril ecc.) puo` favorire l`incidenza di grave ipotensione. In singoli casi durante la contemporanea somministrazione di nifedipina e chinidina sono stati os-servati livelli ridotti di chinidina oppure, dopo sospensione di nifedipina, un netto aumento dei livelli plasmatici di chinidina. Per questa ragione, qualora la nifedipina sia impiegata contempo-raneamente o venga sospesa, si raccomanda di mantenere controllata la concentrazione di chinidina e, se necessario, di aggiustarne il dosaggio. La cimetidina eleva il livello plasmatico dinifedipina e puo` potenziarne l`effetto antipertensivo. La rifampicina, per il suo effetto d`induzione enzimatica, accelera il metabolismo della nifedipina, riducendone potenzialmente l`efficacia; pertale motivo l`impiego di nifedipina in combinazione con rifampicina risulta controindicato. Il diltiazem diminuisce la clearance della nifedipina, per cui i due principi attivi dovrebbero essereassociati con cautela considerando, eventualmente, la riduzione del dosaggio di nifedipina. L`assunzione contemporanea di succo di pompelmo inibisce il metabolismo ossidativo della ni-fedipina con conseguente aumento della sua concentrazione plasmatica che puo` causare un maggiore effetto antipertensivo. La valutazione dei valori urinari dell`acido vanililmandelico ef-fettuata con il metodo spettrofotometrico, in presenza di nifedipina, puo` evidenziare falsi incrementi dell`acido stesso; tali valori non vengono, invece, modificati utilizzando il metodo HPLC.
POSOLOGIA:
Il trattamento va possibilmente adattato alle necessita` individuali in funzione dellagravita` della malattia e della risposta del paziente. Inoltre in relazione al quadro clinico individuale, la dose basale deve essere raggiunta gradualmente. Qualsiasi aggiustamento a dosaggisuperiori o inferiori deve essere effettuato solo sotto controllo medico. Nei pazienti con funzionalita` epatica compromessa puo` rendersi necessario un accurato controllo della situazionepressoria e, nei casi gravi, una riduzione del dosaggio. N
IFEDIPINA HEXAN 10 MG (CAPSULE): Salvodiversa prescrizione medica, valgono le seguenti direttive posologiche: In caso di cardiopatia
ischemica: angina pectoris cronica-stabile (angina da sforzo): 1 capsula 10 mg, 3 volte al di`;angina pectoris vasospastica (angina di Prinzmetal, angina variante): 1 capsula, 3 volte al di`. Se necessario, il dosaggio puo` essere incrementato gradualmente in funzione delle esigenzeindividuali fino a un massimo di 60 mg al giorno (2 capsule 3 volte al di`). In caso di ipertensione arteriosa: 1 capsula 3 volte al di`. Se necessario, il dosaggio puo` essere incrementato gradual-mente in funzione delle esigenze individuali fino a un massimo di 60 mg al giorno (2 capsule 3 volte al di`). In caso di crisi ipertensiva: 1 capsula in singola dose. Qualora l`effetto sulla pres-sione arteriosa fosse insufficiente, un`ulteriore capsula (10 mg) puo` essere somministrata dopo circa 30 minuti. Se gli intervalli tra le dosi dovessero essere piu` brevi e/o la dose piu` ele-vata, si potrebbero manifestare pericolose condizioni di ipotensione. In caso di Sindrome di Raynaud: 1 capsula 3 volte al di`. Se necessario, il dosaggio puo` essere incrementato gradual-mente in funzione delle esigenze individuali fino a un massimo di 60 mg al giorno (2 capsule 3 volte al di`). NIFEDIPINA HEXAN 20 MG (COMPRESSE A CESSIONE REGOLATA): Salvo diversa prescrizionemedica, valgono le seguenti direttive posologiche: In caso di cardiopatia ischemica: angina pectoris cronica-stabile (angina da sforzo): 1 compressa a cessione regolata, 2 volte al di`. Inalcuni casi puo` risultare opportuno incrementare la dose fino a un massimo di 60 mg al di`. In caso di ipertensione arteriosa: 1 compressa a cessione regolata, 2 volte al di`. In alcuni casipuo` risultare opportuno incrementare la dose fino a un massimo di 60 mg al giorno.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Sia le capsule a rapida azione sia le compresse a cessione regolatavanno generalmente deglutite intere, con poco liquido, indipendentemente dai pasti. La contemporanea assunzione di alimenti determina un ritardo, ma non una riduzione dell`assorbimento. La sostanza altamente fotosensibile contenuta nella capsula (10 mg) e nella compressa a ces-sione regolata (20 mg) e` sostanzialmente protetta dalla luce sia all`interno che all`esterno della
confezione. Si consiglia tuttavia di non esporre a lungo le compresse e le capsule alla luce solare diretta. Le compresse dovranno essere tolte dalla confezione solo immediatamente primadell`assunzione. N
IFEDIPINA HEXAN 10 MG (CAPSULE): In caso di dosi singole di 20 mg, l`intervallodi tempo compreso fra due assunzioni delle capsule non dovrebbe essere inferiore a 2 ore.
Qualora si rendesse necessaria una azione particolarmente rapida, ad es. nel caso di crisi iper-tensive la capsula va masticata e quindi deglutita. N
IFEDIPINA HEXAN 20 MG (COMPRESSE A CESSIONE REGOLATA): l`intervallo di tempo tra due assunzioni di compresse e` di circa 12 ore e non dovrebbe essere inferiore a 4 ore. Qualora in pazienti affetti da angina pectoris non si ottengaun sufficiente risultato terapeutico dopo circa 14 giorni di trattamento si consiglia su prescrizione medica la somministrazione di Nifedipina Hexan 10 mg, a rapida azione. Durata del trattamento: La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico curante. In relazione allapronunciata attivita` antiischemica e antipertensiva sia Nifedipina Hexan 10 mg che Nifedipina
Hexan 20 mg a cessione regolata, dovrebbero essere sospese gradualmente, in particolare quando vengono impiegati dosaggi elevati.
SOVRADOSAGGIO:
Sintomi: Nei casi di grave intossicazione da nifedipina sono stati osservati i se-guenti sintomi: disturbi della coscienza fino al coma, calo della pressione arteriosa, alterazione
del ritmo cardiaco del tipo tachicardia / bradicardia, iperglicemia, acidosi metabolica, ipossia,shock cardiogeno con edema polmonare. Trattamento: Per quanto concerne il trattamento, hanno priorita` assoluta l`eliminazione della sostanza attiva e la stabilizzazione delle condizionicardiovascolari. Dopo l`ingestione orale e` indicata una accurata lavanda gastrica associata, se necessario, all`irrigazione del piccolo intestino. Particolarmente nei casi di intossicazione conla formulazione di nifedipina a lento rilascio (20 mg), l`eliminazione del farmaco deve essere la piu` completa possibile, compreso l`intestino tenue, al fine di prevenire l`assorbimento del prin-cipio attivo. L`emodialisi e` inutile in quanto la nifedipina non e` dializzabile; e` tuttavia, consigliabile la plasmaferesi (per l`elevato legame con le proteine plasmatiche, volume di distribuzionerelativamente basso). I disturbi bradicardici del ritmo cardiaco possono essere trattati con betasimpaticomimetici, mentre per le alterazioni di questo tipo, pericolose per la vita, deve esserepreso in considerazione l`impiego di un "pacemaker" temporaneo. L`ipotensione causata dallo shock cardiogeno e dalla vasodilatazione arteriosa puo` essere trattata con il calcio (10, 20 mldi una soluzione gluconato di calcio 10% somministrato lentamente per via endovenosa e, se necessario, ripetuta). Come risultato, la calcemia puo` raggiungere i valori alti della norma o superarli di poco. Qualora l`effetto del calcio sulla pressione sanguigna dovesse rivelarsi insuffi-ciente, dovranno essere somministrati anche dei vasocostrittori simpaticomimetici vasocostrittori quali la dopamina o la noradrenalina, il cui dosaggio dovra` essere determinatoesclusivamente dal risultato ottenuto. L`ulteriore somministrazione di liquidi o di espansori plasmatici andra` effettuata con prudenza per il pericolo di sovraccarico cardiaco.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
La nifedipina e` altamente sensibile alla luce: pertanto cap-sule e compresse non debbono essere rotte perche` la protezione dalla luce non e` piu` assicurata.


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