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NICOZID

VECCHI& PIAM Sapa
PRINCIPIO ATTIVO:
Isoniazide
ECCIPIENTI:
Compresse: amido, talco, carbossimetilcellulosa sodica, magnesio stearato. Fiale:acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antitubercolare.
INDICAZIONI:
Da solo o preferibilmente in associazione ad altri farmaci antitubercolari nelle infe-zioni sostenute da Mycobacterium tuberculosis.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso l`isoniazide, trascorso di malattie da farmaci al fe-gato, affezioni epatiche acute di qualsiasi natura.
EFFETTI INDESIDERATI:
Neuropsichici: neuropatie periferiche precedute da formicolii e da percezionidi bruciore e di punture alle estremita`, specie nei soggetti malnutriti o predisposti (alcoolisti, diabetici, ecc); infiammazione o atrofia del nervo ottico; convulsioni, iperattivita`, euforia, inson-nia, psicosi tossiche con accessi maniacali e deliri. Epatici: nausea, vomito, aumento di alcuni indici della funzionalita` epatica, aumento della bilirubina nel sangue e nelle urine. Ematologici:anemia dovuta a distruzione dei globuli rossi, aumento degli eosinofili (tipo di globuli bianchi) nel sangue, diminuzione dei globuli bianchi, diminuzione delle piastrine, anemia provocata daridotta produzione degli elementi corpuscolati del sangue. Metabolici: sintomi da carenza di vitamine B6 e PP; aumento degli zuccheri nel sangue; acidosi. Reazioni d`ipersensibilita
`:
febbre,eruzioni cutanee (morbilliformi, maculo-papulose, purpuriche, esfoliative), infiammazione delle ghiandole linfatiche e dei piccoli vasi. Altre reazioni: sindrome reumatoide e sindrome lupus eri-tematoso-simile. Effetti locali: l`iniezione i.m. puo` essere seguita da irritazione nel punto di inoculazione. Intossicazione acuta: sintomi di intossicazione acuta possono verificarsi entro 30minuti-3 ore dall`ingestione del farmaco e sono caratterizzati da nausea, vomito, vertigini, turbe della visione e del linguaggio. In caso di grave sovradosaggio possono comparire convulsioni,depressione respiratoria, alterazione dello stato di coscienza con rapida evoluzione dallo stupore al coma, acidosi metabolica, presenza di acetone nelle urine e presenza di zucchero nelsangue.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Sebbene sia possibile con l`uso di isoniazide un breve e transitorio au-mento di alcuni valori della funzionalita` epatica (transaminasi), in un certo numero di pazienti trattati (10-20%), sono stati descritti casi di epatite grave e progressiva caratterizzata da segniclinici premonitori come stancabilita`, nausea, vomito, disappetenza e malessere. In questi casi il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Il rischio di epatite da isoniazide e` corre-lato con l`eta` ed aumenta nei soggetti che assumono quotidianamente alcool. Pertanto durante la terapia e` necessario, specie in soggetti oltre i 35 anni, eseguire regolari controlli della funzio-nalita` epatica. I segni premonitori di epatite devono essere riferiti tempestivamente al medico. L`epatotossicita` dell`isoniazide puo` essere accresciuta dalla rifampicina o da altre sostanze chedeterminano induzione enzimatica. Anche la frequenza e la gravita` delle reazioni secondarie a carico del sangue possono essere aumentate dall`uso contemporaneo di rifampicina. La so-spensione della terapia e` necessaria anche quando si manifestano reazioni di ipersensibilita`; l`eventuale ripresa del farmaco deve avvenire, se indispensabile, con l`impiego di dosi inizial-mente ridotte e progressivamente crescenti.
AVVERTENZE:
Il farmaco va impiegato sotto diretto controllo medico. Tenuto conto delle caratteristiche farmacologiche della isoniazide, il suo impiego deve essere effettuato con la dovuta at-tenzione in soggetti con malattie, in convalescenti o con affezioni del fegato e del rene. Poiche`
sono possibili alterazioni della vista sono necessari controlli oculistici prima e durante la terapia con isoniazide. E` opportuno eseguire controlli della funzionalita` epatica in quanto v`e` la possi-bilita` di epatiti tossiche da isoniazide. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo in caso di effettiva necessita` e sotto diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
L`isoniazide inibisce il metabolismo epatico della fenilidantoina; l`innalzamento deilivelli nel sangue di quest`ultima puo` condurre ad uno stato tossico con movimenti rapidi ed involontari dei globi oculari, mancanza di coordinamento muscolare e stato di torpore. L`associa-zione dei due farmaci deve essere pertanto fatta solo se necessaria e riducendo opportunamente il dosaggio della fenilidantoina. L`alluminio idrossido (antiacido) riduce l`assor-bimento intestinale dell`isoniazide la cui somministrazione deve avvenire almeno un`ora prima rispetto all`antiacido. La concomitante somministrazione di isoniazide e di disulfiram puo` cau-sare disturbi della coordinazione e turbe psichiche. L`associazione delle due sostanze deve pertanto essere evitata. Sono stati descritti fenomeni di potenziamento tra isoniazide e cicloserinasul sistema nervoso centrale. Pertanto tale associazione deve essere utilizzata con grande cautela.
POSOLOGIA:
6-10 mg/Kg di peso corporeo del paziente di isoniazide al giorno, per bocca (com-presse) o per iniezione (fiale) secondo giudizio medico in rapporto alla gravita` dell`infezione.


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