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NEOTIGASON

ROCHE SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Acitretina.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, maltodestrina, sodio ascorbato, gelatina, titanio biossido,E 172.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Retinoidi per il trattamento della psoriasi.
INDICAZIONI:
Forme gravi di psoriasi, comprese le forme accompagnate da artropatia. Disturbidella cheratinizzazione, quali stati ittiosiformi, cheratoderma palmoplantare, malattia di Darier e
lichen planus. Altre dermatosi sensibili alla terapia con Tigason.
CONTROINDICAZIONI:
Altamente teratogeno non deve essere somministrato alle donne in gravi-danza e durante l`allattamento. Lo stesso vale per le donne in eta` fertile a meno che non si sottopongano ad un regime contraccettivo efficace durante le 4 settimane prima del trattamento efino a due anni dopo la sospensione dello stesso. E` inoltre controindicato in caso di insufficienza epatica o renale severe, di ipersensibilita` verso i componenti o verso altre sostanze stretta-mente correlate dal punto di vista chimico ed in quei pazienti che presentano valori di lipidi sierici costantemente elevati. Poiche` anche le tetracicline possono causare un aumento dellapressione endocranica, e` controindicato l`uso simultaneo di tali preparati con Neotigason. E` stato riferito un aumentato rischio di epatite in seguito a terapie concomitanti con Tigason (etre-tinato) e metotrexate; di conseguenza si sconsiglia anche la contemporanea assunzione di metotrexate e Neotigason. Le donne in eta` fertile non devono ricevere sangue trasfuso da pazientiin trattamento con Neotigason. Questi ultimi non possono donare il sangue durante il trattamento e per un anno dopo la sospensione di questo.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sono stati osservati effetti collaterali nella maggior parte dei pazienti che ini-ziano una terapia con Neotigason; questi effetti tendono a scomparire riducendo il dosaggio o
sospendendo la terapia. Talvolta si e` osservato anche un iniziale peggioramento dei sintomi del-la psoriasi. Gli effetti collaterali osservati con maggiore frequenza sono sintomi di ipervitaminosi A, come la secchezza delle labbra, che puo` essere alleviata con l`applicazione di unapomata. Le mucose e gli epiteli di transizione possono risultare secchi e infiammati; questo a volte puo` causare epistassi e rinite, xeroftalmia o congiuntiviti con conseguente intolleranza allelenti a contatto. In rari casi sono state osservate ulcerazioni corneali. Si possono inoltre verificare cheiliti, ragadi agli angoli della bocca, secchezza delle fauci e sete. Occasionalmente sonostate riportate stomatiti, gengiviti e alterazioni del gusto. In corso di trattamento con Neotigason e` stato osservato un aumento dell`incidenza di vulvo-vaginiti da Candida albicans. Su tutto ilcorpo, ma in particolare a livello palmare e plantare si possono osservare assottigliamento e desquamazione della cute. Spesso sono stati riportati prurito, cute appiccicosa, dermatiti ederitemi nonche` accentuazione della perdita dei capelli, fragilita` ungueale e paronichia; solo occasionalmente eruzioni bollose e modificazioni della consistenza del capello. Raramente sisono manifestate reazioni di fotosensibilita`. Questi effetti collaterali sono reversibili in seguito alla sospensione della terapia con Neotigason. Benche` sia raro il verificarsi di ipertensione in-tracranica (Pseudotumor cerebri), a volte puo` comparire cefalea; in presenza di cefalea severa, nausea, vomito e disturbi della vista, interrompere immediatamente il trattamento e sottoporreil paziente ad un attento esame neurologico e alle cure del caso. Qualche volta sono stati notati difetti dell`accomodazione e deficit della visione notturna. Sono stati riportati occasionalmenteanche dolori muscolari e osteoarticolari. Il trattamento a lungo termine puo` peggiorare una preesistente iperostosi a livello vertebrale, indurre la comparsa di nuovi focolai di iperostosi e dicalcificazioni extra scheletriche, come gia` osservato con trattamenti protratti con altri retinoidi per via sistemica. In un paziente e` stata osservata iperostosi vertebrale e calcificazione dei le-gamenti spinali, con conseguente compressione midollare, dopo diversi anni di trattamento con Tigason. Occasionalmente sono stati osservati edemi periferici e vampate; piu` raramente di-sturbi gastrointestinali, epatite e ittero. Sono stati riportati aumenti transitori e di solito reversibili delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. La somministrazione di alte dosi di Neotigason hadeterminato aumento reversibile dei trigliceridi e del colesterolo, particolarmente nei pazienti ad alto rischio (turbe del metabolismo lipidico, diabete, obesita`, alcolismo). Non si puo` escludereil rischio di aterogenesi se queste alterazioni dovessero persistere. Sono state osservate difficolta` reversibili di adattamento all`oscurita`, che possono avere effetto sulla capacita` di guida ingalleria. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita`.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Non sono note per il momento le conseguenze di una somministrazionedi Neotigason per tutta la vita. E` opportuno effettuare controlli della funzionalita` epatica prima dell`inizio del trattamento, ogni 1-2 settimane durante i primi due mesi e successivamente ognitre mesi fino alla sospensione della terapia. Nel caso in cui la funzionalita` epatica risulti alterata, il monitoraggio andra` ripetuto ad intervalli settimanali. Se in seguito a tali controlli i valori pato-logici dovessero permanere immodificati o peggiorassero ulteriormente, la terapia con Neotigason andra` immediatamente interrotta. E` comunque consigliabile proseguire nel controllodella funzionalita` epatica per almeno altri tre mesi. Nei soggetti diabetici i retinoidi possono sia migliorare che peggiorare la tolleranza al glucosio; di conseguenza la glicemia deve essere con-trollata con maggior frequenza rispetto al normale nelle fasi iniziali del trattamento. Dovra` essere controllato l`assetto lipidico, specialmente nei pazienti a rischio (disturbi del metabolismolipidico, diabete, obesita`, alcolismo) e in caso di trattamenti protratti. Negli adulti in terapia a lungo termine andranno periodicamente eseguiti appropriati controlli in vista della possibile in-sorgenza di alterazioni dei processi di ossificazione. Nel caso si manifestassero turbe dell`ossificazione, il medico dovra` discutere con il paziente l`eventualita` di un proseguimento dellaterapia, sulla base della valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nei bambini e` consigliabile controllare accuratamente lo sviluppo scheletrico. L`esposizione ai raggi solari dovrebbe essereevitata. I pazienti non devono donare sangue durante e un anno dopo la terapia con Neotigason. Durante la terapia con Neotigason, le donne in eta` fertile non devono ingerire bevande alcooli-che poiche` dati clinici hanno messo in evidenza che si puo` formare etretinato dalla contemporanea assunzione di acitretina e alcool etilico. Il meccanismo di un simile processo metaboliconon e` stato chiarito e pertanto non e` noto se e` possibile l`interazione con altre sostanze. Si deve evitare l`assunzione di alcool etilico per due mesi dopo il termine della terapia con acitretina. Atutt`oggi, non sono note tutte le possibili conseguenze di un trattamento ad oltranza con Neotigason.
AVVERTENZE SPECIALI:
GRAVIDANZA:
Neotigason e` altamente teratogeno. Il suo impiego e` controindi-cato, quindi, non solo nelle donne gravide o che potrebbero diventarlo entro due anni dalla fine
del trattamento ma in tutte le donne in eta` fertile. Il rischio di assistere alla nascita di un bambinomalformato e` straordinariamente alto nel caso in cui Neotigason sia stato somministrato prima della gravidanza, indipendentemente dalla durata del trattamento e dalla posologia. L`esposizio-ne del feto a Neotigason comporta sempre un rischio di malformazioni congenite. Neotigason e` controindicato in ogni donna in eta` fertile tranne quando si verifichino tutte le seguenti condi-zioni: La paziente presenta una grave alterazione della cheratinizzazione, resistente alle terapie standard; e` in grado di capire e seguire le istruzioni fornite dal medico; e` in grado di assumereil contraccettivo concordato, in modo affidabile e continuo; e` assolutamente necessario che ogni donna in eta` fertile sottoposta a terapia con Neotigason faccia uso costante di un contraccettivo efficace da iniziare 4 settimane prima e da continuare durante tutto il trattamento e peralmeno due anni dopo la sua interruzione; peraltro ogni donna che abbia ricevuto il Tigason prima di Neotigason dovra` continuare la contraccezione per almeno 2 anni dopo l`ultima sommi-nistrazione del Tigason. Particolare attenzione andra` posta nella scelta e nell`utilizzo del metodo contraccettivo, in particolare, nel caso della contraccezione ormonale, in concomitanza con ilprimo ciclo; la terapia non deve essere iniziata fino al secondo o terzo giorno del successivo periodo mestruale; prima di iniziare la terapia con Neotigason il medico dovra` far eseguire, suogni donna in eta` fertile, gli esami idonei a individuare un possibile stato di gravidanza i cui risultati dovranno essere negativi nelle due settimane precedenti l`inizio del trattamento. E` con-sigliabile ripetere il test di gravidanza mensilmente durante la terapia; sara` inoltre cura del medico informare la paziente in modo chiaro ed esauriente, oralmente e per iscritto, sulle mi-sure precauzionali da prendere, sui rischi di malformazioni fetali molto gravi cui puo` andare incontro e sulle eventuali conseguenze di una gravidanza iniziatasi durante il trattamento conNeotigason cosi` come nei due anni successivi all`interruzione dello stesso; l`uso continuato di contraccettivi efficaci dovra` essere attuato anche in caso di ripetizione della cura, indipenden-temente dal tempo trascorso tra i due trattamenti e continuato per due anni dopo il termine della terapia (e 24 mesi dopo l`ultima dose di Tigason); se, malgrado cio`, durante il trattamento conNeotigason e nei due anni successivi alla sua interruzione (o nei due anni successivi all`interruzione del trattamento con Tigason) dovesse verificarsi una gravidanza, ne risulterebbe un ele-vato rischio di gravi malformazioni per il feto (ad esempio: exencefalia). Allattamento: Neotigason e` di natura lipofila e passa nel latte materno. E` quindi controindicato anche in fasedi allattamento.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Sono stati osservati disturbi reversibili di adattamentoall`oscurita` che possono avere un effetto sulla capacita` di guida in galleria.
INTERAZIONI:
La somministrazione concomitante di Vitamina A e di altri retinoidi deve essere evi-tata per la possibile insorgenza di uno stato di ipervitaminosi A. Studi di interazione a livello del legame proteico fra Neotigason e anticoagulanti cumarinici non hanno messo in evidenza alcuneffetto reciproco. In caso di terapia concomitante di Neotigason e fenitoina occorre tenere presente che Neotigason sposta in parte la fenitoina dal legame proteico. Non sono finora stateosservate interazioni tra Neotigason ed altre sostanze quali: digossina, cimetidina, contraccettivi orali estroprogestinici. Viceversa puo` verificarsi un`interazione con le "minipillole" a bassodosaggio di progestinici con conseguente riduzione della loro efficacia e quindi se ne sconsiglia l`uso durante il trattamento con Neotigason. Metotrexate e tetracicline: vedi il capitolo Contro-indicazioni. Dati clinici evidenziano che dopo ingestione di alcool etilico si forma etretinato dall`acitretina; tale formazione comunque non puo` essere esclusa neanche in assenza di alcoole pertanto nelle donne fertili il periodo di contraccezione dopo il termine del trattamento deve essere protratto per due anni. L`ingestione di alcool etilico dovrebbe essere evitata per due mesidopo la sospensione del trattamento.
POSOLOGIA:
ADULTI. A causa delle differenze nell`assorbimento e nel grado di metabolizzazionedell`acitretina, lo schema posologico andra` adattato individualmente. Le capsule vanno assunte preferibilmente una volta al giorno durante il pasto o con un po` di latte. In via puramente indi-cativa si possono dare queste direttive: Terapia iniziale: 25-30 mg/die per due-quattro settimane (1 capsula da 25 mg o 3 capsule da 10 mg). Terapia di mantenimento: la dose dimantenimento andra` stabilita sulla base dell`efficacia clinica e della tollerabilita`. In linea generale 25-50 mg/die somministrati per ulteriori sei-otto settimane raggiungono risultati terapeutici ot-timali. Puo` essere talvolta necessario incrementare la dose fino ad un massimo di 75 mg/die (3 capsule da 25 mg). Nei pazienti che presentano una sufficiente regressione delle lesioni pso-riasiche la terapia puo` essere interrotta. Eventuali recidive andranno trattate come descritto in precedenza. Nel trattamento dei disturbi della cheratinizzazione e` spesso necessario protrarreil mantenimento anche se a dosi molto basse (anche inferiori a 20 mg/die e non superiori a 50 mg/die). BAMBINI. In caso di trattamenti a lungo termine, in considerazione della possibile insor-genza di effetti collaterali di una certa gravita`, andra` attentamente valutato il rapporto rischio/ beneficio. L`acitretina dovrebbe essere usata solo quando non risultassero efficaci le terapie al-ternative. Il dosaggio deve essere stabilito sulla base del peso corporeo. Si suggerisce una somministrazione giornaliera di 0,5 mg/kg. Dosi fino a 1 mg/Kg/die si possono talvolta renderenecessarie per periodi limitati. Non si dovrebbero superare i 35 mg/die totali. La terapia di mantenimento dovra` essere effettuata alla dose minima efficace in considerazione della possibileinsorgenza, nei trattamenti a lungo termine, di effetti collaterali. Terapia combinata: L`associazione di Neotigason con altre terapie e la risposta individuale che ne consegue potranno giusti-ficare una riduzione del dosaggio del farmaco. L`utilizzo contemporaneo di terapie topiche standard non interferisce con Neotigason e puo` quindi continuare.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio acuto la terapia con Neotigason va immediatamente in-terrotta. Data la bassa tossicita` acuta del preparato non e` necessario adottare ulteriori speciali
misure. I sintomi da sovradosaggio sono identici a quelli da ipervitaminosi A, cioe` cefalea e ver-tigini.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura inferiore a 25-o C e proteggeredall`umidita`.


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