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NATISEDINA

TEOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Feniletilbarbiturato di chinidina.
ECCIPIENTI:
Amido di mais. talco, eritrosina, polivinilpirrolidone.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiaritmico.
INDICAZIONI:
Turbe funzionali dell`eretismo cardiaco (extrasistoli: palpitazioni).
CONTROINDICAZIONI:
Soggetti cori ipersensibilita` individuale al prodotto, intossicazioni da alcool,ipnotici, narcotici, analgesici e psicofarmaci. Porfiria. Soggetti con insufficienza epatica e renale. Disturbi della conduzione atrio ventricolare e intraventricolare. Turbe del ritmo da affezioniorganiche del cuore. Anamnesi di porpora trombocitopenica e di manifestazioni trombo-emboliche.
EFFETTI COLLATERALI:
I principali effetti collaterali sono dovuti alla presenza di fenobarbitale. Essisono rappresentati da sonnolenza, disturbi digestivi, eruzioni cutanee su base allergica, orticaria specie in soggetti ipersensibili e con precedenti di asma bronchiale ed edema angioneurotico. La chinidina puo` determinare in certi soggetti tinnitus, turbe della visione, vertigini e soloeccezionalmente manifestazioni di idiosincrasia con febbre, eruzioni cutanee e caduta della
pressione arteriosa. Le manifestazioni piu` gravi conseguenti all`assunzione del farmaco richiedono la sospensione del trattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Cutanei: sono stati riportati casi rari di eritema multiforme, sindrome di Ste-vens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Epato-biliari: casi rari di epatite tossica. Ematologici: rari casi di leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e porpora.Sistema nervoso centrale: in alcuni soggetti possono manifestarsi raramente: eccitazione, agitazione e delirio. Nei pazienti pediatrici possono verificarsi manifestazioni di iperattivita`.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Tenuto conto del contenuto di chinidina del preparato e della posologiaconsigliata, eventuali effetti indesiderati secondari a tale principio attivo sono riconducibili a fenomeni di ipersensibilita`. Si tenga comunque conto che l`iperkaliemia e l`alcalinizzazione delleurine potenziano l`azione dei preparati chinidinici. Inoltre essi accentuano l`effetto depressore dei beta-bloccanti sulla contrattilita` e la conducibilita` miocardiaca, riducono (`efficacia di so-stanze colinergiche impiegate nella terapia del glaucoma e della miastenia grave e possono potenziare gli effetti degli anticolinergici impiegati come spasmolitici o nella terapia del Parkinson.I preparati chinidinici possono inoltre potenziare l`azione degli antiipertensivi, dei curarici e degli anticoagulanti cumarinici. La difenilidantoina. il fenobarbital, la rifampicina possono ridurrel`emivita plasmatica della chinidina accelerandone la sua trasformazione a livello epatico.
AVVERTENZE:
Poiche` puo` determinare sonnolenza di cio` devono essere avvertiti i soggetti sottotrattamento affinche` evitino di condurre autoveicoli e di attendere ad operazioni richiedenti integrita` di vigilanza per la loro possibile pericolosita`. Il prodotto puo` dare assuefazione. Non fare uso di alcool durante il trattamento. In caso di terapia prolungata puo` manifestarsi un incremen-to della produzione enzimatica che puo` accelerare il metabolismo di alcuni tarmaci (per es. anticoagulanti). Prima di una terapia con chinidina e` necessario saggiare la sensibilita` del paziente con un test. In corso di trattamento e` opportuno eseguire periodici controlli elettrocardiografici.
INTERAZIONI:
Vi puo` essere sinergismo fra fenobarbital ed alcool. L`azione dei preparati chinidi-nici si potenzia in presenza di iperkaliemia e alcalinizzazione delle urine; inoltre questi accentuano gli effetti depressivi dei beta-bloccanti, riducono l`efficacia dei preparati colinergici epotenziano l`effetto degli anticolinergici, degli antiipertensivi, dei curarici e degli anticoagulanti cumarinici. Difenilidantoina, fenobarbital, rifampicina possono ridurre l`emivita plasmatica dellachinidina. Le associazioni con farmaci psicotropi richiedono particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Altrettanto puo` dirsidell`associazione con antistaminici.
POSOLOGIA:
In media 2 compresse al di`, da assumere intere o dimezzate nel corso della giorna-ta.
SOVRADOSAGGIO:
Sintomi da sovradosaggio non compaiono che dopo assorbimento massivo (do-se superiore o uguale a 4 g di PBQ nell`adulto e a 100 mg/kg nel bambino). Si osserva in generale uno stato di sonnolenza che puo` trasformarsi in coma di lieve entita`. Occorre in questi casieffettuare un ECG per individuare eventuali disturbi della conduzione. Trattamento d`urgenza: lavanda gastrica (nelle prime 6 ore dopo l`assunzione), perfusione massiva, allo scopo di deter-minare una poliuria alcalina.


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