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MOVENS

PHARMAFAR Srl
CONCESSIONARIO:
MASTELLI Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Capsule: sodio meclofenamato monoidrato 113,50 mg (pari a 100 mg di aci-do meclofenamico). Supposte: acido meclofenamico 200 mg.
ECCIPIENTI:
Capsule: lattosio, silice precipitata, magnesio stearato, sodio laurilsolfato, gelatina(eccipiente dell`involucro). Supposte: polietilenglicole 1500, polietilenglicole 400, polisorbato 80.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antinfiammatorio - antireumatico.
INDICAZIONI:
Sindromi dolorose lievi e moderate. Dismenorrea primaria. Trattamento delle formeacute e croniche di artrite reumatoide. Osteoartrosi.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti del prodotto. Ulcera gastroduodenale.Per il rischio di sensibilita` crociata all`acido acetilsalicilico e ad altri antinfiammatori non steroidei, il prodotto non deve essere somministrato a pazienti nei quali tali farmaci inducano sintomidi broncospasmo, rinite allergica od orticaria. Non somministrare durante la gravidanza, particolarmente nel 1-o e nel 3-o trimestre, ne` durante l`allattamento. Poiche` l`esperienza acquisita conil prodotto in pediatria e` ancora incompleta, si sconsiglia la prescrizione del Movens
(R) a pazienti
di eta` inferiore ai 14 anni.
EFFETTI INDESIDERATI:
I piu` frequenti effetti indesiderati possono verificarsi a carico dell`apparato ga-stroenterico e sono rappresentati da nausea, vomito, bruciori di stomaco, gastralgia, flatulenza,
diarrea. Piu` raramente possono verificarsi casi di anoressia, costipazione, stomatite, ulcerapeptica, sanguinamento o perforazione della mucosa gastrica (particolarmente in pazienti con precedenti di ulcera o sottoposti a concomitante terapia corticosteroidea), colite, ittero colesta-tico. Sebbene raramente, e` possibile la comparsa di eruzioni cutanee, prurito, cefalea, vertigini, edemi periferici, tinnitus, insufficienza renale. Altrettanto scarsa e` la possibilita` di una diminu-zione dei valori dell`emoglobina e dell`ematocrito o la comparsa di leucopenia, eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, dermatiti esfoliative, alterazioni della funzionalita` epatica esindrome lupus eritematoso-simile. Sporadicamente e senza un dimostrato rapporto di causalita` con il trattamento, sono stati descritti disturbi visivi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
I pazienti trattati con antinfiammatori non steroidei, quali Movens(R), de-vono essere periodicamente controllati per assicurarsi che il farmaco sia ancora necessario e
ben tollerato. In pazienti con precedenti di malattie gastriche, il prodotto dovra` essere sommi-nistrato sotto stretto controllo medico. I pazienti affetti da epatopatie o nei quali un parametro epatico sia risultato non normale dovranno essere sorvegliati accuratamente e sottoposti pe-riodicamente ad opportuni controlli. La terapia dovra` essere sospesa in caso di peggioramento degli indici della funzione epatica, se si sviluppano segni clinici e sintomi caratteristici di unamalattia epatica o se si verificano reazioni sistemiche (es. eruzione cutanea, eosinofilia). Con l`uso prolungato sono stati riportati casi di nefrite interstiziale acuta con ematuria, proteinuria eoccasionalmente sindrome nefrosica. Pertanto i pazienti con preesistenti condizioni di riduzione del flusso ematico renale o del volume del sangue circolante nel rene (pazienti con menomatafunzionalita` renale, insufficienza cardiaca, alterata funzionalita` epatocellulare, pazienti che assumono diuretici, pazienti anziani) devono essere attentamente monitorati, utilizzando sindall`inizio una posologia giornaliera ridotta. Nel caso di trattamenti prolungati sara` opportuno controllare periodicamente la crasi ematica e procedere inoltre ad esami oftalmici. In caso dieventuale comparsa di disturbi visivi la somministrazione del farmaco dovra` essere sospesa. La comparsa di eventuali disturbi gastrointestinali potra` essere in gran parte evitata ingerendoil prodotto durante i pasti o con latte. In caso di diarrea, nausea, vomito e dolori addominali, potra` essere utile ridurre la posologia o interrompere il trattamento per qualche giorno. La tera-pia dovra` essere interrotta nel caso che un qualsiasi effetto collaterale si produca in forma grave.
AVVERTENZE SPECIALI:
Non sono stati riportati effetti negativi sulla capacita` di guidare ne` sull`uso dimacchine.
INTERAZIONI:
L`acido meclofenamico, come altri antinfiammatori non steroidei, potenzia l`effettodegli anticoagulanti cumarinici come la warfarina e pertanto il dosaggio di quest`ultima dovra` essere ridotto per prevenire un eccessivo allungamento del tempo di protrombina. Si dovra`escludere l`impiego contemporaneo di acido acetilsalicilico o altro antinfiammatorio non steroideo per evitare sia la riduzione dei livelli ematici di acido meclofenamico sia il maggior rischiodi disturbi gastrointestinali. L`uso concomitante di antiacidi non interferisce con l`assorbimento dell`acido meclofenamico. In caso di associazione con corticosteroidi ogni riduzione della po-sologia di questi ultimi dovra` essere graduale.
POSOLOGIA:
CAPSULE:
1 capsula 2-3 volte al di`.
SUPPOSTE:
1 supposta 2 volte al di`. Uno schemaposologico conveniente puo` combinare 1 capsula al mattino a stomaco pieno e 1 supposta alla sera. Tuttavia come norma generale la posologia deve essere regolata individualmente adottan-do la dose minima efficace. Nell`anziano e` conveniente adottare una posologia iniziale ridotta e controllare attentamente la terapia.
SOVRADOSAGGIO:
Dopo un forte sovradosaggio una stimolazione del sistema nervoso centrale puo`manifestarsi mediante comportamento irrazionale, notevole agitazione e convulsioni generalizzate. Dopo questa fase puo` notarsi tossicita` renale (diminuzione della diuresi, aumento dellacreatinina, modificazioni del sedimento urinario) con possibile oliguria o anuria e azotemia. Un caso di anuria si e` protratto per circa una settimana prima della ripresa della diuresi e della gua-rigione. Il trattamento consiste nello svuotamento dello stomaco mediante emesi o lavaggio e nella introduzione nello stomaco di una abbondante dose di carbone attivo. La dialisi o l`emo-perfusione possono risultare meno efficaci a causa del legame con le proteine plasmatiche. Le convulsioni devono essere controllate mediante un appropriato trattamento anticonvulsivante.Permanente attenzione, mediante un accurato monitoraggio, deve essere prestata al mantenimento delle funzioni vitali e del bilancio elettrolitico. Per correggere gravi iperazotemie o squilibrielettrolitici puo` risultare necessaria la dialisi.


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