A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > M > MIKAVIR





MIKAVIR

SALUSRESEARCHES SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Amikacina solfato 667,5 - 1335 mg pari ad amikacina base 500 - 1000 mg.
ECCIPIENTI:
Sodio citrato, sodio metabisolfito, acqua apirogena per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico per uso sistemico, aminoglicosidico.
INDICAZIONI:
Mikavir e` indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di germi gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E. Coli, Proteus indolo + eindolo -, di Providencia, del gruppo Klebsiella-Serratia, e di Acinetobacter. Questo antibiotico si
dimostra efficace: nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusala meningite), delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni
postoperatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi gram negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l`Amikacina non e` indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del trattourinario, quando l`agente eziologico e` sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella
terapia delle infezioni da stafilococco; percio` si puo` adottare come terapia d`attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente e` allergico ad altri antibiotici, o e` presente un`infezione mista da stafilococchi e gram-negativi; nella terapia delle sepsi neo-natali, quando il test di sensibilita` indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare. In
tali casi puo` essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita` di sovrinfezione da gram-positivi (streptococchi o pneumococ-chi). Il Mikavir e` in grado di combattere le infezioni da germi gram-negativi resistenti alla
gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Ser-ratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata o presunta all`amikacina o agli altri aminoglicosidi.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come risulta da paragrafi precedenti, i principali effetti indesiderati che possono comparire in corso di terapia con Amikacina sono: tossicita` a livello dell`VIII paio di nervi cra-nici (soprattutto ototossicita`) e nefrotossicita` (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi
e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria). Raramente sono stati anche riscontratirash cutaneo, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`amikacina e` potenzialmente nefrotossica, ototossica e eurotossica. Si dovrebbe, percio`, evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello. Nei pazienti coninsufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni e` necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento. Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell`udito, o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione. Poiche` questo antibiotico si concentra in elevatequantita` nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati,
al fine di ridurre al minimo l`irritazione chimica dei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalita` renale prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) sidovrebbe aumentare l`idratazione. Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della
clearance della creatinina (CC), del peso specifico dell`urina, aumento dell`azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell`azo-temia o riduzione progressiva dell`escrezione urinaria. Precisiamo che quando il paziente e` ben
idratato e la funzionalita` renale normale, il rischio di reazioni nefrotossiche con Amikacina e` ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate. Poiche` l`amikacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento una attivita` paralizzante muscolare, si deve tener presente la pos-sibilita` di blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria quando e` somministrato contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno. E` possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi. E` possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con Amikacina induca lacomparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia. Nei casi in cui l`amikacina e` indicata in associazione con altri antibiotici, si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per infusione. La sicurezza di impiegodell`amikacina in corso di gravidanza non e` stata ancora accertata, pertanto nelle donne in stato
di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita` sotto il diretto controllo del medico. Non si sa se l`amikacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l`allattamento a donne sotto tera-pia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
AVVERTENZE:
E` consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia. L`amikacina puo` comunque essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l`ezio-logia da gram negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell`antibiogramma. Tuttavia
la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei tests di sensibilita`, sulla gravita` dell`infezione, sulla risposta del paziente e tenendo presente le avvertenze riportate piu` avanti. I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venir controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicita` e nefrotossicita` di questi antibiotici. Tossicita` a carico dell`VIII paio di nervi cranici - sia del ramo acustico che di quellovestibolare, si puo` manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo piu`
prolungati rispetto a quelli consigliati. Il rischio di ototossicita` e` maggiore nei pazienti con danno renale. In genere la sordita` inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si puo` determinare solo mediante test audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. L`ototossicita` indotta dall`Amikacina puo` anche essere irreversibile. None` nota la potenziale ototossicita` dell`amikacina nei bambini. Finche` non siano a disposizione
maggiori dati, questo antibiotico si dovrebbe usare in pediatria solo quando i tests di sensibilita` indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino puo` essere controllato strettamente circa l`insorgenza della tossicita` a quel livello. Nefrotossicita` - gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici. Percio` nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalita` inizialmente normale, ma nei quali questasi e` alterata nel corso del trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalita`
renale e quella dell`VIII paio di nervi cranici. L`alterazione della funzione renale e` caratterizzata da riduzione della CC, dalla presenza di cellule o cilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria, riduzione del peso specifico dell`urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell`azoto ureico o della creatinina). Il riscontro di alterazioni della funzionalita` renale, vestibolare o acustica impone la sospensione della terapia. Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare laconcentrazione sierica di amikacina, ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati. Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI:
Si dovrebbe evitare la somministrazione contemporaneamente o successivamentedi altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare: Kanamicina, gentamicina, tobramicina neomicina, streptomicina, cefaloridina, viomi-cina, polimixina b, colistina, vancomicina. L`Amikacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diuretici sonodi per se` ototossici ed inoltre i diuretici, se somministrati per via e.v., aumentano la tossicita` degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.
POSOLOGIA:
Somministrazione intramuscolare ed endovenosa. Alla posologia raccomandata leinfezioni meno gravi sostenute da germi sensibili all`amikacina dovrebbero rispondere entro 24-
48 ore. La durata del trattamento e` in genere di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosae di 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Se il quadro clinico non si modifica entro 3-5 giorni, prendere in considerazione una terapia alternativa in base ai risultati delle in-dagini microbiologiche. A
DULTI E BAMBINI:
15 mg/Kg/die, suddivisi in 2-3 somministrazioni (unaogni 8-12 ore).
N EONATI E PREMATURI:
Dose iniziale d`attacco: 10 mg/Kg, proseguire con 7,5 mg/Kg ogni 12 ore. I NFEZIONI AD ALTO RISCHIO E/
O SOSTENUTE DA PSEUDOMONAS:
La dose nell`adulto puo`essere aumentata a 500 mg ogni 8 ore, ma non si deve mai superare la dose di 1,5 g/die ne`
protrarre la terapia per piu` di 10 giorni. La dose totale massima e` di 15 g. I NFEZIONI DEL TRATTO URINARIO NON COMPLICATE (ESCLUSE LE INFEZIONI DA PSEUDOMONAS)
:
7,5 mg/Kg/die suddivise in 2somministrazioni (una ogni 12 ore). A
LTERATA FUNZIONALITA` RENALE:
Nei pazienti affetti da disfun-zione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ridotta e/o aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l`altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato perstabilire le dosi da somministrare a pazienti con una diminuita funzionalita` renale, sospetta o accertata, e` quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina: il risultato otte-nuto rappresenta l`intervallo espresso in ore, tra una dose e l`altra. Posologia normale (7,5 mg/ kg) a intervalli prolungatiCreatinina sierica Intervallo (mg/100 ml) (ore)1,5 13 1/2 2,0 182,5 22 1/2 3,0 273,5 x 9 31 1/2 4,0 364,5 40 1/2 5,0 455,5 49 1/2 6,0 54Posologia ridotta ad intervalli fissi: Dose iniziale = 7,5 mg/Kg. Dose di mantenimento ogni 12 ore = 7,5 x C.C. osservata (ml/min) / C.C. normale (ml/min).
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
La somministrazione i.m. e` preferenziale ma in caso di necessita` puo`essere utilizzata, con identico schema posologico, la somministrazione endovenosa (perfusione endovenosa). Somministrazione per perfusione endovenosa . Nell`adulto l`introduzione delpreparato per perfusione endovenosa lenta deve essere effettuata utilizzando una quantita` di liquido (100-200 ml per la fiala da 500 mg e 200 ml per la fiala da 1 g), tale da consentire cia-scuna somministrazione in un tempo variabile da 30 a 60 minuti. E` pertanto necessario diluire il flaconcino in opportuni solventi. Nei bambini la quantita` di liquido da usare sara` in stretta re-lazione con la quantita` di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di 30-60 minuti; nei bambini piu` piccoli l`infusione dovrebbedurare da 1 a 2 ore. I diluenti compatibili per l`infusione sono i seguenti: soluzione fisiologica normale, destrosio al 5%, ringer-lattato. L`amikacina non deve essere unita ad altre sostanze dainfondere, ma somministrata da sola, secondo lo schema posologico stabilito. Le soluzioni contenenti 2,5 mg/ml di principio attivo possono essere utilizzate entro 24 ore se conservate infrigorifero o comunque non al di sopra di 25-oC.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l`emodialisi e la dialisi peritonealeserviranno ad allontanare velocemente l`antibiotico del sangue.


©MedicineLab.net