A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > M > MIDARINE





MIDARINE

GLAXOWELLCOME SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Succinilcolina cloruro.
ECCIPIENTI:
Clorocresolo (conservante); acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Inibisce la trasmissione neuromuscolare mediante depolariz-zazione dei recettori colinergici delle placche motorie dei muscoli scheletrici.
INDICAZIONI:
Bloccante neuromuscolare ad azione depolarizzante di breve durata, e` usata inanestesia come miorilassante per facilitare l`intubazione endotracheale, la ventilazione meccanica ed una vasta gamma di manovre chirurgiche ed ostetriche. Puo` anche essere usata perridurre l`intensita` delle contrazioni muscolari durante terapia convulsiva (elettrica o farmacologica).
CONTROINDICAZIONI:
La Succinilcolina provoca un lieve e transitorio aumento della pressioneendoculare per cui non deve essere usata in presenza di ferite aperte dell`occhio o quando e`
controindicato l`aumento della pressione endoculare.E` controindicata in pazienti con anamnesipersonale o familiare di ipertermia maligna. La somministrazione (specie in concomitanza a quella di alotano) puo` scatenare contrazioni miofibrillari prolungate con conseguente rapido au-mento del metabolismo e della temperatura corporea. E` controindicata nei pazienti con atipia ereditaria della colinesterasi o con bassi livelli plasmatici di colinesterasi. In certe situazioni puo`provocare aumento massivo della potassiemia ed arresto cardiaco. Per tale ragione la Midarine e` controindicata in: pazienti con preesistente iperpotassiemia; pazienti con ferite gravi; pazienticon ustioni gravi; pazienti con grave degenerazione muscolare (lesioni dei neuroni motori superiori ed inferiori o di entrambi come ad esempio nelle ferite del midollo spinale). La tendenzaall`aumento del potassio non si manifesta subito, bensi` comincia 5-15 giorni dopo le ferite e persiste per 2-3 mesi nelle ustioni e nei traumi e per 3-6 mesi a seguito di lesioni neurologiche.
EFFETTI INDESIDERATI:
Vengono segnalati frequentemente dolori muscolari dopo somministrazione diSuccinilcolina, piu` comunemente in pazienti ambulatoriali sottoposti a brevi interventi chirurgici
in anestesia generale. Non sembra esserci rapporto diretto tra il grado di fascicolazione musco-lare visibile dopo la somministrazione di Midarine e l`incidenza e l`intensita` del dolore. Sono stati segnalati dopo somministrazione di Midarine: bradicardia, tachicardia, ipertensione, ipotensio-ne, aritmia, prolungata depressione respiratoria o apnea, ipertermia, aumentata pressione endooculare, fascicolazione muscolare, mialgie postoperatorie, mioglobinemia, salivazione. Sonostati segnalati casi di arresto cardiaco in seguito a somministrazioni di Succinilcolina in pazienti con paralisi cerebrali congenita.
AVVERTENZE SPECIALI:
La Midarine deve essere somministrata da o sotto stretta sorveglianza di unanestetista al quale siano ben noti l`azione, le caratteristiche ed i pericoli di questo farmaco ed
il quale sia abile nel praticare la respirazione artificiale e solo dove esistano attrezzature idoneea praticare immediatamente intubazione endotracheale con somministrazione di ossigeno mediante ventilazione a pressione positiva intermittente. Non va somministrata a pazienti che nonsiano completamente anestetizzati. Si consiglia di tenere il paziente sotto continuo controllo con uno stimolatore di nervo periferico durante la somministrazione prolungata del farmaco al finedi evitare iperdosaggi. La Midarine e` rapidamente idrolizzata dalla colinesterasi plasmatica che limita cosi` l`intensita` e durata del blocco neuromuscolare. In pazienti con bassi livelli plasmaticidi colinesterasi o con pseudocolinesterasi anomala che ha scarsa affinita` per la Succinilcolina, l`azione della Midarine puo` essere notevolmente intensificata e prolungata. Bassi livelli plasma-tici di colinesterasi si possono verificare in pazienti con gravi malattie epatiche, anemie gravi, malnutrizione, grave disidratazione, alterazioni della temperatura corporea, esposizione a inset-ticidi neurotossici o in pazienti trattati con antimalarici o citostatici. La Midarine va somministrata in tali pazienti con estrema cautela ed a dosaggi minimi. Non vanno somministraticontemporaneamente alla Succinilcolina inibitori della colinesterasi quali la neostigmina e la fosfolina ioduro ne` inibitori competitivi quali la procainamide. Quando si somministra per un pe-riodo prolungato, il caratteristico blocco neuromuscolare depolarizzante (o Fase I) puo` trasformarsi in un altro con caratteristiche di blocco non-depolarizzante (o Fase II). Cio` puo` ac-compagnarsi a prolungata depressione respiratoria ed apnea che cade parzialmente o temporaneamente con la somministrazione di neostigmina preceduta da atropina. Normalmente lasomministrazione contemporanea di Succinilcolina e di neostigmina puo` determinare blocco muscolare prolungato ed apnea. Dopo somministrazioni ripetute di Midarine si verifica tachifi-lassi. Si sconsiglia l`uso in pazienti che manifestino miotonie, poiche` il farmaco puo` indurre miotonia generalizzata. La somministrazione occasionale di Succinilcolina in casi di miotonianon ha provocato collasso cardiovascolare o aumento marcato del potassio plasmatico quando si e` proceduto alla misura della potassiemia. Si sconsiglia l`uso della Succinilcolina in pa-zienti con miastenia grave in stadio avanzato. Benche` tali pazienti siano resistenti alla Succinilcolina, in essi si produce piu` facilmente uno stato di doppio blocco che puo` causare unprolungamento del ritorno alle condizioni di base. I pazienti con sindrome miastenica sono piu` sensibili della norma alla Succinilcolina: la dose va quindi ridotta. Possono essere potenziati glieffetti della digitale con conseguente aumento dell`eccitabilita` ventricolare.
USO IN PEDIATRIA:
Neonati e prematuri possono essere relativamente resistenti alla Midarine.
USO IN GRAVIDANZA:
Benche` la Succinilcolina non attraversi la barriera placentare, essa non vasomministrata a donne in stato di gravidanza a meno che il possibile beneficio sia superiore agli
eventuali pericoli. I livelli plasmatici di colinesterasi sono diminuiti di circa il 25% in gravidanzae per molti giorni nel puerperio. E` da prevedere quindi un`elevata percentuale di pazienti con maggior sensibilita` o apnea prolungata in gravidanza e nel puerperio.
POSOLOGIA:
E` in rapporto al peso corporeo, al grado di rilasciamento muscolare desiderato edalla risposta individuale del paziente. Nell`adulto varia da 20 a 80 mg. Per praticare l`intubazione
endotracheale si somministra 1 mg di Midarine per kg di peso corporeo per via endovenosa.Questa dose provoca normalmente rilasciamento muscolare in circa 60 secondi con una durata di circa 10 minuti. Dosi piu` elevate provocano rilasciamento muscolare piu` prolungato, ma ilraddoppio della dose non determina un raddoppiamento della durata d`azione. Per manovre chirurgiche prolungate va somministrata per fleboclisi in soluzione dello 0,1-0,2% alla velocita` di2,5-4 mg al minuto nell`adulto ed a dosi proporzionalmente piu` basse nei bambini in relazione al peso corporeo. Per fleboclisi va diluita in soluzione fisiologica sterile o soluzione sterile didestrosio al 5%. La Succinilcolina non deve essere mescolata nella stessa siringa con altri farmaci bloccanti neuromuscolari o anestetici generali, particolarmente col Tiopentone o conqualsiasi altro farmaco.
SOVRADOSAGGIO:
Alotano, enflurano, dietiletere e metossiflurano hanno scarso effetto sul normaleblocco di Fase I prodotto dalla Midarine. Tuttavia dopo ripetute somministrazioni questi anestetici favoriscono il cosiddetto blocco di Fase II. Altri farmaci che possono potenziare o prolun-gare l`effetto della Midarine sono: propanidid, procainamide, lidocaina, ossitocina, alcuni antibiotici non-penicillinici, betabloccanti, trimetafan, fenelzina, aprotinina, chinidina, promazi-na, carbonato di litio, sali di magnesio, chinina, clorochina e citostatici come ciclofosfamide, tiotepa e azatioprina. Apnea e paralisi muscolare prolungata sono i principali gravi effettidell`iperdosaggio. E` necessario pertanto mantenere libere le vie aeree ed una ventilazione idonea fino al ripristino della respirazione spontanea. L`uso della prostigmina per annullare un blocco non depolarizzante dipende dal soggetto, dall`esperienza e dal giudizio del medico. Se si usala neostigmina, la somministrazione va preceduta da quella di atropina.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura non superiore a 10-oC. Noncongelare.


©MedicineLab.net