A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > M > MEPIVACAINACON ADRENALINA CABON





MEPIVACAINACON ADRENALINA CABON

CABON SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Ogni ml contiene: mepivacaina HCI 20,00 mg adrenalina bitartrato 18.20 mcg equivalenti a 10 mcg di adrenalina.
ECCIPIENTI:
Sodio metabisolfito, sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anestetico locale iniettabile ad esclusivo uso odontoiatrico.
INDICAZIONI:
Anestesia locale e regionale tronculare per uso stomatologico e odontoiatrico. Mepivacaina con adrenalina e` particolarmente indicato nei casi in cui si desideri ischemia assolutanella regione anestetizzata per un periodo prolungato, in tal modo permettendo gli interventi piu`
lunghi e delicati.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` gia` nota verso i componenti. E` controindicato nei casi in cui e` nota intolleranza agli altri anestetici locali dello stesso gruppo chimico. La somministrazione di mepivacaina e` controindicata nei casi di: miastenia grave, bassi tassi plasmatici di colineste-rasi, insufficienza epatica grave. Per mepivacaina 2% con adrenalina
1:
100.000, come per tutti
gli anestetici locali che contengono adrenalina, e` controindicata la somministrazione endove-nosa. Controindicazioni classiche dell`adrenalina associata come vasocostrittore agli anestetici locali sono: le cardiopatie, le gravi arteriopatie, l`ipertensione, le manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo, l`emicrania essenziale, le nefropatie, l`ipertiroidismo, il diabete ed il glaucomadell`angolo della camera anteriore dell`occhio. Non usare in caso di gravidanza accertata o presunta.
EFFETTI INDESIDERATI:
Si possono avere effetti indesiderati da elevato tasso plasmatico e reazioni da ipersensibilita` attribuibili entrambi sia all`anestetico che al vasocostrittore. Effetti dovuti all`ane-stetico
:
sono descritti effetti indesiderati conseguenti ad elevato tasso plasmatico sia a carico
del SNC che dell`apparato cardiovascolare. Gli effetti sul SNC descritti sono: eccitazione, tre-mori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se e` interessato il midollo allungato si hacompartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Gli effetti di tipo periferico a carico dell`apparato cardiovascolare sono: bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergichesi verificano per lo piu` in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilita` individuale nell`anamnesi. Le manifestazioni di carattere locale comprendono eruzio-ni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Effetti dovuti al vasocostrittore: per la sua azione sul circolo, puo` determinare effetti non desiderabili di vario tipo special-mente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia, sudorazione, difficolta`
respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti gia` ipertesi enegli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparissero sintomi di questo tipo si deve sospendere subito la somministrazione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima dell`uso il medico deve accertarsi dello stato di salute del paziente e delle sue condizioni circolatorie; deve altresi` informarsi sulle terapie in corso e su eventualireazioni allergiche antecedenti. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non
somministrare mai due dosi massime di quest`ultimo senza che sia trascorso un intervallo mi-nimo di 24 ore. E` necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni piu` basse che possano consentire di ottenere l`effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmentequando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate e` consigliabile lasciare trascorrere circa
due minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve esseremantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (p. es. modificazioni del sensorio). Attenzione: E` necessario avere la disponibilita` immediata dell`equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento diemergenza, poiche` in casi rari sono state riferite, a seguito dell`uso di anestetici locali, reazioni
gravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilita` individuale nell`anamnesi.L`anestesia locale deve essere evitata nelle zone infette e nelle infiammazioni.
AVVERTENZE SPECIALI:
Attenzione: Mepivacaina 2% con adrenalina
1:
100.000 contiene come con-servante sodio metabisolfito: tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Deve essere assolutamenteevitata la somministrazione diretta in vena. Per evitare morsicature alle labbra, alla lingua ed alle mucose il paziente deve essere sensibilizzato a non masticare nulla prima che sia tornata lasensibilita`.
INTERAZIONI:
Non sono note interazioni gravi con altri farmaci tuttavia il farmaco, anche per lapresenza di un vasocostrittore di tipo simpaticomimetico quale e` l`adrenalina, deve essere usato con assoluta cautela in soggetti in corso di trattamento con farmaci IMAO o antidepressivi tri-ciclici.
POSOLOGIA:
ADULTI:
1 o 3 tubofiale da 1,8 ml per intervento, in funzione dell`estensione dellazona da anestetizzare e della tecnica di iniezione utilizzata. Disinfettare il diaframma della tubofiala prima dell`impiego con alcool etilico al 70% o con alcool isopropilico per uso famaceuticopuro al 90%. Le tubofiale non devono essere immerse in alcun tipo di soluzione. E` opportuno non ripetere nello stesso paziente la somministrazione piu` di una volta alla settimana. In funzio-ne di quanto detto ed in considerazione della concentrazione in principio attivo per ciascuna tubofiala, Ia quantita` massima di questo che potra` essere somministrata nella medesima seduta va calcolata come segue: Mepivacaina 2% con adreanlina
1:
100.
000:
dosaggio massimo persomministrazione di n-o 3 tubofile da 1,8 ml mepivacaina HCl: 3 x 36,00 mg = 108,00 mg adrenalina (
1:
100.000): 3 x 0,018 mg = 0,054 mg equivalente a 1,8 mg/kg di anestetico e 0,0009 mg/kg di adrenalina riferito ad un paziente di 60 kg. Non superare in alcun caso la dose di 300mg di mepivacaina per seduta. B
AMBINI:
la posologia sara` determinata in funzione dell`eta`, dell`importanza dell`intervento e terra` conto del peso del bambino. La dose massima prevista e`di 0,025 ml di soluzione anestetica per chilo di peso. La dose totale non deve superare una tubofiala per seduta. La dose massima espressa in mg di mepivacaina HCI somministrabile albambino puo` essere calcolata come segue: peso bambino (kg) x 1,33.
SOVRADOSAGGIO:
Al primo segno di allarme occorre interrompere Ia somministrazione, porre il pa-ziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervieta` delle vie aeree somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L`usodi analettici deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere controllate con l`uso di diazepam in dose di 10-20 mg per via endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare la depressione bulbare. Il circolo puo` essere sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi appropriate per via endovenosa: possono aggiungersi soluzioni diluite di alfa-beta stimo-lanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaramidolo ed altri) o di solfato di atropina.
Come antiacidosico puo` essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata, per via endovenosa.


©MedicineLab.net