A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > M > MECLODOL





MECLODOL

PARKEDAVIS SpA
CONCESSIONARIO:
PFIZER ITALIANA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Meclofenamato sodico monoidrato 113,6 mg (pari a 100 mg di acido meclo-fenamico).
ECCIPIENTI:
Lattosio, silice precipitata, lattosio spray-dried, sodio laurilsolfato, magnesio steara-to, gelatina, E 127, E 172, E 171.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesico, antiinfiammatorio, antireumatico.
INDICAZIONI:
Sindromi dolorose lievi e moderate. Dismenorrea primaria. Trattamento delle formeacute e croniche di artrite reumatoide. Osteoartrosi.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` alla sostanza. Ulcera gastroduodenale. Per il rischio di sen-sibilita` crociata all`acido acetilsalicilico e ad altri antiinfiammatori non steroidei, il prodotto non deve essere somministrato a pazienti nei quali tali farmaci inducono sintomi di difficolta` respi-ratoria, rinite allergica od orticaria. Non somministrare durante la gravidanza particolarmente nel 1-o e nel 3-o trimestre, ne` durante l`allattamento. Poiche` l`esperienza acquisita con il prodotto inpediatria e` ancora incompleta, si sconsiglia la prescrizione del Meclodol a pazienti di eta` inferiore ai 14 anni.
EFFETTI INDESIDERATI:
I piu` frequenti effetti collaterali possono verificarsi a carico dell`apparato dige-rente e sono rappresentati da nausea, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza, diarrea. Piu` raramente possono verificarsi casi di inappetenza, stipsi, infiammazione del cavo orale, ulceragastrica con possibile sanguinamento o perforazione (particolarmente in pazienti con precedenti di ulcera o sottoposti a concomitante terapia corticosteroidea), colite, ittero. Sebbene ra-ramente, e` possibile la comparsa di eruzioni cutanee, prurito, cefalea, vertigini, gonfiore delle estremita`, ronzii, insufficienza renale. Altrettanto scarsa e` la possibilita` di comparsa di anemiao di leucopenia, eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, dermatiti esfoliative, alterazioni della funzionalita` epatica e sindrome lupus eritematoso-simile. Sporadicamente e senzaun dimostrato rapporto di causalita` con il trattamento, sono stati descritti disturbi visivi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In pazienti con precedenti di malattie del tratto gastrointestinale supe-riore, il prodotto dovra` essere somministrato sotto stretto controllo del medico. I pazienti affetti da malattie del fegato o nei quali un parametro epatico sia risultato non normale dovranno es-sere sorvegliati accuratamente e sottoposti periodicamente ad opportuni controlli. La terapia dovra` essere sospesa in caso di peggioramento degli indici della funzione epatica, se si svilup-pano segni clinici e sintomi caratteristici di una malattia epatica o se si verificano reazioni generalizzate. Con l`uso prolungato sono stati riportati casi di sofferenza renale acuta conematuria, proteinuria e occasionalmente sindrome nefrosica. Pertanto i pazienti con preesistenti condizioni di riduzione del volume del sangue circolante nel rene (pazienti con menomata fun-zionalita` renale, insufficienza cardiaca, alterata funzionalita` epatocellulare, pazienti che assumono diuretici, pazienti anziani) devono essere attentamente seguiti, utilizzando sin dall`ini-zio una posologia giornaliera ridotta.
AVVERTENZE SPECIALI:
I pazienti trattati con antiinfiammatori non steroidei, quali Meclodol, devonoessere periodicamente controllati per accertare che il farmaco sia ancora necessario e ben tollerato. Nel caso di trattamenti prolungati sara` opportuno controllare periodicamente il sangue eprocedere inoltre ad esami oftalmici. In caso di eventuale comparsa di disturbi visivi la somministrazione del farmaco dovra` essere sospesa. La comparsa di eventuali disturbi gastrointesti-nali potra` essere in gran parte evitata ingerendo il prodotto durante i pasti o con latte. In caso di diarrea, nausea, vomito e dolori addominali, potra` essere utile ridurre la posologia o interrom-pere il trattamento per qualche giorno. La terapia dovra` essere interrotta nel caso che un qualsiasi effetto collaterale si produca in forma grave.
INTERAZIONI:
L`acido meclofenamico, come altri antiinfiammatori non steroidei, potenzia l`effettodegli anticoagulanti cumarinici come la warfarina e pertanto il dosaggio di quest`ultima dovra`
essere ridotto per prevenire un eccessivo allungamento del tempo di protrombina. Si dovra`escludere l`impiego contemporaneo di acido acetilsalicilico o di altri antiinfiammatori non steroidei per evitare sia la riduzione dei livelli ematici di acido meclofenamico sia il maggior rischiodi disturbi gastrointestinali. L`uso concomitante di antiacidi non interferisce con l`assorbimento dell`acido meclofenamico. In caso di associazione con corticosteroidi ogni riduzione della po-sologia di questi ultimi dovra` essere graduale.
POSOLOGIA:
1 capsula 2-3 volte al di`. Tuttavia come norma generale, la posologia deve essereregolata individualmente adottando la dose minima efficace. Nell`anziano e` conveniente adottare una posologia iniziale ridotta e controllare attentamente la terapia.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di assunzione eccessiva di acido meclofenamico, il trattamento consi-stera` nello svuotamento dello stomaco mediante vomito o lavanda gastrica e nella somministrazione di abbondante quantita` di carbone attivo. In caso di sovradosaggio e` indispensabileinformare il medico per adottare tutte le misure necessarie.


©MedicineLab.net