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MANTADAN


BOEHRINGERINGELHEIM ITALIA CONCESSIONARIO:
ROCHE SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Amantadina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Amido; lattosio; talco; magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiparkinsoniano, sostanza dopaminergica derivatadall`amantadano.
INDICAZIONI:
PROFILASSI E TERAPIA PRECOCE DELL`INFLUENZA DA VIRUS INFLUENZALI DI TIPO A:
in casodi epidemia, Mantadan e` indicato per la profilassi dell`influenza in tutti i soggetti particolarmente esposti al contagio e in tutti i soggetti per i quali l`influenza costituisce un rischio a causa dellepossibili complicanze specie a livello broncopolmonare. Mantadan e` quindi particolarmente indicato: negli anziani; nei pazienti in trattamento immuno-soppressore o affetti da malattie cheriducono le difese naturali dell`organismo (e nei quali la vaccino-profilassi e` praticamente inutile); nei casi in cui e` controindicata o sconsigliata la vaccinazione antinfluenzale; in tutti i casidurante le 2-3 settimane successive alla vaccinazione antinfluenzale, considerando che il vaccino non puo` garantire la protezione immunitaria durante questo lasso di tempo; in tutti i casiin cui non vi sia disponibilita` di vaccino. Mantadan e` utile anche nella terapia precoce dell`influenza: somministrato entro 24-48 ore dall`avvenuto contagio, Mantadan e` in grado di limitarela sintomatologia influenzale e di ridurre significativamente la frequenza e la gravita` delle complicanze respiratorie. Non esistono prove che Mantadan agisca nella profilassi di infezioni cau-sate da altri virus che non siano virus influenzali di tipo A. M
ORBO DI PARKINSON, PARKINSONISMI, BRADIPSICHISMI DELL`ETA` INVOLUTIVA anche su base arteriosclerotica, con o senza segni di interes-samento extrapiramidale.
CONTROINDICAZIONI:
E` controindicato nei casi in cui esiste storia di ipersensibilita` al farmacostesso.
EFFETTI INDESIDERATI:
Mantadan e` un farmaco ben tollerato. Gli effetti collaterali piu` comuni sono:nervosismo, insonnia, senso di stordimento, stati ansiosi, anoressia, nausea, gastralgie e dolenzie addominali. Questi effetti sono per lo piu` lievi e transitori e comunque regredibili rapida-mente con la riduzione o la sospensione, anche temporanea, del trattamento. Raramente sono stati segnalati edemi declivi accompagnati talora da livedo reticularis (che scompare in clino-statismo) regredibili in 2-4 settimane dopo la sospensione del trattamento. Altri effetti collaterali quali: psicosi, insufficienza cardiaca congestizia, ipotensione ortostatica, ritenzione urinaria,rashes cutanei, difficolta` di parola, disturbi visivi, dermatiti eczematoidi, allucinazioni, confusione, episodi oculogiri sono riportati occasionalmente nella letteratura mondiale ma non sono sta-ti osservati in Italia. Raramente sono state riferite convulsioni, leucopenia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Non e` stata dimostrata dipendenza da Mantadan. Nella terapia delparkinsonismo e` stata osservata, in alcuni pazienti, una diminuzione dell`attivita` del farmaco dopo alcuni mesi di trattamento. L`effetto terapeutico puo` essere riottenuto aumentando la dosea 300 mg/die, oppure sospendendo il trattamento per qualche settimana, riprendendo successivamente lo schema posologico iniziale. Pazienti con funzione renale insufficiente, insufficien-za cardiaca, edemi, ipotensione ortostatica che necessitano di trattamento con Mantadan, richiedono un oculato aggiustamento individuale della dose al fine di evitare effetti collaterali daaccumulo di farmaco. Mantadan va somministrato con cautela nei pazienti in trattamento con farmaci psicostimolanti, a pazienti psicotici o psiconeurotici, ad epatopazienti ed in pazienti conanamnesi di epilessia e di dermatiti eczematoidi. La sospensione del trattamento con Mantadan nel parkinsoniano deve essere fatta gradualmente per evitare possibili rapidi peggioramenti del-la sintomatologia. Ridurre le dosi degli anticolinergici eventualmente associati a Mantadan se compaiono evidenti effetti atropinosimili. I pazienti parkinsoniani che rispondono bene al tratta-mento con Mantadan possono riprendere le loro normali attivita` ma in modo graduale e con cautela specialmente se presentano segni di osteoporosi e flebotrombosi.
USO IN GRAVIDANZA:
Mantadan non e` stato studiato in donne gravide. Non sono peraltro noti casidi malformazioni o di tossicita` fetale di Mantadan nell`uomo. Tuttavia, in base agli studi di embriotossicita` e teratogenesi condotti nell`animale, Mantadan deve essere prescritto solo in casidi estrema necessita`, e sotto il diretto controllo del medico, in tutti i casi di gravidanza accertata o presunta. E` sconsigliabile somministrare Mantadan durante l`allattamento perche` il farmacoe` escreto nel latte umano.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Evitare di svolgere attivita` che richiedono particolare attenzio-ne (guida di auto ecc.) se l`uso dell`amantadina provoca effetti sul sistema nervoso centrale.
INTERAZIONI:
Non e` stato ben chiarito se Mantadan possa interferire con le terapie anticonvulsi-vanti usuali. Mantadan puo` essere associato ad altri trattamenti antiparkinsoniani con eventuale effetto sinergico, tuttavia occorre fare attenzione alla possibilita` che l`amantadina potenzi gli ef-fetti collaterali dei farmaci anticolinergici. Poiche` Mantadan non sopprime i processi immunitari dell`organismo, puo` essere usato in associazione con la vaccinazione antinfluenzale di tipo Afino a che si sviluppi la risposta anticorpale.
POSOLOGIA:
PROFILASSI E TERAPIA PRECOCE DELL`INFLUENZA DA VIRUS INFLUENZALI DI TIPO A:
il tratta-mento con Mantadan dovrebbe essere iniziato prima del contatto (profilassi) o subito dopo il contatto con persone affette da influenza da virus A. Un corretto programma di trattamento pro-filattico contro l`influenza da virus A dovrebbe essere quello di somministrare Mantadan per almeno 6-7 giorni successivi ad un contatto accertato. Si consigliano i seguenti dosaggi salvodiversa prescrizione medica: Adulti: 2 compresse al giorno (200 mg) in unica dose o in 2 dosi refratte (mattino e mezzogiorno). Se con la somministrazione in dose singola si manifestanoeffetti sul sistema nervoso centrale, la somministrazione refratta e` sicuramente da preferirsi. Bambini da 1 a 9 anni: 1/2-1 compressa al giorno a seconda dell`eta` e del peso (non superarecomunque i 150 mg al di`) (1 + 1/2 cpr). Bambini da 9 a 12 anni: 1 compressa 1 o 2 volte al di`. MORBO DI PARKINSON, PARKINSONISMI,
BRADIPSICHISMI DELL`ETA` INVOLUTIVA:
1 compressa 2 volteal di` (mattino e mezzogiorno) e` adeguata nella maggior parte dei casi. La posologia deve comunque essere aggiustata dal medico tenendo conto delle terapie associate (levodopa, antico-linergici, ecc.) e della risposta individuale. Nei pazienti anziani, a causa della ridotta clearance renale che determina piu` alti livelli plasmatici di amantadina, la dose consigliata e` di 100 mg algiorno.
SOVRADOSAGGIO:
Non esiste un antidoto specifico. In caso di incidente acuto impiegare le normalimisure di emergenza (indurre vomito, lavanda gastrica) e somministrare liquido anche per via endovenosa. L`acidificazione delle urine aumenta l`escrezione di Mantadan: somministrarequindi fluidi acidificanti. Dare sedativi e anticonvulsivanti se compaiono iperreattivita` e convulsioni. Controllare polso, pressione, respiro e temperatura e trattare di conseguenza le alterazionidi uno o piu` parametri. Controllare gli elettroliti ematici, il pH delle urine e la diuresi. Tener presente che il paziente puo` aver ingerito piu` farmaci.


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