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MANCEF

LA.FA.RE.Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefamandolo nafato 1043 mg pari a cefamandolo acido 1000 mg.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico beta-lattamico.
INDICAZIONI:
Di uso selettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta ori-gine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai piu`
comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazientidefedati e/o immunodepressi.
CONTROINDICAZIONI:
Controindicato nei pazienti di cui sia nota un`allergia alle cefalosporine.
EFFETTI COLLATERALI:
Le reazioni indesiderabili da Cefalosporine sono per lo piu` limitate a disturbigastrointestinali e, occasionalmente a fenomeni di ipersensibilita`. La frequenza della comparsa
di questi e` maggiore negli individui nei quali, in precedenza, si siano verificate reazioni di ipersensibilita` verso farmaci e sostanze varie ed in quelli con precedenti di allergia, asma, febbreda fieno, orticaria, etc., nell`anamnesi. Complessivamente in corso, o a seguito di trattamento
con cefalosporine, sono state segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, pirosi gastrica, dolori addominali, diarrea; piu` raramente eruzioni cutanee, prurito, ortica-ria, artralgia. Occasionalmente sono state riferite variazioni di solito transitorie e comunque
reversibili di alcuni parametri clinici e di laboratorio con eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell`azotemia. Altre reazioni riferitesono state vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida, in rapporto, quest`ultima, con lo sviluppo di microorganismi non sensibili. L`eventuale comparsa di questi fenomeni collaterali richiede l`adozione delle necessarie misure terapeutiche e l`attenta considerazione delmedico che se del caso, decidera` sull`opportunita` di interrompere il trattamento. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In caso di marcata insufficienza renale la posologia delle Cefalosporinedeve essere opportunamente ridotta sulla base dei risultati delle prove di funzionalita` renale.
L`uso prolungato dell`antibiotico puo` favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili; in taleevenienza adottare le opportune misure terapeutiche.
AVVERTENZE:
Le Cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici alle penicilline. Sia a livello clinico che di laboratorio vi e` evidenza di parziale allergenicita` crociata fra penicillinae cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico, specie dopo somministrazione parenterale. La cefalosporina di III generazione, come altre betalattamine, puo` indurre resistenzamicrobica e tale evenienza e` maggiore verso organismi opportunisti, specialmente Enterobacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando fra loro piu` betalattamine.
AVVERTENZE SPECIALI:
Con l`uso di Cefamandolo possono verificarsi rari casi di ipoprotrombinemia.Sono maggiormente esposti al rischio di emorragia e di fenomeni tromboembolici i pazienti con
disordini primari o secondari della emocoagulazione (trombocitopenia, trombopatia, altri disor-dini della coagulazione del sangue). Su questi pazienti e` opportuno effettuare il test di Quick ogni 2-3 giorni e somministrare vitamina K (10 mg per settimana).
USO IN GRAVIDANZA:
Nelle donne in stato di gravidanza e nelle primissima infanzia, il prodotto vasomministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
L`eventuale uso contemporaneo o ravvicinato di altri farmaci nefrotossici, aumentala tossicita` renale e la funzione del rene, va assiduamente controllata (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina, etc.). La somministrazione dellecefalosporine puo` interferire con alcune prove di laboratorio, causare pseudopositivita` della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici.
POSOLOGIA:
Si consiglia la seguente posologia, salvo diversa prescrizione medica:
A DULTI:
1,5- 3 g al giorno in 2-4 somministrazioni, regolarmente distribuite nelle 24 ore; B
AMBINI:
65 mg/Kg/die in 4-6 somministrazioni, regolarmente distribuite nelle 24 ore.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Aggiungere al flacone contenente la polvere antibiotica il contenutodella fiala annessa: si ottiene una soluzione limpida. Si pratichi una iniezione intramuscolare profonda nel grande gluteo. Il preparato deve essere usato immediatamente dopo la ricostru-zione con il volume esistente nella fiala annessa. La fiala solvente contenuta nella confezione deve essere usata esclusivamente per somministrazioni intramuscolari. Durata del trattamento.Analogamente alle comuni terapie con antibiotici, il trattamento deve essere continuato per un periodo minimo di 48-72 ore dopo la scomparsa dei sintomi o dopo la sicura eradicazione deigermi. Nei casi di prostatite si raccomanda una terapia intensiva prolungata.


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