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LUKADIN

SANCARLOFARMACEUTICI SpA
CONCESSIONARIO:
SELVI LABORAT.BIOTERAPICO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Fiale 500 mg: amicacina solfato 667,5 mg pari ad amicacina 500 mg. Fiale1 g: amicacina solfato 1,335 g pari ad amicacina base 1 g.
ECCIPIENTI:
Fiale 500 mg: sodio citrato 50,2 mg, sodio bisolfito mg 13,2, acido solforico al 35%q.b. a pH 4,5, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 2 ml. Fiale 1 g: sodio citrato 100,4 mg, sodio bisolfito 26,4 mg, acido solforico al 35% q.b. a pH 4,5, acqua per preparazioni iniettabiliq.b. a 4 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico aminoglicosidico.
INDICAZIONI:
E` indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili digermi Gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E. coli, Proteus indolo + e indolo
-, di Providencia, del gruppo Klebsiella-Enterobacter - Serratia, e di Acinetobacter. Questo an-tibiotico si dimostra efficace: nella terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie; delle ossa e delle articolazioni; delSNC (inclusa la meningite); delle infezioni intraaddominali (inclusa la peritonite); delle ustioni e delle infezioni postoperatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infe-zioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinari, causate da germi Gram-negativi.Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l`Amicacina non e` indicata negli episodi infettivi iniziali e non com-plicati del tratto urinario, quando l`agente eziologico e` sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella terapia delle infezioni da stafilococco; percio` si puo` adottare come terapiad`attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente e` allergico ad altri antibiotici, o e` presente un` infezione mista ad stafilococchi e Gram-negativi; nella tera-pia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilita` indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare.In tali casi puo` essere indicata anche una terapia concomitante con unantibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita` di sovrainfezione da Gram-positivi (streptococchi o pneumococchi). E` in grado di combattere le infezioni da germi Gram-negativiresistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuarti, Serratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata o presunta all`Amicacina o agli altri aminoglicosidi.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come risulta dai paragrafi precedenti, i principali effetti collaterali che possonocomparire in corso di terapia con Amicacina sono: tossicita` a livello dell`VIII paio di nervi cranici
(soprattutto ototossicita`) e nefrotossicita` (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e dicilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria). Raramente sono stati riscontrati rashes cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipo-tensione.In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l`emodialisi e la dialisi peritoneale serviranno ad allontanare velocemente l`antibiotico dal sangue.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`Amicacina e` potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica.Si dovrebbe, percio` evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello. Poiche` questo antibiotico si concentra in elevate quantita` nel sistema escretorio renale i pazienti in trattamentodovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l`irritazione chimica dei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalita` renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nelcorso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria), si dovrebbe aumentare l`idratazione. Se compaiono altri segni dialterazione, quali riduzione della (CC), del peso specifico dell`urina, aumento dell`azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nelparagrafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell`azotemia o riduzione progressiva dell`escrezione urinaria. Precisiamo che quando il pazien-te e` ben idratato e la funzionalita` renale normale; il rischio di reazioni nefrotossiche con Amicacina e` ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate. Con dosi elevate di Amicacina (188mg/kg) sono comparsi, nel gatto, blocco neuromuscolare e paralisi muscolare. Si dovrebbe percio` tenere in considerazione la possibilita` di blocco neuromuscolare e di paralisi respiratoria,quando questo antibiotico viene somministrato in concomitanza con anestetici o con bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso, i sali di calcio sono in grado di neutralizzare ilfenomeno. E` possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi. E` possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con Amicacina induce la comparsa di superinfezione da germi re-sistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia. L`Amikacina non ha -sino ad ora- evidenziato, nell`animale, influenze negative sulla gestazione e sul feto; dall`altra parte mancanostudi controllati in questo senso nell`uomo. Per quanto il rischio non sia chiaramente definito, non e` da escludere la possibilita` di danno fetale. Percio` l`Amicacina dovrebbe essere impiegatain gravidanza solo quando strettamente necessario. Non si sa se l`Amicacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque. Come regola generale, non permettere l`allattamento a donnesotto terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
AVVERTENZE:
L`Amicacina puo` comunque essere adottata come terapia iniziale, quando in una in-fezione si sospetti l`eziologia da Gram-negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell`antibiogramma. Tuttavia la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei tests di sensibilita`, sulla gravita` dell`infezione, sulla risposta del pa-ziente, e tenendo presente le avvertenze riportate piu` avanti. I pazienti trattati con antibiotici
aminoglicosidici dovrebbero venir controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicita` e nefrotossicita` di questi antibiotici. Il prodotto contiene sodio bisolfito; tale sostanza puo` pro-vocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi
asmatici gravi. Ototossicita` - sia del ramo acustico che di quello vestibolare si puo` manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo piu` prolungati rispetto a quelli con-sigliati, il rischio di ototossicita` e` maggiore nei pazienti con danno renale. In genere, la sordita`
inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si puo` determinare solo mediante tests audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. Non e`nota la potenziale ototossicita` dell`Amicacina nei bambini. Finche` non siano a disposizione
maggiore dati, questo antibiotico si dovrebbe usare, in pediatria, solo quando i tests di sensibilita` indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino puo` es-sere controllato strettamente circa l`insorgenza della tossicita` a quel livello. Nefrotossicita` - gli
aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici. Percio` nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale, ed anche nei pazienti con funzionalita` inizialmente normale, ma nei quali questasi e` alterata nel corso del trattamento si dovrebbero controllare costantemente la funzionalita`
renale e quella dell`VIII paio di nervi cranici. L`alterazione della funzione renale e` caratterizzata da riduzione della CC (clearance della creatinina), dalla presenza di cellule o di clilindri nel se-dimento, da oliguria, proteinuria riduzione del peso specifico dell`urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell`azoto ureico o della creatinina). Il riscontro di alterazioni della funzionalita` renale, vestibolare ed acustica impone la sospensione della terapia. Nei limiti pos-sibili, occorrerebbe controllare la concentrazione sierica di Amicacina, ed evitare di mantenere
a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati. Si dovrebbe evitare la somministrazione contemporaneamente
o successivamente di altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro onefro-tossici, in particolare: Kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina,viomicina, polimixina B, colistina, vancomicina. L`amicacina non dovrebbe esseresomministrata insieme a diuretici potenti ( es. acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diuretici sono di per se` ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per via e.v. aumentano la tossicita` degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessu-ti.Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei
casi di effettiva necessita` sotto il diretto controllo medico.
POSOLOGIA:
Per la via intramuscolare di somministrazione, la posologia consigliata, sia perbambini di qualsiasi eta` che per gli adulti (quando la funzionalita` renale sia normale) e` di 15
mg/kg/die. La quantita` giornaliera totale di antibiotico stabilita su questa base, che in un adultodi peso normale corrisponderebbe ad 1 g di Amicacina, va ripartita nelle 24 ore in 2-3 dosi, da somministrare ad intervalli regolari. Pazienti con peso corporeo molto elevato non devono co-munque ricevere piu` di 1,5 g al di`. Nei neonati si consiglia di iniziare con una dose d`attacco di 10 mg/Kg seguita da 7,5 mg/Kg ogni 12 ore. La durata media del trattamento con Amicacinadovrebbe andare dai 7 ai 10 giorni, alla posologia stabilita nell`adulto o nel bambino; con tale schema le infezioni, se non complicate e da germi sensibili, dovrebbero rispondere favorevol-mente entro 48 ore. Se dopo 4-5 giorni non si manifesta la risposta clinica desiderata , si dovrebbe sospendere la terapia e controllare nuovamente la sensibilita` del germe in causa. Lamancata risposta puo` essere dovuta o a resistenza del germe , o alla presenza di foci settici, che richiedono un drenaggio chirurgico. Quando e` necessario un periodo di trattamento supe-riore ai 10 giorni , si dovrebbe controllare quotidianamente la funzionalita` renale ed acustica. Nei pazienti con funzionalita` renale compromessa, nei limiti del possibile si dovrebbe semprecontrollare la concentrazione sierica di Amicacina, ed adeguare la posologia: a) somministrando le dosi per un soggetto con funzionalita` normale, ad intervalli piu` lunghi oppure b) sommi-nistrando dosaggi ridotti rispetto alla norma, e mantenendo fissi gli intervalli di tempo. In entrambi i casi si deve controllare la CC ed i livelli sierici di creatinina, in quanto questi dati sonocorrelati, nel paziente con funzione renale ridotta, con l`emitiva dell`antibiotico. In particolare: a) se non si conosce il tasso di CC (clearance della cretinina) e le condizioni del paziente sonostabili, l`intervallo tra le somministrazioni si calcola moltiplicando il valore del tasso di creatinina sierica per 9 (es.: 2 mg/100 ml di creatinina x 9 = 18 ore di intervallo); b) se e` preferibile som-ministrare l`Amicacina ad intervalli fissi, occorrerebbe innanzi tutto controllare le concentrazioni sieriche dell`antibiotico, per essere sicuri che non eccedano i 35 gamma /mt. Se cio` non e` pos-sibile, e le condizioni del paziente dono stabili, avendo a disposizione i valore della CC e della creatininemia, si puo` iniziare con una dose di attacco di 7,5 mg/Kg e stabilire l`intervallo in 12ore. La dose da somministrare successivamente, ogni 12 ore, verra` calcolate secondo la seguente formula: CC calcolate nel paziente/CC teorica nel normale X dose d`attacco (= 7,5 mgx peso corp.) Alternativamente, se si conosce il valore di "steady-state" della creatininemia, si puo` dividere la dose normale per questo valore, ed ottenere cosi` il dosaggio ridotto da som-ministrare ogni 12 ore. Per la via endovenosa di somministrazione, la dose iniziale, il dosaggio giornaliero e la quantita` totale di Amicacina da somministrare, restano uguali a quelli riferiti perla via intramuscolare, cosi` come uguale la modalita` di somministrazione (2-3 somministrazioni al di` ad intervalli regolari). Nell`adulto l`antibiotico va somministrato diluendo la fiala da 500 mgin 200 ml di soluzione fisiologica, o di soluzione glucosata al 5%, o di altra soluzione compatibile, il tempo di infusione deve andare da 30 a 60 minuti. La fiala da g 1 va diluita sempre in200 ml di soluzione compatibile, ed infusa in 60`. Nei bambini, la quantita` di fluido da usare sara` in stretta relazione con la quantita` di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di in-fusione deve essere somministrato in un periodo di 30 o 60 minuti; nei bambini piu` piccoli l`infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore. L`Amicacina non dovrebbe essere unita ad altre sostanzeda infondere, ma somministrata da sola, secondo lo schema posologico stabilito.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio o di reazioni avverse di particolare gravita` per accele-rare l`eliminazione di Amicacina, ricorrere ad emodialisi o a dialisi peritoneale.


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