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LORAZEPAM


LORAZEPAM

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
LORAZEPAM PHARMEG 1 mg compresse rivestite con film
LORAZEPAM PHARMEG 2,5 mg compresse rivestite con film
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Ogni compressa rivestita con film da 1 mg contiene
Principio attivo: lorazepam .................
Ogni compressa rivestita con film da 2,5 mg contiene
Principio attivo: lorazepam .................
Per gli eccipienti vedere 6.1
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Compresse rivestite con film divisibili
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Disturbi d`ansia. Insonnia.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Per le caratteristiche del LORAZEPAM, che alla buona
tollerabilita` associa una notevole attivita`, i risultati
migliori saranno conseguiti adattando il dosaggio al singolo
paziente ed alla caratteristiche del quadro clinico in atto.
A titolo indicativo si consiglia:
-
DISTURBI D`ANSIA:
1 compressa da 1 mg, 1-3 volte al giorno.
Oppure: 1/2-1 compressa da 2,5 mg, 1-3 volte al giorno.
-
INSONNIA:
da 1 a 2,5 mg alla sera.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere
attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare una
eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
DISTURBI D`ANSIA
Il trattamento deve essere il piu` breve possibile. Bisogna
seguire il paziente con regolarita` valutando attentamente la
necessita` di continuare il trattamento, in modo particolare
quando il paziente diventa asintomatico. La durata complessiva del
trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12
settimane, compreso il periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, puo` essere necessaria l`estensione oltre il
periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio` non deve
avvenire senza una rivalutazione della condizione del paziente da
parte dello specialista.
INSONNIA
Il trattamento deve essere il piu` breve possibile. In generale,
la durata del trattamento varia da pochi giorni a 2 settimane,
fino ad un massimo di 4 settimane, compreso il periodo di
sospensione graduale.
In determinati casi, puo` essere necessaria l`estensione oltre il
periodo massimo di trattamento; tale estensione, non deve avvenire
senza un`accurata rivalutazione della condizione del paziente.
Il trattamento deve essere iniziato con la dose piu` bassa
indicata.
Non si deve superare la dose massima.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Miastenia gravis. Ipersensibilita` alle benzodiazepine. Grave
insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome
da apnea notturna.
4.4)
AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Per la reattivita` molto variabile agli psicofarmaci, pazienti
anziani o debilitati e quelli con modificazioni organiche
cerebrali (specie arteriosclerotiche) devono essere trattati con
bassi dosaggi. Le stesse misure prudenziali devono essere adottate
per i pazienti con insufficienza cardio-respiratoria a bassa
pressione arteriosa, i quali dovrebbero essere sottoposti a
regolari controlli durante la terapia con lorazepam (cosi` come e`
consigliato con le altre benzodiazepine e gli altri agenti
psicofarmacologici).
Nei pazienti trattati a lungo con benzodiazepine, e
particolarmente negli epilettici, e` consigliabile sospendere con
gradualita` la terapia somministrando dosi decrescenti del
farmaco.
In caso di trattamento prolungato, e` consigliabile procedere a
controlli del quadro ematico e della funzione epatica.
Non e` consigliabile l`uso del prodotto sotto i 15 anni di eta`.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando la sintomatologia
e` grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave malessere.
TOLLERANZA
Dopo un uso ripetuto per alcune settimane puo` manifestarsi una
perdita di efficacia delle benzodiazepine relativamente agli
effetti ipnotici.
DIPENDENZA
L`uso di benzodiazepine puo` condurre allo sviluppo di dipendenza
fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza
aumenta con la dose e la durata del trattamento; essa e` maggiore
in pazienti con una storia di abuso di stupefacenti o alcool.
Una volta che la dipendenza fisica si e` sviluppata, la
sospensione brusca del trattamento sara` accompagnata dai sintomi
da astinenza. Questi possono consistere in cefalee, dolori
muscolari, ansia di estrema gravita`, tensione, irrequietezza,
confusione e irritabilita`. Nei casi gravi possono manifestarsi i
seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione,
iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita`,
ipersensibilita` alla luce, al rumore e al contatto fisico,
allucinazioni o crisi epilettiche.
Insonnia ed ansia rebound: sindrome transitoria in cui i sintomi
che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in
forma aggravata; puo` manifestarsi all`interruzione del
trattamento. Puo` essere accompagnata da altre reazioni, compresi
cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.
Poiche` il rischio di sintomi di astinenza o da rebound e`
maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si consiglia
di diminuire gradualmente il dosaggio.
DURATA DEL TRATTAMENTO
La durata del trattamento deve essere la piu` breve possibile
(vedere Posologia e modo di somministrazione) a seconda
dell`indicazione, ma non deve superare le 4 settimane per
l`insonnia e le 8-12 settimane per i disturbi d`ansia, compreso il
periodo di sospensione graduale. L`estensione della terapia oltre
questi periodi non deve avvenire senza un`accurata rivalutazione
della situazione clinica. Puo` essere utile informare il paziente
quando il trattamento e` iniziato che esso sara` di durata
limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere
diminuito progressivamente.
Inoltre e` importante che il paziente sia informato della
possibilita` di fenomeni di rebound, al fine di minimizzare la
reazione ansiosa che l`eventuale comparsa di tali sintomi potrebbe
scatenare alla sospensione del medicinale.
E` accertato che, nel caso di benzodiazepine con una breve durata
di azione, possono comparire sintomi da astinenza nell`intervallo
tra una dose e l`altra, particolarmente per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione, e`
importante avvisare il paziente che e` sconsigliabile il
cambiamento improvviso con una benzodiazepina a breve durata di
azione, poiche` possono comparire sintomi da astinenza.
AMNESIA
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Cio` accade
piu` spesso parecchie ore dopo l`ingestione del farmaco e, quindi,
per ridurre il rischio, il paziente dovrebbe accertarsi di
disporre di un periodo ininterrotto di 7-8 ore da trascorrere nel
sonno (vedere Effetti indesiderati).
REAZIONI PSICHIATRICHE E PARADOSSE
E` noto che l`uso di benzodiazepine puo` indurre reazioni come
irrequietezza, agitazione, irritabilita`, aggressivita`,
delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni
del comportamento. Se cio` dovesse avvenire, l`uso del medicinale
deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu` frequenti nei bambini
e negli anziani.
GRUPPI SPECIFICI DI PAZIENTI
Le Benzodiazepine devono essere somministrate ai bambini solo dopo
una valutazione attenta dell`effettiva necessita` del trattamento;
la durata del trattamento deve essere la piu` breve possibile. I
dosaggi indicati per gli anziani sono piu` bassi rispetto a quelli
per gli adulti (vedere Posologia e modo di somministrazione).
Egualmente, dosaggi ridotti sono indicati nei pazienti con
insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di
depressione respiratoria. Le Benzodiazepine non sono indicate nei
pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono
precipitare l`encefalopatia. Le Benzodiazepine non sono indicate
come trattamento primario della malattia psicotica. Le
Benzodiazepine non devono essere usate come unico trattamento
della depressione o dell`ansia associata alla depressione
(aumentano il rischio di suicidio in questi pazienti). Le
Benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti
con una storia di abuso di stupefacenti o alcool.
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI ED ALTRE FORME DI
INTERAZIONE:
L`assunzione concomitante di alcool va evitata. L`effetto sedativo
puo` essere aumentato quando il medicinale e` assunto
congiuntamente all`alcool. Cio` influenza negativamente la
capacita` di guidare o di usare macchinari.
Associazione con farmaci che deprimono il SNC. L`effetto
depressivo centrale puo` aumentare nei casi di uso concomitante di
antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi,
antidepressivi, narcotici, analgesici, antiepilettici, anestetici
e antistaminici sedativi. Nel caso dei narcotici analgesici puo`
verificarsi un aumento dell`effetto euforizzante del narcotico.
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici specialmente il
citocromo P450) possono aumentare l`attivita` delle
benzodiazepine. In minor grado, questo si applica anche alle
benzodiazepine metabolizzate soltanto per coniugazione.
4.6)
GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO:
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza; nel periodo
successivo il prodotto deve essere usato soltanto in caso di
effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta` fertile, la
paziente deve essere avvertita dell`opportunita` di contattare il
suo medico per interrompere l`assunzione del prodotto nel caso
intenda iniziare una gravidanza o sospetti di essere incinta.
Se, per gravi motivi medici, il prodotto e` somministrato durante
l`ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio a dosi
elevate possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia,
ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all`azione del
farmaco.
Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine
cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono
sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio
di sviluppare i sintomi di astinenza nel periodo postnatale.
Poiche` le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non
devono essere somministrate alle madri che allattano al seno.
4.7)
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI:
La sedazione, l`amnesia, la ridotta capacita` di concentrazione e
la ridotta funzione muscolare possono influenzare negativamente la
capacita` di guidare o utilizzare macchinari. Se la durata del
sonno e` stata insufficiente, la probabilita` che la vigilanza sia
alterata puo` essere aumentata (vedere Interazioni con altri
medicinali ed altre forme di interazione).
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Sonnolenza, riduzione delle risposte emotive e della vigilanza,
confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza
muscolare, atassia, diplopia. Questi fenomeni si presentano
principalmente all`inizio della terapia e solitamente scompaiono
con le successive somministrazioni. Sono state segnalate
occasionalmente altre reazioni avverse quali: disturbi
gastrointestinali, alterazioni della libido e reazioni cutanee.
Altri effetti collaterali osservati occasionalmente sono: atassia
(instabilita` nel camminare), disturbi visivi, secchezza della
bocca, nausea, vomito, diarrea e irritabilita` paradossa.
Eccezionalmente con l`uso di benzodiazepine sono stati riferiti
pruriti, ipotensione, scialorrea, depressione, allucinazioni,
variazioni dei tassi delle transaminasi, delle fosfatasi, delle
bilirubina.
AMNESIA
Amnesia anterograda puo` verificarsi anche ai dosaggi terapeutici;
il rischio aumenta ai dosaggi piu` alti. Gli effetti amnesici
possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere
Speciali avvertenze e precauzioni per l`uso).
DEPRESSIONE
Uno stato depressivo preesistente puo` essere smascherato durante
l`uso prolungato di benzodiazepine.
REAZIONI PSICHIATRICHE E PARADOSSE
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono
causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita`,
aggressivita`, deliri, collera, incubi, allucinazioni, psicosi,
comportamenti inappropriati.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi e sono piu`
frequenti nei bambini e negli anziani.
DIPENDENZA
L`uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo`
condurre allo sviluppo di dipendenza: la sospensione della terapia
puo` provocare fenomeni di rebound o di astinenza (vedere Speciali
avvertenze e precauzioni per l`uso). E` stato segnalato abuso di
benzodiazepine.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:

ABUSO E DIPENDENZA:
Soggetti predisposti, se trattati con il lorazepam a dosi elevate
e per periodi prolungati, possono presentare dipendenza cosi` come
avviene con gli altri farmaci ad attivita` inotica, sedativa ed
atarassica.
Soggetti con tendenza all`assuefazione ed alla dipendenza vanno
tenuti sotto stretta sorveglianza quando siano in trattamento con
LORAZEPAM od altre sostanza psicotrope.
Una dose eccessiva di benzodiazepine non dovrebbe costituire
rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante
di altri deprimenti del SNC (incluso l`alcool).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, deve
essere considerata la possibilita` che siano state assunte
contemporaneamente altre sostanze.
A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale,
si deve indurre il vomito (entro un`ora) se il paziente e`
cosciente o somministrare la lavanda gastrica con protezione delle
vie respiratorie se il paziente e` privo di conoscenza.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco,
si deve somministrare carbone attivo per ridurre l`assorbimento.
Si deve prestare particolare attenzione alle funzioni respiratorie
e cardiovascolari nella terapia intensiva. Il sovradosaggio di
benzodiazepine si manifestata solitamente con vario grado di
depressione del SNC che varia dalla sonnolenza al coma. Nei casi
lievi, i sintomi includono sonnolenza, confusione mentale e
letargia. Nei casi piu` gravi, i sintomi possono includere
atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria,
raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil puo` essere
un utile antidoto.
L`ipotensione puo` essere controllata con Levarterenolo bitartrato
(nor-adrenalina) per via iniettiva.
Non e` stata accertata l`utilita` di un trattamento dialitico.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Categoria farmacodinamica: Ansiolitici, derivati benzodiazepinici,
codice ATC N05BA06.
Il lorazepam e
`:
7-cloro-1,3-diidro-3-idrossi-5(o-clorofenil)-2H-
1,4-benzodiazepin-2-one.
I risultati delle indagini volte a verificare gli eventuali
effetti cardiocircolatori e respiratori hanno dimostrato che
lorazepam, somministrato per via orale o endoperitoneale, non
influenza la pressione arteriosa sistemica,
sull`elettrocardiogramma e sul pneumogramma.
Dalle prove sperimentali volte a valutarne l`attivita`
farmacologica e` risultato che
LORAZEPAM:
- induce il sonno a seguito di dosi non ipnotiche di Esobarbital e
lo prolunga per dosi ipnotiche dello stesso barbiturico;
- possiede attivita` anticonvulsivante, dimostrata nei confronti
di agenti convulsivanti chimici (stricnina, pentametilentetrazolo)
e fisici (elettroshock);
- svolge un effetto inibitore sull`attivita` motoria spontanea;
- svolge notevole attivita` inibitoria nei confronti della
ipermotilita` indotta da metamfetamina.
Tale spettro farmacologico e` caratteristico dei derivati
benzodiazepinici psicoattivi, comunemente indicati come
ansiolitici.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
Gli studi di farmacocinetica hanno rilevato che le piu` elevate
concentrazioni sieriche di lorazepam (libero e coniugato) sono
acquisite 2-3 ore dopo la somministrazione: gli effetti
farmacologici scompaiono in genere entro la 6a-8a ora, benche` i
livelli sierici siano apprezzabili anche alla 24a ora.
L`emivita plasmatica del lorazepam non coniugato e` di circa 12-16
ore. Il lorazepam si lega alle proteine plasmatiche in misura
dell`85%-90%.
Circa 2/3 delle dosi somministrate sono escrete con le urine,
sotto forma di glucuronide, entro la 96a ora, mentre le feci
contengono meno dell`1% di lorazepam libero.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Nei tests di tossicita` sull`animale il prodotto non ha rilevato
potenzialita` sia per trattamento acuto (DL50 maggiore 4000
mg/kg/os nel topo e nel ratto) che protratto.
Nessun effetto teratogeno od embritossico e` stato evidenziato nel
ratto, nel topo e nel coniglio per somministrazione orale.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:

LORAZEPAM PHARMEG 1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM:
lattosio
monoidrato, cellulosa microcristallina, polacrilin potassio,
magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol
6000, titanio biossido, talco.
LORAZEPAM PHARMEG 2,
5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM:
lattosio
monoidrato, cellulsa microcristallina, polacrilin potassio,
magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol
6000, titanio biossido, talco.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non pertinente.
6.3)
VALIDITA`:
2 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Non conservare al di sopra di 25 gradi C.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE:
Blisters in PVC e alluminio in astuccio litografato.
20 compresse rivestite con film divisibili da 1 mg
20 compresse rivestite con film divisibili da 2.5 mg
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO:
Nessuna istruzione particolare.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
PHARMEG S.R.L.
Via Dei Giardini, 34
Episcopia (Potenza)
8)
NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
------------------------------------------------------
LORAZEPAM PHARMEG 1 mg compresse rivestite con film:
AIC n. 036467013
LORAZEPAM PHARMEG 2,5 mg compresse rivestite con film:
AIC n. 036467025
9)
DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE:
----------------------------
10)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
(GIOFIL GENNAIO 2005)


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