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LIPOFENE

TEOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Fenofibrato (estere isopropilico dell`acido 2 [4(4clorobenzoil)fenossi]-2-me-til-propionico) 100 mg.
ECCIPIENTI:
Lattosio; magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Ipocolesterolemizzante, ipotrigliceridemizzante.
INDICAZIONI:
Dislipidemie, caratterizzate da aumento dei trigliceridi, che non rispondono al trat-tamento dietetico. E` anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento
dietetico.
CONTROINDICAZIONI:
Insufficienza epatica o renale. Ipersensibilita` individuale accertata verso ilmedicamento. Da non usare durante l`allattamento, ne` in gravidanza accertata o presunta.
EFFETTI COLLATERALI:
Eventuali effetti indesiderati potrebbero essere rappresentati da nausea, vo-mito, diarrea, dispepsia, flatulenze, dolori addominali, epatomegalia. Potrebbero altresi` manifestarsi cefalea, vertigini, astenia, aumento della creatinemia, della azotemia, cosi` come della CPK associato a crampi muscolari e, specialmente in soggetti con insufficienza renale anchelieve, a rabdomiolisi, sonnolenza, mialgie, artralgie, disuria, oliguria, ematuria, proteinuria, eruzioni cutanee comprese reazioni orticarioidi e prurito, leucopenia, eosinofilia,anemia, agranolucitosi, polifagia con aumento del peso, aumento dei livelli delle transaminasi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Durante il trattamento devono essere effettuate periodiche determina-zioni delle transaminasi ed altre prove di funzionalita` epatica e frequenti determinazioni del tasso
ematico dei lipidi. E` consigliabile sospendere il trattamento se si riscontrano anormalita` dellafunzione epatica o se la risposta al medicamento non e` soddisfacente. Analogamente dovranno effettuarsi periodicamente esami emocromocitometrici completi. Da usare con cautela conun`anamnesi di epatopatia ed in soggetti portatori di ulcera peptica poiche` quest`ultima potrebbe riattivarsi. Il prodotto contiene sodio bisolfito; tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibilie particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Da non usare durante l`allattamento, ne` in gravidanza accertata o presunta.
AVVERTENZE:
Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all`impiego del fenofibrato. Usare cautela nel trattamento di soggetti conbassi livelli sierici di albumina (come, ad esempi, nella sindrome nefrosica), poiche` potrebbero
determinarsi mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi, con aumento dei livelli di creatinin-kinasi. Il prodotto contiene sodio bisolfito; tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e parti-colarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI:
Nei pazienti trattati contemporaneamente con anticoagulanti la dose di questi ulti-mi dovra` essere inizialmente dimezzata ed aggiustata successivamente fondandosi su frequenti determinazioni del tasso di protrombina fino a che quest`ultimo risulti stabilizzato. Ad analogacautela deve essere improntata la terapia combinata con ipoglicemizzanti orali o con insulina. Non usare in associazione con gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine).
POSOLOGIA:
300 mg/die, in media suddivisi in tre somministrazioni (ai tre pasti principali). Nelleforme piu` gravi la dose puo` essere aumentata a 500 mg giornalieri.
SOVRADOSAGGIO:
Un eventuale rischio di fenomeni tossici dovuti a sovradosaggio del fenefibrato e`estremamente remoto per il margine di sicurezza molto ampio che esiste tra la dose efficace e la dose tossica. Non si sono avute finora segnalazioni di casi con sintomi clinici tossici da so-vradosaggio.


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